Bracciano, maxi tegola sull’ex sindaco Pd Giuliano Sala: a giudizio per gravi irregolarità nella discarica di Cupinoro. Chiesto maxi risarcimento di oltre 4 milioni di euro

BRACCIANO (RM) – Bracciano ancora in cima alle cronache dopo la notizia che la Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio predisposto dal Comune di Bracciano in relazione alle deliberazioni del giugno 2016 da parte del Commissario Prefettizio, con i poteri del Consiglio Comunale, e del settembre 2016 da parte del nuovo Consiglio Comunale, a soli 2 mesi dal suo insediamento. La Corte dei Conti colpisce ancora. E la tegola, questa volta, piomba direttamente sulla testa dell’ex sindaco del Partito Democratico Giuliano Sala che ha governato la città di Bracciano per due mandati.

La Procura regionale della Corte dei Conti ha convenuto in giudizio Giuliano Sala per gravi irregolarità nella gestione della discarica di Cupinoro.

Secondo la procura si prefigura un danno erariale per cui non è ravvisabile nessun obbligo giuridico in capo alla società partecipata dal Comune Bracciano Ambiente Spa bensì in capo all’ex sindaco Pd Giuliano Sala. L’atto di citazione è già stato notificato alla parte per il risarcimento del danno. La Procura regionale ha chiesto alla sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di condannare Sala a risarcire i danni per 4 milioni e 400 mila euro in favore della Bracciano Ambiente. L’udienza è fissata per il 15 gennaio 2019. Il Comune di Bracciano ha la possibilità di costituirsi in giudizio in quanto parte lesa.

I precedenti

A giugno del 2017 L’Osservatore d’Italia ha dato la notizia che il sindaco Sala era stato condannato a risarcire 900.000 euro per il danno erariale alla Società pubblica Bracciano Ambiente SpA. Lo ha stabilito la sentenza del 6 agosto scorso N.367/2015 della sezione regionale della Corte dei Conti del Lazio. Il danno quantificato è stato imputato per “sprechi di denaro pubblico” connessi alla gestione e realizzazione di un impianto per il trattamento del percolato presso la discarica di Cupinoro, di proprietà del Comune e concesso in gestione alla società, unitamente al servizio di discarica dei rifiuti connessi alla inefficienza dell’impianto a causa della insufficiente alimentazione energetica. Senza contare le spese extra sostenute per lo smaltimento del percolato causando così un danno al Comune di Bracciano perché socio unico della società. Parliamo degli anni 2011, 2012 e 2013 quando l’impianto del percolato o non è funzionato per nulla o comunque parzialmente.

E per la Corte dei Conti che ha emesso la sentenza il responsabile è Giuliano Sala perché il Comune, socio unico, risponderebbe direttamente degli sprechi derivanti dal mancato guadagno su un investimento così grande e sarebbe reo anche di non aver effettuato il controllo analogo. Poi l’ex sindaco ha fatto ricorso ed è stato accolto perché il giudice di prime cure, aveva spiegato Sala all’epoca, non avendo risposto e proceduto nel merito ha prodotto un vizio. Il danno ha riguardato il patrimonio della Bracciano Ambiente e, secondo l’arringa di Sala, non poteva richiamare la responsabilità diretta degli amministratori anche perché non era la fattispecie sui cui doveva pronunciarsi la sezione regionale della Corte dei Conti.

Adesso Sala è stato chiamato a giudizio e la somma di risarcimento per cui è stata chiesta la condanna è davvero molto alta.