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Roma

Bracciano, Museo: pronti i licenziamenti per i lavoratori

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Tempo di lettura 2 minuti "Non è mai accaduto con nessun Ente Pubblico quello che è accaduto e sta accadendo con l'amministrazione comunale di Bracciano"

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Red. Cronaca


BRACCIANO (RM) – La cooperativa "Le Macchine Celibi" di Bracciano si prepara a licenziare gli operatori museali impiegati presso il Museo di Bracciano. La decisione, che arriva come una vera e propria doccia fredda per i lavoratori museali fino ad oggi impiegati, dopo che dall'amministrazione comunale hanno prorogato il contratto con le "Le Macchine Celibi" per i servizi di apertura e visite guidate al museo civico di Bracciano solo fino al 30 settembre 2016.


"A quanto ci è dato sapere, – si legge nella lettera inviata dal legale rappresentante della cooperativa all'attenzione del sindaco di Bracciano – non avendo mai avuto la possibilità di un confronto né con il sindaco né con l'assessore alla cultura, il museo sarà 'affidato' a qualche associazione di volontariato, senza che ad oggi sia dato sapere come sarà rispettata la normativa in materia di esternalizzazione di pubblici servizi; o se saranno tenuti in conto i requisiti che un soggetto deve possedere per svolgere servizi in un museo".

Dalla cooperativa, che gestisce Musei e Biblioteche in 9 regioni Italiane, per circa 70 Enti Pubblici, con 170 dipendenti qualificati assunti in regola evidenziano il fatto che non è mai accaduto con nessun Ente Pubblico quello che è accaduto e sta accadendo con l'amministrazione comunale di Bracciano. Infatti, secondo quanto riportato nella lettera, è stata chiesta, a dicembre 2015, dal comune di Bracciano la disponibilità al rinnovo triennale dei servizi presso il Museo in scadenza il 29 febbraio 2016.

 

"Ci è stata inviata la bozza del contratto, mancava solamente la firma. – si legge nella lettera inviata al sindaco – A questo punto invece dell'appuntamento per la stipula ci arriva il 30 agosto una email della direttrice del museo dott.ssa Sodano che ci comunica che dal 1 settembre il museo sarà chiuso". A questo punto dalla coop. parte immediatamente una lettera via pec al Sindaco e al Segretario Comunale in cui viene ricordato che si è già avviato il periodo del rinnovo, sulla base della volontà manifestata da entrambe le parti e che "non si possono lasciare a casa degli operatori qualificati da un giorno all'altro in questo modo, facendo presente che la tutela del patrimonio storico artistico è un Bene tutelato costituzionalmente e che la chiusura del Museo avrebbe configurato anche l'ipotesi di una interruzione di pubblico servizio". Secondo quanto descritto dalla coop il Comune di Bracciano non ha mai risposto a questa lettera ma ha diramato dei comunicati stampa dove si asseriva che non era vero che il Museo avrebbe chiuso. E lo scorso 15 settembre ha prorogato il contratto con la cooperativa "Le Macchine Celibi" fino all'ormai imminente 30 settembre.
 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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