BUFERA AL COMUNE DI FRASCATI, IN CONSIGLIO VOTO DI SFIDUCIA AL SINDACO SPALLETTA

Redazione

Frascati (RM) – Il sindaco di Frascati, Alessandro Spalletta, ha incontrato la stampa per spiegare la sua posizione rispetto alla mozione di sfiducia che la minoranza ha presentato e che verrà discussa nel Consiglio comunale convocato domani. Al suo fianco il presidente del Consiglio comunale Gianluigi Peduto e il vicesindaco Francesca Sbardella. Nel corso della conferenza il primo cittadino del Comune dei Castelli ha spiegato la questione dei rimborsi elettorali: «Sono qui per spiegare le mie ragioni, per dire la mia, dopo aver letto tanto, a partire dal testo della mozione di sfiducia, passando per i social, arrivando fino ai mezzi di informazione- ha esordito Spalletta- Mi sono impegnato, ho fatto un indagine per raccogliere tutte queste informazioni, le ricostruzioni fatte non sono di facile interpretazione, si parla di società, di collegamenti e quant'altro. Il primo punto è quello dei rimborsi elettorali, questi sono alla luce del sole, quanti sono, da dove provengono, so perfettamente quanto impegno e quanta determinazione ho messo nella mia campagna elettorale, un impegno e una determinazione che si sono trasferiti nella mia attività di sindaco. Le accuse che mi vengono mosse però non riguardano questo impegno ma altre situazioni. Le persone che mi hanno sostenuto durante la campagna elettorale lo hanno fatto perchè hanno creduto negli stessi miei valori, la mia famiglia, i miei amici, vecchi e nuovi, i tanti cittadini che mi hanno votato e che mi hanno sostenuto in questa avventura. Lo hanno fatto perchè vedevano in questa compagine elettorale la vera forza per cambiare le cose a Frascati».

«È normale che sia così, chi mi ha sostenuto lo ha fatto per proprio conto, con le sue aspettative, con le sue speranze. Chi vedeva, in queste speranze, qualcosa che potesse andare oltre la legge, ha capito male. Ha sbagliato. È giusto che paghi. Nessun tipo di favoritismo, di amicizia, ha potuto generare da parte mia o da parte dell'amministrazione, comportamenti che non siano rispettosi dell'istituzione che noi qui rappresentiamo. Chi pensa diversamente ripeto, sbaglia. Dal giorno della mia elezione, l'8 giugno, non mi risulta che nessuna delle persone o delle società ad esse collegate che in questi giorni sono alla ribalta nelle cronache, sia stato in qualche modo favorito in bandi, gare o per qualsiasi altra attività legata al Comune di Frascati. Un esempio che voglio portare – continua il Sindaco Alessandro Spalletta – è quello dei lavori di piazza Marconi che non sono stati portati a termine, come spesso a torto viene scritto e detto, da una società che fa capo a Carlo Calicchio, persona che conosco, ma da altre società, nessuna legata, in nessuno modo a questa persona. Così come per il centro Cara, si è trattato in quel caso di un bando prefettizio, l'amministrazione nulla ha a che vedere con quel bando», ha proseguito. «Non capisco il teorema di chi sostiene le presunte situazioni 'fumosè che legherebbero il sindaco e le società che sono state invitate e hanno partecipato ai bandi. Nessun collegamento. Il Sindaco si occupa di fare il Sindaco, i bandi sono sotto la cura e la direzione dei Dirigenti. C'è un codice, al quale i dirigenti devono sottostare per regolamentare i bandi. Noi ci atteniamo a quel codice, quel regolamento. Nessun amministratore locale può scegliere quali società vengono invitate ai bandi. Voglio dire a tutti i cittadini di Frascati che possono sentirsi più che garantiti e tutelati perchè ricopriamo con grande senso di responsabilità, moralità e buona fede la funzione amministrativa che ci è stata assegnata, nel pieno rispetto della decisione popolare, espressione della vittoria elettorale dell'8 giugno 2014. Qualcuno li è stato sfiduciato, non è stato premiato e adesso sarebbe giusto che nella logica dialettica politica, questo confronto avvenisse nelle sedi competenti. Non mi sembra che queste questioni facciano parte della dialettica politica, se ci sono situazioni poco chiare, queste vengano chiarite dalle autorità competenti», ha aggiunto Spalletta.

 

«Non permetto, personalmente e mi faccio voce anche degli altri amministratori, a nessuno di mettere in dubbio la nostra integrità morale e la nostra onestà, valutabile è sicuramente il nostro operato amministrativo, come è giusto che sia. Vorrei riaffermare, in questa occasione, il ruolo della politica. È troppo ghiotta questa occasione per non rimettere al centro del nostro interesse quello che è il vero bisogno di Frascati. Quello di capire se questa città vuole essere amministrata da un consiglio e da una giunta controllata da una minoranza, sui temi veramente politici, su quelle che sono le nostre iniziative che stiamo portando avanti dal nostro insediamento, con tutte le difficoltà del caso e con tutte le stratificazioni di anni che sapevamo avremmo dovuto ereditare e ricostruire per ripartire e rimettere in moto la macchina amministrativa e far riprendere a Frascati lo sviluppo che merita. Non voglio riprendere il discorso dei manifesti, non voglio dare importanza in questa sede a tutto quello che dicono. Ritengo che il valore aggiunto di un'amministrazione, nei suoi tre organi fondamentali, Sindaco, giunta e Consiglio sia che ognuno faccia la sua parte, insieme anche alla minoranza con la sua azione di controllo. Credo che da questo nasca un valore aggiunto per la città, il resto genera nella città un clima non favorevole, soprattutto in un momento in cui la crisi, che ci stiamo lasciando alle spalle, ci ha già logorato a sufficienza, ora è il momento di rimboccarsi le maniche. Propongo uno slogan quindi 'Giù le mani da Frascati, una mano per Frascatì. La nostra città non ha bisogno di imboscate mediatiche, bisogna dire basta alla pratica di queste azioni ricorrenti, dobbiamo lavorare insieme per Frascati dobbiamo rilanciare la nostra città, dobbiamo abbandonare quelle che non sono le questioni politiche e amministrative, ciascuno di noi deve contribuire allo sviluppo di Frascati, questo è il punto sul quale ognuno di noi deve impegnarsi per il futuro. Se dovessero emergere novità su quello che sta uscendo sulla stampa, sarà mia cura redigere un ulteriore lavoro di analisi sulla questione, intanto ne parlerò in Consiglio Comunale».

 

In conclusione, Spalletta ha esposto una breve ricostruzione ai fatti che vengono citati all'interno di un articolo sul Social Facebook: «Non parlo dei fatti riguardanti il periodo 2008-2012, politicamente non esistevo evito quindi di dare informazioni rispetto a queste questioni. Inizio invece dalla data del 25 febbraio 2014, riguardo la questione di Piazza Marconi, un appalto aggiudicato dalla società 'Manutenzioni stradali S.r.l. una società che nulla ha a che vedere con Carlo Calicchio, società che invece avevano ottenuto lavori dal Comune di Frascati nel 2007 (4 maggio) per la realizzazione della biblioteca del Parco dell'ombrellino, nel 2008 per la pista di pattinaggio della banca d'Italia a Vermicino e nel 2014, prima della mia elezione, per i lavori di regimentazione di acque meteoriche in via Flaminio Ponzio. Dalla mia elezione nessuna delle società facente capo a questa persona o al signor Luigi Martella, si è aggiudicata gare di bando indette dal Comune di Frascati. Voglio concludere con uno slogan, 'Chi sa fa, chi non sa insegnà, vorrei aggiungere 'oppure inventà»