CALABRIA, LEGGE DI STABILITÀ: PROTESTA DEI LAVORATORI E BLOCCO DEGLI IMBARCHI PER LA SICILIA

Redazione
 
Catanzaro – Sono stati circa un centinaio i lavoratori che stamattina sono scesi in strada, in Calabria, e hanno protestato contro la legge di stabilità bloccando gli imbarchi per la Sicilia. La protesta è stata indetta da Cgil, Cisl e Uil. I manifestanti, durante il corteo, hanno occupato l’autostrada A/3 all’altezza dello svincolo verso Cosenza, l’imbarco di Villa San Giovanni, Strada Statale 106. I Sindacati ritengono che il governo non abbia rispettato gli impegni assunti sulla stabilizzazione dei precari, per il porto di Gioia Tauro e per il rifinanziamento dei fondi per la forestazione. Il segretario della Uil Calabria, Santo Biondo ha parlato ai microfoni dell’Agi riferendo: “E' una legge di stabilità che ignora il Mezzogiorno e non rispetta gli impegni assunti dal presidente del Consiglio e segretario del Pd nel luglio scorso. Non c'e' nulla di quei provvedimenti che chiedevamo per sostenere l'occupazione in Calabria e nel Mezzogiorno con strumenti come la decontribuzione del costo del lavoro e del credito d'imposta”. Inoltre i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Gravano, Paolo Tramonti e Santo Biondo evidenziano che “se la Legge di stabilità resta uguale per la Calabria sarà una ecatombe. Vengono decurtati o revocati fondi storicizzati”.