CALDO RECORD ANCHE PER LA NATURA: API SOTTO SHOCK E MAIALI CON ARIA CONDIZIONATA

di Christian Montagna

Coldiretti – A fornire questo importante studio è stata la coldiretti che ha effettuato analisi sulle conseguenze dell’anno più caldo di sempre. Gli effetti del caldo record sulla natura sono disastrosi: le api ad esempio, considerate per antonomasia indicatrici di salute della natura, in questi giorni, a causa del caldo, non riescono a volare e restano a terra senza prelevare il polline. Il caldo inoltre, favorendo l'evapotraspirazione nelle piante, aumenta la concentrazione zuccherina rendendo più gustosa la frutta indispensabile per combattere il rischio dei colpi di calore dovuto alla grande afa. Se da una parte contribuisce ad aumentare la concentrazione di zucchero nella frutta, dall’altro, ha causato una richiesta esosa di acqua da parte delle piante. Soprattutto le coltivazioni di mais, necessarie per l’alimentazione animale, risentono maggiormente dell’afa estiva.


Le mucche nelle stalle stressate dalle alte temperature, producono fino al 15 % di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali. Altro pericolo è quello dell’umidità che, come per le persone, aumenta la sensazione di caldo anche per gli animali che soffrono, mangiano poco e bevono molto. Nelle stalle perciò sono state allestite doccette, ventole e condizionatori ed utilizzati integratori specifici a base di sali di potassio nell'alimentazione preparata dagli allevatori. Anche i pollai non se la passano per nulla bene: si sta registrando infatti un calo fra il 5 al 10 % nella deposizione delle uova mentre per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 % in meno della razione giornaliera.


Tutti questi accorgimenti presi dagli allevatori, naturalmente, hanno un costo: acqua, energia e sali minerali per gli animali potrebbero dunque influenzare anche i nostri mercati con un lieve innalzamento dei prezzi di carne, uova e miele.