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Redazione
Caltanissetta – Non solo estorsioni alla base dell'attività che un gruppo criminale esercitava per ottenere il controllo degli appalti di opere pubbliche e private: così 7 persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare, di cui 4 notificate in carcere, eseguite dalla Squadra mobile di Caltanissetta.
Le indagini, rafforzate anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di verificare che i mafiosi non solo chiedevano il pizzo per permettere alle ditte di lavorare ma selezionavano addirittura le aziende che avrebbero fornito materiali, manodopera e servizi controllando così tutti i lavori pubblici e privati della città.
Da tempo, gli investigatori, erano pronti a sferrare il "Colpo di grazia", nome poi attribuito all'operazione di questa mattina ad un gruppo mafioso della città nissena affiliato a Cosa Nostra.
L'organizzazione gestiva le opere in città e anche nella provincia, e dalle indagini è emerso l'attività criminale di controllo in almeno 8 casi eclatanti come la costruzione del depuratore della città, la realizzazione di strade, il rifacimento di alcuni tratti fognari e, addirittura, la costruzione di una chiesa.
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