CAMPANIA, RISCHIO ERUZIONI: SI ALLARGA LA ZONA ROSSA

di Christian Montagna

Campania – E se il nostro caro vulcano ci stesse tendendo una trappola? Il giorno seguente il vertice con la protezione civile nazionale, in Regione, arrivano importanti novità riguardo le possibili eruzioni vulcaniche nella zona dei Campi Flegrei. Un lavoro di tutela dei cittadini che comprende al momento 700 000 abitanti, viene esteso anche alle zone di Marano, Giugliano, Chiaiano,Arenella, San Ferdinando, Santa Lucia e piazza Pleibiscito. Si allarga dunque notevolmente la zona rossa. L'obiettivo principale della commissione scientifica è quello della messa in sicurezza che però tarda ad arrivare. I Sindaci e gli amministratori locali hanno ammonito il presidente Franco Gabrielli affinché questa attesa che ormai va avanti da oltre dieci anni possa terminare. Come tutti i ritardi in Italia, la motivazione principale è quella economica. Non ci sono fondi per cominciare i lavori di messa in sicurezza. In Campania, oltre alle eruzioni vulcaniche, altre catastrofi naturali potrebbero avere effetti disastrosi. In un territorio violentato dall' avidità dell'essere umano, si rischia una vera e propria catastrofe. Ma possibile che non si riescano a reperire i fondi per mettere in sicurezza le zone a rischio? L'assessore regionale Edoardo Cosenza negli ultimi mesi è riuscito a reperire fondi con i quali finanziare progetti comunali di pronto intervento, sia nei Comuni dell'area flegrea che nella vasta periferia occidentale del capoluogo ma si è ancora lontani dall'obiettivo. Non si possono nemmeno realizzare progetti di prevenzione nelle scuole e sui luoghi di lavoro. Al prefetto Gabrielli sono state formulate alcune richieste di interventi per la salvaguardia delle attività produttive per non intaccare il processo di sviluppo delle imprese turistiche e culturali che faticosamente comincia a decollare da Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Marano, Giugliano, alle periferie del litorale di Licola e Varcaturo. Allo stesso modo gli si è chiesto di salvaguardare anche i famosi quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, Posillipo, Chiaia, Vomero e Arenella.