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Cronaca

CAMPOBASSO: TUTTI CONTRO LE BIOMASSE

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Tempo di lettura 3 minuti A difesa del territorio si è schierato anche l’arcivescovo Giancarlo Bregantini, che il 27 settembre ha chiesto di fermare i lavori, iniziati con troppa fretta.

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di Simonetta D'Onofrio

Campobasso – Sulla necessità di fermare il “mostro” sembrano tutti d’accordo. La vicenda appare però paradossale: nessuno vuole le due centrali a biomasse previste a Campochiaro e San Polo Matese, a pochi chilometri da Bojano. Eppure sembra che nessuno abbia realmente la possibilità di bloccare la costruzione di questi ecomostri che rappresentano un pericolo per la produzione

Il vicepresidente della Regione, Michele Petraroia, è l’esponente politico nella giunta molisana che più di tutti sta cercando di salvaguardare il territorio. Già impegnato gli anni passati per la salvaguardia di altre zone regionali (in particolare per la valle del Tammaro), sta cercando di modificare le proposte di legge regionali del Molise, nel tentativo di evitare possibili abrogazioni della Corte Costituzionale, già avvenuti per violazione del Dls 387/2003, che autorizza le costruzioni di fonti di energie rinnovabili (tra cui gli impianti a biomasse), definite “…opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti…”.

A difesa del territorio si è schierato anche l’arcivescovo Giancarlo Bregantini, che il 27 settembre ha chiesto di fermare i lavori, iniziati con troppa fretta. Ha dichiarato che “visti i continui cambi di proprietà delle aziende che hanno in capo i detti impianti, manifesta il ragionevole dubbio che vi possano essere in futuro pericolose infiltrazioni malavitose”. Lo scorso mercoledì si è recato in visita pastorale nelle campagne matesine, per manifestare la sua solidarietà ai manifestanti, le associazioni locali hanno organizzato presidi contro la costruzione degli impianti che rappresentano una minaccia contro le colture della valle.

I sindaci di dodici comuni nel territorio del Matese, una zona ad alta vocazione agricola, sono uniti nel contestare la decisione, presa in carenza di dati sui valori degli inquinanti. E soprattutto è il movimento “Area Matese”, assieme ad altre associazioni, che guida la protesta. Il portavoce, Alfonso Mainelli, ha inviato alla regione una serie di osservazioni, che contestano il lavoro dell’Arpa Molise, e che la regione “non poteva autorizzare attività che comportano emissioni in atmosfera di inquinanti per i quali la misurazione ed il controllo sono imposte da norme di legge, e ciò in quanto la Regione Molise risulta inadempiente proprio in merito a tali controlli e misurazioni”.

A fianco dei cittadini sono presenti molte parrocchie locali. Ne abbiamo parlato con Don Adriano Cifelli, parroco di Castellone, una frazione di Bojano. Il sacerdote ci conferma come, a seguito delle associazioni che per prime hanno intrapreso la battaglia contro gli impianti, molti parroci della zona hanno ritenuto giusto seguire le proteste della società, perché è dovere della chiesa seguire le persone quando rivendicano la tutela dell’ambiente. Anche il vescovo, che i primi giorni ha cercato di capire bene la situazione senza sbilanciarsi, una volta compreso che le preoccupazioni delle persone erano reali, ha appoggiato la protesta, dichiarandosi solidale con i cittadini, e ponendo l’accento sul rischio che in questo tipo di attività ci possa essere il rischio d’infiltrazione di associazioni malavitose.

Anche il Presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, che era fino a pochi giorni fa uno dei più convinti sostenitori dell’utilità dell’opera, ha modificato almeno in parte la sua posizione. In una nota del 2 ottobre ha invitato il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, a prendere in considerazione la volontà popolare, che espressa in una forma così convinta e omogenea non può essere ignorata.

Per mantenere viva l’attenzione sull’argomento, anche la musica ha deciso di collaborare con le proteste: il gruppo musicale Riserva MOAC, in collaborazione con i comitati di difesa della valle, hanno organizzato una maratona musicale, una 12 ore non stop, con la presenza di numerosi artisti molisani, ai quali si aggiungono adesioni provenienti da Lazio, Emilia, Veneto.

L’appuntamento è alle 15 di sabato 11 presso l’area industriali di Campochiaro, con la partecipazione di artisti di livello nazionale come Erica Mou e Alessio Bonomo, che hanno partecipato a Sanremo, i Franziska, vincitori dell’European Reggae Award nel 2007, affiancati da gruppi che popolano da anni la scena della musica molisana.

 

  

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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