Capodanno: botti e effetti collaterali

 

di Marco Staffiero

 

Botti si, botti no. Mancano poche ore alla fine dell’anno e sono già molti i comuni che hanno adottato dei divieti per impedire l’uso di petardi ed altro. Intanto Wwf Italia ha lanciato una campagna per tutelare la vita degli animali e non solo. "Molti non sanno che la quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva, con valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo – spiegano gli ambientalisti – Alcuni studi provano come la notte di Capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori. Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è 'bersagliato' da esplosioni pirotecniche"
 
Pesanti gli effetti sulla fauna. "Si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno – avverte il Wwf – Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi e tetti delle case), vagano al buio anche per chilometri e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia. A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti, anch’esso causa di morte frequente".
 
Non va meglio per gli animali domestici. "Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. L’effetto nefasto sugli animali è dovuto in particolare alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile negli animali rispetto a quella umana", spiega l'associazione sottolineando che "negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento". Così il Wwf suggerisce una versione 'light' dei festeggiamenti di fine anno con delle lanterne, al posto dei botti, cui affidare desideri e auspici per il nuovo anno devolvendo i soldi risparmiati in beneficenza.