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Viterbo

CAPRAROLA: ARTE MUSICA E NATURA SI INCONTRANO CON ALL'ECO SOUND FEST 2015

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Tempo di lettura 4 minutiIl festival è a ingresso gratuito e si svolge nel parco delle Ex Scuderie Farnese il 24 e 25 luglio

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Redazione
Caprarola (VT)
– Tra uno dei borghi più belli d’Italia e la Riserva naturale del Lago di Vico, il 24 e 25 luglio torna a prendere vita uno degli eventi più attesi a Caprarola: l’Eco Sound Fest.
Il festival è a ingresso gratuito e si svolge nel parco delle Ex Scuderie Farnese, dov’è possibile rivivere quell’atmosfera che la gioventù riuscì a creare nell’era storica dei festival: convivere in nome di un ideale musicale e proporre un nuovo stile di vita. La Pro Loco Giovani, in collaborazione con il Comune di Caprarola, non si impegna soltanto a promuovere arte e cultura, ma cerca da tre anni di sensibilizzare la collettività al rispetto e alla tutela dell’ambiente. L’evento si distingue, difatti, per la corretta politica di smaltimento dei rifiuti, l’utilizzo quasi esclusivo di materiali ecocompatibili, la somministrazione di cibi preparati perlopiù con prodotti enogastronomici a km zero e provenienti da agricoltura contadina; la realizzazione dell’ornamento del luogo è inoltre basata sul riciclo creativo in grado di creare un’atmosfera pittoresca… Venire per credere!
Entrambe le serate hanno inizio alle 18 con la possibilità di gustare deliziosi piatti (trofie al pesto con granella di nocciole di Caprarola, trofie all'amatriciana, salsicce, hamburger, verdure grigliate e patatine fritte) grazie al supporto del team della Pro Loco Caprarola che metterà al servizio la sua esperienza in campo culinario riuscendo a soddisfare ogni tipo di esigenza.
 

I concerti cominciano alle 20,30 e sono aperti da band locali ed emergenti per arrivare in un crescendo di emozioni a quelle affermate a livello nazionale. Il 24 luglio si apre con i Senza Tetto, band dal sound rock & blues miscelato con parole taglienti e provocatorie, nata nel 2013 con una nuova formazione, dopo una breve esperienza nel 2012; i loro testi sono in italiano per far arrivare dritto al punto il significato delle parole contenute nelle canzoni. Ciò che succede tutti i giorni è pane quotidiano e fonte di ispirazione per le canzoni dei Senza Tetto, che raccontano storie contemporanee e disagi sociali sempre lavorando su giochi di parole e sull'ironia. A seguire gli Area765, che nascono nel 2011 in seguito allo scioglimento dei Ratti della Sabina da cui prendono l’esperienza storica di un progetto musicale che dal 1996 al 2010, partendo dalla piccola provincia di Rieti, ha saputo imporsi sulla scena musicale italiana con passi misurati e regolari che si traducono in 6 album in studio e oltre 700 concerti. Nei live vivono una buona parte di quei brani che hanno contribuito alla storia e al successo dei Ratti della Sabina.
Per concludere, the Cyborgs, nati nel 2010; si fanno chiamare "0" e "1" come i simboli del codice binario, che rappresentano l’inizio e la fine dell’uomo. Dal codice binario ha inizio l’era tecnologica, e con lo sviluppo tecnologico l’uomo, in futuro, si autodistruggerà. Stanno viaggiando ovunque comunicando i loro ideali attraverso il Blues, cercando di smuovere le coscienze, predicando un ritorno al passato e alla semplicità. Cantano spesso del futuro, profetizzando e descrivendo i cambiamenti della razza umana nel corso del tempo. Disordine, caos, inquinamento e ribellione dell’uomo e della natura.
Il 25 luglio vede come primi ospiti i Kubyz, che fanno della spontaneità il loro strumento primario, senza porre alla musica schemi o recinti.
Torna Il Movimento, band vincitrice della scorsa edizione del Festival, nata a Roma nel 2007 dalla spinta dell’insoddisfazione cronica, dal disprezzo per la staticità morbosa. Raccontano la rabbia di chi non ha più forze per gridare, di chi non crede più, di chi si nasconde.
Proseguono i 3chevedonoilrE, un gruppo musicale pop-rock italiano fondato a Roma alla fine del 2003. Dicono di loro stessi: «L’amore per la “forma canzone” ha sempre caratterizzato tutto il nostro bisogno di trasmissibilità: pensiamo che anche i concetti più difficili possono passare in menti semplici. E quindi non serve più parlarsi addosso per darsi ragione o millantare di essere artisti solo perché si gira a piedi nudi per “sentire l’anima del mondo”(!). Per questo tendiamo a sorridere di tutto ciò che è serio e cerchiamo di guardare oltre il profilo delle convenzioni, sghignazzare sulle classiche sonorità rock a favore della “sorpresa” cercando di proporre spesso una non consueta struttura di un brano apparentemente leggero».

La chiusura del festival è affidata ai Linea 77, che nascono a Torino nel 1993 e prendono il nome dalla linea degli autobus che li portava in sala prove, emblema di una band che in più di vent’anni di carriera non ha mai smesso di macinare kilometri su kilometri per tutta l’Europa e oltre. Il suono della band ha attraversato molteplici fasi, ma ha sempre mantenuto una innegabile qualità: sia le hit underground degli esordi che i singoli in rotazione in tutte le radio hanno aiutato la band ad alimentare il loro status di figura fondamentale del rock urbano in Italia. Il frutto degli anni passati sui palchi è la linfa dell’attuale seconda vita/line up dei Linea77, tornati capostipiti dell’underground italiano con il nuovo album OH!, un disco nato per far saltare il pubblico sotto il palco che rappresenta tutto quello che la band è oggi: un ritorno alle origini sincero, prepotente e sfacciato.
A Daniele L. Bianchi, prestigioso fotografo di eventi musicali, il compito di immortalare entrambe le serate.
La location è munita di uno spazio creativo e un’area expo, dove quest’anno l’associazione è lieta di ospitare Gabriele Ordine, giovane viaggiatore e fotografo "street" autodidatta, con un grande desiderio: «Vorrei che chi osserva le mie foto abbia l'impressione di vivere in prima persona quello sguardo, quell'espressione, quel momento catturato in strada o in una piazza come se si fosse lì presenti in quel preciso istante. Con le mie fotografie mi piacerebbe trasmettere il desiderio di conoscere, di viaggiare, di esplorare, di muoversi e di restare in costante movimento nelle diverse realtà del mondo, con lo spirito sempre vivo e pronto a vibrare di fronte a ciò che ancora non abbiamo esplorato».
I più avventurosi possono piantare le proprie tende nell’area campeggio gratuita, provvista di toilette e docce, così da poter godere appieno della rigenerante aria del festival.