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Cultura e Spettacoli

Carta Bianca va in scena a Capodimonte: da Sgarbi a Muti, dieci curatori illustri

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CARTA BIANCA IMAGINAIRE è il titolo della mostra dal 12 dicembre fino al 17 giugno al Museo e Real Bosco di Capodimonte, da un’idea di Sylvain Bellenger direttore del Museo di Capodimonte e Andrea Viliani direttore del Museo Madre di Napoli insieme alla casa editrice Electa. L’exhibition è stata concepita come una celebrazione del museo contemporaneo, uno spazio e un tempo complesso, polisemico, polifonico dove si organizza la memoria e si narra la storia. l’idea nasce di voler riorganizzare il museo e suo linguaggio, di riaprire le collezioni alla diversità delle esperienze, questa riorganizzazione museale è stata “commissionata” a dieci visitatori ideali – intellettuali, collezionisti, artisti ed imprenditori, ognuno di loro con il loro bagaglio esperienziale, con il loro universo di sapere, interessi, inclinazioni, sensibilità e formazioni, racconteranno le loro scelte di opere e le ragioni.

Sylvain Bellenger ha dichiarato durante la rassegna stampa –“La paternità dell’opera non è solo di chi l’ha realizzata, ma anche di chi la fruisce”, si tratta di una rigenerazione delle opere, riviste da altri punti di vista dove il filo conduttore non è l’epoca, ma il tema del curatore, questa modo di esibire le opere ridà una nuova idea di museo, una nuova concezione. Sono dieci le “sale deputate” nelle quali ogni “curatore” invitato ha avuto “carta bianca” per scegliere da una a dieci opere tra le 47mila delle collezioni di Capodimonte tra cui quadri, sculture e manufatti, con l’unico obbligo di voler argomentare la loro scelta e li senso della sala/mostra, con l’unico obbligo di voler argomentare la loro scelta museale. Il visitatore riceverà dalla mostra la possibilità di leggere le opere con un’altra chiave di lettura, aggiungendo un’altra vita all’opera, un nuovo modo di contemplare e di visitare il museo aggiungendo un’altra storia sia all’opere che a noi stessi.

Se in un museo il filo conduttore è la storia dell’arte con la mostra-manifesto “Carta Bianca Imaginaire la storia dell’arte può essere vista da altre angolazioni, in molti modi diversi in maniera RIGENERATA. Il visitatore di “Carta bianca Imaginaire ha la possibilità di poter fruire la scelta del maestro Riccardo Muti –La crocifissione del Masaccio 1426, fruire la scelta museale del critico d’arte Vittorio Sgarbi in un unico evento senza tempo, e con uno sguardo rivolto al futuro.
Ogni interpretazione dei “curatori” è raccontata in un video intervista, attraverso un’applicazione scaricabile dal cellulare scannerizzando le fotografie dei curatori poste all’ingresso di ogni sala. Infine il visitatore potrà interagire con il Museo e potrà essere “undicesimo curatore” di Carta Bianca, infatti potrà immaginare la propria sala-mostra, fotografando dieci opere della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte e partecipare al contest #lamiaCartaBianca sui social del museo e la scelta del “curatore” selezionato sarà allestita in una vera sala del museo.
I partecipanti di Carta Bianca Imaginaire sono:
Riccardo Muti, direttore d’orchestra
Vittorio Sgarbi, critico e collezionista d’arte, scrittore, docente
Laura Bossi Régnier, neuologa e storica della scienza
Giuliana Bruno, professore di Visual and Environmenthal studies, Harvard University
Marc Fumaroli, storico e saggista, membro dell’Académie française
Giulio Paolini, Artista,
Paolo Pejrone, architetto e paesaggista
Francesco Vezzoli, artista
Mariella Pandolfi, professore di Antropologia, Université de Montreal
Gianfranco D’Amato, industriale e collezionista

Giuseppina Ercole

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Viterbo, grande successo per il concerto di Pasqua

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Grandissima risposta della città che ha accolto l’invito a partecipare al concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione XXI secolo. In una chiesa della Verità gremita, gentilmente accolti da don Elio, si sono accomodate centinaia di persone, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano e Marcello De Marchi, fratello di Rosanna, scomparsa due mesi fa, a cui era dedicato il concerto e in particolare il Requiem.
 
Tre le parti dello spettacolo pasquale: la prima con la sola orchestra sinfonica EtruriÆnsemble che, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini ha proposto la Sinfonia n. 40 di Mozart con la consueta esecuzione impeccabile e coinvolgente; è poi venuto il momento della dedica, con l’ingresso dell’ensemble vocale Il Contrappunto, la quale, accompagnata all’organo da Fabrizio Viti e alla viola da  Nico Ciricugno, sempre diretti dal maestro Bastianini, ha pregato in note in onore dell’amica Rosanna, con il meraviglioso Requiem di Puccini, composto per ricordare il grande Giuseppe Verdi. Un’emozione palpabile che si è riflessa negli occhi dei presenti.
 
Il concerto si è chiuso con l’esecuzione straordinaria di uno Stabat Mater realizzato con l’opera di ben otto compositori, Bononcini, Dvorak, Frank, Jenkins, Kodaly, Pergolesi, Poulenc, Verdi. Un vero mosaico di note spiegato Anna Rollando, nel doppio ruolo di violista dell’orchestra e mediatrice musicale. “Lo Stabat Mater richiama come ‘stava la madre dolorosa davanti alla croce’ – ha precisato Anna -, una preghiera davanti al mistero della morte del figlio, vissuto però con la speranza della fede. L’eccezionale esecuzione odierna presenta varie composizioni, di varie epoche, che vanno a comporre la preghiera completa. Immaginate un insieme di colori che vanno a dipingere una magia, raccontando qualcosa di intimo. Si parte con Pergolesi, in una sorta di cornice che apre e chiude le esecuzioni, per poi affrontare tutti gli altri compositori, dedicate sempre a Cristo sulla croce fino ai contemporanei, che si spingono alla ricerca di Dio e al confronto dell’uomo con la morte. Tanti stili diversi che insieme creano qualcosa di migliore, come la musica può creare, davvero, un mondo migliore”.
 
Parole seguite dalla musica, che ha confermato la straordinarietà del progetto del Maestro Bastianini, un incanto per il pubblico che ha seguito e apprezzato decretando un lunghissimo applauso finale.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Roberto Rossellini, un maestro del cinema italiano

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Tra i suoi film più celebri: “Roma, città aperta” (1945), considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano

Roberto Rossellini, uno dei più grandi registi del cinema italiano e mondiale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema con la sua visione innovativa e il suo approccio rivoluzionario alla narrazione cinematografica.

Nato l’8 maggio 1906 a Roma, Rossellini ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del neorealismo italiano e ha influenzato generazioni di cineasti con la sua ricerca di autenticità e verità sullo schermo.

Il contributo di Rossellini al cinema è stato caratterizzato da una profonda sensibilità umana e da una volontà di esplorare le complessità dell’esistenza umana attraverso storie realistiche e vicine alla vita di tutti i giorni. I suoi film sono spesso ambientati in contesti sociali e politici tumultuosi, e riflettono le sfide e le contraddizioni del mondo contemporaneo.

Tra i suoi film più celebri vi è “Roma, città aperta” (1945), considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano. Il film, ambientato durante l’occupazione nazista di Roma, segue le vite di un gruppo di persone coinvolte nella Resistenza contro il regime fascista. Con “Roma, città aperta”, Rossellini ha introdotto una nuova forma di narrazione cinematografica, caratterizzata da una fotografia cruda e realistica, da una recitazione naturale e da una trama focalizzata sui personaggi e sulle loro esperienze individuali.

Un altro capolavoro di Rossellini è “Paisà” (1946), una raccolta di episodi che raccontano le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale in diverse regioni italiane. Attraverso storie di speranza, dolore e resilienza, il regista offre uno sguardo profondo e umano sulla realtà post-bellica del Paese.

Nel corso della sua carriera, Rossellini ha continuato a sperimentare e a innovare, esplorando nuove forme di narrazione e abbracciando nuovi temi e generi. Con “Stromboli” (1950), ha portato il neorealismo sullo sfondo di un’isola vulcanica, esplorando il conflitto tra la natura e la civiltà. Con “Viaggio in Italia” (1954), ha creato un ritratto intimo e psicologico di un matrimonio in crisi, aprendo la strada al cinema d’autore europeo.

Rossellini ha dimostrato una straordinaria abilità nel cogliere l’essenza umana e nel portare sullo schermo le emozioni e le contraddizioni della vita quotidiana. Il suo contributo al cinema italiano e mondiale rimane senza pari, e la sua eredità continua a ispirare e influenzare i cineasti di oggi. Con la sua visione audace e la sua sensibilità unica, Roberto Rossellini rimane un gigante del cinema, il cui lavoro continuerà a essere ammirato e studiato per generazioni a venire.

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Tarquinia, fervono i preparativi per la 75esima edizione della “Fiera del Lido”

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Dal 3 al 5 maggio saranno presenti 250 espositori divisi per tipologia: dalle macchine agricole a quelle industriali; dai prodotti di ferramenta e casalinghi al plein air; dall’area dedicata all’enogastronomia a quella del mercato e dell’artigianato

Fervono i preparativi per la Fiera del Lido, Mostra mercato macchine agricole, in programma a Tarquinia dal 3 al 5 maggio.

Giunta alla 75esima edizione, la fiera si proporrà soprattutto come mostra di macchine agricole con aziende provenienti da tutta Italia, che presenteranno le ultime novità del settore. La tre giorni proporrà un ricco programma di eventi con concerti, laboratori per bambini e degustazioni di prodotti tipici locali. Sarà presente anche l’associazione “Il Mercante in Fiera” con un villaggio al cui centro ci saranno prodotti artigianali antiquariato. Non mancherà una zona dedicata al modellismo sia statico che dinamico.

“Sono previsti circa 250 espositori divisi per tipologia: dalle macchine agricole a quelle industriali; dai prodotti di ferramenta e casalinghi al plein air; dall’area dedicata all’enogastronomia a quella del mercato e dell’artigianato – fanno sapere dalla Pro loco Tarquinia -. Due terzi degli spazi previsti sono già prenotati. Per favorire ulteriormente la partecipazione, – proseguono dalla Pro loco – abbiamo pubblicato sul sito www.prolocotarquinia.it una pagina in cui è possibile trovare tutte le informazioni e scaricare la documentazione necessaria per formalizzare l’iscrizione come espositore”.

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