Casa d’Asta Corallo e Cammei: presto il primo catalogo digitale

Le aste hanno origini antichissime, gli antichi romani fra le varie espressioni usavano dire “hastae subicere” ossia “vendere all’incanto”, ma cosa spinge ancor oggi a partecipare a questo tipo di vendita?

A dircelo è il portavoce della Casa d’Asta Corallo e Cammei di Torre del Greco. Un’intervista sul tipo di vendita e in particolar modo del mondo del corallo e dei cammei e sulla loro valutazione.

Com’è nata l’idea di aprire una casa d’aste?

Il progetto è nato nel 2018 con la costituzione della società, quando, insieme ad operatori del settore (corallo e cammei) e tecnici si facevano ragionamenti in ordine alla crisi del settore ed alla ricerca di nuove forme di distribuzione. L’idea della casa d’aste e quella dalla galleria d’arte di oggetti in corallo e cammei è di Aniello Pennino, CEO della casa d’aste, che è un commercialista, quindi, lontano dalle logiche di commercializzazione del prodotto. Il primo aspetto preso in considerazione è l’estrema volatilità del prezzo del prodotto (corallo) e della scarsa qualità artistica (cammeo) degli incisori che hanno affollato il mercato, provvedendo a creare una situazione di confusione tale da non riuscire a comprendere se una lavorazione è artistica oppure no. Oggi chi acquista un prodotto in corallo e cammeo, il consumatore finale non è certo che quanto ha speso rappresenti realmente il valore dell’oggetto acquistato. Non ha una controprova, e, spesso, se prova a rivenderlo ottiene un evidente deprezzamento. La casa d’aste e la sua galleria, provvedono ad una corretta ed imparziale comunicazione circa l’espressione artistica del prodotto e del suo valore commerciale. La pubblicazione dei risultati delle aste e l’esposizione in galleria di oggetti artistici, rende i consumatori collegati, edotti sul valore di quanto acquistato e sulla qualità artistica della lavorazione. Un po’ come avviene nel mondo dell’arte figurativa, le gallerie d’arte e le pubblicazioni oltre alle aste, determinano il “coefficiente” dell’artista, ovvero la sua quotazione sul mercato. Ad oggi il mondo del corallo e dell’incisione artistica del cammeo è privo di tali agenti e la nostra casa d’aste si pone l’obiettivo di determinare la corretta quotazione di coralli e cammei.

Le aste sono on line oppure anche in sede?

Per ora aste non ce ne sono state, e la casa d’aste funziona prevalentemente come galleria d’arte, ovviamente online, vista la situazione sanitaria. Riteniamo di continuare con la galleria d’arte online, perché è una modalità che ci consente di comunicare la valutazione artistica in tutto il mondo digitale. Stiamo formando il catalogo per la prima asta, che riguarderà prevalentemente, il corallo e che sarà gestita in modalità digitale.

Cosa affascina ai partecipanti, l’asta oppure l’oggetto in questione?

Certamente la modalità dell’asta e la competizione rappresenta un elemento di grande fascino per chi frequenta questo mondo e per chi ritiene di avere capacità e competenze superiori alla media che gli consentono di concludere l’”affare”. Mettersi alla prova è sempre un grande stimolo. In ogni caso, riteniamo che l’oggetto in se rappresenterà l’elemento che affascinerà maggiormente i partecipanti. Alcuni degli oggetti che andranno all’asta saranno pezzi da collezione, sia per il valore artistico che per l’unicità, per il corallo è la natura che determina le dimensioni ed il colore. Altri oggetti saranno di largo consumo e, crediamo, che molti saranno affascinati dalla possibilità di acquistare oggetti che oggi appaiono inaccessibili.