CASAMONICA: TENSIONI ALL'USCITA DALLA MESSA BLINDATA

di Matteo La Stella
Roma
– Nella giornata di mercoledì, nella parrocchia di San Girolamo Emiliani a Casal di Morena, è andata in scena la messa in suffragio di Vittorio Casamonica, il “Re di Roma” a cui tutta la comunità Sinti aveva regalato un ultimo saluto a dir poco sopra le righe la scorsa settimana. Una funzione blindata, quella di mercoledì 26 agosto, in cui non sono mancati attimi di tensione. Lunedì scorso, a margine del Comitato per l'ordine e la sicurezza di Roma, la questura aveva già diramato il divieto di svolgere la messa in un luogo diverso da quello di culto. Inoltre, erano state vietate modalità clamorose nello svolgimento della funzione, proprio per evitare il bis increscioso del funerale fuori della scorsa settimana nella basilica di Don Bosco.

Forze dell'ordine. Già dalle prime ore della giornata, un numero nutrito di forze dell'ordine si è insediato nei pressi della chiesa. Agenti di Polizia, Carabinieri e vigili urbani hanno piantonato il perimetro della parrocchia fino alla fine della celebrazione.

Le tensioni. Alla cerimonia hanno partecipato diversi  parenti di Vittorio Casamonica. Abiti tradizionali per le donne, barbe incolte in segno di lutto per gli uomini della famiglia. Al termine della messa, le tensioni si sono registrate tra i partecipanti e i cronisti, con le forze dell'ordine impegnate a separare le due fazioni contrapposte, impedendo ai giornalisti di avvicinarsi ai parenti del defunto capobastone. Dopo qualche insulto e diversi spintoni, la situazione è tornata comunque alla normalità.