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Roma

CASTEL GANDOLFO, ATTESISSIMO IL PRIMO CONCORSO DI MUSICA DA CAMERA DEDICATO AI GIOVANI MUSICISTI

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Tempo di lettura 3 minuti L'evento si terrà a Castel Gandolfo dal 6 all’11 maggio al Teatro Petrolini.

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C.R.

C'è fermento e molta attesa per il primo Concorso Nazionale di Musica da Camera in assoluto dedicato ai giovani musicisti “Rotary Simphony, la Musica per la Pace” che si terrà a Castel Gandolfo dal 6 all’11 maggio al Teatro Petrolini.

La cittadina sede estiva del Papa si aprirà quindi ai giovani artisti. Il Concorso è organizzato dal presidente Rotary Club Castelli Romani Maria Teresa Lo Bianco insieme al Comune di Castel Gandolfo e vede la partecipazione e collaborazione di altri club di Roma e provincia: Roma Foro Italico: Roma Nord Ovest, Latina e del Circolo Lya De Barberiis di Zagarolo. " Il concorso – dice Lo Bianco – non solo è importante al fine di promuovere il territorio dei Castelli Romani e incoraggiare i giovani allo studio della musica, ma rappresenta per i musicisti una grande opportunità poichè avranno la possibilità di esibirsi in diversi concerti offerti dai club e associazioni partecipanti all’iniziativa".

Il Programma è a libera scelta dei concorrenti, può comprendere più composizioni di epoche diverse, singoli movimenti o sonate complete e la durata massima è stabilita nella categoria di appartenenza. Le formazioni dovranno comprendere Chitarra, Flauto, Clarinetto, Oboe, Fagotto,Violino, Viola, Violoncello e Pianoforte. ci sarà una giuria composta da musicisti e docenti di comprovata esperienza e i giudizi saranno insindacabili e definitivi. I Commissari esprimono il proprio voto a scrutinio segreto in centesimi. Tutti i brani dovranno essere originali o trascrizioni molto conosciute ed entrate nella prassi esecutiva comune.Sono previsti premi in denaro.  I dettagli sul regolamento sono consultabili al seguente link www.rotarycastelliromani.it

In esclusiva per L'osservatore laziale l'intervista al presidente Maria Teresa Lo Bianco:

1) Mi dica Presidente, come Le è venuta l'idea di indire questo concorso?

Io sono una pianista e suono molto spesso in duo ed anche come solista in orchestra. Ritengo che ciò che si apprende suonando insieme sia una scuola di vita, di rispetto reciproco, di disciplina, di amicizia senza uguali, esperienze di crescita personale ed artistica che ogni giovane musicista dovrebbe vivere.

Inoltre suonare insieme apre strade diverse dalla sola possibilità solistica, oggi particolarmente difficile da percorrere e permette quindi di avere opportunità maggiori di potersi esibire e farsi conoscere.

Inoltre ancora ci sono pochissimi concorsi per musica da camera, la maggior parte dei concorsi sono per pianisti e per cantanti.

2) Perché ha scelto proprio castel Gandolfo come Comune di battesimo, pensa che il prossimo anno si ripeterà nella stessa location?

L’idea di Castel Gandolfo come location  del Concorso è nata dalla felice conoscenza con il Sindaco di Castel Gandolfo, la Signora Milvia Monachesi, in occasione della serata del mio insediamento come Presidente del Rotary Club Roma Castelli Romani.

Ascoltando ciò che il nostro club Rotary – come del resto tutti i Club Rotary sparsi nel mondo – riesce ad organizzare ogni anno, i progetti benefici realizzati, le iniziative a cui abbiamo partecipato ed i miei progetti per l’anno che doveva partire di lì a poco, ho visto da parte sua un reale interessamento alle nostre attività e così mi sono rivolta a lei per poter insieme organizzare questo Concorso  che spero possa  portare  visibilità e lustro sia alla città di Castel Gandolfo che al nostro Club Rotary ed anche ad altri Club che mi hanno dato il loro appoggio: Il Rotary Club Roma Foro Italico, Roma Nord Ovest, Latina e l’Associazione Musicale “Lya De Barberiis” di Zagarolo.

Mi auguro naturalmente che i Presidenti che mi succederanno mantengano questa location e soprattutto che il Concorso  abbia un seguito negli anni: eventi come questo hanno bisogno di continuità e di tempo per essere giustamente conosciuti, apprezzati e divulgati.

3) Chi sarà nella giuria? Può fare qualche nome?
  • M° Gianmario Cavallaro: Direttore d’Orchestra e di Coro – Presidente – Membro onorario del Rotary Club Roma Castelli Romani.
  • M° Maria Teresa Lo Bianco: Pianista, Presidente Rotary Club Roma Castelli Romani e Direttore Artistico del Concorso
  • M° Marco Ferraguto: Flautista e Direttore Artistico del Concorso
  • M° Massimo Gasbarrone: Chitarrista
  • M° Paola Grassini: Flautista
  • M° Stefano Sovrani: Violoncellista e Direttore d’orchestra
  • M° Giuseppe Valenti : Violinista, Violista, Direttore di Coro
  • M° Alvaro Vatri: Pianista

4) Lei ha dei primati: prima donna presidente del Rotary di questo territorio e adesso ideatrice del primo concorso nazionale di musica da Camera ai Castelli Romani: qual'è la sua ricetta?
 Non credo di avere nessuna ricetta particolare, se non quella che cerco di fare al meglio le cose in cui credo e gli incarichi che mi trovo a svolgere; questo significa quindi mettersi continuamente in gioco e impegnarsi con passione e serietà. Solo in questo modo, però, a mio avviso, si possono avere delle soddisfazioni vere che ripagano di tanto lavoro. Sono entrata nel Rotary Club Roma Castelli Romani alla fine del 2006, per merito della mia musica ed alla musica e al Rotary dedico gran parte del mio tempo, ma da entrambi ho ricevuto tanto in termini di emozioni, di amicizia e  di esperienza e spero solo di avere sempre “lo spirito” giusto per continuare così.


 

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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