CASTEL GANDOLFO: BUFERA GIUDIZIARIA SU GIAMPIERO TOFANI ACCUSATO DI ALLACCIO IDRICO ABUSIVO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Un fulmine a ciel sereno ha colpito un politico di Castel Gandolfo che lunedì scorso è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di allaccio abusivo all'acqua della Federazione Canoe in via dei Pescatori sul Lago Albano. Si tratta del Coordinatore di "Noi con Salvini" per Castel Gandolfo Giampiero Tofani che al momento non si trova più in stato di arresto ne di fermo. Mercoledì 25 novembre infatti si è tenuta l'udienza presso il Tribunale di Velletri e nell'occasione l'imputato Tofani ha chiesto il rito abbreviato. A breve dunque il giudice dovrà pronunciarsi e Giampiero Tofani si dichiara estraneo ai fatti imputategli.

Interpellato, il coordinatore di "Noi con Salvini", protagonista di questa vicenda, ha commentato: "Ormai è chiaro si tratta di un attacco politico sferrato alla mia persona e figura soltanto al fine di nuocermi – dice Tofani – Ho denunciato diverse situazioni che non vano e questa spiacevole questione è la conseguenza del mio fare politica per il bene di Castel Gandolfo e del Lago Albano". Tofani parla di un accuse "assurde" avanzate dalla Federazione: "Evidentemente – conclude – da fastidio la mia costante e continua opera di rimoralizzazione per Castel Gandolfo a causa del degrado morale in cui versa il paese. Non appena ho assunto l'incarico di Noi con Salvini, mi hanno voluto in qualche modo colpire. In realtà mi sento più forte di prima e motivato a proseguire".