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Roma

CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, GASPERINI: "ECCO COSA VORREI PER CASTEL GANDOLFO"

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Tempo di lettura 3 minuti Intervista al candidato sindaco per la lista civica “L’Aurora”

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Chiara Rai

E’ ufficiale la candidatura a sindaco di Castel Gandolfo di Paolo Gasperini che si presenta sostenuto dalla lista civica “L’Aurora”, che formalmente, come dice Gasperini, non gode di sostegni politici.

Quali punti programmatici caratterizzano la sua scesa in campo?
Il programma che proponiamo punta alla realizzazione di cinque ambizioni per Castel Gandolfo.

Ne parliamo nel dettaglio?
La prima è Castel Gandolfo come paese policentrico. E’ una possibilità di crescita senza lasciare indietro nessuno. Significa che bisogna prendere atto che Castel Gandolfo è una città costituita da diverse comunità con diverse necessità e abitudini. Queste diversità possono essere ottimizzate e valorizzate pur facendo parte dello stesso Comune, sempre tenendo a mente i singoli vantaggi specifici di ogni area.

Ha pensato di affrontare anche il rilancio turistico della cittadina?
E’ proprio la nostra seconda ambizione, cioè Castel Gandolfo paese turistico e dell’economia del libero. Nella consapevolezza che la cittadina ha come destinazione naturale una forte vocazione turistica, si deve puntare a migliorare l’accoglienza. Questo può avvenire essenzialmente attraverso più fronti: in prima battuta è necessario potenziare l’aspetto informativo andando ad agire sui siti internet e promuovendo anche un sito dei Castelli Romani. Inoltre è necessaria la segnaletica luminosa in loco, sia all’ingresso del paese che nei pressi del lago. E’ inoltre importante prestare attenzione all’agibilità dei servizi igienici, predisporre un centro di guardia medica locale permanente nel periodo estivo e concertare con il Parco e gli altri Comuni limitrofi il mantenimento della zona lago.

Come immagina debba essere mantenuto il lago Albano?
Il lago lo immagino come una palestra naturale. E’ dunque importante predisporre spogliatoi pubblici ad uso dello sportivo della domenica e recuperare le aree del Coni attualmente abbandonate. Siamo convinti che un grande volano possa essere anche la progettazione della prima piscina comunale, un opera che può essere tranquillamente realizzata in project financing. Necessaria è anche la regolamentazione e concessione di licenze taxi e ncc al fine di potenziare l’aspetto accoglienza.

Come inquadra al livello gestionale tutte queste ambizioni?
Tutte queste ambizioni avranno un capitolo di entrata derivante dai recuperi che si possono attuare. Dunque ogni ambizione genera un capitolo di entrata che verrà utilizzato all’interno del bilancio del Comune per concretizzare le proposte. Un’altra proposta riguarda la necessità di dare un sostegno alle famiglie e alle fasce deboli, agendo su incentivi ai gruppi di acquisto solidale (gas) attraverso iniziative e pubbliche come ad esempio la spesa a domicilio per le fasce più deboli. O, ancora, la promozione degli asili nido presso le famiglie in maniera da consentire alle mamme che lavorano di disporre di strutture dove poter lasciare i propri bambini a lungo orario. Inoltre riteniamo importante la possibilità di promuovere il difensore civico in aiuto alle fasce più deboli. Tutto questo per puntare ana città coesa e solidale.

Come riuscire a realizzare questa “rivoluzione” stando attenti al portafogli?
Anche sulle spese di gestione intendiamo puntare su una città efficiente e trasparente. Questo può avvenire attraverso l’attenzione alle spese di gestione, in particolar modo ai servizi esternalizzati, che potranno essere monitorati attraverso l’istituzione di un comitato di controllo.

E in merito alla trasparenza, di concreto che farete?
Sicuramente istituiremo, per la prima volta a Castel Gandolfo, la delega alla partecipazione democratica che avrà il compito di istituire i comitati di quartiere. Ci sarà un question time mensile e la gestione del capitolo di spesa finalizzato al bilancio partecipato. Attueremo inoltre la “giunta itinerante”, cioè un incontro mensile della giunta presso la delegazione di Pavona.

Tra le ambizioni è contemplato anche l’ambiente?
Certamente, la nostra intenzione è quella di arrivare a uno sviluppo urbanistico compatibile con il territorio e nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente attraverso la promozione di un “libro bianco sulla casa” che abbia la finalità di individuare la capienza abitativa esistente, il numero di abitazioni a disposizione, la capienza abitativa dismessa, la tipologia di offerta abitativa (metrature) arrivando così a soddisfare la necessità di prime case sul territorio. Ci facciamo promotori di un Prg del verde e avvalendoci anche dell’utilizzo dell’iniziativa privata per la manutenzione dei parchi. Ricorreremo inoltre all’utilizzo del fotovoltaico e dell’illuminazione stradale a basso consumo energetico.

 E riguardo lo smaltimento dei rifiuti?
Attueremo alla raccolta differenziata individuando dei sistemi di incentivazione alla raccolta stessa, anche mediante l’informatizzazione che potrà garantire ai cittadini un monitoraggio del corretto conferimento e dei relativi eventuali sconti e premi di buona condotta.  Riguardo l’ambiente è nostra intenzione promuovore una prima fattoria comunale, con la finalità di pensare ad uno sviluppo non solo della cementificazione ma di posti di lavoro legati all’utilizzo e sfruttamento del terreno e dei prodotti naturali che può fornire. Tutto ciò oltre ad avere una finalità didattica riuscirà a soddisfare la finalità economica derivante dalla vendita dei prodotti della terra.

Ha pensato ad una ricetta per snellire la viabilità e risollevare le attività commerciali?
E’ necessario eliminare il semaforo a Pavona sulla via Nettunense all’incrocio con via del Mare e, per una maggiore vivibilità, rendere a senso unico via Garibaldi e via Torretta, studiando un anello di percorrenza. In merito al contrasto della desertificazione del centro storico, riteniamo necessario disincentivare le case a disposizione e rivedere la viabilità nel periodo invernale. Incentiveremo inoltre, nuove iniziative commerciali e artigianali agendo sulle riduzioni di imposta di pubblicità e Tarsu.

Come coprirete le spese di queste incentivazioni?
La copertura la troviamo all’interno dei fondi derivanti dalla disincentivazione delle seconde case a disposizione nel centro storico.
 

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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Litorale

Tor San Lorenzo, tiene oltre 11 chili di droga in cantina: arrestato 40enne

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio hanno arrestato un 40enne del Marocco gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
A seguito di numerosi servizi perlustrativi nel territorio del comune di Ardea – frazione Tor San Lorenzo, i Carabinieri hanno notato che l’indagato, già noto per i suoi precedenti, da qualche mese, aveva aperto un negozio di abbigliamento e aveva un tenore di vita particolarmente alto.
Individuata l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una verifica. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato la chiave di una cantina di pertinenza e, una volta avuto accesso all’interno, hanno rinvenuto un trolley pieno di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, vi erano oltre 11 kg di hashish, divisi in panetti, e circa 170 g di cocaina. Durante le operazioni, il 40enne ha opposto resistenza e tentato di darsi alla fuga ma è stato prontamente bloccato e arrestato. Nella circostanza, due Carabinieri hanno riportato lesioni guaribili in dieci giorni.
Sequestrati anche 2.760 euro in contanti, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento in dosi. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.



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