Castel Gandolfo: il Castelletto sequestrato alla criminalità si tinge di rosa… forse!

 

di Chiara Rai

 

CASTEL GANDOLFO (RM) – Il Castelletto, bene confiscato alla criminalità organizzata, sarà probabilmente destinato ad una associazione contro la violenza sulle donne che ne farà una vera e propria struttura di accoglienza. Più o meno l’intento è questo. A parlarcene è il vicesindaco di Castel Gandolfo Cristiano Bavaro con il quale abbiamo avuto un breve colloquio per sapere di più sulla situazione della bonifica al lago Albano. Di fatti qualche giorno fa è stata effettuata una approfondita pulizia di via dei Pescatori sul lungolago.

Quest’estate L’Osservatore d’Italia ha evidenziato lo stato di degrado e pericolosità in cui versa un ex stabilimento che si trova proprio non lontano dal Castelletto, sempre in via dei Pescatori: “Per quanto riguarda il Comune – dice Bavaro – abbiamo svolto tutte le procedure di nostra competenza, quella è un area che avrebbe dovuto essere bonificata dal proprietario ma dato che così non è stato abbiamo attivato le procedure di esecuzione in danno che però sono lunghe, complesse e costose”. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di acquisire anche questo spazio e destinarlo sempre ad utilità sociale: “La richiesta è stata inoltrata, noi ci siamo mossi e continueremo a farlo. Riguardo il Castelletto ci vogliono almeno 900 mila euro per ristrutturarlo completamente compresi gli impianti per ora abbiamo intrattenuto un dialogo con questa Associazione che tutela i diritti delle donne che ci è stata presentata dalla senatrice Parente e che potrebbe essere disponibile a farsi carico anche degli oneri di ristrutturazione. Anche il sindaco sarebbe ben lieta che la struttura venisse gestita con lo scopo di aiutare le donne in difficoltà. Comunque verrà espletato un bando per la gestione e chiunque potrà farsi carico di rimettere a posto il bene e utilizzarlo a scopi sociali sarà il benvenuto”.

Bavaro non ha esitato a ricordare che da quando si è insediata l’amministrazione Monachesi si è fatto molto per il lago ma non solo a parole anche con i fatti se si pensa che dopo anni di immobilismo abbiamo approvato il PUA e affidato la gestione degli arenili nel giro di poco più di un anno e i risultati sono tangibili con una stagione come questa che si è appena conclusa: turismo, servizi, il lago con l’acqua pulita e balneabile. E noi de L’Osservatore d’Italia ci aggiungiamo anche l’iniziativa intrapresa di tornare a mangiare il pescato di lago che vede una sinergia tra i ristoratori e l’amministrazione. Innegabile il fatto dei passi da gigante fatti finora rispetto a quando il lago era letteralmente abbandonato a se stesso, con gli stabilimenti sequestrati e tutto intorno il deserto dei tartari, ma molto ancora può essere fatto per quanto riguarda il rilancio turistico naturalistico visto che anche sul lungolago c'è un villaggio preistorico pressoché abbandonato e un sentiero del Parco inaugurato non in tempi troppo lontani che adesso grida vendetta. Ma Bavaro ci ha garantito che anche su quel fronte conta di darci notizie positive visto che con la direzione del Parco l'Amministrazione sta intrattenendo un proficuo dialogo.