CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A MARTA TOTI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – La tensione di alcuni al palazzo comunale di Castel Gandolfo non si allentano. Sono momenti di transizione importanti in cui da una parte c’è la prima cittadina Milvia Monachesi che avendo aperto alla neo iscritta consigliera di minoranza Marta Toti, a seguito proprio della sua aderenza al partito, ora aspetta di vedere “l’effetto” che fa questa proposta avanzata e se davvero c’è volontà di proseguire un cammino, di fatto iniziato circa due anni fa, con rinnovata convinzione e una “new entry” che aggiunga valore. Ciò con la consapevolezza che certi spifferi, ben evidenti già il giorno dopo stesso dell’elezione di Milvia Monachesi a sindaco di Castel Gandolfo, vengano arginati per evitare quella controproducente “dispersione partitica” che si tradurrebbe nella prossima campagna elettorale con una probabile frammentazione, mentre, è plausibile che il Pd voglia come consuetudine utilizzare lo strumento democratico delle primarie di cui il partito è genitore.

Il momento di stasi è forse dovuto al fatto che Milvia Monachesi ha lanciato l’amo e Marta Toti prima di “abbocare” probabilmente vuole valutare l’esca. In questa vicenda politica non vi sono certo ne pescatori e ne pascati, evidentemente è importante che al direttivo segua un altro incontro per disgelare l’empasse.
Abbiamo voluto, come sempre, rivolgerci alla fonte, intervistando Marta Toti, giovane avvocato figlia dell’ex sindaco Luciano Toti e leader dello storico Gruppo gandolfino “Pesca” con il quale si è candidata alle scorse elezioni nella lista civica di Paolo Gasperini.

E’ singolare la sua precedente aderenza alla lista di Paolo Gasperini che nonostante sulla carta sia “apartitica” si è rivelata molto vicina al centrodestra, tanto che ci risulta che la lista civica Aurora di Paolo Gasperini abbia sostenuto la candidatura a sindaco di Silvagni a Marino.

Quello che posso dire è che abbiamo raccolto consensi da entrambe le parti in qualità di lista civica e qualora ci siano stati affiancamenti di simboli o incontri ravvicinati con il centrodestra, personalmente non sono stata preventivamente interpellata. E poi mi sembra che fosse stato chiarito che non si trattava della stessa “Aurora” e che quindi in realtà non avremmo affatto sostenuto il centrodestra a Marino.

Perché scegliere di candidarsi con Gasperini?
Ho aderito come gruppo “Pesca” alla lista civica Aurora in campagna elettorale perché abbiamo ritenuto valido e condivisibile il programma elettorale. Nel movimento Aurora è infatti confluito buona parte del centrosinistra. Io stessa Sono già tesserata Pd e la mia vocazione politica è sempre stata di centrosinistra. Come del resto di centrosinistra era suo padre Luciano Toti Esatto, la nostra è una “vocazione genetica”, parlando della nostra famiglia

Va bene, comunque di fatto Aurora appare come un movimento che da una parte potrebbe sembrare “apartitico” ma dall’altra è facilmente collocabile nel centrodestra e lei comunque ne è uscita fuori
Noi, il Gruppo “Pesca” intendo, usciamo fuori da una situazione evidentemente poco delineata che non abbiamo cercato. Abbiamo provato a “costruire” all’interno della compagine Aurora ma non è stato possibile e per questo ho preso la decisione di dare una identità specifica alla nostra linea politica che non poteva essere altri che quella del Pd, di cui come Gruppo condividiamo ovviamente anche gli sviluppi nazionali.

A questo punto entrerete a far parte della squadra Monachesi, dato anche l’invito e apertura del sindaco stesso?
Non ci fermiamo ad un no secco. Che ci sia apertura è anche un fatto naturale visto il mio ingresso nel Pd che è lo stesso partito del sindaco Milvia Monachesi. Perciò certamente intendo valutare la loro proposta e soprattutto condividere la scelta se aderirvi o meno con il Gruppo che rappresento. Insomma è chiaro che le decisioni vanno concertate e prese insieme, non sono una ma siamo tanti.

Da quali fattori dipende il responso?
Sarò più esplicita. Laddove ci fosse lo spazio per realizzare le nostre idee e prospettive per il bene del paese allora potremmo essere disponibili, ma l’importante è che ci sia lo spazio per una collaborazione attiva. In questo momento occorre valutare effettivamente lo spirito dell’allargamento di maggioranza. Come si dice, il passaggio è in fase di studio e analisi.

Come legge questa apertura da parte del sindaco Milvia Monachesi?
A mio parere l’apertura avviene non per una debolezza della maggioranza ma come processo naturale e conseguente al mio ingresso nel Partito Democratico.

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