Castel Gandolfo, prevenzione tragedie familiari e abusi della burocrazia: primo passo del sindaco Monachesi verso il modello Pisa

Il ruolo svolto dall’avvocato Giuseppe Mazzotta dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani

CASTEL GANDOLFO (RM) – Grande interesse per l’incontro-dibattito organizzato, nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria” nella Sala Consiliare del Comune di Castel Gandolfo sul tema “La persona umana come valore fondante del nostro ordinamento Costituzionale”. L’evento è stato considerato anche l’avvio del viaggio culturale verso il “Premio Castel Gandolfo 2019”

Dopo i saluti del Sindaco Milvia Monachesi e della giornalista Chiara Rai organizzatrice del Premio insieme alla dottoressa Maria Grazia Piccirillo, è intervenuto il prefetto Francesco Tagliente nella veste di Chairman e moderatore dell’evento premettendo una riflessione sul valore della Persona nel nostro ordinamento costituzionale e sulla importanza di rivolgere ascolto e sostegno a quelle persone che non hanno più risorse ed energie per farsi assistere da un legale, commercialista o psicologo.

Sono poi intervenuti lo psichiatra neuroscienziato Pietro Pietrini ora direttore della Scuola IMT alti studi di Lucca, socio fondatore della Società Italiana di Neuroetica; l’avvocato Giuseppe Mazzotta Presidente Unione Giuristi Cattolici di Pisa; Paolo Giusti responsabile sportello di ascolto della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura; Antonio Cerrai, presidente del Comitato provinciale CRI di Pisa; Romano Pucci, presidente Confartigianato Impresa Pisa, tutti già componenti del Servizio di ascolto e sostegno.

“Durante il mio mandato da Prefetto di Pisa – ha detto Tagliente nel presentare l’Avvocato Giuseppe Mazzotta – ho avuto il privilegio di conoscere tanti cittadini benemeriti con una vocazione sociale meritevole di grande rispetto.

Da sx l’Avvocato Giuseppe Mazzotta, il sindaco Milvia Monachesi e il Prefetto Francesco Tagliente

Quando ho deciso di istituire il “Servizio di ascolto e sostegno per prevenire tragedie familiari di soggetti in situazioni di disagio originate da motivi economici incolpevoli o comunque riconducibili alla situazione di crisi” ho registrato una immediata convinta disponibilità da parte ti tanti rappresentanti di istituzioni, enti, e associazioni con una forte vocazione istituzionale e sociale.
Tra i primi a manifestare la pronta entusiastica disponibilità, incoraggiante per portare avanti l’iniziativa, fu il presidente dell’Associazione Forense Unione Giuristi Cattolici di Pisa.
L’avvocato Giuseppe Mazzotta- ha proseguito Tagliente – mi apparve da subito una persona per bene, una grande Uomo particolarmente sensibile alla difesa della vita e della dignità umana, un Egregio Signore. Lo ha confermato sottoscrivendo il protocollo d’intesa istitutivo del Servizio di ascolto e sostegno e gestendo poi, a titolo di volontariato sociale, l’aspetto legale di molte persone in difficoltà prese in carico dal Servizio:
Con competenza, professionalità e grande sensibilità è riuscito anche a negoziare una soluzione per far restituire la casa pignorata ad una famiglia con un disabile grave a carico, indirizzata a Paolo Giusti dello Sportello antiusura della Misericordia di Pontedera e poi presa in carico dal Servizio di ascolto.
E’ riuscito a superare resistenze continue, talvolta inconcepibili ma, individuando un percorso fruttuoso anche presso il giudice delle esecuzioni, riuscendo a concludere positivamente la vicenda legale e consentendo di chiudere il caso restituendo casa, dignità e serenità a una famiglia che si sentiva disperata
Con mio grande piacere – ha poi detto ancora il prefetto – il 26 novembre scorso sono stato invitato a presentare il volume “Egregio Signore. Essere padri nella fragrante semplicità del gesto.”
La lettura del libro mi ha offerto l’occasione per riflettere sulla importanza di tenere vivi i valori, condividendoli e declinandoli, anche nell’intimità della nostre relazioni familiari.
La pubblicazione – ha concluso – si articola in brevi episodi, di una relazione tra genitore e figlio da cui traspare la personalità ereditata dell’Egregio Signore. La potenza del linguaggio rispettoso della persona anche quando sottoposta a misure coercitive, il portamento signorile elegante, la capacità di ascolto, la famiglia numerosa del sud ricca di valori, il poliziotto servitore della gente con grande umanità e l’eredità di tanti momenti di piccoli semplici gesti e silenziosa ed intima confidenza tra genitore e figlio. Dalla lettura riaffiora la memoria di una relazione genitoriale che prosegue nel corso di tutta l’esistenza.

In questo si sperimenta il “valore dei valori”, quando la relazione coi nostri cari prosegue anche in loro assenza, sulla traccia lasciata. In un mondo ove ciascuno insegue la costruzione di un’identità attraverso quanto ritiene di riuscire a fare; i valori ci mettono in contatto con l’identità che scaturisce da ciò che già siamo, e che offre all’onestà, all’ascolto, alla presenza, alla generosità e comprensione, il contenuto che ci accomuna tutti, rendendoci parte di una comunità.
E’ per questo che le storie come quelle narrate nel volume riflettono il contenuto costituzionale dei valori evocati e sui quali si fonda la nostra convivenza civile.