Castel Gandolfo, Sagra delle Pesche nella polemica. L’Assessore Bruni: “In piena pandemia non era ipotizzabile l’organizzazione”

Monta la polemica a Castel Gandolfo dove Paolo Gasperini, ex consigliere comunale, sferra un attacco all’amministrazione evidenziando che quest’anno non ci sarà la Sagra delle Pesche. Ecco il testo di Gasperini pubblicato sul suo Facebook

LA SAGRA…
Ho impresso nella memoria quelle giornate estive interminabili dove castello con la sua piazza diventava il centro del mondo (per noi poveri castellani)… La piazza si riempiva di colori e quando il Papa dal balcone ringraziava per le pesche ricevute si raggiungeva il culmine
Era il momento in cui potevi incontrare proprio tutti, pure quelli che raramente vivevano la piazza e tra questi tutti c’erano anche gli svizzeri che una volta chiuso il “portone” non disdegnavano passare qualche ora in piazza. Questo è il ricordo…. Poi c’è l’attualità, la triste attualità. Non amo (E lo faccio molto molto raramente) mettere sui social cose personali però quando insistetti con mio padre e lo portai a vedere una delle sue ultime sagre (2014) la sua reazione mi diede un dolore che ancora oggi ho nitido… Un uomo che aveva vinto “la sagra” aveva davanti a sé qualcosa che non aveva nulla a che vedere con il passato e i suoi occhi lucidi nel vedere quel carretto messo lì con po’ di pesche sopra mi lasciò il segno.Ma poi tra mille scuse si è andati sempre peggio e quest’anno si è raggiunto il culmine. Qualcuno si affretterà ad invocare il Covid che tutto giustifica nel bene e nel male. Ci sono mille modi per “non dimenticare” una festa di una comunità, ma la fantasia è carente (in queste cose, in altre è pure eccessiva) …Spero che tutto questo finisca presto.

Non ci sta l’assessore alla Cultura Alessia Bruni che in questi anni ha dato una impronta di qualità a Castel Gandolfo e anche riguardo l’antica manifestazione, si è fatto quello che il Covid-19 poteva permettere, cercando di progettare un qualcosa faccia da volano per altre iniziative artistiche e culturali e per le attività produttive della città: “Un EX Consigliere Comunale – dice Alessia Bruni – si preoccupa della mancata Sagra delle Pesche a Castel Gandolfo, strumentalizzando, come sua consuetudine, purtroppo quella che è la realtà. Una realtà totalmente diversa. A tutto ciò preferiamo rispondere portando alla luce i fatti e non le parole. Come il dimissionario consigliere sa benissimo, ogni manifestazione promossa dalla pubblica amministrazione necessita non solo di un’organizzazione con tempistiche ampiamente antecedenti alla data di svolgimento della stessa, ma soprattutto di preventivi adempimenti amministrativi a supporto. Purtroppo in piena Pandemia, con un’emergenza sanitaria MONDIALE, tutt’ora in corso, non era ipotizzabile l’organizzazione nonché lo svolgimento in sicurezza della Sagra mantenendo le regole del distanziamento sociale, oltre che non sarebbe stato possibile come da ordinanze Regionali in materia di Sagre ed Eventi. Senza contare il lockdown che ha blocco l’Italia (non solo Castel Gandolfo) dal 9 marzo al 3 maggio. Nonostante tutto, l’amministrazione comunale ha deciso di salvaguardare storia e tradizioni del nostro territorio progettando e realizzando una Sagra diversa, ma nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di Covid-19 ; portando alla luce, mediante un progetto multimediale, le eccellenze del nostro bellissimo Borgo, a livello culturale , sportivo, artistico ed enogastronomico, presentando inoltre le bellezze naturali del nostro territorio. Abbiamo lavorato intensamente a questo progetto con la convinzione che per ripartire al meglio fosse importante fermarsi ad ascoltare le storie che hanno reso grande e rendono tutt’oggi unico uno dei Borghi più belli d’Italia : Castel Gandolfo. A raccontare queste cartoline sono proprio i nostri concittadini … memorie storiche, artisti, artigiani, sportivi , realtà enogastronomiche ,giovani imprenditori ecc…. Orgogliosa del progetto realizzato vi invito a visionare le bellissime cartoline video pubblicate sulla pagina facebook del comune di Castel Gandolfo tralasciando strumentali critiche di chi ha preferito dimettersi piuttosto che dare il suo contributo per la nostra comunità”.