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Roma

CASTEL GANDOLFO, TORMENTI POLITICI: COLACCHI E MOIANETTI SE NE VANNO DALLA MAGGIORANZA

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Tempo di lettura 5 minuti Colacchi: "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione presa in consiglio comunale del 30 luglio 2015 di aumentare la TASI al massimo consentito per legge".

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Redazione
Castel Gandolfo (RM)
– "Nella vita arriva sempre il momento di riflettere, di capire, di analizzare la situazione attuale che stai vivendo: un lunghissimo corso politico vissuto tra gioie e dolori, tra soddisfazioni e insoddisfazioni, ma sempre con grande senso di responsabilità ed una visione chiara degli obiettivi". Con queste parole inizia la lunga nota di Maurizio Colacchi presidente del Consiglio comunale di Castel Gandolfo che spiega le motivazioni per le quali lui e il consigliere Moianetti hanno deciso di creare un nuovo gruppo autonomo in consiglio comunale.

"Accade che i progetti, le aspettative, i programmi a cui abbiamo creduto non si realizzino. – prosegue la nota di Colacchi – Non sono abituato a scaricare sugli altri le responsabilità, quando non raggiungo gli obiettivi o non realizzo delle aspettative. A Castel Gandolfo è accaduto questo.

La spaccatura con il PD. Si è determinata all’interno della coalizione amministrativa “L’Arcobaleno” e del PD una situazione di incomunicabilità e di incomprensione, che non consente più margini di collaborazione: dopo l’ultimo congresso il PD è diventato un partito che non consente al suo interno la coesistenza di diverse culture e sensibilità. O si è organici al sistema di potere che si è impossessato dei vari territori provinciali o si è un nemico da abbattere. Il segretario del circolo locale continua ad assumere decisioni senza coinvolgere i suoi membri del direttivo di circolo. A maggio 2015 si è tenuto un incontro con il Segretario di federazione insieme ai componenti di minoranza del direttivo di circolo; in quell’occasione il segretario comunicò che a breve si sarebbe svolto un incontro con il Sindaco e la sua maggioranza per ricercare le condizioni e ritrovare le motivazioni per giungere al termine della legislatura. Tuttavia ad oggi nessun incontro è stato organizzato.
Ad agosto 2014 viene iscritto al PD un consigliere dell’opposizione senza aprire un dibattito nel Partito e nel Gruppo consiliare e con l’unico scopo di rafforzare numericamente una traballante e inconcludente Amministrazione comunale. A nulla sono servite le giuste rimostranze di alcuni Consiglieri comunali e di alcuni membri del Direttivo di Circolo.

Una situazione paradossale. Tutto ciò ha portato ad una situazione paradossale: un consigliere comunale iscritto al PD, ma che risulta appartenere alla lista civica di opposizione “L’Aurora” con cui si è presentato alle elezioni. Il che è avvenuto nel totale  disinteresse verso gli elettori. A nulla è servito il documento sottoscritto dal Presidente del Consiglio comunale e dal Vice sindaco a settembre 2014 per cercare ancora una volta di salvare l’unità del Partito e del Gruppo consiliare. Nel documento i consiglieri comunali Colacchi e Moianetti hanno espresso la volontà di dare ulteriore maggiore impulso all’azione amministrativa al fine di portare a termine il programma elettorale, creando quello spirito di gruppo unitario e coeso, necessario per il raggiungimento di un simile obiettivo. Il cerchio magico aveva già deciso la sua strategia: eliminare coloro che erano fortemente competitivi alle primarie per la scelta del sindaco nel 2017.
Mi sono sforzato in tutte le occasioni che si sono presentate all’interno della compagine politica e amministrativa di far ragionare gli interlocutori. Tempo perso. Ho cercato di esporre, sottolineando i rischi e le criticità presenti in questo modo di condurre la politica locale, l’insoddisfazione sempre più crescente nella cittadinanza nei confronti dell’azione amministrativa e della necessità di ritrovare al più presto le ragioni dell’unità del Partito e della coalizione di governo.

Proposi alla sig.ra Monachesi a dicembre 2014 una soluzione politica tesa a cercare le condizioni per  una  “ripartenza”, coinvolgendo con pari dignità tutti i protagonisti della vittoria nel 2012, che ha permesso al centrosinistra di continuare a governare la Città. La risposta è stata la derisione, il tentativo di minaccia (la revoca della Presidenza del Consiglio comunale) e il non riconoscimento della proposta. Proposta che prevedeva un azzeramento della giunta e degli organismi locali di partito per realizzare una coalizione e un partito  più forte qualitativamente e numericamente. Come risposta si è andato sempre più intensificando la sintonia con pezzi  delle opposizioni fino a giungere alla revoca della delega al Vice sindaco. Un vero atto di dichiarazione di guerra preso in completa assenza di un preavviso e di una discussione politica nel Partito e nel Gruppo Consiliare. Una città allo sbando dove non esiste una opposizione vera all’interno del Consiglio comunale. Un Paese non si può governare democraticamente in assenza di una opposizione che faccia bene il suo mestiere per il bene comune.
Assistiamo così ad una Città che si sente abbandonata, guidata da un Sindaco inadeguato, incapace di stare al passo con i suoi predecessori. Siamo regrediti da città  laboratorio politico, portato ad esempio da molti enti locali, alla cenerentola dei Castelli Romani. La Monachesi ha ereditato dalla passata Amministrazione una Città ordinata, pulita, con servizi di alta qualità, mentre ora siamo al quarto anno di governo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta ascoltare i cittadini. La mia amministrazione ha lasciato alla sig.ra Monachesi tra l’altro finanziamenti e opere già iniziate:
Consolidamento e risanamento ambientale coste del lago        4.300.000,00 €
Ristrutturazione ex Mattatoio per casa famiglia                           288.000,00 €
Recupero centri storici minori                                                       300.000,00 €
Realizzazione plesso scolastico località IBERNESI                  4.800.000,00 €
Recupero acque piovane zona lago                                             1.800.000,00 €
Realizzazione percorso ciclo-pedonale zona lago                         450.000,00 €
Consolidamento versante roccioso Lago                                       530.000,00 €
Pavimentazione stradale lago                                                         600.000,00 €
Realizzazione pista ciclabile via Giovanni Paolo II                       300.000,00 €
Realizzazione 12 nuovi alloggi ATER                                         1.350.000,00 €

Soltanto la casa famiglia è stata inaugurata a giugno del 2012 perché era stata terminata dalla precedente amministrazione il mese prima e il parcheggio della ASL Via Giovanni Paolo II che era in gran parte completato. Degli altri argomenti, tipo parcheggi a pagamento (con aumento del ticket nel centro storico), della raccolta porta a porta, delle vicissitudini del bilancio comunale ed altro lascio la trattazione al consigliere Moianetti. Gli ultimi accadimenti  hanno fanno naufragare il rispetto delle regole su cui si basa la vita democratica delle istituzioni. Si è celebrato un consiglio comunale illegittimamente convocato, come consigliere anziano, dal candidato sindaco del centrodestra che dovrebbe rappresentare l’opposizione; un consiglio convocato d’urgenza con otto punti all’ordine del giorno. Nessun protagonista si è tirato indietro per creare difficoltà all’amministrazione comunale, ma almeno il tentativo di trovare una soluzione concordata andava cercato. Invece si è preferito usare l’arroganza e la prepotenza dei numeri, ancor di più quando si è in difficoltà per proprie inefficienze. Una simile condotta ci sta sempre di più convincendo dell’opportunità di ricorrere alla giustizia amministrativa.
Ho tralasciato altri aspetti che toccano anche la riconoscenza e il rispetto, ma questo riguarda l’educazione e l’ambiente in cui ognuno si è forgiato.

L'aumento dell'aliquota sulla Tasi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione presa in consiglio comunale del 30 luglio 2015 di aumentare la TASI al massimo consentito per legge. Decisione fondamentale assunta, anche questa volta, senza coinvolgere il partito, la coalizione e il gruppo consiliare. Che ha trovato la completa disapprovazione del sottoscritto e del consigliere Moianetti. Sicuramente non approveremo il bilancio di previsione 2015 che aumenta la pressione fiscale ai nostri cittadini.
Concludo dicendo che per queste ragioni, ed altre ancora che non ho esposto per rispettare i tempi, ho deciso in comune accordo con il collega Moianetti di creare un Gruppo autonomo in consiglio comunale. Il nuovo gruppo consiliare sarà distinto e distante dalla attuale, e a questo punto “pseudo”, maggioranza. Non faremo però mancare il nostro supporto, in consiglio comunale, sulle tematiche presenti nel programma con cui ci siamo presentati alle elezioni. Ci rendiamo disponibili da subito a ragionare, discutere, confrontare e collaborare con le forze politiche, la forze sociali, le associazioni e le singole espressioni presenti nella città che vorranno con noi costruire un futuro migliore per Castel Gandolfo, Pavona e Mole". Conclude.

 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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