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Roma

CASTELLI MEDIEVALI: UN PROGETTO PER PROMUOVERE I CASTELLI ROMANI

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Tempo di lettura 4 minuti Dal 2013 Turismo Culturale e Valorizzazione Storico-Archeologica

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Redazione

Castelli Romani (RM) – Il Progetto CASTELLI MEDIEVALI nasce nel 2013 ad opera dell’associazione Accademia Medioevo per offrire un insieme di attività e iniziative coordinate e coerenti di divulgazione, turismo culturale e valorizzazione della memoria storico-archeologica medievale ai Castelli Romani, una vasta zona che comprende tanto ampie aree naturalistiche e di Riserva (Parco Castelli Romani) quanto numerosi gioielli storico-archeologici.
Questo progetto ha coinvolto e continua a contare su Partners Istituzionali e organizzazioni/associazioni locali.


Il Progetto
Come Organizzazione che opera sul territorio Nazionale, abbiamo dato vita a questo progetto poiché riteniamo che la divulgazione culturale, realizzata in sinergia con le realtà locali, possa divenire un ambito proficuo sia a livello turistico, sia per la consapevolezza e la valorizzazione di ciò che questo specifico territorio offre.
Lo sviluppo culturale e sociale di un luogo passa innanzitutto dalla consapevolezza del suo valore da parte dei suoi abitanti e di chi, governandolo, sceglie di farlo crescere.
Abbiamo scelto i Castelli Romani perché crediamo che per realizzare qualcosa di utile è importante prima portare vita nel luogo in cui si vive per poi spandere il piano di attività. Questa zona ha delle immense potenzialità e noi siamo ben lieti di avere la sede principale di Accademia Medioevo a Lanuvio, un prezioso borgo medievale a pochi km da Roma.
Il Medioevo
Il Medioevo è per noi un “contenitore” di saperi, arti, principi e valori sociali dal quale cerchiamo di attingere con differenti forme e linguaggi per rendere migliore il presente e generare un cambiamento per il futuro. Solo un albero con salde radici può crescere e sviluppare la sua bellezza.

I Comuni
Il nostro obiettivo è raggiungere e attivare sinergie di lavoro con tutti i Comuni dei Castelli Romani, consapevoli che ciò richiede molto tempo e lavoro. Finora abbiamo svolto attività nei comuni di Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Genzano di Roma, Frascati, Albano, Rocca Priora.
Le attività
Da ottobre 2013 ad oggi circa 50 attività differenti tra corsi, conferenze e convegni e 5 grandi eventi di valorizzazione territoriale organizzati interamente da noi con allestimento di villaggio medievale abitato da dame, cavalieri ed artigiani, maestranze antiche, giochi e tornei, artisti, concerti, cucina, incontri culturali e workshop per adulti e ragazzi.
Per noi è importante permettere alle persone di recuperare un saper fare che possa condurle al riconoscimento di un proprio valore, di potenzialità inespresse. Utile con gli adulti, fondamentale con i ragazzi.
Arti Applicate come la Calligrafia, la Miniatura, la Tintura, le erbe, la produzione della carta, la lavorazione de cuoio, altre Arti Antiche come la danza, Scherma Storica, Tiro con l’Arco, Cavalleria etc.
Solo nel 2015 circa 700 ragazzi dai 3 ai 13 anni, sia portando le attività nelle scuole che accogliendo le classi nel nostro Centro Sperimentale a Lanuvio.


La Partecipazione
Tutti le Istituzioni coinvolte hanno reagito con interesse, dai Comuni, le realtà museali, in particolare il Museo Civico di Lanuvio con cui collaboriamo da oltre 2 anni; la Sovrintendenza, l’Università, il Sistema Bibliotecario, le Scuole.
Chi impegnandosi attivamente con la partecipazione a bandi regionali per il reperimento di contributi economici al fine di realizzare progetti importanti, come Rocca di Papa e il progetto Rocca Medievale (5 mesi di iniziative ed attività), chi mettendo a disposizioni spazi, personale qualificato, sostegno logistico e promozionale come in Ludi Tuscolani a Frascati, chi mettendo a disposizione risorse intellettuali e volontà progettuale.
Importante anche il sostegno e la partecipazione di associazioni locali e Proloco. Per citare un caso, a Lanuvio la Proloco insieme a circa 15 attività commerciali si sono impegnati al nostro fianco nella realizzazione della Notte Bianca 2015.

Castelli Medievali 2016
Oltre alla conferma della seconda edizione di 2 eventi estivi, abbiamo scelto di approfondire le tematiche legate al periodo Medievale, attraverso gli occhi e la penna di uno degli studiosi più intriganti ed emblematici dello scorso secolo: J.R.R.Tolkien, scrittore, filologo, medievista e docente presso l'Università di Oxford.
Un programma denso di appuntamenti che dà avvio alla collaborazione tra Accademia Medioevo e l'A.I.S.T. (Associazione Italiana Studi Tolkieniani)e la partecipazione speciale dell' associazione culturale Eldalie di Bologna, in particolare per ciò che concerne lo studio della sezione linguistica.
Il programma prevede, a partire dal 30 gennaio 2016, un ciclo di conferenze, corsi di Arti Antiche e un'intera giornata dedicata a "Tolkien e il Medioevo"domenica 15 maggio 2016 all’interno del suggestivo Palazzo Ruspoli a Nemi.

 

 

IL MEDIOEVO ATTRAVERSO TOLKIEN
CONFERENZE


Sabato 30 Gennaio ore 17,00 -19.30
Conferenza Il Drago: un antico mistero tra storia, mito e letteratura. A seguire una visita al Santuario di Iuno Sospes e all'Antro del "Draco".
presso La Sala delle Colonne del Palazzo Sforza a Lanuvio
Con il Patrocinio del Comune di Lanuvio, Museo Civico di Lanuvio
Intervengono:
– dott. Luca Attenni – Direttore del Museo Civico di Lanuvio
Il Draco di Lanuvio: il mito ai Castelli Romani
– Dott.ssa Rosaria Cozzolino – socio-antropologa vicepresidente di Accademia Medioevo : “Il Drago nell'Immaginario Medievale”
– Roberto Arduini – giornalista e Presidente A.I.S.T.
“Il Drago in Tolkien e nelle opere di Letteratura Fantastica”
Moderatore: dott. Alessandro de Santis – delegato alla Cultura del Comune di Lanuvio

Sabato 20 febbraio ore 17,00 – 19,00
Conferenza L'Eroe e la Scelta: Dal Medioevo al Signore degli Anelli
interverranno:
il Dott.Norbert Spina – Associazione Italiana Studi Tolkieniani
Dott. Daniele Bellucci – Presidente Accademia Medioevo
presso La Sala degli Specchi del Palazzo Comunale di Frascati
Con il Patrocinio del Comune di Frascati

Martedi 8 marzo ore 18:00-19.30
Conferenza Tutte le Donne nelle opere di J.R.R. Tolkien
con il Dott. Roberto Arduini- giornalista e Presidente A.I.S.T.
presso la Biblioteca Comunale di Genzano di Roma
Con il Patrocinio del Comune di Genzano di Roma

 

CORSI E WORKSHOP


Domenica 28 Febbraio ore 10,00 -18.00
Stage Introduttivo di Cavalleria Medievale ASACAM ( Antica Scuola di Addestramento della Cavalleria Medievale)
Presso Circolo Ippico Asterix a Genzano di Roma
per costi e prenotazioni: info@accademiamedioevo.it – tel. 3924442580

Sabato 5 -12- 19 e 26 Marzo ore 15.00 – 18.30
Corsi di Arti Antiche al Museo:
Calligrafia Medievale
L'Arte della Miniatura
Creare con il cuoio
Produzione della Carta nel Medioevo
Presso il Museo Civico di Lanuvio con il Patrocinio del Comune di Lanuvio

Domenica 15 maggio
Evento IL MEDIOEVO E TOLKIEN
Una giornata di conferenze, workshop per bambini ed adulti, mostre e didattica per conoscere più da vicino il mondo della Terra di Mezzo ed il suo legame con un’epoca tutt’altro che buia: il Medioevo, con le sue Arti Antiche, i suoi Saperi, i suoi Valori.
Presso Palazzo Ruspoli a Nemi, con il Patrocinio del Comune di Nemi

21 e 22 maggio

Corso di Quenya e Sìndarin: Le lingue degli Elfi nelle opere di Tolkien.
con Gianluca Comastri – Presidente Associazione Eldalie di Bologna.

ALTRI EVENTI PROGRAMMATI
8 – 9 -10 luglio
Ludi Tuscolani II edizione a Frascati
30 – 31 luglio
Notte Medievale II edizione a Lanuvio

Tutte le info sulle attività di Accademia Medioevo su:
www.accademiamedioevo.it
E-mail: info@accademiamedioevo.it
Tel.: 392 4442580 dott.ssa Rosaria Cozzolino – 347 1364049 dott. Daniele Bellucci

Metropoli

Capena: spunta una delibera comunale sul Piano PEEP, ma scoppia la polemica per fondi pubblici

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Capena – Il Comune di Capena ha approvato un nuovo provvedimento che riguarda la trasformazione delle aree PEEP (Piani di Edilizia Economica e Popolare) in piena proprietà, così come previsto dalla Legge 448/1998. Quest’atto che attribuisce di fatto l’agibilità agli immobili arriva a seguito di un fiume di polemiche e accuse di cattiva gestione e utilizzo improprio di fondi pubblici, sollevate da una cittadina e riprese dal quotidiano L’Osservatore d’Italia​. E forse l’atto sarà anche propedeutico a garantire in seguito i servizi di cui necessita l’area come il rifacimento del manto stradale che versa in pessime condizioni.

La delibera per la trasformazione delle aree PEEP

Il Consiglio Comunale, nella seduta del 3 settembre 2024, ha deliberato sulla possibilità per i residenti delle aree PEEP di trasformare il diritto di superficie in piena proprietà. Questa misura consente ai proprietari di alloggi popolari di liberarsi dai vincoli di prezzo massimo di vendita e di affitto, rendendo gli immobili liberamente commerciabili​.

Nel dettaglio, i cittadini possono richiedere la rimozione dei vincoli pagando un corrispettivo calcolato secondo quanto previsto dalla legge. Il provvedimento è stato dichiarato immediatamente eseguibile per l’urgenza di mettere ordine in una questione che si trascina da tempo​.

Le accuse di cattiva gestione

Poco prima dell’approvazione del provvedimento, è emerso un caso di grande rilevanza mediatica, in cui una cittadina ha denunciato il Comune di Capena e un amministratore di condominio per favoreggiamento nell’uso di fondi pubblici. Secondo quanto riportato dall’Osservatore d’Italia, la denuncia evidenzia irregolarità nella gestione dei fondi destinati alle opere di ristrutturazione di alcuni edifici situati nelle aree PEEP, con accuse di favoritismi e decisioni amministrative poco trasparenti.

Impatto sulla comunità

Mentre il Comune difende la legittimità del suo operato e l’importanza di liberare il mercato immobiliare nelle zone PEEP, la comunità è divisa. Alcuni residenti vedono la delibera come un’opportunità per acquisire la piena proprietà dei propri immobili, mentre altri temono che i costi per rimuovere i vincoli siano eccessivi e ingiustificati. Altri ancora si chiedono se le accuse di cattiva gestione possano minare la fiducia nei confronti delle istituzioni locali.

La questione rimane aperta, e sarà necessario monitorare gli sviluppi futuri, sia sul fronte legale che su quello amministrativo.

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Castelli Romani

Morte sul lavoro ad Ariccia, i lavoratori di Grottaferrata in lutto: “Più attenzione alla sicurezza”

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Cobas Lavoro Privato: “Serve un impegno concreto per proteggere la vita dei lavoratori”

I lavoratori dell’igiene urbana di Grottaferrata, rappresentati dal sindacato Cobas Lavoro Privato, hanno espresso in una nota ufficiale la loro vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto ad Ariccia mentre era impegnato nelle operazioni di raccolta dei rifiuti.

“Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia del collega di Ariccia, scomparso tragicamente mentre svolgeva il proprio lavoro”, si legge nel comunicato. Il sindacato sottolinea con forza la necessità di un impegno più incisivo per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Auspichiamo, insieme al Cobas Lavoro Privato, che gli organi preposti intensifichino la vigilanza per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.”

Il tragico incidente ha scosso profondamente la comunità dei lavoratori, che si unisce nel cordoglio e nel richiamo urgente a una maggiore attenzione alle condizioni di sicurezza, soprattutto in un settore delicato come quello della raccolta rifiuti, dove spesso operazioni quotidiane nascondono rischi gravissimi. Il sindacato ha ribadito che la tutela della vita umana deve essere una priorità assoluta, richiedendo controlli più rigidi e misure preventive più efficaci nei luoghi di lavoro.

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Castelli Romani

Monte Compatri, cresce la preoccupazione per il “Muro della discordia”: paura per rischio frane

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A Monte Compatri torna l’allarme per la sicurezza del versante dietro il muro di contenimento fatto edificare dall’ex sindaco Fabio D’Acuti. La struttura, costruita per prevenire fenomeni franosi, è ora al centro delle preoccupazioni dei residenti di via Ciaffei, timorosi che il prossimo nubifragio possa mettere in pericolo anche le loro abitazioni.

“Con le prossime piogge torrenziali verranno giù anche le case!” – questo il grido d’allarme in uno dei tanti post sui social, espressione del crescente malcontento tra i cittadini.

Un video, girato dalla nostra redazione ieri mattina proprio in via Ciaffei, mostra lo stato attuale del “Muro della discordia”, il quale avrebbe dovuto risolvere i problemi di dissesto evidenziati già durante la fase progettuale. Tuttavia, le condizioni della scarpata sembrano peggiorate, rafforzando le paure di chi teme una frana verso via Fontana delle Cannetacce, la strada sottostante. La preoccupazione dei residenti, dunque, non appare ingiustificata: il rischio di ulteriori cedimenti, aggravato dalle piogge autunnali, mantiene alta la tensione nel quartiere.

L’ARTICOLO DEL 4 APRILE 2024

Si tratta del muro costruito dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Fabio D’Acuti che avrebbe dovuto evitare quei “fenomeni franosi” che una rilevazione tecnica aveva evidenziato già agli inizi in fase progettuale.

Oggi la paura dei cittadini di via Ciaffei, e non solo, è quella di ritrovarsi franati nella strada sottostante, via Fontana delle Cannetacce.

nella foto l’ordinanza sindacale che impone il senso unico nel tratto di strada

Ad oggi nella strada insiste un senso unico proprio per scongiurare, come indicato nell’ordinanza sindacale n. 24 del 17 agosto 2022, rischi per “l’incolumità pubblica e privata”.
Nelle foto che abbiamo scattano sono ancora più evidenti i segni del cedimento del manto stradale e le piogge degli ultimi giorni stanno erodendo sempre di più la scarpata che insiste dietro le spalle del muro.

nella foto sono evidente le crepe sull’asfalto e la curvatura in avanti del tratto di pavimentazione

In questi giorni siamo andati proprio alla ricerca delle fasi che hanno poi portato, nei primi mesi del 2021, alla realizzazione di questo progetto che vede la luce dopo una delibera di giunta municipale, la n. 134 del 20 ottobre 2016 (corretta per quanto riguarda il computo metrico con la delibera di giunta municipale n. 15 del 2 febbraio 2017), che, partendo da “un bando per la concessione di finanziamenti regionali a favore dei Comuni per gli interventi di dissesto idrogeologico annualità 2016” e, si legge nella delibera, “PREMESSO che questa Amministrazione intende mettere in sicurezza via Ciaffei, area interessata dal dissesto; che per l’area interessata è stato redatto l’inventario dei fenomeni franosi ( IFFI ) da un geologo abilitato; che è stata redatta dichiarazione sull’esistenza di aree PAI; che è stata redatta altresì la dichiarazione relativa alla proprietà o alla disponibilità dell’area oggetto di richiesta del finanziamento” faceva partire l’iter per la realizzazione di un progetto che ammontava a € 198.207,66 che evitasse quei “fenomeni franosi” citati nella delibera.
La situazione attuale desta molte preoccupazioni evidenziate da alcuni post su fb degli stessi residenti nella vita.
Nei primi mesi del 2021 il muro venne realizzato scatenando le accuse dell’allora consigliere di minoranza, oggi sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri, che lo definiva “… osceno … conferma del pressappochismo dell’amministrazione D’Acuti (nds l’allora sindaco Fabio d’Acuti, oggi consigliere comunale di minoranza)” e concludeva, tuonando nel suo intervento, “vogliamo capire come sono stati spesi i soldi della collettività e in tal senso saremo intransigenti rispetto a tanto pressappochismo. O si è all’altezza delle aspettative dei monticiani o dimissioni immediate”.
L’amministrazione d’Acuti cadde alla fine di maggio 2021 con le dimissioni di 9 consiglieri comunali portando poi il paese alle elezioni dell’ottobre 2021 che videro la vittoria come sindaco di Francesco Ferri.
Da allora non vi è stato più nessun intervento seppure con delibera di Consiglio Comunale numero 11 del 12 aprile 2023 a seguito di una mozione a firma dei consiglieri comunali del gruppo Nuovi Orizzonti per Monte Compatri, Fabio d’Acuti, Adriano di Franco (assessore ai lavori pubblici durante i lavori di costruzione del muro) ed Agnese Mastrofrancesco l’intero consiglio comunale approvava all’unanimità una mozione “recante ad oggetto Mozione per indagine geologica su tratto stradale Via G. Ciaffei”.

Non ci è dato sapere, al momento, se detta indagine sia stata poi posta in essere dall’attuale amministrazione comunale ma quello che poi abbiamo rilevato, passando in rassegna le delibere di consiglio comunale e di giunta municipale, è una delibera di giunta che ha attirato la nostra attenzione.

Si tratta della delibera n. 102 del 22 giugno 2023 avente ad oggetto “RISOLUZIONE CONTROVERSIA COMUNE DI MONTE COMPATRI/SOC. DFC COSTRUZIONI SRL AI SENSI DELL’ART. 1965 C.C.- PROVVEDIMENTI”.
La DFC Costruzioni è la ditta vincitrice dell’appalto per la realizzazione del famoso “Muro di Via Ciaffei” ed entrando nello specifico della delibera si evincono due particolari:

  • un decreto ingiuntivo notificato al comune di Monte Compatri per il pagamento della fattura 6/2021 della ditta per un importo di € 127.000 “oltre interessi come richiesti nel limite del tasso soglia, spese legali di procedura di ingiunzione liquidate in € 2.135,00 per compenso ed € 406,50 per esborsi, oltre oneri come per legge”;
  • due note degli uffici comunali in relazione “all’opportunità di proporre o meno opposizione” a detto decreto.

Sempre leggendo la delibera appare una situazione che ci ha sorpresi in quanto dapprima si autorizza il sindaco, Francesco Ferri, a proporre opposizione, in nome e per conto del Comune, avverso il decreto ingiuntivo n. 437/2022 del 24/02/2022 emesso dal Tribunale di Velletri per il pagamento a favore della Soc. D.F.C. Costruzioni s.r.l., entro il termine di quaranta giorni dalla notifica dello stesso ricorso, della somma di € 127.000,00 nominando un legale con conseguente pagamento delle spese (€ 9322,82 come si evince nella delibera di giunta comunale n. 46 del 17 marzo 2022) e poi si effettua una risoluzione in quanto, prosegue la delibera di giunta, “appare opportuno e conveniente per il Comune addivenire alla definizione transattiva della vicenda nei termini suggeriti dal legale difensore, al fine di porre fine ad una controversia in essere”.

In ragione di quanto sopra indicato la giunta comunale di Monte Compatri delibera “congrua la somma omnicomprensiva di € 100.000,00, a tacitazione di ogni pretesa economica avanzata da D.F.C. Costruzioni s.r.l.”.

Questa, ad oggi, una prima cronistoria “fugace” relativa alle vicissitudini che hanno portato dalla valutazione di un rischio concreto e tangibile, i succitati “fenomeni franosi” di cui alla delibera di giunta n. 134/2016, alla realizzazione di un opera che, stando alle molte voci non è conclusa, alla perdita del finanziamento iniziale della Regione Lazio, in quanto l’opera non venne terminata, ad un decreto ingiuntivo al quale dapprima il comune si è opposto, con un esborso per spese legali di circa diecimila euro e poi all’esborso di centomila euro per un opera che, apparentemente, di sicurezza ne offre ben poca.

Nei prossimi giorni proveremo ad incontrare l’allora sindaco, l’avvocato Fabio d’Acuti, e l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Adriano di Franco per avere un quadro ancora più dettagliato dei passaggi che hanno portato poi alla realizzazione del muro.
Ovviamente sarà nostra premura contattare sia gli uffici che hanno rilasciato dapprima un parere favorevole all’opposizione al decreto ingiuntivo e successivamente, invece, a convergere sulla posizione di “tacitazione omnicomprensiva” e in ultimo capire gli obiettivi dell’attuale amministrazione monticiana in merito alla risoluzione di questo annoso problema.

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