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Roma

CASTELLI ROMANI, ASL RMH: LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO DIVENTANO PROTAGONISTE

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Tempo di lettura 2 minuti E’ stata un’occasione di rilevanza storica: per la prima volta l’Atto aziendale esce dalle stanze degli addetti ai lavori e passa al vaglio della Società civile

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Redazione

Castelli Romani (RM) – E’ dialogo aperto tra Direzione Generale della ASL e Società civile rappresentata dalle associazioni nella riunione del “Tavolo misto permanente di partecipazione”, allargato per l’occasione a tutte le associazioni del territorio.
Mercoledì 8 ottobre 2014, dalle ore 16,00 alle ore 18,45, il Direttore Generale della ASL Roma H, dott. Fabrizio d’Alba, accompagnato dal Direttore Sanitario Aziendale, dott. Narciso Mostarda, ha illustrato i principi informatori e le scelte di fondo dell’Atto aziendale, che dovrà essere presentato alla Regione entro il 15 ottobre.

E’ stata un’occasione di rilevanza storica: per la prima volta l’Atto aziendale esce dalle stanze degli addetti ai lavori e passa al vaglio della Società civile, diventando oggetto di discussione, di valutazione e di apprezzamento da parte del Terzo settore. “E’ il frutto maturo di una scelta consapevole della nostra ASL – spiega il referente aziendale degli strumenti di partecipazione, dott. Giuseppe De Righi – che il Direttore Generale d’Alba ha voluto inserire nella sua strategia per valorizzare al massimo l’apporto delle Associazioni del volontariato e del Terzo settore più in generale”.

Il Direttore Generale, dott. Fabrizio d’Alba, ha spiegato con puntualità e ricchezza di esempi i criteri informatori dell’Atto aziendale, che prevede una riorganizzazione complessiva dei servizi ospedalieri, extraospedalieri e territoriali della nostra ASL, con l’obiettivo di trasformare anche culturalmente l’approccio alla domanda di salute dei cittadini: “Non più singole prestazioni, non più cittadini alla ricerca di servizi sanitari. Occorre un salto di qualità nell’organizzazione: dobbiamo puntare ad una struttura aziendale che prenda in carico l’utente e lo accompagni nella sua domanda di salute, sia quando si tratta di interventi di bassa intensità, sia quando siano richiesti interventi complessi erogabili in regime ospedaliero da noi o in centri esterni più attrezzati”.

“Partendo da ciò – ha concluso il Direttore Generale – e considerando che il cambiamento del Sistema sanitario passa attraverso una responsabile partecipazione di tutti gli “stakeholders” e che, pertanto, la partecipazione dell’associazionismo non deve rappresentare una opportunità teorica bensì una condizione necessaria per un effettivo coinvolgimento affinché nuovi modelli di presa in carico corrispondano appieno al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, in particolare, dei cittadini fragili”.

I rappresentanti delle associazioni hanno dialogato per quasi tre ore con il Direttore generale e con il Direttore Sanitario, chiedendo spiegazioni e offrendo spunti di riflessione e di valutazione. Particolare interesse ha trovato la scelta dell’Atto aziendale di privilegiare percorsi sanitari semplici ed aggregati, gestiti da personale di diverse professionalità, che deve lavorare in gruppo per dare risposte complessive al cittadino-utente, in considerazione delle mutate condizioni nella domanda di salute.
Il Direttore Sanitario Aziendale, dott. Narciso Mostarda, ha posto particolare enfasi sul nuovo “dipartimento territoriale”, che deve assicurare a tutti i cittadini, senza i limiti geografici dei Comuni o dei Distretti, uniformi prestazioni ed adeguati percorsi di ristabilimento con la presa in carico e l’offerta dei servizi della nostra azienda, puntando a limitare e ridurre il pendolarismo sanitario.

“Così, il ruolo della associazioni diventa realmente quello del protagonista nella riorganizzazione di tutti i processi di cura di questa Azienda, – ha dichiarato il dott. Narciso Mostarda – tanto è vero che il Programma aziendale Diabete è stato affidato ad un gruppo di lavoro composto da Diabetologi dell’Azienda e dal segretario dell’Associazione D-Project dott. Concetto Tarascio”. 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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