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Roma

CASTELLI ROMANI, COORDINAMENTO DEI COMITATI ACQUA BENE COMUNE:

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CASTELLI ROMANI: GRANDE SUCCESSO DELLA CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE 

CENTINAIA I RECLAMI RACCOLTI CONTRO ACEA IN DIFESA DELL’ACQUA BENE COMUNE 

GIOVEDI’ 17 MAGGIO 2012 A ROMA LA CONSEGNA UFFICIALE NELLA SEDE DI ACEA SPA 

Il 2 GIUGNO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IN DIFESA DEI REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO 2011 

IL 22 GIUGNO AD ALBANO LA TERZA ASSEMBLEA PUBBLICA TRA COMUNI, CITTADINI E COMITATI DEI CASTELLI


Redazione

Centinaia di moduli raccolti, grande partecipazione e tanto interesse da parte dei cittadini. Si chiude con un bilancio molto positivo la prima fase della Campagna di Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato che ha visto molte piazze dei Castelli Romani protagoniste per la raccolta dei reclami contro il gestore Acea, con banchetti organizzati dai comitati locali, in cui si è verificato un significativo afflusso di cittadini. I comitati acqua bene comune dei Castelli Romani ricordano che la campagna di obbedienza civile è servita, per i cittadini che ne hanno usufruito, ad attuare la richiesta di rimborso (o la dichiarazione di legittima autoriduzione) dalla bolletta idrica di quella voce che rappresenta la c.d. “Remunerazione del capitale investito”, una delle componenti utilizzate per il calcolo del “Ricavo garantito del gestore”, che è stata eliminata dai referendum del 12-13 Giugno 2011. La campagna di “obbedienza civile” consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale con il decreto di proclamazione del risultato elettorale,  “tagliate” della parte di remunerazione abrogata dal referendum rappresentata dalla “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Tale cifra è pari al 7% del capitale investito più gli investimenti previsti nell’anno solare di riferimento da parte di  ACEA Ato 2; secondo i calcoli basati sull’ultima revisione del piano tariffario, la “remunerazione“  incide , per l’anno 2012,  per circa il 18% sull’importo della bolletta stampata ed inviata dal gestore alle famiglie. Si invitano gli utenti che ancora non lo avessero fatto ad affrettarsi a consegnare i moduli compilati agli appositi sportelli territoriali ovvero ai rappresentanti dei comitati locali Acqua bene comune. Il 17 maggio è stata effettuata la consegna di tutti i moduli raccolti nei Comuni castellani alla sede di Acea S.p.A. a Roma in Piazzale Ostiense, coaudivati dal Comitato Romano Acqua Pubblica. Ma l’obbedienza civile non finisce qui: i Comitati continueranno a organizzare banchetti nelle piazze per la raccolta dei moduli dei cittadini che vorranno attuare la campagna, quindi si invita, chi non l'avesse già fatto, a portare con sé le ultime bollette per effettuare il ricalcolo con l’autoriduzione. “Inoltre, per avvicinare la popolazione alla causa e per far conoscere da vicino cosa significa obbedienza civile, nelle prossime settimane è prevista l’organizzazione di assemblee itineranti in tutti i comuni dei Castelli Romani in cui verranno ascoltate e recepite  le problematiche riguardanti il servizio idrico integrato (distacchi, sanzioni, turnazioni, qualità dell’acqua, rispetto della carta dei Servizi). – dichiara in una nota il Coordinamento dei  Comitati Acqua Bene Comune dei Castelli Romani, proseguento – Infatti il 22 giugno si terrà l'appuntamento ad Albano per la Terza assemblea pubblica (Grottaferrata 28 gennaio, Genzano 13 aprile) tra Comuni, Cittadini e Comitati per l’acqua dei Castelli Romani. – La nota poi conclude – Con la mobilitazione attiva di centinaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare la testa ai diktat dei poteri forti di turno.”

Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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