CASTELLI ROMANI, NASCE IL COORDINAMENTO DEI SINDACI DELL'ATO2

 

Coordinare le scelte politiche di organizzazione e di gestione del servizio idrico, concordare e proporre posizioni unitarie per avere maggior peso nell’ambito dell’Ato2

Redazione

Dopo il lungo braccio di ferro sulla sanità che, alla fine, ha portato alla proroga dei contratti di quattro medici della Asl RmH, il Comune di Genzano, insieme ad altri amministratori locali, ai comitati dei Castelli Romani e ai cittadini, è pronto ad impegnarsi in un'altra battaglia: quella sulla gestione e la qualità dell'acqua. E così, proprio nell'aula consiliare del Comune di Genzano, venerdì 13 aprile si è tenuta la seconda assemblea pubblica sui temi dell'acqua alla quale hanno preso parte i cittadini, il Comitato acqua pubblica Velletri e Castelli Romani e i rappresentanti dei Comuni di Velletri, Lanuvio, Marino, Castel Gandolfo, Ciampino e Mentana.
 
"È importante che su questi temi si apra oggi un confronto tra le Amministrazioni comunali, i comitati e i cittadini, perché così – ha dichiarato in apertura il Sindaco di Genzano Gabbarini – possiamo dare vera sostanza alla partecipazione democratica. I Sindaci purtroppo stanno perdendo il potere di rappresentanza: veniamo spesso convocati all'ultimo momento e ci troviamo a dover prendere delle decisioni su argomenti dei quali non siamo pienamente a conoscenza. È quanto accaduto con la convocazione della prossima Conferenza dei Sindaci, prevista per martedì 17 aprile e della quale noi, oggi, siamo a chiedere il rinvio. Siamo stati chiamati con pochissimo anticipo e i documenti che dovremo andare a votare sono stati inseriti sul sito web dell'Ato2 in estremo ritardo. L'acqua è un bene pubblico fondamentale – ha proseguito Gabbarini – e noi dobbiamo essere totalmente consapevoli di ciò che andremo a decidere in Conferenza dei Sindaci, in merito alle tariffe, al regolamento di utenza, alla carta dei servizi e a tutto ciò che concerne il Sistema idrico integrato".
 
Sono queste dunque le motivazioni principali che hanno spinto gli amministratori locali a costituire il "Coordinamento dei Sindaci dell'Ato2" con un protocollo d'intesa che ha come obiettivi quelli di coordinare le scelte politiche di organizzazione e di gestione del servizio idrico, nell’ottica della tutela del territorio nei suoi assetti urbanistici, sociali, culturali ed economici legati al tema dell’acqua; concordare e proporre posizioni unitarie preparatorie all’assemblea dei Sindaci per avere maggior peso nell’ambito dell’Ato2; ricercare forme innovative di cooperazione per proporre ed auspicare una sempre più qualificata e razionalizzata organizzazione e gestione dei servizi, sia interni alle amministrazioni che rivolte ai cittadini al fine di rendere l'Amministrazione comunale flessibile e rispondente alle esigenze e necessità della collettività, sburocratizzando procedimenti e attività.
 
Primo atto di tale Coordinamento è stata la firma della richiesta di rinvio, di almeno 15 giorni, della prossima Conferenza dei Sindaci "per discutere di questi importantissimi temi – ha detto Flavio Gabbarini – e arrivare alla Conferenza con un voce unitaria e consapevole". Ad aiutare gli amministratori locali nell'arduo compito dello studio degli atti che andranno votati nella prossima Conferenza sono intervenuti i comitati per l'acqua pubblica dei Castelli Romani che, nel corso dell'assemblea di venerdì 13, hanno snocciolato con grande chiarezza tutte le loro osservazioni sulle proposte di delibera della Conferenza dei Sindaci che, all'ordine del giorno, prevede la discussione di ben 12 punti, tra i quali l'approvazione della procedura d'adozione del nuovo Regolamento del Servizio idrico integrato e della nuova Carta dei Servizi, l'approvazione della nuova procedura per le agevolazioni tariffarie, il recepimento del secondo quesito referendario votato nello scorso mese di giugno, l'applicazione del parametro Mall e la nuova tariffa media. Temi importanti, dunque, importantissimi. "Proporre un simile ordine del giorno a pochi giorni dalla Conferenza dei Sindaci – ha affermato Andrea Palladino del Comitato acqua pubblica Velletri – è un insulto all'intelligenza dei Sindaci che, così, diventano solo dei 'passacarte' chiamati a firmare dei documenti che non conoscono".
 
Tante le osservazioni avanzate dal Coordinamento dei comitati dei Castelli Romani in particolare sulla bozza dei regolamento di utenza e sulla carta dei servizi, "una procedura da respingere – hanno affermato – perché svilisce la funzione di regolamentazione da parte degli Enti locali, affidando al concessionario un improprio potere di veto"; in più "rispetto al regolamento attuale, il taglio dell'acqua per chi non è in grado di pagare le tariffe illegittime ne esce rafforzato". Il regolamento per la cosiddetta "tariffa sociale", invece, va rivisto prevedendo tra l'altro la possibilità di inoltrare la domanda durante l'intero anno e l'obbligo da parte del gestore di applicarla a partire dalla prima fattura utile. Poi c'è la questione del parametro Mall, un coefficiente parametrato alla qualità del servizio che dovrebbe penalizzare il gestore in proporzione ai disservizi e che, però, "è troppo sbilanciato a favore del gestore". Saranno tanti dunque i nodi da sciogliere nel corso della prossima Conferenza dei Sindaci per la quale, ricordiamo, è stato chiesto il rinvio per poter permettere ai Sindaci di studiare bene le carte e far valere quel principio per cui la gestione dell'acqua non può più generare un profitto.