Connect with us

Roma

CASTELLI ROMANI, OSPEDALE DI GENZANO: IL RICORDO DI UN'ECCELLENZA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Un operatore: "siamo un operoso ospedale al quale hanno tagliato molti servizi ma che ancora risponde a tante emergenze nonostante non possa”.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

A distanza di tempo le persone si sbagliano ancora e si presentano all’ex pronto soccorso di Genzano, soprattutto con bambini perché il nosocomio mantiene tuttora un ottimo servizio di pediatria, ostetricia e ginecologia.

 

Angelo Parca

L'ospedale di Genzano è ormai una struttura fantasma, il pronto soccorso non c’è più all’incirca da due anni, dato il piano di razionalizzazione sanitario che ha convogliato il primo soccorso nella vicina Albano, di fatto congestionato. Prima era conosciuto come il fiore all’occhiello del soccorso pediatrico, oggi i casi pediatrici urgenti prima arrivano ad Albano e poi, nel caso, vengono trasferiti alla vicina Genzano. Dunque, l’ospedale di Genzano si presenta oggi come un corpo unico con Albano nonostante le due strutture distano all’incirca 15 minuti in macchina.  A distanza di tempo le persone si sbagliano ancora e si presentano all’ex pronto soccorso di Genzano, soprattutto con bambini perché il nosocomio mantiene tuttora un ottimo servizio di pediatria, ostetricia e ginecologia. In realtà il nuovissimo reparto di ginecologia, nonostante i numerosi annunci di “prossima apertura” da parte dell’azienda sanitaria, non è ufficialmente aperto perché sono ancora im corso i lavori di ristrutturazione iniziati all’incirca due anni fa. Presentandosi al piano terra dell’ex pronto soccorso la sala triage ha fili elettrici scoperti ben visibili dal vetro esterno della sala d’attesa. Pericolosi solo a guardarli ma in effetti è ben visibile che la manutenzione nel nosocomio scarseggia, nonostante medici, infermieri operatori facciano l’impossibile per tenere in piedi la struttura. La verità è che sono in pochi e se capita di dover fare l’elettrocardiogramma è facile che si corra il rischio di dover andare a cercare le cartucce di carta di ricambio a destra e a manca perché le braccia sono poche e anche le operazioni più semplici diventano complicate. Anche se le urgenze non possono arrivare direttamente a Genzano, gli angeli del nosocomio, i pochi rimasti, non mandano via nessuno. Nei giorni festivi in tutta la struttura è presente un solo pediatra che deve essere presente all’occorrenza se chiamato dall’ex primo soccorso, in neonatologia, in reparto pediatrico, in sala operatoria per i parti cesareo e in sala parto per i parti naturali. Se ad un operatore intento ad operarsi nell’ospedale genzanese si chiede: voi esattamente che funzione avete? La risposta è pressoché questa: “ci diamo da fare, in realtà siamo un operoso ospedale al quale hanno tagliato molti servizi ma che ancora risponde a tante emergenze nonostante non possa”. Di fatti i servizi a Genzano scarseggiano: non c’è radiologia 24 ore su 24, nei giorni feriali è presente solo la mattina mentre la notte il pomeriggio c’è solo il tecnico. Insomma se si arriva, erroneamente, con un arto fratturato a Genzano si deve autonomamente andare ad Albano, ma anche qui, specialmente il sabato e la domenica l’ortopedico è a chiamata. Quindi la partenza per Roma è consigliata, a meno che non ci si fratturi un arto il lunedì e allora l’assistenza sarà migliore. Sulla porta dell’ex pronto soccorso del nosocomio genzanese, rigorosamente chiusa, si invitano le persone a non perdere la pazienza e a non inveire contro gli operatori perché di fatto non essendoci più il pronto soccorso, il personale scarseggia e bisogna pazientemente attendere che qualcuno si liberi e apra la porta per ascoltare i visitatori.

tabella PRECEDENTI:

03/04/2012 CASTELLI SANITA': FILIBERTO ZARATTI (SEL) SCRIVE AL PREFETTO DI ROMA

03/04/2012 SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO 

02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA. 

27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.

Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

Continua a leggere

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

Continua a leggere

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti