CASTELLI ROMANI: TRA PATROCINI LEGALI E SENTENZE SFAVOREVOLI NEMI IN TESTA ALLA CLASSIFICA

di Alberto De Marchis

Castelli Romani (RM) – Quanto spendono i Comuni per i patrocini legali e le sentenze sfavorevoli? Quanto pesa questa tipologia di spesa sulle spalle dei cittadini? Da quanto è possibile riscontrare sul sito istituzionale del Governo dedicato ai soldi pubblici, emerge che nell'area dei Castelli Romani il Comune di Ciampino nel corso del 2014 ha speso la bellezza di 1.026.419,58 di euro codificati con il codice Siope 1804 che sta a significare "Oneri da sentenze sfavorevoli (esclusa obbligazione principale)" oltre ad euro 291.048,60 codificati con il codice Siope 1331 "Spese per liti (patrocinio legale)".

Ciampino totalizza quindi, nel solo 2014, la cifra di euro 1.317.468,18 per spese relative a patrocini legali e sentenze sfavorevoli. A far sobbalzare letteralmente dalla sedia è  il piccolo paese di Nemi, che nel solo 2014 ha speso un totale di euro 300.501,96 tra patrocini legali vari e sentenze sfavorevoli senza contare l'obbligazione principale che non viene presa in considerazione dai due codici Siope.

Volendo quindi calcolare un ipotetico carico pro capite per questa tipologia di spesa, il residente nemese ne esce molto più appesantito rispetto a quello di Ciampino. Infatti dividendo euro 1.026.419,58 per i residenti di Ciampino che secondo i dati dell'Istat al 1 gennaio 2014 risultano essere 38.145 ogni cittadino ciampinese risulta avere un carico pari ad euro 34,54 contro 152,78 euro per i residenti di Nemi che sempre secondo l'Istat risultano essere 1.967 al 1 gennaio 2014. 

Continuando nell'area dei Castelli Romani seguono i comuni di: Albano Laziale con 299.314,72 euro e Marino Laziale con 271.809,23 euro. I restanti Comuni presentano cifre irrisorie e alcuni non presentano nessun tipo di spesa relativa a sentenze sfavorevoli.

Se i comuni "litigiosi" provassero a mediare di più e a rinunciare a fare cause che poi li vedono perdenti con relativo aggravio di spese e interessi nonchè a pagare le salatissime parcelle degli avvocati spesso di corte perché  esiste il rapporto di fiducia che viene frequentemente privilegiato rispetto alla naturale pesca nell'albo comunale degli avvocati, sicuramente i cittadini potrebbero toccare con mano ben altri benefici tradotti in servizi per la collettività.