Castelverde calcio, i Giovanissimi sperimentali non sfigurano con la Roma. Valerio: «In crescita»

Roma – I Giovanissimi sperimentali 2005 del Castelverde proseguono il loro percorso di crescita. Il gruppo allenato da Marco Valerio ha ospitato la Roma domenica mattina: un match ovviamente complicato che ha i visto i piccoli giallorossi avere la meglio, ma non senza delle difficoltà. «Il risultato ha un valore relativo, ma abbiamo ricevuto i complimenti dell’allenatore romanista alla fine della partita – dice Valerio – Ci ha detto che poche volte sono stati in difficoltà come nella parte iniziale della sfida di domenica e questo è sicuramente motivo di orgoglio. Tra l’altro la partita d’andata la giocammo nel mese di ottobre e fu decisamente più sofferta per noi, segno di un passo in avanti concreto che la squadra ha fatto nel giro di pochi mesi. Ma adesso pensiamo a migliorare ancora». Valerio si dice soddisfatto dell’applicazione dei suoi ragazzi. «Il gruppo mi segue e assorbe al volo le indicazioni che gli fornisco. Ho iniziato a lavorare con loro nella parte finale della stagione 2015-16, quindi l’anno scorso è stato il primo completo con questi ragazzi e questo in corso è il primo in cui stanno giocando a undici». Il Castelverde, infatti, ha preferito far fare a questo gruppo un campionato Giovanissimi sperimentali sotto età proprio per anticipare la “conoscenza” del mondo dell’agonistica. «In questo modo possiamo giocare alla presenza dell’arbitro oltre che sul campo grande, mentre a livello di Esordienti ultimo anno si gioca a nove» sottolinea Valerio a cui piacerebbe portare avanti il lavoro su questi ragazzi anche nella prossima stagione. «Sono sicuramente legato al mio gruppo e sono curioso di vedere come risponderà in un campionato agonistico “vero”, la prossima stagione. Spero in ogni caso che possano andare avanti assieme perché sono convinto che abbiano delle buone qualità. Dove devono migliorare? Principalmente sotto l’aspetto mentale: troppo spesso si abbattono alle prime difficoltà e invece devono credere di più nelle loro potenzialità. Per quanto riguarda me, ovviamente, sarà la società a decidere cosa fare, io sono a disposizione».