CATANIA, MORTE NEONATA: DIMESSA LA MAMMA DI NICOLE

Redazione

Catania – Nella giornata di ieri è stata dimessa la mamma della piccola Nicole, morta poche ore dopo essere venuta al mondo, durante la disperata corsa da Catania a Ragusa alla ricerca di un reparto di rianimazione che potesse accoglierla. La clinica Gibiino ha infatti ritenuto le condizioni della donna, Tania Laura Egitto, in linea con l'iter postpartum firmando così le dimissioni della stessa.

Intanto, dopo il vertice tenutosi ieri per appurare le gravi responsabilità, l'Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, pronta a dimettersi, ha incaricato il dirigente del dipartimento regionale Attività sanitarie ad-”Avviare le procedure finalizzate ad un'eventuale sospensione delle attività di ostetricia della casa di cura Gibiino di Catania, limitatamente alla sola attività di ricovero per il parto”-precisando poi che si tratta di una procedura dovuta, in attesa controdeduzioni della clinica e dell'ispezione della Commissione Ministero-Regione che si insedierà lunedì prossimo. La mossa è appoggiata dal governatore Crocetta che spiega-”In attesa di capire cosa è accaduto quella notte abbiamo deciso di sospendere i parti nella clinica coinvolta nella vicenda, mi pare il minimo”. Sono anche stati richiamati a colloquio i dirigenti delle aziende sanitarie coinvolte e le centrali operative del 118, già ascoltate ieri in sede di riunione.

Le indagini per appurare le responsabilità sono in mano alla Polizia di Stato, manovrata da-” due sostituti procuratori esperti nella materia”-, come si legge nella nota emessa dalla Procura della Repubblica di Catania, dalla quale emerge che da un preliminare studio della documentazione la neonata sarebbe morta per una serie di gravi concause sin dal momento del parto e delle terapie iniziale a cui è stata sottoposta. Si parla poi di “atti urgenti e irripetibili” nella definizione delle competenze. Già domani potrebbe essere reso noto il numero degli indagati, in quanto sono ancora in corso accertamenti per quanto riguarda la modalità di reazione delle strutture centrali, ma anche i tempi di intervento e la validità del personale impegnato sull'ambulanza del 118 utile ad affrontare un'eventualità del genere. La procura aggiunge anche che nella giornata di lunedì, la consulenza medica del caso sarà affidata ad un medico legale,un ginecologo ed uno specialista di neonatologia e rianimazione.