FRANA IL COSTONE DI UNA CAVA SULLE APUANE, DUE OPERAI SOTTO LE ROCCE
Redazione
Toscana – E' franato il costone di una cava del bacino di Colonnata. Sotto le rocce sarebbero rimasti due cavatori. Un terzo uomo rimasto sospeso è stato tratto in salvo e portato all'ospedale con un'ambulanza.
Proseguono le ricerche dei due cavatori dati per dispersi dopo la frana di un costone sulle Alpi Apuane. Sarebbero franate quasi duemila tonnellate di marmo e i due operai sarebbero precipitati nel vuoto per circa trenta metri e con loro anche una macchina tagliatrice. La tragedia è avvenuta nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara, nella cava Antonioli. I tre cavatori stavano tagliando un costone quando si è verificato il crollo. Sul posto ci sarebbe stato anche un operaio con l'escavatrice. Forse gli operai stavano ultimando il taglio di una parete. I cavatori precipitati probabilmente erano intenti a togliere le verghe dove scorre la macchina tagliatrice. In tutti i bacini delle cave delle Alpi Apuane sono stati sospesi i lavori. Sul posto si sta recando anche il prefetto di Carrara Giovanna Menghini.
Borioli(Pd), dura tragedia, indagheremo – "Quella di Carrara è un'altra durissima tragedia per il mondo del lavoro. Come Commissione d'inchiesta sugli infortuni del lavoro ci attiveremo per comprendere circostante e responsabilità. E' evidente, però, che occorre lavorare con sempre maggiore intensità per rimuovere alla radice le condizioni di insicurezza che ancora mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori". Lo dice il senatore Daniele Borioli, capogruppo del Pd nella Commissione d'Inchiesta sugli infortuni sul lavoro.
MILANO: TRENO TRAVOLGE WRITER, UN MORTO E UN FERITO
POTENZA: TUTTI I SINDACI LUCANI E I PRESIDENTI DELLE PROVINCE SULL'INTERCITY PER ROMA
di Domenico Leccese
Potenza – Tutti i sindaci lucani giovedì 14 aprile mattina, dopo aver indossato la fascia tricolore, prenderanno il treno Intercity 700 per Roma (8.05 Taranto, 8.39 Metaponto, 9.04 Ferrandina, 9.18 Grassano, 10 Potenza centrale, 10.31 Bella con arrivo a Roma Termini alle 14.34). Con loro anche i Presidenti delle Province per chiedere con forza a Trenitalia l’attivazione di quattro coppie di pendolino Etr450 (o simili).
In questo modo si percorrerebbe il tragitto Potenza-Roma in 3 ore e Matera (Ferrandina) – Roma in 3 ore e 45 minuti, considerato che questa tipologia di treni é in grado di viaggiare sia sulla linea tradizionale che sull’alta velocità. Lo rende noto l’assessore regionale ai Trasporti, Aldo Berlinguer. Ogni sindaco prenderà il treno alla stazione ferroviaria più vicina al proprio comune per ritrovarsi tutti insieme prima alla fermata di Potenza e poi alla stazione Termini di Roma.
L’iniziativa, promossa dall'assessorato regionale ai trasporti d'intesa con Anci Basilicata, verrà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Regione Basilicata a partire dalle ore 10 e potrà essere seguita anche su twitter attraverso l’hashtag #basilicataintreno.
“Il Ministro delle Infrastrutture sta facendo la sua parte ed ha ribadito che la velocizzazione della tratta Taranto-Roma ci sarà – afferma Berlinguer. Ora tocca a Trenitalia mettere a disposizione materiale rotabile decente e consentire alla Basilicata di uscire da un isolamento atavico. A Roma ci faremo sentire e se non basta intraprenderemo iniziative ancor più rilevanti. Ci siamo stancati di elemosinare servizi accettabili. Il centro-nord viaggia sull'Etr 1000, noi ancora a dorso di mulo".
Trova piena condivisione e ampia adesione l’iniziativa promossa per domani 14aprile2016 dall’assessore ai trasporti della Regione Basilicata Aldo Berlinguer per sollecitare Trenitalia a istituire sulla tratta Taranto – Potenza – Roma un collegamento veloce utilizzando materiale rotabile ETR in grado di poter operare sia su tracciato tradizionale, sia su tracciato Alta Velocità.
L’entrata in funzione degli ETR 1000 sulla tratta Roma –Milano, rende disponibile le precedenti versioni ETR che già da subito possono entrare in funzione sul tratto tra Roma e la nostra Regione Basilicata, consentendo così di superare una situazione di grave carenza nella qualità dei collegamenti ferroviari tra la Regione Basilicata e il resto del Paese.
In Basilicata viviamo di fatto una condizione di isolamento geografico intollerabile che penalizza moltissimo le nostre comunità, non vi è motivo per non offrire da subito una risposta possibile, è quanto sostiene il Consigliere Regionale Vito Santarsiere (ex Sindaco della Città di Potenza)
Un Paese civile che guarda al futuro risolve queste situazioni, la nostra Regione Basilicata e tutto il Sud hanno bisogno di nuovi e veloci collegamenti.
Il Governo Renzi e il ministro Delrio che hanno mostrato di saper guardare con rinnovata attenzione al Mezzogiorno sapranno comprendere il senso di questa forte richiesta e comprendere che essa va nella direzione di rafforzare, non solo i nostri territori, ma l’intero Paese.
Senza tener conto che la straordinaria opportunità di Matera 2019 potrà essere pienamente colta solo attraverso il superamento dei vari gap infrastrutturali.
Il futuro della nostra Italia è nella coesione e non già nelle logiche della domanda e della bigliettazione che ispirano risposte e improprie decisioni di Trenitalia.
Alcuni consiglieri regionali, sicuramente, impegneranno la giornata di domani con l’assessore Berlinguer, per questa battaglia di civiltà, con l'auspicio di tornare da Roma, in terra di Basilicata, con la certezza che un nuovo viaggio è davvero cominciato, verso Basilicata Matera 2019.
BARI, NEONATA MORTA: SI INDAGA PER OMICIDIO VOLONTARIO
A.B.
Bari – Si indaga per omicidio volontario in merito alla morte di una bambina di tre mesi, avvenuta il 13 febbraio scorso presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, in seguito a molteplici ricoveri per crisi respiratorie. La Procura di Bari indaga senza sosta e i sospetti degli inquirenti sono concentrati sull’ambiente familiare. Sono emersi elementi d’accusa nei confronti del padre della piccola, un giovane di 29 anni di Altamura. Tali elementi riguardano un episodio di violenza sessuale ai danni di una 14enne. Per tale episodio il giovane venne arrestato in data 9 aprile. I medici segnalarono agli inquirenti i continui ricoveri a cui era sottoposta la piccola. In un primo momento il fascicolo è stato aperto per omicidio colposo, successivamente si sospettò che la morte avvenne mano altrui e non per un malessere della bimba.
MARSALA, MORTE DEL PICCOLO ANDREA: COMUNITÀ SOTTO SHOCK
BOLOGNA, DONNA SGOZZATA: IL MARITO DICE DI ESSERE STATO AGGREDITO DA SCONOSCIUTO
BOLOGNA: DONNA TROVATA MORTA CON TAGLIO ALLA GOLA. FERMATO IL MARITO
MARSALA: BATTE LA TESTA MENTRE GIOCA, BIMBO DI TRE ANNI IN GRAVISSIME CONDIZIONI
NAPOLI: MINORENNI TENTANO DI STRANGOLARE UN OMOSESSUALE
STRASBURGO BACCHETTA L'ITALIA: "TROPPO DIFFICILE ABORTIRE"
Redazione
Il Consiglio d'Europa riprovera l'Italia dove l'aborto e' complicato perche', nonostante la legge 194/78, l'accesso ai servizi di interruzione volontaria e' complicato. Lo ha affermato il Consiglio d'Europa, dichiarando "ammissibile" un ricorso della Cgil alla Corte sulla violazione dei diritti alla salute delle donne che intendono accedere all'interruzione di gravidanza (secondo le modalita' previste dalla legge) e dei medici non obiettori di coscienza. "Le donne che cercano accesso ai servizi di aborto -si legge nelle conclusioni- continuano ad avere di fronte una sostanziale difficiolta' nell'ottenere l'accesso a tali servizi nella pratica, nonostante quanto e' previsto dalla legge ".
Il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa denuncia una situazione in cui "in alcuni casi, considerata l'urgenza delle procedure richieste, le donne che vogliono un aborto possono essere forzate ad andare in altre strutture (rispetto a quelle pubbliche; ndr.), in Italia o all'estero, o a mettere fine alla loro gravidanza senza il sostegno o il controllo delle competenti autorita' sanitarie, oppure possono essere dissuase dall'accedere ai servizi di aborto a cui hanno invece diritto in base alla legge 194/78". Secondo il Comitato, quest tipo di situazioni possono "comportare notevoli rischi per la salute e il benessere delle donne interessate, il che e' contrario al diritto alla protezione della salute"