FMI, preoccupazione per l’Italia da parte dell’Eurozona. Moscovici: “Prenderemo le nostre decisioni sull’Italia sulla base delle nostre stime”

“L’Italia sta soffrendo una situazione di stagnazione se non di recessione. E la situazione italiana è fonte di incertezza per tutta l’Eurozona”: lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, parlando a margine dei lavori del Fmi.

“Servono riforme strutturali vere e credibili e misure per la crescita. E non è questione di essere duri, ma il debito deve calare”. “Chiedo all’Italia credibilità – ha poi aggiunto -. Tutti devono rispettare le regole e rispettare gli impegni presi. E’ una questione di credibilità e di sostenibilità”.

“Prenderemo le nostre decisioni sull’Italia sulla base delle nostre stime” – ha concluso. “La nostra decisone sarà il 7 maggio e dovranno tornare i conti sulla base delle nostre indicazioni”, ha sottolineato Moscovici.




Vinitaly, Gotto d’Oro: la linea “Vinea Domini” protagonista assoluta. Zingaretti: “Una bella tradizione che si rinnova”

Grande
affluenza ed entusiasmo allo stand F6 del padiglione otto della prestigiosa
kermesse internazionale del vino, dove Vinea Domini è stata protagonista
insieme allo Chef Stellato Ciro Scamardella del Ristorante Pipero, di una merenda all’insegna del gusto, della qualità e dell’eccellenza.

La sfida di
Gotto d’oro su Vinea Domini, linea composta da sei monovitigni, (Chardonnay,
Sauvignon, Viognier, Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot), e da tre
autoctoni, Frascati Superiore docg, Roma doc Bianco e Roma doc Rosso, è quella
di dare all’ hinterland Romano la giusta importanza e il giusto valore
esaltando un’ area geografica che per territorio, cultura vitivinicola,
sapienza e tradizione, offre al mercato Italiano e internazionale dei prodotti
unici di alta qualità che si sposano alla perfezione con i piatti gourmet dei
grandi chef stellati.

Una sfida tutt’altro
che semplice, ma il grande successo e l’entusiasmo di ieri rappresentano una
tappa importante per il percorso verso un obiettivo sempre più raggiungibile
per Vinea Domini, che grazie ai i suoi 1200 ettari di terreno, la produzione di
7.000.000 di bottiglie l’ anno, una distribuzione capillare e mirata e un
fatturato in costante aumento, vede crescere il suo prestigio in maniera
esponenziale.

Nicola Zingaretti: “Una bella tradizione che si rinnova”

“Con la
presentazione della nuova linea Vinea Domini, Gotto d’oro rappresenta una bella
tradizione che si rinnova. Attraverso la promozione di questa nuova etichetta,
si comunica un grandissimo senso di eleganza e qualità. E’ vero che
oggi fare scelte d’innovazione è una sfida difficile. Però è anche vero che, se
le porti fino in fondo, queste sfide le vinci. E secondo me, voi vincerete
un’altra volta.”

Luigi Caporicci: “Una grande cantina ricca di eccellenze”

“La nostra
ambizione è quella di essere profeti in patria, lo siamo stati in Italia, nel
mondo e oggi vogliamo esserlo nella nostra città e far capire
alla ristorazione Romana che Gotto d’oro è una grande cantina ricca di
eccellenze. E quale miglior modo per farlo se non coinvolgendo personalità come quelle
di  Alessandro Pipero e Marco Reitano?”

Alessandro
Pipero
, originario di Albano Laziale e grande
estimatore di Vinea Domini, e lo chef Ciro Scamardella, hanno sposato il
progetto, deliziato gli ospiti ed esaltato i vini offrendo a tutti i presenti
una merenda gourmet a base di prodotti tipici della tradizione Romana
rivisitati secondo l’estro e la logica culinaria di Pipero.

Grande
sorpresa ed entusiasmo anche per gli altri ospiti intervenuti di cui riportiamo
le dichiarazioni:

Marco Reitano Sommelier La Pergola e Presidente di Noi di Sala

“Bellissima
novità per il nostro panorama vitivinicolo che finalmente vediamo
sfruttato a modo. Faccio i complimenti a Vinea Domini per la tecnica, la natura
e la piacevolezza che sono tipiche del territorio.”

Matteo Zappile Restaurant Manager e Sommelier del Ristorante Pagliaccio sul
Doc Roma Bianco

“Finalmente un vino che valorizza il territorio e qualcosa da raccontare sulla nostra bella capitale d’ Italia.”




Diritto d’Autore, liberalizzazione del mercato: raggiunto accordo tra SIAE, SOUNDREEF e LEA

A seguito dell’intervenuta
liberalizzazione del mercato dell’intermediazione dei diritti d’autore SIAE,
SOUNDREEF LTD e LEA comunicano di aver raggiunto un accordo finalizzato a
definire tutte le controversie in essere tra le parti e a prevenire
l’insorgerne di ulteriori. L’accordo mira, fermo restando il rapporto di
concorrenza tra le parti, a garantire il buon funzionamento del mercato nell’interesse
innanzitutto dei titolari dei diritti d’autore nonché degli utilizzatori.

Le Parti hanno convenuto su un
insieme di principi quali:

–        
la
definitiva intervenuta liberalizzazione del mercato sebbene nei limiti dettati
dal Decreto legislativo 35/2017;

–        
SIAE
riconosce la legittimità di LEA a raccogliere diritti d’autore per conto di
Soundreef ltd e i suoi iscritti diretti;

–        
SIAE
riconosce che gli utilizzatori di musica italiani dovranno perfezionare una
licenza integrativa a quella di SIAE anche con LEA (anche per conto di
Soundreef ltd) ove l’utilizzatore suonasse repertorio di quest’ultima e che
quindi il pagamento della licenza SIAE non è più esaustivo rispetto
all’utilizzo di musica;

–        
la
circostanza che ciascun ente di intermediazione dei diritti d’autore – sia esso
costituito nella forma dell’organismo per la gestione indipendente dei diritti
o dell’entità di gestione indipendente – amministrerà esclusivamente la quota
parte dei diritti d’autore a esso affidato in gestione dal titolare dei diritti
con esclusione, pertanto, dell’applicazione di qualsivoglia regola sulla
comunione dei diritti sulla singola opera e a prescindere da qualsivoglia
eventuale intesa tra editori e autori;

–        
il
rilascio di licenze c.d. “blanket” è prassi del settore ed è necessario al suo
corretto funzionamento anche nell’interesse degli autori.

SIAE, SOUNDREEF LTD e LEA si
sono, inoltre, reciprocamente impegnati a concordare, entro i prossimi dieci
giorni una serie di regole operative idonee a garantire che gli utilizzatori
siano posti in condizione di perfezionare in maniera agevole tutti i contratti
di licenza necessari all’utilizzazione dei diritti rappresentati dalle diverse
società.

SOUNDREEF LTD, LEA e SIAE a
seguito dell’accordo raggiunto rinunceranno a tutte le cause pendenti.

Entro il 30 giugno 2019, le
Parti modificheranno i propri Statuti e/o Regolamenti e/o la propria
modulistica allo scopo di recepire il contenuto dell’intervenuto accordo.

SIAE, SOUNDREEF LTD e
LEA auspicano che le intese raggiunte siano idonee a risolvere le problematiche
sin qui registrate sul mercato e a garantire una serena, corretta e leale
concorrenza in un settore nevralgico per lo sviluppo culturale e creativo del
Paese.




Def, debito sale di mezzo punto. Il Governo si dice sicuro di rispettare gli impegni con Bruxelles: Lega e M5s si confrontano su Flat Tax

Nonostante la debole crescita e il debito schizzato almeno di mezzo punto rispetto alle previsioni di appena tre mesi fa, il governo si dice sicuro di rispettare ancora gli impegni presi con Bruxelles e punta tutto su cantieri e riforma del fisco per rianimare il Pil.

Ora il confronto tra Lega e M5s si concentra sulla Flat Tax e il testo, che entra con l’indicazione di due aliquote al 15 e 20 per cento, esce senza riferimenti numerici ma con la volontà che della riduzione fiscali benefici già con la prossima manovra il ceto medio.

Il Def, fa sapere Palazzo Chigi, certifica una crescita per quest’anno di +0,2%, lontanissima dall’1,5% immaginato a settembre e anche dall’1% fissato prima di Natale, e appesa alla spinta flebile (appena uno 0,1%) dei decreti Crescita e Sblocca cantieri.

Per vedere il debito scendere sotto il 130% bisognerà attendere il 2022, mentre la disoccupazione è attesa all’11% nel 2019 e all’11,1% l’anno prossimo. Il Tesoro sottolinea come il quadro tracciato rappresenti un sentiero di crescita e inclusione programmato rispettando i vincoli dell’Ue.




Norwegian collega la Toscana ad Helsinki

Novità di primavera per la Norwegian, ‘Miglior compagnia aerea low-cost in Europa’
e ‘Miglior compagnia aerea low-cost lungo raggio al mondo’
secondo Skytrax,
che scalda i motori e inaugura dal 6 aprile, il nuovo volo da Pisa a Helsinki.

Il vettore collegherà il Gallileo Galilei con la
Finlandia tutti i sabati, con tariffe a partire da 62,40 euro, tasse incluse.
Salgono così a quattro i collegamenti di Norwegian in partenza dallo scalo
toscano: a bordo degli aeromobili del vettore, infatti, è possibile decollare
anche verso Stoccolma, Oslo e Copenaghen.

Siamo lieti
di dare il via a questa nuova rotta che permetterà ai passeggeri toscani di
raggiungere comodamente Helsinki, senza scali intermedi e con tariffe
vantaggiose – ha dichiarato Amanda Bonanni, Sales Executive Norwegian in Italia
-. Siamo certi che il nuovo collegamento saprà conquistare i viaggiatori in
partenza dal Galileo Galilei, scalo da cui è possibile raggiungere anche Oslo,
Stoccolma e Helsinki. Durante l’estate 2019, grazie ai nostri voli comodi e
diretti, non ci sarà che l’imbarazzo della scelta per gli amanti delle capitali
nordiche
”.

Grazie a
questo nuovo volo
aggiunge
Toscana Aeroporti il ventaglio delle opportunità turistiche e
commerciali per la Toscana si amplia, consolidandosi anche nei paesi del Nord
Europa. Helsinki, capitale giovane e innovativa, costituirà una destinazione
sicuramente gradita per i nostri viaggiatori”.

Nel periodo di più intenso traffico, le rotte da
Pisa per Copenaghen e Oslo saranno disponibili fino a 6 volte a settimana,
mentre sarà possibile decollare verso Stoccolma 2 volte a settimana e 1 verso
Helsinki, per un’offerta complessiva di circa 118.000 posti a sedere, pari al
14,5% in più rispetto alla scorsa estate.

A livello nazionale, Norwegian offre un
totale di 1.300.000 biglietti (in crescita dell’1,5% rispetto allo scorso
anno), operando 29 rotte da 8 aeroporti.

Tutte le rotte da e per Pisa sono disponibili sul
sito www.norwegian.com/it e tramite le agenzie di viaggio.

Norwegian è la terza compagnia aerea
low-cost in Europa e la sesta a livello mondiale. Fondata nel 1993, è la scelta
comoda per i viaggiatori sia leisure sia business. Offre voli a tariffe
vantaggiose, ed ai passeggeri un’esperienza di viaggio piacevole e confortevole
grazie al servizio gratuito di Wi-Fi a bordo e a una maggiore distanza tra i
sedili rispetto ai competitor.

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Ocse, rapporto economico sull’Italia: fare dietrofront su quota 100 e reddito di cittadinanza

Negli ultimi anni l’Italia ha registrato una “ripresa modesta” che ora “si sta indebolendo” tanto che nel 2019 “il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% e un aumento dello 0,5% nel 2020. La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019” mentre il debito salirà al 134%. Sono le stime aggiornate dell’Ocse, contenute nel Rapporto sull’Italia. Ma il ministro dell’Economia Tria e i vicepremier Salvini e Di Maio respingono le critiche.

“L’abbassamento dell’età pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo” aumenterà “la diseguaglianza intergenerazionale e farà aumentare il debito pubblico”, scrive l’Ocse nel Rapporto sull’Italia invitando ad “abrogare le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019 e mantenere il nesso tra l’età pensionabile e la speranza di vita”.

“La salute del settore bancario è strettamente connessa alla finanza pubblica e ai suoi effetti sui rendimenti dei titoli di stato. Rendimenti dei titoli di stato più bassi contribuirebbero a preservare la stabilità del settore bancario”, scrive ancora l’Ocse.

“Una maggiore adesione spontanea all’obbligo tributario e il contrasto vigoroso dell’evasione fiscale sono essenziali per aumentare il gettito fiscale, consentendo di ridurre le aliquote fiscali e rendendo il sistema tributario più equo”, scrive l’Ocse nel Rapporto sull’Italia che, tra le raccomandazioni, contiene quella di “evitare i condoni fiscali ripetuti” e anche quella di “abbassare la soglia massima per i pagamenti in contanti”.

“Il livello del trasferimento, previsto dal programma attuale del Reddito di Cittadinanza, rischia di incoraggiare l’occupazione informale e di creare trappole della povertà”. Lo scrive l’Ocse nel Rapporto economico sull’Italia.

“Oggi l’economia italiana è ufficialmente in stallo”: lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, sottolineando che “il rallentamento dell’economia sottolinea ancora una volta l’urgenza di sviluppare politiche per rivitalizzare la crescita”.

L’Italia “continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale” e “per risolverli è necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del Rapporto economico sull’Italia dell’organizzazione parigina.

“Una marcia indietro sul regime di pensionamento anticipato introdotto con ‘Quota 100″ consentirebbe di liberare risorse per 40 miliardi di euro” da qui al 2025.

In Italia “il tenore materiale di vita, inteso come Pil procapite, è all’incirca allo stesso livello del 2000”, ha sottolineato Angel Gurria, notando però anche che “la riduzione del rapporto fra debito e Pil è una priorità”.




Federlazio, tra le imprese di Rieti regna l’incertezza

Il tempo passa, siamo alla fine del terzo mese del 2019, la ripresa, la risalita ecc. rimangono solo dei ripetuti slogan senza senso. La situazione economica del Paese rimane un enorme punto interrogativo. La consueta Indagine Congiunturale sullo stato di salute delle Pmi della provincia di Rieti, presentata da Federlazio parla da sola: il saldo di opinioni sull’andamento degli ordinativi ricevuti dal mercato nazionale arretra notevolmente rispetto al semestre precedente, tornando oltretutto ad un saldo negativo: da +3 a – 5,6. Sono in ogni caso positive le previsioni per la prima metà dell’anno in corso (+5,4). Anche gli ordinativi dal mercato UE subiscono una brusca contrazione con il saldo di opinioni che passa da 0 a -6,3. Ottimistiche anche in questo caso le previsioni sul prossimo semestre (saldo uguale a zero). Positivo invece il saldo registrato sul mercato Extra UE (da +12,5 a +17,4), ma con delle previsioni meno rosee sul prossimo semestre: +1,5. Per quanto riguarda il fatturato dal mercato nazionale, rimane pressoché invariato rispetto allo scorso semestre e ancora di segno negativo (da -5,8 a -5,6). Positive le previsioni sul secondo semestre con un saldo di +4,6. Buono il fatturato derivante dal mercato UE che passa da +0,5 a +8,1, ma con una previsione sul secondo semestre estremamente negativa: -16. Sale anche il saldo Extra UE (da 0 a +11,3), ma anche in questo caso le previsioni sul prossimo futuro non sono ottimistiche (+1,4). Sale leggermente il dato del saldo sulla produzione (da -3,7 a +0,5). Anche in questo caso, però, le previsioni sul prossimo semestre non sono positive (-3,3). Subisce un forte calo il dato sugli investimenti: solo il 28,2% delle imprese intervistate ha dichiarato di averne effettuati nel secondo semestre 2018 (era il 44,2% nel semestre precedente). Anche le prospettive future confermano questo trend tendente al pessimismo (16,7%). Il dato sull’occupazione delle imprese reatine mostra un aumento rispetto al precedente semestre (da +7,8 a +16,2), sicuramente aiutato dalla “onda lunga” dell’ottimismo registrato nella scorsa rilevazione. Anche in questo caso, però, tornano negative le aspettative di assunzioni sul prossimo semestre: +2,7. Il questionario della nostra indagine da due anni affronta il tema dello sviluppo delle risorse umane e degli investimenti in formazione. In particolare si è voluto verificare se le imprese di Rieti e provincia hanno usufruito delle opportunità di finanziamento rappresentate dai fondi interprofessionali e degli altri fondi pubblici. Federlazio, proprio da un paio di anni, ha iniziato una massiccia campagna rivolta alla conoscenza e all’utilizzo tra le imprese dei Fondi Interprofessionali. Le interviste svolte negli scorsi semestri ci hanno mostrato che il lavoro che stiamo facendo sta portando buoni frutti. Nel primo semestre 2018 la percentuale di imprese che ha fatto utilizzo di questi Fondi è passata dal 6 al 7,8% (rispetto al II semestre 2017). Nel secondo semestre 2018 questa percentuale è salita all’11,4%. C’è ancora molto da fare, ma il segnale è decisamente positivo e dimostra la forte ricettività in questo senso da parte delle aziende reatine. Dal 2017 sono state introdotte nel questionario alcune domande relative alla presenza sui mercati esteri. Dalle risposte emerge che la maggior parte delle imprese di Rieti (84%) non è internazionalizzata, un valore in aumento rispetto allo scorso semestre (68,1%). Questo perché, di contro, è diminuita molto la percentuale di imprese che invece ha dichiarato di essere significativamente (7,7%) e moderatamente (8,3%) internazionalizzata. Tra i motivi per i quali l’azienda non opera sui mercati internazionali, la maggior parte (64,4%) risponde “perché la struttura aziendale non è attrezzata per affrontare i mercati esteri”, un valore in deciso aumento rispetto allo scorso semestre (45,5%). Segue “perchè il mercato nazionale assorbe completamente la produzione” con il 30,6% e “le opportunità sono inferiori ai costi” (5%).




Legge sulla concorrenza, RC auto: riparazioni a regola d’arte. A che punto siamo

L’entrata
in vigore della legge sulla concorrenza che ha garantito, nell’ambito della RC
Auto, il diritto per gli utenti di potersi rivolgere ad un carrozziere di
fiducia, senza essere obbligati a riparare la propria auto, presso un
carrozziere fiduciario, ossia convenzionato con le compagnie di assicurazione,
ha spalancato automaticamente le porte alla cosiddetta “riparazione a regola
d’arte”.

I
riparatori e le associazioni dei consumatori stanno lavorando affinché si
arrivi a stabilire, attraverso delle linee guida, un vero e proprio regolamento
che sancisca i criteri secondo cui svolgere le riparazioni.

Se
ad oggi non si è ancora giunti ad una stesura definitiva delle linee guida,
rinviando incontri e tavoli attraverso cui dialogare, è perché alcuni soggetti hanno
preferito arroccarsi, al fine di tutelare i loro interessi e salvaguardare la
loro “etichetta”, dimenticandosi che i diritti dei consumatori non sono merce
di scambio utile a raccattare qualche associato in più o evitare di perdere
qualche cliente.

Lo stesso Vice Ministro
allo Sviluppo Economico On. Dario Galli
ha invitato più volte
tali soggetti ad agire in maniera trasparente a tutela dei consumatori, e a
difesa della libera concorrenza tra gli operatori, abbandonando la logica
dell’oligopolio.   

Chi opera con ambiguità

Sembra
che ad operare con riluttanza su questo importante diritto degli utenti-consumatori
siano l’ANIA, che mira esclusivamente a tutelare gli interessi delle compagnie di
assicurazioni da essa rappresentate; e CONFARTIGIANATO che come associazione
che tutela gli interessi di molti artigiani carrozzieri in Italia, dovrebbe
schierarsi apertamente a favore, senza alcun tipo di tentennamento o ritrosia.

Chi lotta senza remore

A
spingere in maniera trasparente sulla introduzione di un regolamento che
stabilisca i criteri su cui si basi una “riparazione a regola d’arte”, rispetto
ad una cosiddetta “riparazione alla buona” (il cui fine è quello di risparmiare
denaro in termini di risarcimento sulla manodopera e sui pezzi di ricambio), sono
ASSOUTENTI e FEDERCARROZZIERI che non solo mirano a tutelare l’utente ai fini
della sicurezza stradale, ma la stessa categoria che rischia di vedere sminuita
la professionalità con cui svolge il suo lavoro, col triste epilogo di cedere al
ricatto delle multinazionali al punto da operare come terzista e non più come
libero professionista; ma non bisogna dimenticare il ruolo anch’esso
fondamentale e terzo dei periti che sono stati ridotti a semplici “paparazzi
dei danni”, ed a meri esecutori del volere delle compagnie nello stabilire le
somme da destinare ai risarcimenti.

La Revisione della
carrozzeria ed il bonus riparativo

Una
volta stabiliti i criteri atti a definire le riparazioni a regola d’arte, si
potrà fare un ulteriore passo avanti a favore dei diritti degli assicurati,
introducendo finalmente la “revisione
della carrozzeria” e il “bonus riparativo”
. Tali proposte sono state
avanzate da Fabio Bergamo (impegnato
in proprio da molti anni sul problema della sicurezza stradale) a
Federcarrozzieri che è uscita già vittoriosa, nello scontro con le compagnie di
assicurazioni, col DDL Concorrenza.

In
base alla sua proposta, la revisione
della carrozzeria può essere di due tipi:
standard e completa.

La revisione standard
si effettua ogni volta che il veicolo viene riparato a seguito di un sinistro,
ed è inclusa nel costo delle riparazioni sia in caso di ragione, sia in caso di
torto. Qui il ruolo del perito risulta fondamentale perché è lui a controllare e
a confermare che il carrozziere abbia svolto il suo lavoro correttamente.

La revisione completa
è destinata al conducente virtuoso che periodicamente si recherà dal carrozziere
di fiducia, per far revisionare la carrozzeria della sua autovettura ai fini
della sicurezza stradale, beneficiando, altresì, del bonus riparativo che ha
maturato, non causando sinistri nel corso dell’ultimo seennio.

Il bonus riparativo
prevede che una percentuale del premio assicurativo, pagato nei 6 anni
precedenti, venga destinata, come da contratto, alle piccole riparazioni della
carrozzeria.

Anche
in questo caso il ruolo del perito è insopprimibile: una volta che il
carrozziere ha appurato che l’automobile è sicura nella sua struttura (telaio,
carrozzeria, sistemi di sicurezza, ecc..), sarà il perito a decidere quali
interventi possono rientrare nel bonus, evitando che tale beneficio si
trasformi in una operazione speculativa a danno delle compagnie di
assicurazione.

Dunque, con le riparazioni a regola d’arte e la revisione della carrozzeria accompagnata dal bonus riparativo non solo ci guadagnerà la filiera delle riparazioni, limitando il business di quelle “facili”, ma si migliorerà la sicurezza e la educazione stradale dei giovani come dei conducenti con più anni di guida alle spalle. Tale proposta, nei suoi dettagli, sarà presentata da Fabio Bergamo nei convegni che FEDERCARROZZIERI organizzerà appena le “Linee guida sulle riparazioni a regola d’arte” saranno definite.




Finnlines, una storia di successo “made in Napoli” sul mar Baltico

I risultati di bilancio 2018 del
gruppo navale finlandese Finnlines indicano un aumento di EUR 12,5 milioni a
EUR 95,1 milioni, con ricavi aumentati del 9,9% a 589,4 milioni di EUR nel
periodo. Durante il quarto trimestre, i volumi di merci sono rimasti sostenuti,
aumentando le entrate rispetto allo scorso anno da 131,8 milioni a 141,5
milioni di EUR. Il risultato per ottobre-dicembre 2018 è stato di 19,7 (14,8)
milioni di EUR.

La strategia, per crescere insieme ai clienti, aumentare l’efficienza del capitale impiegato nella flotta e continuare a investire nello sviluppo sostenibile, sta dando i suoi frutti mentre la società cresce con il mercato e per il mercato. Il risultato del 2018 è la continuazione di un tracciato record di successo negli ultimi anni.

Finnlines, interamente di proprietà del Gruppo Grimaldi di Napoli, nelle parole del Presidente e Amministratore Delegato, Emanuele Grimaldi, in concomitanza con la revisione finanziaria: “schiera e continuerà a schierare navi sempre più grandi sia nel segmento ro-pax che in quello ro-ro, creando economie di scala, anche concentrandosi sull’ottimizzazione delle rotte e delle imbarcazioni. Tutto ciò ha migliorato l’utilizzo delle risorse della flotta. Nell’aprile 2018, è stato avviato un programma di investimento Green Ro-ro da 200 milioni di euro ordinando tre nuove econavi ro-ro da 5.800 metri lineari. Ma non è tutto – al momento si sta progettando e sviluppando un nuovo concetto di classe ro-pax per Finnlines. Queste navi ro-pax Superstar saranno più grandi delle più grandi navi della classe Star esistenti e soddisfano anche i più alti standard tecnici e ambientali. Questi importanti investimenti contribuiranno ulteriormente a ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 e di altro tipo “.

All’interno del settore,
l’Organizzazione Marittima Internazionale ha fissato un obiettivo molto alto –
una riduzione del 50% – delle emissioni di principali gas serra entro il 2050,
rispetto ai livelli del 2008. Oltre alla CO2, le emissioni di anidride
solforosa (SO2) devono essere ulteriormente ridotte. Finnlines ha iniziato a
installare sistemi di abbattimento delle emissioni diversi anni fa e 19 delle
21 navi sono state dotate di questa tecnologia. Ridurre il consumo di
carburante e ridurre le emissioni nocive sono stati per molto tempo uno degli
elementi chiave della strategia del Gruppo.

Per sopravvivere in un settore che si trova di fronte a pressioni pubbliche sulle operazioni commerciali per mettere l’ambiente al primo posto, le richieste dei clienti per processi di business più intelligenti e, soprattutto, vaste normative volte a ridurre le emissioni, Finnlines deve aggiornare costantemente la propria flotta e utilizzare le innovazioni tecnologiche in tutta la catena di approvvigionamento. Pertanto, la società ha investito oltre 1 miliardo di euro nell’ultimo decennio. E ancora di più – come afferma Grimaldi, “continueremo a realizzare la nostra strategia con determinazione e coerenza investendo oltre 500 milioni di euro in più nei prossimi tre o quattro anni per i nostri clienti che cresceranno insieme a noi”.




Dr. Schär e Raisio: siglata alleanza strategica

La società Dr. Schär ha firmato un accordo
per un’alleanza strategica con la società finlandese Raisio, pioniere nel campo
degli alimenti funzionali per la riduzione del colesterolo e specialista
innovativo per l’avena finlandese. La combinazione di competenze delle due
società apre nuove opportunità commerciali per entrambe.

L’accordo a lungo termine ora siglato
traccia i contenuti essenziali della collaborazione. Le aziende stanno
esplorando, tra l’altro, le opportunità di una collaborazione estensiva nello
sviluppo e nella fabbricazione dei prodotti.

Dr. Schär e Raisio affermano che questa
alleanza strategica genera un valore aggiunto per entrambe le aziende. La
collaborazione spalanca inoltre nuove opportunità per i marchi Benecol e
Elovena di Raisio nei mercati forti di Dr. Schär, in particolar modo in
Germania, Italia, Francia e Spagna.

Secondo il Presidente di Dr. Schär, Ulrich Ladurner: “L’alleanza
strategica con Raisio rappresenta per noi una tappa importante, poiché ci
consentirà di sviluppare ulteriormente e consolidare la nostra rete di
distribuzione. Inoltre, gli affermati marchi di Raisio completeranno la nostra
gamma e avremo accesso all’eccellenza di Raisio nel campo dell’avena. In quanto
impresa a gestione familiare, per noi è importante sapere che le aziende
condividono gli stessi valori di fondo
.”

Per il presidente e CEO di Raisio, Pekka Kuusniemi: “Con la sua
forte focalizzazione e l’elevata competenza nei mercati dei prodotti ad alto
valore aggiunto, Dr. Schär è un partner ideale di Raisio. La solida posizione
di Dr. Schär in Europa integra la presenza geografica di Raisio
.”

Raisio è un’azienda finlandese operante su
scala internazionale specializzata nella produzione sostenibile di alimenti
sani e mangimi per pesci. Sono marchi noti dell’azienda Benecol, Elovena,
Sunnuntai, Torino e Benella. Per i suoi prodotti, l’azienda si focalizza su
benessere, salute, sapore gustoso e sviluppo sostenibile. La vasta competenza e
la passione per l’innovazione ne assicurano la crescita redditizia. L’azienda è
quotata nel Nasdaq Helsinki Ltd. Nel 2017 il Gruppo ha conseguito un fatturato
netto di 228 milioni.

Dr. Schär, localizzata a Postal, in provincia di Bolzano, ha 1270
addetti e 10 impianti produttivi; il suo fatturato netto, nel 2018, è ammontato
ad EUR 360 milioni.




Reddito di cittadinanza, perdita requisiti anche in caso di donazioni, successioni o vincite al gioco

Vincere al gioco potrebbe non essere una buona notizia per chi ha ottenuto il reddito o la pensione di cittadinanza.

Con una novità introdotta durante l’esame alla Camera è ora previsto che ”la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizioni di somme” sopra gli importi previsti ”a seguito di donazione successione o vincite”.

L’importo è di 6.000 euro e sale di 2.000 euro per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 10.000 euro. Il superamento della soglia deve essere comunicato entro 15 giorni.

La novità, che ovviamente non riguarda solo i giochi ma tutti gli incrementi di ‘ricchezza’ che porta sopra le soglie definite, era già nella logica del provvedimento ma durante il passaggio alla Camera è stato introdotta una ulteriore formulazione che precisa chiaramente che non si può superare la soglia anche nel caso in cui questi denari siano stati regalati, ereditati o vinti al gioco.

Quest’ultimo aspetto non è sfuggito all’Agenzia Agipro, specializzata nei giochi. Ovviamente il meccanismo scatta anche se la vincita è minore ma, sommandola a quanto già si possiede, si superano le soglie previste per i requisiti patrimoniali.

Questi sono articolati a seconda delle tipologie di famiglia

Così se il valore base da non superare è di 6.000 euro, è previsto un incremento di 2.000 euro per ogni familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro. Ci sono poi ulteriori incrementi dal terzo figlio in poi e per eventuali familiari con disabilità. Dal terzo figlio la somma si incrementa di 1.000 euro mentre per ogni disabile di 5.000 euro.