Lavoro: cresce la richiesta delle imprese. Il 48% non trova risposte

Sono 531mila i lavoratori ricercati dalle imprese a settembre, settemila in più rispetto a un anno fa, secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con Anpal.

Tra settembre e novembre, le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo del 2022. Continua a crescere al tempo stesso, la difficoltà di reperimento che coinvolge il 48% delle assunzioni programmate delle imprese, in aumento di 5 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. Per molte figure tecnico-ingegneristiche e di operai specializzati tocca quote comprese tra il 60% e il 70%. 

Il quadro delle difficoltà

Le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per oltre 252mila assunzioni a settembre, confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 31,7%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12%. Mancano operai specializzati (il 64,2% delle entrate è difficile da reperire), i conduttori di impianti fissi e mobili (53,2%) e le professioni tecniche (49,5%).

Le figure più difficili da trovare sono, secondo il rapporto di Unioncamere, gli attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (74,1% e un picco dell’87,7% nel Nord Ovest), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (73,6%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (73,1%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (72%). E’ arduo reperire anche i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, i tecnici in campo ingegneristico, i tecnici della salute e i tecnici della distribuzione commerciale.

A livello territoriale evidenziano maggiori difficoltà di reperimento le imprese delle regioni del Nord Est, dove il 53,4% del personale ricercato è difficile da trovare, una quota notevolmente superiore a quella registrata nel Sud e Isole (43,5%) e nel Centro (45,9%), mentre il valore nel Nord Ovest (47,4%) si mantiene vicino alla media.

Le assunzioni programmate e la manodopera

Tornando alle assunzioni programmate, il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con 284mila unità, pari al 53,4% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato (108mila), i contratti di somministrazione (57mila), gli altri contratti non alle dipendenze (32mila), i contratti di apprendistato (26mila), gli altri contratti alle dipendenze (14mila) e i contratti di collaborazione (11mila).

Tra i settori è in crescita la domanda per servizi alle persone e logistica, mentre aumenta l’incertezza per commercio e turismo. Sale infine il ricorso alla manodopera straniera che passa da 95mila ingressi dello scorso anno, pari al 18,2% del totale entrate, agli attuali 108mila ingressi, pari al 20,4% del totale entrate (+13mila contratti; +13,6%). A ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 35,2% delle entrate programmate è riservato a manodopera straniera), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (32,7%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (25,8%), i servizi di alloggio ristorazione e turistici (25,7%) ed infine le industrie alimentari (25,1%).




Tecnologia d’avanguardia per il primo Airbus A220 livrea azzurra che entra nella flotta di ITA Airways

Il primo Airbus A220-300 con livrea “azzurra” entra nella flotta di ITA Airways.  Al termine di una cerimonia di consegna che si è svolta presso lo stabilimento di Airbus dedicato agli A220 a Mirabel, in Canada, alla presenza del Generale Francesco Presicce, Accountable Manager ITA Airways e Chief Technology Officer, di Benoit Schultz CEO Airbus Canada, Head of A220 Programme Office,  Wouter Van Wersch, Airbus Executive Vice President Region e Sales Europe e Walter Garrett, Chief Representative, Technical Asset MGT, l’A220 ha effettuato il ‘ferry flight’ di trasferimento su Fiumicino dove, a seguito delle previste ispezioni dell’Autorità nazionale per la Certificazione e Aeronavigabilità (ENAC), dove inizieranno i voli di linea della Compagnia.
 
Dedicato ad Alessandro Mazzola, leggenda del calcio italiano, l’Airbus A220 è il primo esemplare A220-300 interamente configurato per ITA Airways, con design della cabina firmato da Walter De Silva
 
“Oggi aggiungiamo alla nostra flotta il primo Airbus A220 completamente realizzato secondo il nuovo design di cabina ITA Airways all’insegna del made in Italy – ha dichiarato Francesco Presicce, nuovo Accountable Manager di ITA Airways e Chief Technology Officer – L’A220 consentirà alla compagnia di sviluppare ulteriormente il proprio network nazionale e internazionale e rappresenta un ulteriore passo nella strategia di sviluppo della nuova flotta più sostenibile ed efficiente con tecnologie all’avanguardia che ottimizzano l’efficienza e la qualità del servizio, riducendo significativamente l’impatto ambientale. Presicce ha continuato complimentandosi con il personale di ITA Airways per il grande lavoro effettuato – “Vorrei ringraziare tutta la squadra coinvolta nel progetto – dal Team di Entry into Service alla componente legale, dal team di Aircraft transfer agli equipaggi di volo, dal Team Acquisti alla componente Tax e fiscale per l’impegno profuso. Grazie a tutti loro, e senza dimenticare chi ha collaborato anche “da dietro le quinte”, alla loro grande professionalità e passione, è stato possibile muovere un ulteriore passo verso questo prestigioso, ambizioso e sfidante risultato.” Quindi, Presicce ha voluto partecipare e coinvolgere il fornitore di riferimento – Airbus – sottolineando la necessità di rispettare le tempistiche di delivery con cui ITA Airways potrà disporre dei mezzi con cui esprimere le ambizioni di crescita previste nel Piano Industriale – “I traguardi non possono essere raggiunti se non si instaura un vero e trasparente rapporto con la controparte industriale che deve essere parte dello stesso piano. Ed a loro mi rivolgo affinché si possano gestire in maniera proattiva e costruttiva percorsi virtuosi e collaborativi con cui assicurare sempre di più la bontà del prodotto e la gestione dei ritardi di consegna causati dell’onda lunga post covid: improvviso incremento della domanda e le evidenti difficoltà della supply chain”.
 
Quinto A220-300 ad entrare nella flotta ITA Airways e primo a sfoggiare la livrea azzurra, l’A220 è equipaggiato con elementi innovativi, che rendono l’esperienza di volo comoda, rilassante e piacevole per i passeggeri, grazie ai sedili più ampi, al nuovo lighting personalizzato, ai finestrini più grandi e alle cappelliere più capienti. La cabina offre complessivamente 149 posti ed è configurata nelle classi di servizio Business ed Economy con poltrone in pelle reclinabili firmate Safran, nei toni blue e beige della cabina, dotate di prese elettriche USB. La configurazione della cabina con interni firmati dal designer Walter De Silva sono l’espressione perfetta della identità della Compagnia, riprendono in modo completo lo stile del brand e sono indirizzati alla “customer centricity”.  Nel realizzare gli interni dell’A220 di ITA Airways, il genio di Walter De Silva si è ispirato all’idea di riportare all’interno dell’aereo una sensazione piacevole e allo stesso tempo coerente con la scelta di un viaggio sopra le nuvole. Al centro del concept creativo spiccano elementi come comfort, eleganza, semplicità, ma soprattutto materiali e colori naturali. Il tutto con un unico obiettivo: valorizzare la qualità della vita a bordo, e garantire il massimo benessere dei passeggeri in tutte le fasi del volo. I colori blu e sabbia sono predominanti, come anche l’attenzione ai dettagli, che si ritrovano nel logo ricamato dei poggiatesta, o nella bandiera italiana come elemento di identità. L’A220-300 è inoltre dotato di un sistema di connessione Wi-Fi grazie al quale il “viaggiatore” potrà utilizzare pacchetti modulati in base alle sue esigenze: messaggistica, mailing e streaming. Leggero, silenzioso ed efficiente, l’Airbus A220 ha consumi di carburante ed emissioni di CO₂ per posto inferiori del 25% rispetto alla precedente generazione di aeromobili di corto raggio. E segna un altro importante tassello del Piano di Sostenibilità di ITA Airways che prevede una flotta composta per l’90% da aeromobili di nuova generazione entro il termine di Piano 2023-2027. Grazie alla combinazione tra aerodinamica all’avanguardia, tecnologie e motori di ultima generazione, l’A220 presenta le dimensioni ideali per servire il network nazionale ed europeo e può vantare un’autonomia fino a 3.450 nm (6.390 km). Basato su un design “clean-sheet”, l’A220 è realizzato con materiali avanzati e offre una struttura più leggera e al contempo efficiente dal punto di vista dei costi. È contraddistinto dalla bassa resistenza aerodinamica del muso e del cono di coda e vanta un’aerodinamica ottimizzata delle ali. I motori Pratt & Whitney PurePower® PW1500G di ultima generazione consentono di ottimizzare l‘autonomia e il carico utile a vantaggio dell’efficienza. L’A220 “Alessandro Mazzola” va a consolidare ulteriormente la strategia di ITA Airways che prevede una flotta interamente composta da aeromobili Airbus, 74 attualmente in operativo. Entrerà in servizio sulle destinazioni del corto raggio nella rete nazionale e internazionale da Roma Fiumicino e Milano Linate verso Genova, Torino, Napoli, Ginevra, Zurigo e Monaco.

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Lutto nel mondo della finanza: morto Roberto Colaninno

Addio a Roberto Colaninno, uno degli imprenditori protagonisti dell’industria italiana ed attualmente presidente di Immsi, la finanziaria di famiglia, e presidente e amministratore delegato di Piaggio.

Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest’ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Roberto Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e da mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana.
L’imprenditore, la cui famiglia era originaria di Acquaviva delle Fonti, da tempo ormai viveva a Mantova. La sua carriera inizia nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova, entrata ben presto nell’orbita della Cir dell’ingegner Carlo De Benedetti.
Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell’azienda. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall’informatica e trasforma l’azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all’epoca secondo gestore nazionale dei cellulari.
All’inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia, pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa. L’operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi, nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom operante nel settore delle reti telefoniche, società operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.
Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio. Negli anni Piaggio cresce ed ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.
Nel 2008 viene costituita, in seguito a una iniziativa di Silvio Berlusconi, nasce la Compagnia Aerea Italiana, una società-veicolo che intende acquisire l’Alitalia, di cui Colaninno è stato presidente. Nel 2015 la Cai è azionista al 51% della nuova Alitalia con il 49% in mano a Etihad Airways.

Morte Colaninno. Ugl Metalmeccanici:”Perdiamo un protagonista dell’economia italiana”

“Muore un pezzo di storia, un protagonista dell’economia italiana, un imprenditore straordinario e instancabile che ha saputo conquistarsi con tenacia ogni successo imprenditoriale: dalla scalata alla società delle Tlc e la cordata dei ‘capitani coraggiosi’, và via così il Cavaliere del Lavoro Roberto Colaninno. L’Ugl Metalmeccanici ricorda il nome del N.H. legato alla Piaggio, società che controllava attraverso la Immsi, era presidente e amministratore delegato del simbolo storico di moto e api di cui Colaninno si è dedicato. Imprenditore con partenza in Fiaam, componentistica auto di cui diviene amministratore delegato, fondatore a Mantova della Sogefi, sempre componentistica auto, in ruoli di primo livello anche in importanti multinazionali americane. Tra le altre iniziative di maggiore eco pubblica, quella del 2008 quando Colaninno è tra i fondatori di Cai, Compagnia Aerea Italiana. Come Ugl Metalmeccanici abbiamo vigilato nelle sue operazioni a tutela occupazionale nel 2003  quando attraverso Immsi acquista Piaggio. Negli anni Piaggio cresce ed ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali. Ha sempre avuto la curiosità di conoscere e la capacità di interpretare e anticipare molti cambiamenti economici e finanziari a livello globale. Ha contribuito a rafforzare l’immagine e la capacità imprenditoriale dell’Italia nel mondo, contribuendo alla crescita del Paese riservando sempre nel cuor suo un grande amore per la Moto Guzzi e il rispetto per lo stabilimento di Mandello, legato a un periodo storico dell’Italia molto importante perché nasce alla fine della Prima Guerra Mondiale. L’Italia perde con Roberto Colaninno un protagonista assoluto nel panorama economico del nostro Paese, figura di spicco del panorama finanziario e industriale di questo Paese. Un manager e un imprenditore che ha saputo costruirsi una riconosciuta fama internazionale. Siamo vicini con sincero affetto alla famiglia: personalmente e a nome della Ugl Nazionale Metalmeccanici, le più sincere condoglianze alla moglie Oretta e ai figli Matteo e Michele”.

Lo dichiarano Antonio Spera, Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici unitamente a Carlo Nardi, Segretario Provinciale della federazione di Pisa.




Il prezzo del petrolio fluttua a causa di diversi fattori

Domanda e offerta: Quando la domanda di petrolio supera l’offerta, i prezzi tendono ad aumentare. Viceversa, quando l’offerta supera la domanda, i prezzi tendono a diminuire. Ciò può essere influenzato da fattori come la crescita economica globale, le politiche energetiche dei paesi produttori di petrolio e le condizioni geopolitiche.

Eventi geopolitici: Guerre, conflitti, rivoluzioni politiche o tensioni regionali possono influenzare il prezzo del petrolio. Ad esempio, se un importante paese produttore di petrolio si trova in una situazione di conflitto o instabilità politica, può causare una riduzione dell’offerta e quindi un aumento dei prezzi.

Condizioni economiche globali: La crescita economica globale influenza la domanda di petrolio. Quando l’economia prospera e le industrie si espandono, la domanda di petrolio aumenta, causando un aumento dei prezzi. Viceversa, durante periodi di recessione economica, la domanda di petrolio può diminuire, portando alla riduzione dei prezzi.

 Fluttuazioni valutarie: Poiché il petrolio viene generalmente negoziato in dollari americani, le fluttuazioni del valore del dollaro possono influenzare il prezzo. Un dollaro più debole può aumentare il prezzo del petrolio, mentre un dollaro più forte può abbassarlo.

È importante notare che questi sono solo alcuni dei fattori che possono influenzare il prezzo del petrolio e che la sua fluttuazione può essere molto complessa e difficile da prevedere.

Prezzo del petrolio e l’ansia climatica

Il prezzo petrolio e l’attuale sensibilità climatica sono due temi strettamente legati, ma in modi diversi. Da un lato, il prezzo del petrolio può influenzare l’estremismo climatico a causa delle emissioni di gas serra associate alla sua estrazione, raffinazione e consumo. L’uso eccessivo di combustibili fossili come il petrolio è uno dei principali responsabili dell’aumento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, che contribuiscono al cambiamento climatico. Di conseguenza, i prezzi del petrolio possono avere un impatto sulle politiche e sulle decisioni di investimento in fonti di energia più pulite e sostenibili, come l’energia solare, eolica o idroelettrica, che sono fondamentali per combattere l’estremismo climatico.

D’altro canto la percezione sui cambiamenti climatici, come gli eventi meteorologici estremi o l’aumento del livello del mare, può influenzare il prezzo del petrolio a causa dei suoi effetti sulla domanda e sull’offerta. Ad esempio, eventi meteorologici estremi possono danneggiare le infrastrutture petrolifere o influenzare i percorsi di trasporto del petrolio, riducendo l’offerta e causando un aumento dei prezzi. Allo stesso tempo, possono influenzare la domanda di petrolio, ad esempio, se i cambiamenti climatici portano a una maggiore adozione di energia rinnovabile o a politiche di riduzione delle emissioni.

In sintesi, il prezzo del petrolio e l’estremismo climatico sono interconnessi, con il prezzo del petrolio che può influenzare l’estremismo climatico e viceversa. La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è fondamentale per affrontare l’estremismo climatico e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili come il petrolio.

Il prezzo del petrolio dal Covid ad oggi

Il prezzo del petrolio è stato influenzato in modo significativo dalla pandemia di COVID-19. Qui di seguito è riportata una panoramica dei principali sviluppi dal COVID-19 ad oggi:

 Inizio della pandemia: All’inizio del 2020, il prezzo del petrolio era stabile, con il Brent Crude (un punto di riferimento internazionale per il prezzo del petrolio) che si aggirava intorno ai 60-70 dollari al barile. Tuttavia, con la diffusione del COVID-19 a livello globale e le misure di confinamento adottate in molti paesi, la domanda di petrolio è crollata drammaticamente.

Crisi petrolifera di marzo 2020: A marzo 2020, si è verificata una crisi di mercato senza precedenti, in cui i prezzi del petrolio sono precipitati a causa della combinazione di una significativa riduzione della domanda e di un aumento dell’offerta. Il prezzo del petrolio WTI (indice di riferimento americano) è sceso addirittura in territorio negativo, raggiungendo un minimo storico di circa -37 dollari al barile. Ciò è dovuto all’eccesso di offerta e alla mancanza di spazio di stoccaggio disponibile per il petrolio fisico. Anche il Brent Crude ha subito forti cali, scendendo a circa 20 dollari al barile.

Riduzione dell’offerta e ripresa della domanda: Dopo il crollo dei prezzi, l’OPEC+ (un’alleanza tra l’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, e altri produttori tra cui la Russia) ha raggiunto un accordo per ridurre la produzione di petrolio al fine di stabilizzare i prezzi. Inoltre, con l’allentamento delle misure di confinamento e la ripresa dell’attività economica in alcuni paesi, la domanda di petrolio ha iniziato a riprendersi gradualmente.

 Prezzi attuali: Attualmente, il prezzo del petrolio si trova in una fase di recupero, anche se la situazione rimane volatile a causa delle incertezze legate alla pandemia e alle politiche energetiche dei principali paesi produttori di petrolio. Il Brent Crude si aggira intorno ai 70-75 dollari al barile, mentre il WTI si avvicina ai 65-70 dollari al barile.

Tuttavia, è importante notare che il prezzo del petrolio può essere influenzato da molteplici fattori, tra cui la domanda globale, l’offerta, i cambiamenti geopolitici e le condizioni economiche globali. Pertanto, è difficile prevedere l’andamento futuro del prezzo del petrolio con certezza.




Carburanti, aumenti record per benzina e gasolio

Forti aumenti sul mercato dei prodotti petroliferi del Mediterraneo ieri pomeriggio in chiusura. La verde si è riavvicinata ai massimi dell’anno toccati a fine luglio, mentre i gasoli hanno raggiunto livelli che non si registravano da gennaio.

Come rilevato dalla Staffetta Quotidiana, questa mattina sulla rete carburanti per ora si è mossa solo IP che ha rincarato di 1 centesimo benzina e diesel.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,933 euro/litro (-1 millesimo), compagnie 1,939, pompe bianche 1,920), gasolio self service a 1,818 euro/litro (+1), compagnie 1,822, pompe bianche 1,807).

Benzina servito a 2,067 euro/litro (invariato), compagnie 2,111, pompe bianche 1,980), gasolio servito a 1,952 euro/litro (+1, compagnie 1,995, pompe bianche 1,868). Gpl servito a 0,702 euro/litro (invariato, compagnie 0,712, pompe bianche 0,689), metano servito a 1,397 euro/kg (-2, compagnie 1,408, pompe bianche 1,387), Gnl 1,218 euro/kg (-2, compagnie 1,226 euro/kg, pompe bianche 1,211 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,002 euro/litro (servito 2,256), gasolio self service 1,894 euro/litro (servito 2,155), Gpl 0,840 euro/litro, metano 1,528 euro/kg, Gnl 1,296 euro/kg.
Questi i valori comprensivi di accisa: benzina a 1391,47 euro per mille litri, diesel a 1345,26 euro per mille litri.




Roma, conferenza ONU sul sistema alimentare: la Finlandia promuove l’ampliamento della refezione scolastica

Dal 24 al 26 luglio si è svolta a Roma la prima riunione di valutazione del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite tenutosi due anni fa. La Finlandia ha evidenziato le sue esperienze di avanguardia nella fornitura di pasti scolastici. “Durante l’incontro, la Finlandia si è concentrata sul ruolo chiave che i pasti scolastici gratuiti svolgono nello sviluppo della società insieme alla nutrizione dei bambini e dei giovani. I pasti scolastici promuovono il benessere generale, l’uguaglianza, lo sviluppo economico e la stabilità sociale. La Finlandia ha acquisito esperienza in questo”, afferma Jaana Husu-Kallio, segretaria permanente presso il ministero dell’Agricoltura e delle foreste, che guidava la delegazione finlandese. La Finlandia fornisce pasti scolastici gratuiti sin dagli anni ’40. Conflitti, shock economici e cambiamenti climatici hanno creato una crisi alimentare globale. La situazione è stata esacerbata dalla guerra di aggressione della Russia in Ucraina, l’ultima battuta d’arresto è stata il ritiro unilaterale della Russia dall’accordo sul grano del Mar Nero. La Finlandia è preoccupata per la crescente insicurezza alimentare e ritiene che vi sia un grande bisogno nel mondo di soluzioni che rafforzino i sistemi alimentari. La guerra di aggressione e l’aumento dei prezzi hanno rivelato debolezze nei sistemi alimentari nazionali.
 
Alla riunione di valutazione di Roma, i partecipanti hanno esaminato i progressi verso sistemi alimentari sostenibili, scambiato informazioni su riforme e sfide riuscite e sensibilizzato i responsabili politici sul ruolo dei sistemi alimentari nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. La Finlandia lavora costantemente per migliorare la sostenibilità del proprio sistema alimentare nazionale con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra il benessere delle persone, l’economia e l’ambiente ed è pronta a condividere le proprie esperienze e buone pratiche. La Finlandia sostiene sistemi alimentari sostenibili nei paesi in via di sviluppo e, sulla base delle esperienze finlandesi, offre competenze per risolvere i problemi in questo settore; utilizza anche l’assistenza umanitaria per migliorare la sicurezza alimentare e per sostenere soprattutto le persone più vulnerabili. Lo chef Kim Palhus ha presentato il know-how e i prodotti alimentari finlandesi all’evento “What’s cooking? Dishing up innovation”. Il pubblico ha potuto assaggiare le patatine di segale e i prodotti con frutti di bosco ed ammirare varie preparazioni gastronomiche Nel video, Kimi presenta il suo piatto d’autore. il “nyhtökaura”.
 
La Global School Meals Coalition, fondata su iniziativa della Finlandia e del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP), promuove l’accesso globale ai pasti scolastici e il relativo finanziamento. “L’obiettivo della Coalizione è che tutti i bambini abbiano accesso a pasti scolastici sani e nutrienti entro il 2030. La nostra iniziativa ha suscitato molta risposta: finora, alla Coalizione hanno aderito 84 paesi e 95 organizzazioni e altri attori”, afferma Juha Savolainen, Vice Direttore Generale del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, che ha partecipato alla riunione a Roma.
 
La coalizione è copresieduta da Finlandia e Francia.
 
All’incontro di valutazione hanno partecipato circa 2.000 delegati di 170 paesi, 20 capi di stato e oltre 100 ministri. L’evento ha inoltre attirato circa 500 attori del settore privato, produttori alimentari, rappresentanti del commercio e dell’industria, ricercatori e organizzazioni della società civile. L’incontro è stato aperto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e dal Primo Ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Trattate le tematiche idriche
 
Ad inizio luglio si era svolta, sempre a Roma, la Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). In quell’occasione  la signora Husu-Kallio aveva fatto il suo intervento e incontrato il direttore generale rieletto Dongyu Qu. La Finlandia e la FAO hanno una stretta collaborazione. Questa 43a sessione statutaria della Conferenza FAOsi  riunisce ogni due anni ed è il massimo organo decisionale della FAO.
 
Nella sua dichiarazione, Husu-Kallio aveva sottolineato la cooperazione tra la Finlandia e la FAO, in particolare nelle questioni idriche e forestali. La Finlandia ha una notevole esperienza nelle questioni forestali e continuerà a servire come partner importante della FAO nel lavoro globale sulle foreste, evidenziando che anche la competenza e l’esperienza della Finlandia sulle questioni idriche apporteranno un importante valore aggiunto al lavoro della FAO. L’acqua sarà il tema principale della FAO nei prossimi due anni.
 
L’impegno della FAO sia sulle foreste che sull’acqua è indissolubilmente legato alla sostenibilità dei sistemi alimentari e, in particolare, alle sfide legate al cambiamento climatico. Richiamare l’attenzione sul ruolo dell’acqua nella sicurezza alimentare è molto importante e un tema di grande attualità dal punto di vista della sicurezza alimentare globale. L’acqua è cibo e la sicurezza alimentare è un prerequisito per la vita. Le preoccupazioni per la sicurezza alimentare di molti paesi includono spesso questioni come la gestione congiunta delle acque di frontiera. Ciò è emerso anche nel seguito del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite.
 
Cibo, acqua, energia e foreste sono interconnessi e dovrebbero essere gestiti come un tutt’uno. La Finlandia ha sottolineato la necessità di invitare tutte le parti interessate a discutere e valutare entità complesse e valutare apertamente soluzioni comuni in merito. Anche la cooperazione tra le organizzazioni internazionali è importante. Tutte le organizzazioni delle Nazioni Unite che si occupano di problemi idrici dovrebbero impegnarsi in una cooperazione efficace. Alla conferenza, la Finlandia aveva anche sottolineato il ruolo speciale della FAO nella creazione di norme e standard comuni basati sulla conoscenza scientifica. Il ruolo dell’acqua nella sicurezza alimentare è un tema di grande attualità e una sfida seria direttamente collegata al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. (gn)
 
 
https://www.youtube.com/watch?v=_rkqrpBaEN8&feature=youtu.be
 
 
#FAO #nyhtökaura #kouluruoka
 
 



Centro studi Confindustria: nel secondo trimestre 2023 Pil italiano quasi fermo

La dinamica del Pil italiano nel secondo trimestre “è stimata molto debole, quasi ferma” e le attese per il terzo trimestre “sono poco più positive”: flettono l’industria e le costruzioni mentre prosegue la crescita moderata dei servizi, trainati dal turismo.

La crescita è “frenata dai tassi alti” e anche “il traino estero all’export di beni si è arrestato”.

Del resto la Germania “è in recessione” anche se secondo gli esperti durerà poco.
E’ questo il quadro di sintesi tracciato dal Centro studi di Confindustria (Csc) nel report Congiuntura flash, che arriva alla vigilia dei nuovi dati dell’Istat sul Pil italiano attesi lunedì.




Cambio di proprietà per la tissue

Larea tissue della multinazionale tedesca Körber passa nelle mani del colosso mondiale Valmet. Un cambio di proprietà che tocca in primis lazienda madre, 450 lavoratori, ovvero la ex Perini di Mugnano, Lucca. Ma che riguarda tutto la filiera tissue che fa capo a Körber quindi Mtc di Porcari, ex Fabio Perini in Brasile, quella in America e di Shangai, Casmatic di Bologna, Roll-Tec in Brasile e anche Engraving Solutions di Mugnano.

Una svolta netta, annunciata ufficialmente dal gruppo Koerber: Körber Business Area Tissue, operatore globale completamente integrato di soluzioni avanzate per lindustria del tissue, continuerà la sua evoluzione di successo sotto la guida di un nuovo proprietario strategico. Il gruppo tecnologico tedesco Körber ha raggiunto un accordo per lacquisizione della sua Business Area Tissue da parte di Valmet, leader tecnologico e di servizi a livello mondiale. Valmet  specifica  è unazienda finlandese con oltre 220 anni di storia industriale e 17.500 professionisti che fornisce tecnologie di processo, automazione e servizi per le industrie della cellulosa, dellenergia e della carta a clienti in tutto il mondo. Grazie allautomazione, lazienda soddisfa le esigenze di un ampio bacino di industrie di processo, a livello mondiale. Valmet è quotata alla borsa Nasdaq Heslinki e la sede centrale si trova a Espoo, in Finlandia. Unendo le forze, Körber Business Area Tissue e Valmet, in qualità di nuovo proprietario, saranno in grado di offrire una proposta esclusiva e di valore per i clienti, a vantaggio di una superiore competitività e resilienza in un mercato altamente dinamico quale quello del tissue.

Grazie al continuo sviluppo strategico, agli investimenti mirati coniugati allimpegno costante dei suoi dipendenti, la Business Area Tissue di Körber ha conseguito una posizione competitiva eccellente con il portfolio di tecnologie più completo del settore  continua la nota di Körber , in grado di supportare i clienti lungo lintera catena del valore: dal rotolo al piegato, dalla trasformazione al confezionamento. Le sue tecnologie, prodotti e servizi digitali si integrano perfettamente nellattuale offerta di tecnologie, servizi e automazione di Valmet”.

Per Stephan Seifert, CEO del Gruppo Körber: Si tratta di unopportunità unica per dare vita ad un player leader nel settore del tissue e per definire la strategia per il futuro. La complementarietà di posizionamento sul mercato e la condivisione della medesima mentalità imprenditoriale e di attenzione al cliente contribuiscono a creare le migliori condizioni per raggiungere insieme il successo. La nostra Business Area Tissue sarà in grado di accrescere ulteriormente il suo potenziale e estendere la sua offerta sul mercato, grazie a Valmet in qualità di nuovo proprietario, che accelererà gli sforzi compiuti finora. è possibile che loperazione di acquisto venga perfezionata il 2 novembre. Per Pasi Laine, Presidente e Ceo di Valmet : La combinazione delle attuali tecnologie, dei servizi e dellautomazione di Valmet per la produzione di tissue con lofferta e le competenze acquisite nel settore della trasformazione del tissue rappresenta unottima combinazione strategica e costituisce una solida base per creare nuove opportunità di affari e servire i nostri clienti in modo ancora migliore. Siamo felici e orgogliosi di dare un caloroso benvenuto a tutti i nuovi colleghi della Business Area Tissue di Körber che entrano a far parte di Valmet.    Col termine tissue si intendono tutti quei prodotti di carta destinati all’uso igienico e sanitario, sia nei luoghi privati che nei luoghi pubblici.




Mutui e prestiti non pagati: crisi per un milione di famiglie italiane

Valgono 14,9 miliardi di euro le rate di mutui e prestiti vari non pagate da quasi un milione di famiglie italiane.

Lo sostiene la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) indicando tra le cause delle insolvenze “l’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e la corsa dell’inflazione”.

Fattori che, secondo il sindacato, “riducono il reddito disponibile e mettono in difficoltà i clienti delle banche nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti”. Ammontano a 6,8 miliardi le rate di mutui non pagati, a 3,7 miliardi quelle del credito al consumo e 4,3 miliardi gli arretrati relativi ad altri prestiti personali.

Secondo la Fabi 5,7 miliardi sono sofferenze certe, 7,1 miliardi sono inadempienze probabili e circa 2 miliardi sono rate scadute.

E hanno raggiunto quota 425,5 miliardi di euro i mutui erogati agli italiani dalle banche allo scorso 30 aprile. Circa 1/3 del totale, vale a dire 140 miliardi, è composto da mutui a tasso variabile. Rispetto alla fine del 2017 – riferisce la Fabi, che ha elaborato i dati di Bankitalia – i mutui erogati sono cresciuti di circa 50 miliardi, con un rialzo del 13,4%. Su un totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, circa 3,5 milioni hanno contratto un mutuo. Al dato si aggiungono 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali, per un totale erogato di 251,2 miliardi di euro. Un dato, secondo la Fabi “in linea con i valori di fine 2017″, ma in rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi. Un segno, quest’ultimo, dell'”incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse”.




Ue, Commissione al lavoro per l’euro digitale

La Commissione Ue prepara l’arrivo dell’euro digitale: la valuta digitale che, se adottata, sarà emessa dalla Banca centrale europea con valore stabile e affiancherà il contante, con cui potrà essere sempre scambiata.

L’esecutivo presenta così una proposta legislativa sul corso legale del contante in euro, per garantire sia accettato e accessibile nell’eurozona, e una proposta legislativa che istituisce il quadro giuridico per l’euro digitale accanto al contante in euro.

Se approvato da Parlamento europeo e Consiglio, sarà Bce a decidere se e quando emettere l’euro digitale, probabilmente tra anni (l’attesa è non prima del 2028).

Dombrovskis: ‘Sarebbe un complemento’
“L’euro digitale sarà un’utile complemento ai contanti, ma non si sostituirebbe ad essi, fornirebbe una sorta di alternativa ai mezzi di pagamento digitali. Sarebbe un modo sicuro, istantaneo e pratico di pagare”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis presentando la proposta legislativa dell’esecutivo europeo per introdurre in futuro l’euro digitale, che “sarà denaro della Banca centrale europea, quindi denaro pubblico” e “dipenderà dalla Bce come il contante”.

Gentiloni: ‘Convertibili alla pari’
Il quadro legislativo proposto dalla Commissione Ue sull’euro digitale prevede che “il contante in euro e l’euro digitale saranno convertibili alla pari”. Lo ha sottolineato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. “Chiarisce che dove un commerciante dovrà accettare sia il contante che l’euro digitale, il cliente avrà il diritto di scegliere con quale forma di soldi pubblici da pagare”.




Transizione energetica, proseguono gli investimenti del gruppo italiano Prysmian

Circa 120 milioni di euro si aggiungono ai 100 già stanziati nel 2022 
 
Prysmian Group, il gruppo italiano leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, sta avviando un nuovo investimento di circa €120 milioni nel proprio stabilimento strategico di Pikkala, Finlandia.
 
L’investimento, che si aggiunge ai €100 milioni già stanziati nel 2022, ha l’obiettivo di incrementare la capacità produttiva di cavi sottomarini da 525 kV HVDC, supportando così la crescente domanda del mercato, spinta dalla necessità di sviluppare e potenziare le reti di trasmissione di energia per la transizione energetica.
 
Si prevede che il mercato globale dei cavi per la trasmissione di energia crescerà di 15 miliardi di euro entro il 2030, rispetto ai circa 8 miliardi di euro registrati nel 2022. “Questo investimento rientra nei circa €500 milioni di capex* annuo allocato dal Gruppo per supportare la transizione energetica, i processi di elettrificazione e di digitalizzazione che richiedono l’aggiornamento delle reti elettriche e di telecomunicazione. Vale anche la pena sottolineare che questo importante piano di investimenti è possibile grazie alla solidità finanziaria e alla comprovata capacità di generazione di cassa” ha dichiarato Massimo Battaini, Chief Operating Officer di Prysmian Group.
 
Le nuove linee di vulcanizzazione continua verticale (VCV) incrementeranno più del doppio la capacità produttiva attuale di Pikkala di cavi sottomarini estrusi da 525 kV e di cavi CA da 400 kV entro il 2026. “La nostra strategia globale si basa sulla creazione di tre hub all’avanguardia per le tecnologie in cavo per la trasmissione di energia, uno in Nord Europa, grazie ai crescenti investimenti nell’impianto di Pikkala in Finlandia, l’altro nell’area del Mediterraneo, dove stiamo investendo circa 100 milioni di euro nell’impianto esistente di Arco Felice, a Napoli. Il terzo è l’impianto di cavi sottomarini completamente nuovo negli Stati Uniti, in Massachusetts, che servirà il mercato nordamericano ad altissimo potenziale. Questo ci consentirà di supportare le esigenze dei nostri clienti e di continuare a perseguire i nostri impegni in materia di cambiamenti climatici”, ha commentato Hakan Ozmen, EVP Projects BU. La rivoluzionaria tecnologia in cavo sottomarino da 525 kV è infatti l’ultima innovazione del Gruppo ed è specificatamente progettata per sostenere la transizione energetica grazie alle sue principali caratteristiche che permettono di incrementare la capacità di trasmissione a 2 GW, ovvero più del doppio del valore raggiunto dai sistemi da 320 kV in corrente continua attualmente in essere. “Questo investimento conferma l’importanza strategica di Pikkala, già considerato il fiore all’occhiello del Gruppo per la transizione energetica. Grazie al passaggio a fonti energetiche rinnovabili, Pikkala è stato il primo impianto di cablaggio al mondo a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette. Tutte le attività di costruzione rispettano i più stringenti requisiti ambientali, riducendo al minimo gli impatti sull’ambiente e tutelando i bisogni degli stakeholder locali interessati, creando anche nuove e significative opportunità di lavoro” ha affermato Ferdinando Quartuccio, CEO di Prysmian Group Finlandia.
 
Per Prysmian Group lo stabilimento di Pikkala è un elemento fondamentale in quanto rappresenta un centro di eccellenza nella produzione di cavi high-tech destinati a interconnessioni terrestri e sottomarine per parchi eolici onshore e offshore a livello internazionale.
 
*  Capex (contrazione da CAPital EXpenditure, cioè le spese in conto capitale) indica in economia aziendale l’ammontare di flusso di cassa che un’impresa impiega per acquistare, mantenere o gestire le proprie immobilizzazioni operative, come edifici, terreni, impianti o attrezzature.