PERUGIA: NIGERIANO AGGREDISCE CARABINIERI

Redazione


Perugia
– Nella tarda serata di ieri, un equipaggio della locale Aliquota Radiomobile è intervenuto in un condominio dove era stata segnalata la presenza di un extracomunitario, cittadino nigeriano 32enne, che stava danneggiando il portone d'ingresso di un' abitazione.
I militari hanno rintracciato lo straniero all'interno di un mini appartamento disabitato in uno stato di alterazione psico-motoria talo da rendere necessario l'ausilio di un ulteriore pattuglie e del personale sanitario del servizio di guardia medica che, giunto sul posto, richiedeva l'applicazione di un trattamento sanitario obbligatorio.
Dopo gli accertamenti sanitari del caso l'uomo è stato condotto in caserma dove ha dato in escandescenze scagliandosi contro gli operanti colpendoli con calci e pugni. Per questo il nigeriano arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




LUCCA: RAPINATI CINESI

Redazione

Lucca – Alle ore 1,40 di stanotte pattuglie dell' U.P.G.S.P. della Questura sono intervenute a S. Anna, per una patita rapina in abitazione. Sul posto gli operatori prendevano contatti con il richiedente, un cittadino cinese del 1982, ivi residente, regolare sul territorio nazionale, il quale riferiva che alle precedenti ore 23,40 circa, appena rientrato a casa, veniva dapprima aggredito da un uomo armato di coltello che tentava di colpirlo, senza riuscirvi, e successivamente da altri due uomini che gli bloccavano le mani con due fascette di plastica chiudendogli poi la bocca con del nastro adesivo.

I malviventi, tutti e tre cinesi, sarebbero entrati precedentemente nell'abitazione arrampicandosi su un terrazzo e rompendo il vetro di una finestra. In quel momento all'interno dell'appartamento erano presenti la moglie del richiedente, nata nel 1990, regolare sul territorio nazionale, ed i tre figli minori della coppia che stavano dormendo. La donna, sentiti dei rumori, si alzava dal letto per andare a controllare, ma veniva subito bloccata dai malviventi che le chiudevano la bocca con del nastro adesivo lasciandole le mani libere per poter tenere in braccio la figlia più piccola di pochi mesi.

I tre uomini si impossessavano di due I-Phone, due computer portatili e due mini I-Pad, oltreché di una piccola somma in contanti che la coppia non ha saputo quantificare. Le vittime riferivano che i malviventi erano sicuramente loro connazionali in quanto si esprimevano in lingua cinese "mandarino" e tutti indossavano mascherine del tipo infermieristico e guanti. I rapinati, che non hanno riportato lesioni, sono i titolari del ristorante "Wok Sushi" ubicato in viale Einaudi a S. Anna; i rapinatori hanno dimostrato di sapere che la coppia gestisce proprio tale specifico ristorante. Le rapine tra cinesi sono purtroppo diffuse in zone ad alta densità di tale etnia, come ad esempio Prato. Sul posto per i rilievi e le successive indagini anche personale della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile.




CHIETI CENTRO COMMERCIALE SAMBUCETO: RUBA 800 EURO DI MERCE

Redazione

Chieti – Felpe, pantaloni, t-shirt ed altro abbigliamento sportivo, del valore complessivo di circa 800 euro, rappresentano il bottino del furto messo a segno, ieri sera, da un rumeno di 29 anni, in un centro commerciale di Sambuceto. L'uomo è stato però fermato, mentre cercava di allontanarsi, da una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti che, intervenuta in tempo, è riuscita a trarlo in arresto con l'accusa di furto aggravato, recuperando l'intera refurtiva. Il 29enne è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Alla fine dello scorso anno era stato già denunciato dagli stessi militari dopo aver messo a segno un furto di capi di abbigliamento in uno dei negozi di un centro commerciale e, a seguito di questo episodio, nei suoi confronti era stato emesso anche un foglio di via obbligatorio dal Comune di Chieti. Il rumeno è conosciuto anche nel pescarese per una serie di furti messi a segno sempre in centri commerciali.
Ieri sera l'uomo, dopo aver staccato le placche antitaccheggio dagli indumenti con un paio di forbici che aveva al seguito, ha riposto la refurtiva in una borsa ed ha cercato di uscire dal centro commerciale senza dare nell'occhio. Fortunatamente, però, il suo atteggiamento ha insospettito gli addetti alla vigilanza del centro commerciale che, dopo aver ritrovato sotto uno scaffale le placche antitaccheggio rimosse dagli tabella, hanno subito avvertito il 112. L'arrivo di una gazzella dell'Arma, impegnata in un servizio di controllo del territorio, è stato rapido tant'è che il rumeno non ha fatto in tempo a dileguarsi trovando, invece, gli uomini dell'Arma ad aspettarlo nel piazzale antistante il centro commerciale. Posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Sambuceto sarà processato con rito direttissimo questa mattina.




FIRENZE PANICO DA SERIAL KILLER: DONNA NUDA MORTA TROVATA LEGATA AD UN PALO

Redazione

Firenze – A Firenze si è scanicato il vero e proprio panico da killer. Legata a un palo, nuda e senza vita, "a braccia larghe come se fosse crocifissa", racconta il testimone che ha lanciato l'allarme. Ritrovamento inquietante alle porte di Firenze, in una località che si chiama Ugnano, in una strada secondaria, sotto un cavalcavia. Secondo gli investigatori, la donna potrebbe essere una prostituta uccisa da un cliente. Secondo gli investigatori, il modo in cui la donna è stata legata, la crocifissione, è casuale e chi lo ha fatto non aveva in mente alcun fine 'simbolico'. La zona è quella al confine tra Firenze e Scandicci, alla periferia ovest del capoluogo toscano. Le indagini Dai primi accertamenti sul cadavere non sono emersi segni di violenza. Riguardo il movente dell'omicidio, gli investigatori si limitano a parlare di ''una ragazza sbandata, che ha fatto un brutto incontro''. La vittima non è ancora stata identificata e l'ipotesi è che si tratti di una prostituta uccisa da un cliente. Il testimone L'uomo che ha dato l'allarme è uscito di casa per fare un giro in bicicletta, quando ha visto il corpo che si trovava in una strada secondaria, vicino all'Arno, sotto al cavalcavia della A1 nella zona di Ugnano. L'anno scorso un caso simile Sarebbe il secondo caso: l'anno scorso una prostituta sarebbe stata trovata legata con lo scotch nella stessa zona, ma fu trovata viva. Tra le ipotesi degli investigatori anche quella del serial killer. Esclusa l'ipotesi della rapina, perché lì vicino sono stati trovati vestiti e borsetta. 




TERNI TRUFFATORI E PUSHER: I CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI TERNI IN AZIONE

Redazione

Terni – Continuano serrati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Terni in particolare quelli dedicati al contrasto dei reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio. Nella decorsa serata, i Carabinieri della Stazione di Terni, coadiuvati da quelli del NORM- Al. Operativa della locale Compagnia, nel corso di uno specifico servizio svolto presso la stazione ferroviaria, hanno tratto in arresto un ternano 21enne, nullafacente, pregiudicato per reati inerenti stupefacenti, trovato in possesso di un panetto di gr.100 circa di hascisc, occultato in una valigia che aveva al seguito unitamente ad un "grinder"(tritaerba) utilizzato proprio per sezionare adeguatamente lo stupefacente. L'uomo ha passato la notte in camera di sicurezza a disposizione dell'A.G. per la direttissima di questa mattina.
I Carabinieri della Stazione di Papigno invece hanno denunciato per furto in abitazione e utilizzo indebito di carta bancomat due giovani incensurati (una 35enne ed un 28enne). I due, dopo che la ragazza aveva fatto amicizia acquisendone così la fiducia, hanno sottratto dall'abitazione di una 80enne il bancomat con il relativo PIN che poi hanno utilizzato per prelevare 600 euro. Le immediate indagini avviate dai militari, supportate anche dall'esame delle immagini estrapolate dalle telecamere attestate presso la banca interessata, hanno permesso in pochi giorni di identificare gli autori recuperando il denaro sottratto.
Giova sottolineare che non è consigliabile, poiché si facilita in modo consistente l'operato dei malfattori, scrivere il PIN del bancomat su foglietti riposti molte volte proprio nel portafogli, unitamente alla carta.




ROMA CASA DELL'ARCHITETTURA EX ACQUARIO ROMANO: OMAGGIO A ROBERTO FALLANI

Redazione


Roma – Dal 6 al 20 maggio la Casa dell’Architettura di Roma, suggestivo spazio dell’ex Acquario Romano, oggi sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, ospiterà un grande omaggio all’opera di un personaggio che ha espresso una poliedrica ed originale creatività nelle visioni artistiche di un futuro dal forte impatto visivo: Roberto Fallani.

Autore di ben 53 brevetti, di innovative sculture dai materiali più vari, di oggetti di arredamento tecnologico e fantastici scenari urbani, l’inventore-costruttore di origini toscane inizia la sua attività di designer ideando oggetti pratici, tecnologici e funzionali con grande attenzione al trasporto, montaggio, smontaggio, manovrabilità e misure, anticipando negli anni Ottanta alcuni dei principi strutturali su cui è tuttora basata la produzione delle grandi catene di distribuzione nel settore dell’arredamento.

La sua antologica, dal titolo FUTURO ANTERIORE, si protenderà in un itinerario multipiano di oltre una ventina di produzioni uniche tra ferro, legno, alluminio e materiali alchemici, in cui la progettazione tecnica ed ergonomica si abbinerà ad uno studio quasi ossessivo della forma e di quanto possa interagire con la persona determinando situazioni emozionali. Una mostra che, rivisitando il passato “onnivoro” del suo artefice, intende anche parlare ad una generazione che vive un’epoca di devastazione interiore dove ogni ambizione è compromessa ed in cui lo stesso futuro è già sintomo di un negazionismo (in)finito.

Una galleria di troni antropomorfi, lampade tecno-artistiche ed infissi saranno adibiti a veri e propri strumenti di comunicazione mentre un cuore in resina pulsante segnerà il battito sonoro del percorso espositivo: opere accuratamente selezionate negli oltre cinquant’anni di carriera di un autore concentrato principalmente nel rapporto umano-spaziale “dentro-fuori” dove la manipolazione biologica realizzata da un’arte ironica ma protesa al negazionismo rivela tutta la sua protensione ad indagare il futuro con lo sguardo sul presente-assente.

Tra le novità presentate anche il NeoVitruvio, una monumentale figura in alluminio fuso che lascia intravedere giunture scheletriche ed articolazioni tese non alla deformazione del nudo, ma alla scoperta della interiorità meccanica di ogni essere umano, e la seduta-scultura Skeleton nelle quali la “struttura” scheletrica si evidenzia in tutta la sua prorompenza, ammorbidita dalle imbottiture e sdrammatizzata dalla brillantezza e dal colore del pellame, tanto che, non si avverte assolutamente disagio nell’essere accolti dall’abbraccio di uno scheletro, che anzi diventa oggetto da toccare e con il quale interagire.

Nella filosofia di Fallani, le cui opere sono diffuse in una limitata produzione che interessa un mercato internazionale, l’attenzione al dettaglio è uno spunto iniziale per la una personale sintassi dove il linguaggio si struttura attraverso varie unità compositive – “il sostegno”, “il collegamento o raccordo”, “l’incastro-snodo”, la “modanatura-profilatura”, la “superficie” – elementi realizzati con pochi essenziali materiali ed in cui la molteplice permutazione se da un lato rende spesso l’opera difficilmente catalogabile, dall’altro contraddistingue lo stile e la progettualità del suo ideatore.

L’esposizione, con ingresso libero a tutti, sarà aperta con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì: 10-18
sabato: 9,30-12,30
Primo Sabato del mese e Domenica chiuso.

L'iniziativa è promossa dal Comitato Tecnico Scientifico della Casa dell'Architettura.




PEDOPORNOGRAFIA ONLINE: LA SVOLTA

Redazione

Sfruttano la Rete in tutta le sue potenzialità per adescare e sfruttare le giovani vittime, per poi scambiare, sempre in Rete, immagini e video delle loro azioni delittuose e immonde. Anche se non è semplice scovare i pedofili, il C.N.C.P.O. (Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia online ) dedica tutte le sue risorse per combattere il fenomeno.

Oggi in occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la violenza sui bambini, la polizia vuole testimoniare il suo impegno nel contrasto al fenomeno dell'abuso sui minori con i 55 arresti, i 344 denunciati e la chiusura di più 1600 siti solo nel 2013.

L'ultimo arresto è del 17 aprile con la scoperta di un pedofilo diciannovenne di Viareggio (Lucca) che attraverso facebook oppure alla "vecchia maniera", abbordandoli all'uscita delle scuole adescava minori. Nel suo computer e nel suo cellulare gli agenti della polizia postale hanno trovato numerose cartelline, ognuna riferita a un diverso ragazzino, con foto e video. Le immagini che riceveva le usava come ricatto per evitare che lo denunciassero e ricorreva alla violenza per costringere i ragazzini a subire le sue avances.

E all'utilizzo, da parte dei pedofili, delle nuove tecnologie per l'occultamento e la diffusione di immagini di abuso sessuale sui minori e per adescare soprattutto le giovani generazioni, sempre più diffusamente presenti nei social network, la polizia risponde con una sempre crescente professionalità e coordinamento con altre polizie o organizzazioni sensibili al problema.

Il C.N.C.P.O., istituito nel 2006, oltre a coordinare le indagini sull'abuso dei minori ha avviato, anche nell'ambito di progetti europei, procedure di dialogo con organizzazioni non governative e del mondo dell'industria, per perseguire strategie comuni di contrasto ai fenomeni di rischio della Rete, sfruttando avanzati settori di ricerca e di produzione di nuove tecnologie utili alle investigazioni.

Infatti, le sinergie sviluppate dal servizio Polizia postale e delle comunicazioni con aziende di rilievo del settore tecnologico hanno, ad esempio, consentito di affinare efficaci procedure che facilitano l'individuazione delle vittime da sottrarre al mercato criminale.

Altri progetti, avviati con il mondo scientifico e le università, hanno permesso di associare con scientifici margini di certezza le immagini digitali agli apparati di fotovideoripresa che le hanno prodotte.

Con l'apporto del mondo scientifico, le operazioni di polizia stanno dando maggiori frutti, sia nell' individuazione dei soggetti che producono il materiale pedopornografico, sia nell'identificazione delle vittime del fenomeno.

Mentre attraverso l'Unità Analisi dei Crimini Informatici (UACI), gli investigatori possono contare su un'equipe di psicologi della Polizia di Stato che, oltre a supportare le attività di indagine, fornisce l'analisi criminologica dei soggetti autori di reato che frequentano il web.

Sul fronte della prevenzione, invece, sta riscuotendo un grande consenso l'iniziativa itinerante di "Una vita di social" con il giro delle piazze italiane a bordo del truck e la pagine Facebook e Twitter per promuovere un percorso educativo dei ragazzi, ma anche dei genitori e degli insegnanti.




SENIGALLIA MALTEMPO: MARCHE IN GINOCCHIO, DUE MORTI E DECINE DI SFOLLATI

Redazione

Senigallia – A Senigallia, il maltempo in poche ore ha seminato una tragedia. Il bilancio è di due morti, decine di sfollati, migliaia di persone senza elettricità e telefono. Questo ha creato l'alluvione che ieri ha colpito le Marche, in particolare Senigallia, che ha registrato 170 millimetri di pioggia in poche ore. L'osservatore d'Italia, quasi da subito, ha fatto la cronaca dell'evento. Stato di allerta nella cittadina in provincia di Ancona per altre 72 ore e chiusura delle scuole "per due giorni". I fiumi sono straripati allagando case e strade. Numerose le frane. A Senigallia un 80enne, Aldo Cicetti, è stato trascinato via dall'acqua. A Pongelli un 86enne, Nicola Rossi, è morto per un malore. Centinaia gli operatori di protezione civile mobilitati. Gli sfollati Nella notte l'emergenza è stata quella di accogliere le decine di sfollati dell'alluvione del Misa, il fiume esondato nel pomeriggi di ieri. Il seminario vescovile, alcuni alberghi e 3 scuole hanno accolto gli abitanti di Senigallia in difficoltà. Si tratta di persone, per lo più residenti nel centro storico, che hanno le abitazioni invase dall'acqua o non possono raggiungerle a causa delle strade piene di fango e detriti. 700 coperte e 300 brande La Protezione civile ha smistato a Senigallia 300 brande, 700 coperte e torri faro, nei tre centri di accoglienza attrezzati per l'assistenza agli sfollati in tre scuole della città. Senza luce La situazione più critica resta quella del centro città, mentre l'energia elettrica continua a scarseggiare in un'area molto più vasta. Il livello del Misa è in costante diminuzione, ma la Protezione Civile segnala ancora alcune situazioni critiche nell'entroterra Arceviese. Rinforzi di mezzi, motopompe ed idrovore, dai comandi dei vigili del fuoco di Umbria, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha preannunciato la richiesta dello stato di emergenza. La solidarietà di Renzi, Alfano e Boldrini Solidarietà, vicinanza, promessa di aiuti “tempestivi” dal governo per affrontare l’emergenza. Il premier Matteo Renzi ha chiamato il governatore Gian Mario Spacca al termine di una giornata in cui ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità e garantito che si tiene "in contatto costante" con il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. “Vicina alle famiglie colpite e ai volontari” anche il presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha assicurato il massimo sforzo da parte delle prefetture delle Marche. 

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SENIGALLIA MALTEMPO:EVACUATO IL CENTRO. IL LIVELLO DEL FIUME MISA PREOCCUPA LA PROTEZIONE CIVILE




FINALE COPPA ITALIA, SCONTRI TRA TIFOSI: ULTRÀ NAPOLETANO RIDOTTO IN FIN DI VITA

di Christian Montagna

Roma – La sana competizione sportiva soprattutto in Italia è appannaggio a pochi. Quando sfocia poi nella guerriglia diventa ancora più terribile. Prima del match Fiorentina- Napoli, la finale di Coppa Italia, disputata allo stadio Olimpico di Roma, le forze dell’ordine si sono imbattute in gruppi di tifosi esaltati. Nei pressi di Ponte Milvio alcun ultras hanno lanciato bottiglie e sassi contro le forze dell’ordine, quasi fossero loro a decidere gli esiti delle partite. All’altezza del ponte Duca d’Aosta tifosi napoletani e fiorentini si sono scontrati come se fossero su un ring. E’ stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ristabilire la calma. Ancora più grave l’episodio verificatosi in Viale Tor di Quinto in cui tre tifosi napoletani sono rimasti feriti. Il più grave, un trentenne, addirittura in fin di vita è stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito, ospedale in cui si trovava già un altro ultrà. A ferire il trentenne sarebbe stato un colpo di arma da fuoco. La Questura però ha fatto sapere che in questo caso non si trattava di scontri tra tifosi. Le indagini sono in corso tutt’ora. I tafferugli però son cominciati già sulle autostrade che portavano i pullman di tifosi nella capitale, esattamente alla stazioni di servizio all’altezza di Arezzo, lungo la corsia Sud dell’autostrada del Sole. Offese, minacce e spintoni. Anche allo stadio la competizione, ribadisco non sana, si è fatta sentire: un vigile del fuoco è stato colpito da un petardo lanciato dalla curva. Inizialmente da rinviare, dopo lunghe trattative si è deciso di giocare la partita. Una manifestazione inaccettabile, una violenza inaudita e insensata che non può essere taciuta. Ci vogliono seri provvedimenti e gravi sanzioni per chi continua a trasformare il gioco del calcio in una guerriglia urbana. Non è spiegabile, non c’è giustificazione plausibile a cotanta barbaria. Come sempre a rimetterci devono essere le forze dell’ordine che involontariamente risultano coinvolte. Notizie,queste, che rispecchiano a pieno la società in cui stiamo vivendo, senza valori, senza rispetto e senza nemmeno una sana competizione da gioco. Indignazione allo stato puro!




SENIGALLIA MALTEMPO:EVACUATO IL CENTRO. IL LIVELLO DEL FIUME MISA PREOCCUPA LA PROTEZIONE CIVILE

di Cinzia Marchegiani

Senigallia (AN) – Situazione di allerta alluvione nelle Marche. Con l’avviso di condizione avverse n.16 diramato ieri, la Protezione Civile informava della situazione meteo generale e la tendenza al peggioramento dovuto alla permanenza di una circolazione ciclonica e il suo successivo spostamento verso levante, condizioni che ipotizzavano precipitazioni abbondanti a prevalente rovescio e successivamente anche un rafforzo dei venti di bora, con conseguente aumento del moto ondoso, soprattutto la possibilità di mareggiate su tutta la fascia costiera. Purtroppo la previsione meteo é diventata reale e lo stato di allerta più importante ha coinvolto il comune di Senigallia dove il fiume Misa ha raggiunto livelli molto preoccupanti, tale da chiudere il Ponte Garibaldi. Il sito del Comune inaccessibile, inizialmente aveva diramato il comunicato di allerta. Dalla bacheca personale di Facebook del Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, si possono leggere le indicazioni alla popolazione che impongono l’evacuazione nella zona contigua al fiume: “Sgombrare immediatamente le auto lungo il canale, via Portici Ercolani, via XX settembre, via Costa, via Rossini e le altre. Chiudere tutti i negozi in centro. Non transitare e allontanarsi dalla zona fiume.” Un residente del posto nel centro storico di Senigallia conferma all’Osservatore d’Italia la gravità della situazione. Ora ci siamo allontanati dal centro, troppo pericoloso e il tempo sembra non migliorare, continua a piovere e il fiume Misa mette troppa paura. Le foto appena inviate lasciano poco all’immaginazione e la preoccupazione dei residenti è tangibile. Il fiume Misa, si apprende dai giornali locali, in alcuni punti ha già è esondato anche in prossimità del Porto, allagando i locali di un ristorante situato a pochi metri del porto Canale. Attualmente la preoccupazione più grande è il maltempo che sembra non cedere tregua poiché ancora piove, e la bora (anticipata anche nel bollettino di ieri) sembra non facilitare il deflusso dell’acqua nel mare e quindi il livello del fiume non è agevolato a scendere.
Il sito del Comune rimane ancora inaccessibile, la comunicazione fra i residenti è agevolata dal social network. A testimonianza che in condizioni di pericolo collettivo, questo strumento mette a disposizione canali alternativi che nella necessità riescono davvero a fare informazione e aiutare nei momenti di panico. 




ROMA: FUNERALI SOLENNI PER IL VICE COMMISSARIO DI POLIZIA ROBERTO MANCINI… INTANTO I ROGHI TOSSICI CONTINUANO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!

 

Oggi sabato 3 maggio alle 11:30 funerale solenne al cimitero monumentale del Verano per il vice Commissario di Polizia che scoprì i traffici illeciti nella Terra dei Fuochi. L’Osservatore d’Italia lo saluta con questa bellissima frase di Fabio Panebianco, a ricordo della sua vita e del suo prezioso esempio, guida per tutte le persone oneste: “La dignità è un seme che germoglia e diventa fiore di libertà solo sul terreno della coscienza.” E coscienza sia!

 

di Cinzia Marchegiani
Roma – Oggi si celebreranno i funerali solenni del vice commissario Roberto Mancini, ormai tutti conoscono la sua storia e la sua tragedia. Un linfoma di Hodgking perché indagò sui traffici dei rifiuti tossici e velenosi nella Terra dei Fuochi, morto nel silenzio imbarazzante dello Stato, liquidato con un assegno di soli cinquemila euro. La condanna corale si è registrata in ogni parte d’Italia, mentre il ricordo del suo valore è menzionato da tutti i politici, ora che è morto, ora che la mamma non è più sotto il Parlamento a chiedere giustizia. Ma cos’è la giustizia in Italia, è un valore, una medaglia alle imprese eroiche di qualcuno che in realtà ha fatto il proprio dovere? Roberto Mancini non è l’unica vittima di questa piaga italiana, è la follia di un disastro ambientale che nessuno è capace di contrastare. Sono state emanate leggi speciali, sono state fatte inchieste sulla camorra e i rapporti con le istituzioni che per tantissimi anni hanno permesso di violentare la propria terra con i peggiori rifiuti, interrando e ricoprendo la morte, ma purtroppo alcun leader di governo ha invocato il principio alla tutela della salute pubblica.

Il M5S aveva proposto il funerale di Stato per Roberto Mancini. Mai l’indifferenza e la superficialità è stata così concreta. I politici si chiedono cosa sta accadendo in queste terre tanto famose per il traffico dei rifiuti illeciti, cosa si è fatto e cosa serve per ripristinare la legalità? Eppure basta leggere le continue denunce degli abitanti di Scampia per rendersi conto del loro grido ancora inascoltato. Il sito la “Terra dei Fuochi” che monitora questi territori, riceve e dirama le informazioni molto capillari sui roghi che continuano senza però allarmare gli amministratori politici locali, nazionali, dell’esercito… di nessuno. Roberto Mancini è morto, i bambini colpiti da terribili tumori, famiglie devastate da morti non arginate sono state immolate per nulla, ancora tutto sembra continuare nell’ordinaria follia di questo paese.

La denuncia di questa situazione cristallizzata, imprigionata dalle responsabilità ancora da accertare, arriva proprio dal sito “Terra dei Fuochi”, la riportiamo nell’interezza, perché solo chi vive ogni giorno il delirio di una terra senza legge, può riportare la sofferenza, l’indignazione per questo Stato assente in tutte le sue istituzioni: “ In questi giorni dopo una lunga malattia si è spento Roberto Mancini. Il cinquantatreenne agente di polizia che in passato ha indagato sul traffico dei rifiuti, le cui informative sono state tenute per anni nei cassetti delle istituzioni preposte.

Ci sarebbero diversi interrogativi da porre sulla vicenda, ma nel momento del dolore siamo vicini alla sua famiglia e dispiaciuti per la dolorosa perdita. Pertanto, il modo migliore per ricordarlo crediamo che sia chiedere conto, non solo su come si sia taciuto per così tanto tempo, ma soprattutto su come lo scempio possa continuare indisturbato ancora oggi con decine e decine di ‘Roghi Tossici’ al giorno, a centinaia ogni mese!! E ciononostante nessuno interviene concretamente. Com'è possibile tutto ciò? Nel frattempo la disinformazione dilaga e nessuno dice che oltre ai rifiuti interrati su cui indagava Mancini, tutt'oggi la Terra dei Fuochi continua a bruciare ed è purtroppo ancora ‘viva e vegeta’, nonostante leggi speciali, decreti legge e promesse di invio dell'Esercito. I rifiuti speciali, tossici e nocivi continuano a fumare!

Rifiuti Speciali tuttora continuamente scaricati direttamente in superficie per smaltirli e/o riciclarli illegalmente dandoli alle fiamme a cielo aperto (a ogni ora del giorno e soprattutto di notte).

È questa la vera piaga! Se non si fermeranno i Roghi Tossici, qualsiasi cosa diventerà solo speculazione politica e un grande business (l'ennesima truffa) sulla pelle di tutti noi. Ma questo nessuno lo dice con chiarezza. Nessuno ne parla, altrimenti dovrebbe ammettere la presa in giro del Governo, della Regione, dei Ministri e di quanti continuano a fare solo oscene passerelle su un immenso problema. E intanto si continua a bruciare, anche oggi… La disinformazione che si sta contribuendo a fare intorno a questo argomento così complesso e variegato, sta diventando funzionale a chi ha voluto distruggere il nostro territorio e continua a farlo. Sentite condoglianze alla famiglia di Roberto Mancini, riposa in pace.”

Arrivano incessanti le segnalazioni di semplici cittadini, che postando sui social network le ultime immagini del rogo appena immortalato commentano:”Non si fermano mai, nemmeno il primo maggio! Anzi, ne approfittano proprio nei giorni di festa perché c’è meno organico. Ne approfittano al cambio di turno, nelle ore di spacco, nella notte, durante le partite di calcio. Ogni occasione è buona per bruciare Rifiuti Speciali e non c'è niente di meglio dell'Asse Mediano sopraelevato a mo' di mega inceneritore per consentire la combustione perfino quando piove!!
Ormai sono tecniche collaudate. Tutti sanno e nessuno interviene concretamente!”

Ecco Roberto Mancini, ti vogliamo ricordare così, con quel silenzio oggi rotto da quella politica fatta di slogan ad effetto, dalle campagne elettorali sempre in onda. Sei stato un cittadino modello, dedito al tuo lavoro, al giuramento e amore per la tua patria. Ti ricordiamo per il tuo impegno che genera un modello. Oggi accanto al tuo feretro ci saranno forse tanti personaggi “famosi”… ma sappi che quelli che ti rendono onore, sono gli occhi e il cuore dei piccoli bambini che crescono col valore che gli hai insegnato, non certo l’eco di vuote parole per fare spettacolo. Ciao Roberto, ora c’è un popolo che deve fare i conti con il fuoco dei rifiuti, bombe di polvere che ancora si andranno a sedimentare sui tetti delle scuole, dei giardini, sulle finestre degli ospedali..dappertutto purtroppo.

Per te Roberto funerali solenni, a Roma San Lorenzo al Cimitero del Verano alle 11:30, L’Osservatore d’Italia ti saluta con questa bellissima frase di Fabio Panebianco, a ricordo della tua vita e del tuo prezioso esempio, guida per tutte le persone oneste: “La dignità è un seme che germoglia e diventa fiore di libertà solo sul terreno della coscienza.” E coscienza sia!

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