SAMANTHA CRISTOFORETTI; OGGI IL RIENTRO DALLO SPAZIO

di Angelo Barraco
 
Samantha Cristoforetti e i suoi compagni di viaggio Terry Virts ed Anton Schkaplerov, dopo aver ultimato il test delle tute per il rientro e dopo 200 giorni a bordo della Stazione spaziale i tre, dopo le ultime foto ricordo e gli abbracci, hanno salutato i colleghi e sono andati via per un viaggio che durerà 200 minuti e li porterà sulla terra. I tre astronauti affronteranno un viaggio di rientro in totale relax e potranno ammirare dagli oblò la terra, in attesa della fase successiva che è la più difficile, ovvero l’atterraggio. Intanto in Kazakhstan tutto è pronto per accogliere i tre astronauti non appena giungeranno dallo spazio. Dopo l’atterraggio verranno effettuati alcuni accertamenti medici sul posto, Samantha  Cristoforetti e Terry Virts andranno, con un volo della Nasa, presso il centro spaziale di Huston. Samantha deporrà i dati scientifici raccolti e passerà un periodo di riabilitazione necessario per il lungo periodo trascorso in assenza di gravità. Mercoledì 10 vi sarà il passaggio di consegne della Iss da Virts a Gennady Padalka, che andrà nello spazio dove vi resterà fino a settembre. Samantha Cristoforetti, non appena avrà terminato la missione, avrà trascorso 199 giorni nello spazio, viaggiando per 84 milioni di miglia. Il 12 maggio batterà il record femminile di permanenza in orbita. Noi la stiamo aspettando. 



ISIS: OBAMA INVIA 500 UOMINI A BAGHDAD

di Angelo Barraco
 
L’Isis avanza inesorabile senza sosta e conquista terre e uccide uomini senza pietà, a seguito dell’ultima avanzata degli jihadisti in Iraq ed in Siria, l’amministrazione Obama ha deciso di cambiare strategia di attacco e sta pensando di creare una base militare nella provincia di al-Anbar e di inviare addestratori per aiutare l’esercito di Baghdad a riconquistare la città di Ramadi ormai in mano all’Isis.
 
La Casa Bianca e il Pentagono pensano di inviare circa 500 uomini e voglio accellerare l’addestramento dei soldati iracheni. L’idea è quella di sfruttare Al Taqqadum, una base militare vicino la città di Habbaniyah. Vi sono al momento circa 3.080 soldati americani che hanno impedito all’Isis di realizzare importanti conquiste.
 
Le ultime conquiste Isis. Recentemente l’Isis ha conquistato una centrale elettrica situata nella zona ovest di Sirte, in Libia. La conquista è avvenuta dopo violentissimi scontri con le forze di Misurata e ad annunciare tutto ciò sono i Jihadisti.La milizia di Misurata non è riuscita a contrastare l’avanzata e ha dovuto consegnare l’area ai Jihadisti. In un messaggio lo Stato Islamico  ha affermato che “"i soldati del califfato hanno preso d'assalto la centrale a vapore che gli atei di Fajr Libya” continuano dicendo che le milizie islamiche “occupano all'ovest di Sirte. Con tutte le nostre armi, la centrale è controllata su tutte le direttrici grazie a Dio e alla sua potenza. Anche la città di Sirte è totalmente libera, grazie a Dio”.
 
Le minacce dell’Isis non si fermano, e Abu Yasser al-Sahrawi ha detto di avere armi sufficienti per  conquistare Sweida (una provincia a drusa)e che negli Usa numerosi kamikaze sarebbero sparsi ovunque. Inoltre, seppure Israele intervenisse “cadrebbe, proprio come la città di Dara”. Contrastare l’Isis non è semplice poichè imprevedibili e non metodici. Un altro attacco è stato sventato pochi giorni fa, esattamente nell’area di Falluja, dove le forze armate irachene hanno sventato un duplice attentato jhiadista indirizzato a due diverse basi militari, rispettivamente a nord e a sud della seconda provincia a maggioranza sunnita della regione di al-Anbar, nell'Iraq occidentale. L'attacco suicida messo in piedi dall'Isis, avrebbe previsto 2 veicoli bomba da una parte e 4 automezzi tra cui una ruspa dall'altra. Per contrastarlo, i militari iracheni hanno utilizzato dei missili anticarro a guida laser di matrice Russa, i “Kornet”, capaci di uccidere i kamikaze e neutralizzare il pericolo.



BRUXELLES: FAMIGLIA MONOPARENTALE E GENITORIALITA' LGBT IN EVOLUZIONE

di A.B.
 
Bruxelles – L’approvazione di oggi è avvenuta con 341 si e 281 no e vi sono stati 81 astenuti. 
 
Il concetto di famiglia sta cambiando e con l’emancipazione delle coppie di fatto all’interno della nostra società vi è maggiore possibilità che costoro possano avere riconosciti pieni diritti. Il Parlamento europeo ha chiesto ai paesi e alle istituzioni Ue di tener conto di queste evoluzioni in merito al concetto di famiglia per estendere le norme che servono per tutelare i gay.
 
Nel testo di una raccomandazione sulla parità di genere che è stata approvata oggi a maggioranza, gli eurodeputati scrivono che vista l’evoluzione che è avvenuta in merito al concetto di famiglia nel tempo, “le normative in ambito familiare e lavorativo siano rese piu' complete per quanto concerne le famiglie monoparentali e genitorialita' LGTB”.
 
Il Parlamento di Strasburgo, tre mesi fa, aveva votato una relazione in cui si diceva e prendeva atto della legalizzazione del matrimonio e delle unioni civili tra persone dello stesso sesso che è crescente in molti paesi del mondo e incoraggiava le istituzioni e gli Stati membri dell’Ue alla riflessione sul riconoscimento del matrimonio e dell’unione civile tra persone dello stesso sesso in quanto “questione politica, sociale e di diritti umani e civili”.
 
Tale argomento quindi, non è la prima volta che viene votato. . Oggi si è parlato della lotta contro la violenza sulle donne, dei diritti dei disabili, dei migranti, minoranze etniche, donne Rom, donne anziane, madri sole ed LGBT, ovvero Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. 



LIBIA: LIBERATO IL MEDICO ITALIANO

Redazione

E’ stato liberato il medico italiano Ignazio Scaravilli, rapito il 6 gennaio in Libia, grazie ai buoni uffici del governo di Tripoli ed e' fortunatamente in buone condizioni di salute. La notizia è stata diffusa da fonti vicine all'Unita' di crisi della Farnesina in contatto con altri apparati dello Stato.

Il 68 enne medico catanese dovrebbe essere rimpatriato entro un paio di giorni. Scaravilli era stato visto l'ultima volta alla conclusione del suo turno di lavoro all'ospedale di Dar Al Wafa, a Tripoli e secondo quanto riferito dal sito dell'Huffington Post,sarebbe stato liberato una settimana fa con un blitz della polizia dell'esecutivo di Tripoli, controllato dalle milizie islamiste.

Il gruppo che aveva rapito Scaravilli era di criminali comuni e jihadisti legato ad Ansar-al-Sharia, i libici schierati con l'Isis.




CINA, STRAGE: UOMO SPARA SULLA FOLLA, 4 I MORTI

di Angelo Barraco

Pechino – Un uomo di 55 anni ha sparato con un fucile da caccia a cinque suoi compaesani della contea di Suning, uccidendone due e provocando il ferimento di altri tre soggetti. Tale vicenda si è svolta nella provincia nord-orientale dello Hebei che confina con Pechino. Ma la tragica vicenda non ha avuto il suo fine con l’uccisione di due persone e il ferimento di tre, poiché dopo tale avvenimento la Polizia si è mobilitata per una caccia all’uomo, ma il soggetto è riuscito ad uccidere due agenti, successivamente è stato ucciso presso la sua casa. L’uomo si chiamava Liu Shuangrui e le ragioni che lo hanno spinto a compiere tale strage sono tutt’ora ignote. Il gesto ha sconvolto la cittadina poiché si tratta di un paese dove vi sono forti restrizioni sul porto d’armi.
 
Anche in Italia si è verificato un caso analogo. Un uomo di 48 anni ha ferito la moglie con un fucile a pompa, successivamente si è barricato in casa e per almeno un’ora e mezza si è messo a sparare sulla folla uccidendo quattro persone e ferendone cinque. Sono rimasti feriti anche un Carabiniere e un Vigile Urbano. Le cause che avrebbero indotto l’uomo a compiere tale gesto sarebbero da ricondurre a futili motivi. 



ISIS, SIRTE : CONQUISTATA CENTRALE ELETTRICA

di Angelo Barraco
 
L’Isis avanza senza sosta, combatte, uccide e conquista senza guardare in faccia nessuno. Questa volta l’Isis ha conquistato una centrale elettrica situata nella zona ovest di Sirte, in Libia. La conquista è avvenuta dopo violentissimi scontri con le forze di Misurata e ad annunciare tutto ciò sono i Jihadisti. La milizia di Misurata non è riuscita a contrastare l’avanzata e ha dovuto consegnare l’area ai Jihadisti. In un messaggio lo Stato Islamico  ha affermato che “"i soldati del califfato hanno preso d'assalto la centrale a vapore che gli atei di Fajr Libya” continuano dicendo che le milizie islamiche “occupano all'ovest di Sirte. Con tutte le nostre armi, la centrale è controllata su tutte le direttrici grazie a Dio e alla sua potenza. Anche la città di Sirte è totalmente libera, grazie a Dio”.
 
Le minacce dell’Isis non si fermano, e Abu Yasser al-Sahrawi ha detto di avere armi sufficienti per  conquistare Sweida (una provincia a drusa)e che negli Usa numerosi kamikaze sarebbero sparsi ovunque. Inoltre, seppure Israele intervenisse “cadrebbe, proprio come la città di Dara”. Contrastare l’Isis non è semplice poichè imprevedibili e non metodici.
 
Un altro attacco è stato sventato pochi giorni fa, esattamente nell’area di Falluja, dove le forze armate irachene hanno sventato un duplice attentato jhiadista indirizzato a due diverse basi militari, rispettivamente a nord e a sud della seconda provincia a maggioranza sunnita della regione di al-Anbar, nell'Iraq occidentale. L'attacco suicida messo in piedi dall'Isis, avrebbe previsto 2 veicoli bomba da una parte e 4 automezzi tra cui una ruspa dall'altra. Per contrastarlo, i militari iracheni hanno utilizzato dei missili anticarro a guida laser di matrice Russa, i “Kornet”, capaci di uccidere i kamikaze e neutralizzare il pericolo.



GRECIA: SI CERCA L’ACCORDO CON I CREDITORI INTERNAZIONALI

di Cinzia Marchegiani

Grecia –
Grandi speranze e aspettative attendono il popolo ellenico. Sul piatto della bilancia  per la Grecia ci sono momenti decisivi, poiché sembra sempre più vicino l’accordo sugli obiettivi di avanzo per i prossimi anni con i creditori internazionali. Lo stesso premier Tsipras inviata al contempo i Paesi del Sud Europa, Italia compresa, ad appoggiare la posizione di Atene nel loro proprio interesse. Ma il premier greco percisa e ammonisce: “Basta che ci sia un atteggiamento positivo sulle proposte alternative al taglio delle pensioni o all'imposizione di misure recessive”.

Il premier ellenico, dopo quattro mesi di infruttuoso negoziato, auspica che dall'incontro messo in agenda domani tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, emergano discussioni di merito e la definizione di tempi chiari per un accordo sul programma di riforme che sblocchi gli aiuti finanziari necessari ad evitare il default del Paese e una probabile conseguente uscita dall'euro. Intanto è arrivata la nuova proposta di riforme che ha ricevuto Commissione UE da parte delle autorità greche che potrebbe sbloccare i nuovi finanziamenti ad Atene. Ma ll’opinione del leader di Syriza riguardo lo scetticismo manifestato da Ue, Bce e Fmi alle proposte avanzate dal governo greco in alternative ai tagli e a nuove strette fiscali é sintomo della resistenza a riconoscere il fallimento delle riforme operate negli ultimi cinque anni dalla Grecia. 

Tsipras, che tra l’altro esclude nuove elezioni, è consapevole che se la situazione dovesse evolvere nel modo non sperato, sarebbe l'inizio della fine della zona euro e porterebbe i mercati immediatamente a cercare la prossima vittima. Italia e Spagna sono anch’esse in una situazione economica critica e guardano con attenzione l’evolversi di questa trattativa Grecia-UE, poiché il suo fallimento innescherebbe reazioni a catena devastanti anche per i paesi membri del sud Europa. Ecco perché è fondamentale che questi governi diano appoggio alla posizione della Grecia soprattutto nel loro interesse, che lo stesso Tsipras si auspica. L’UE si dimostra cinica e impietosa che come un grande ciclone sta abbattendo tutela sociale e diritti universali, ottenuti con grande sacrificio e che da sempre sono alla guida dei paesi democratici.




TIRANA: CHIESTO L'ARRESTO PER BECCHETTI

di Silvio Rossi

Tirana – Tutto è iniziato, o meglio ha iniziato a finire, con l’inchiesta di Report. Non è la prima volta che i servizi condotti dalla squadra capitanata da Milena Gabbanelli hanno messo in luce gli elementi oscuri che si nascondono dietro storie apparentemente di successo. Il patron di Agon Channel, televisione nata due anni fa in Albania, che trasmette dallo scorso novembre trasmette anche in Italia sul canale 33, ha ricevuto una richiesta di arresto dalla procura di Tirana per riciclaggio di denaro e falso in documentazione. Il procuratore albanese ha disposto anche il sequestro dei pacchetti azionari e dei conti correnti dell’imprenditore romano. Una richiesta di arresto è stata emanata anche nei confronti di Mauro de Renzis, collaboratore di Becchetti, mentre Liliana Condomitti, sua madre, e Erjona Troplini, una collaboratrice albanese dell’imprenditore, sono state accusate a piede libero. L’arresto è stato disposto anche per una dipendente di una banca albanese, che ha favorito le transazioni sotto inchiesta.

L’inchiesta è stata avviata lo scorso anno, e riguarda le attività nel settore dell’energia, principalmente condotte dalla società BEG, impegnata, tra l’altro, nella costruzione della più grande centrale idroelettrica albanese, mai realizzata, per la quale Becchetti sembra sia stato indennizzato con una notevole cifra per il “mancato introito”. Becchetti non è nuovo all’attenzione della procura albanese. Già alcuni anni fa la BEG è stata indagata per riciclaggio di rifiuti, per conto di Manlio Cerroni, proprietario della discarica di Malagrotta, e zio di Becchetti. La richiesta di arresto potrebbe significare la “fine delle trasmissioni” per un progetto imprenditoriale che aveva suscitato più di una perplessità tra gli analisti del settore, ma che aveva anche sollecitato l’interesse di numerosi professionisti, che avevano ceduto alle lusinghe di Becchetti, tra cui Alessio Vinci, che aveva però lasciato la TV già lo scorso luglio, Antonio Caprarica, che è durato solo qualche settimana prima di lasciare perché “così non è possibile lavorare”, e molti volti noti del panorama televisivo italiano, come Simona Ventura, Sabrina Ferilli, e ultima in ordine di tempo, Veronica Maya, che stanno cercando ora di abbandonare la nave prima del definitivo inabissamento.




LONDRA: LA "ROYAL NAVY" SALVA OLTRE 1000 MIGRANTI

di A.B.
 
Londra – La nave di sbarco Hms Bulwark della Royal Navy britannica, ha salvato più di 1000 migranti di fronte alle coste libiche con operazioni che si sono protratte fino a tardi. L’operazione è stata definita “"la piu' vasta finora per la Royal Navy”. Sono stati impiegati anche elicotteri e sono state svolte ben cinque missioni per salvare i migranti, vi erano anche donne in gravidanza.
 
Le missioni della notte scorsa portano il numero degli immigrati salvati dalla Marina britannica a 2.700. Ricordiamo le recenti 15 operazioni di salvataggio e soccorso per 3.480 migranti nella giornata di domenica. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Le imbarcazioni che hanno chiesto aiuto via satellite  erano: 9 barconi e 6 gommoni che si trovavano a circa 45 miglia dalle coste libiche.  Hanno partecipato anche il rimorchiatore “Phoenix”, già impiegato in altre importanti operazioni di soccorso in mare e le navi della Marina militare tedesca “Hessen”, “Berlin” e “Le Eithne”. 



OSCAR PISTORIUS: SCARCERATO DOPO DIECI MESI

di Angelo Barraco
 
Pretoria – Oscar Pistorius, il famoso atleta sudamericano che lo scorso ottobre ha subito una condanna a 5 anni di reclusione per l’omicidio della sua fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto il 14 febbraio del 2013, verrà rilasciato sulla parola il 21 agosto. A riferire la circostanza non sono semplici voci, ma sono i familiari dell’atleta e le autorità penitenziarie di Pretoria. L’interdizione di Pistorius nel carcere Kgosi Mampuru II di Pretoria era avvenuta il 21 ottobre scorso ed esattamente dopo 10 mesi ne scirà per buona condotta, come prevede la legge.L’atleta sconterà il resto della pena in libertà vigilata. E’ stata fissata dai giudici, per il mese di novembre, il processo d’appello che è stato richiesto dalla procura e che ha considerato la condanna troppo lieve.
 
Ma come si sono svolti i fatti? Le manette ai polsi di Pistorius scattano il 14 febbraio 2013 dove viene fermato ed interrogato dalla Polizia ed è accusato di aver sparato alla propria ragazza, esattamente 8 giorni dopo l’arresto, il 22 febbraio, dopo il carcere e udienze gli viene concessa la libertà su cauzione. Il 28 marzo altra novità, gli viene concessa al soggetto la possibilità di viaggiare all’estero. Una data importante è il 3 marzo 2014, data di inizio del processo, ma la svolta arriva il 12 settembre, quando Pistorium viene arrestato con l’accusa di omicidio corposo. In data 21 ottobre viene condannato a 5 anni di carcere per omicidio colposo e a 3 anni (sospesi con la condizionale) per possesso di armi da fuoco. Nel novembre del 2014 la procura suafricana è ricorsa in appello contro la sentenza che aveva sorpreso l’ambiente giudiziario.  I difensori di Pistorius hanno impugnato il ricorso della corte, ma è stato rigettato dal giudice  Thokozile Masipa nel marzo del 2015. 



ELEZIONI TURCHIA: SCONFITTA PER IL PRESIDENTE ERDOGAN

di Alessandro Rosa

Istanbul – Il 7 giugno 2015 la Turchia è andata al voto per rinnovare il Parlamento, con un’ affluenza dell'86%. 54 milioni di elettori hanno consegnato una risultato inaspettato per il Presidente Erdogan, il suo partito conservatore AkP per la prima volta dopo 13 anni perde la maggioranza assoluta, anche se rimane il primo partito. Entra di prepotenza nella scena politica del paese il partito curdo Hdp nato solo lo scorso anno, la sua performance inaspettata ha fatto superare l’alta soglia di sbarramento del 10% che lo porta diritto nel parlamento.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan mirava ad incassare la maggioranza assoluta con ben 367 seggi per poter realizzare il presidenzialismo d’acciaio e cambiare la costituzione dello stesso paese. Amaro però è il responso delle urne che attestano il partito di ispirazione Islamica di Erdogan solo al 40% con  un magro botino si soli 258 seggi, non centrando assolutamente l’obiettivo impostosi. All'opposizione conquista circa il 25% dei suffragi il kemalista Chp e 131 rappresentanti, il nazionalista Mhp con oltre il 16% e 82 parlamentari ed infine il partito filo-curdo Hdp che ha sfiorato il 13% ed entra per la prima volta in Parlamento con 78-80 deputati. Ciò significa che le opposizione potrebbero formare un governo di coalizione, avendo più di 290 seggi.

SCONFITTA INESORABILE PER ERDOGAN, NON CI SARA’ IL PRESIDENZIALISMO
Non solo non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta, ma per Erdogan queste elezioni parlano di sconfitta inesorabile. Il suo partito ha incassato solo il 40% lontano assai da quel 60% dei suffragi che gli avrebbero permesso di indire il referendum per conquistare il potere esecutivo che avrebbe consegnato alla Turchia ad una Repubblica presidenziale, con lui al comando.
La Turchia, pur essendo ancora un paese conservatore, con queste elezioni ha frenato e ridimensionato il Presidente Erdogan. Ora gli occhi sono puntati sulle possibile alleanze, i nazionalisti dell'Mhp potrebbero allearsi con il partito'Akp, anche se prima del voto i tre partiti di opposizione hanno escluso ogni alleanza con l'Akp, dopo che per anni hanno denunciato  le spinte dittatoriali e islamiche del "sultano" e la corruzione emersa con le inchieste sulla Tangentopoli del Bosforo, affossate dal potere.

I tre partiti Chp, Mhp e Hdp invero potrebbero cercare un'intesa, l'Hdp e l'Mhp potrebbero superare i loro conflitti interni almeno per togliere all'Akp il potere fino al voto anticipato, che spetta al presidente decidere se e quando convocare. Il segretario generale del Chp, Gursel Tekin proprio in riferimento a scenari ancora tutti da ipotizzare ha dichiarato"La democrazia ha vinto. Non sembra possibile un governo di un singolo partito. È chiaro che ci sarà un governo di coalizione".