Lucio Battisti, 5 marzo 1943 – 5 marzo 2020: “Mi ritorni in mente”

22 anni sono passati dalla morte di Lucio Battisti, era il 9 settembre del 1998 quando si spense all’ospedale San Paolo di Milano all’età di 55 anni e nel giorno in cui avrebbe compiuto 77 anni – Battisti nacque a Poggio Bustone il 5 Marzo del 1943 – a chi lo ha amato e a chi lo ama tutt’oggi ritornano in mente le sue canzoni, vere e proprie pietre miliari della canzone italiana scritte insieme a Fausto Rapetti – Mogol – e nell’ultima fase della sua vita con la moglie Grazia Letizia Veronese, sotto lo pseudonimo Velezia, e con Pasquale Panella.

E oggi, nel giorno in cui ricorre la ricorrenza del suo compleanno le radio fanno a gara a ritrasmettere i grandi classici che ci ha regalato e le tv recuperano le sue partecipazioni televisive per ritrasmetterle in onore del grande Lucio.

Non ti dimentichiamo Lucio e ancora grazie per averci regalato le tue bellissime canzoni.




Forlì Cesena, sequestrato un immobile: un santone si riuniva con la sua setta

Venivano consumati reati quali truffa aggravata, violenza sessuale ed esercizio della professione medica

La Polizia di Stato di Forlì Cesena ha sottoposto a sequestro preventivo un immobile a Forlì.

Le indagini dei poliziotti della squadra mobile e del Servizio Centrale Operativo hanno potuto accertare come da decenni l’immobile era stato adibito da un “santone” a luogo di riti e pratiche con una struttura settaria a sfondo religioso in cui venivano consumati reati quali truffa aggravata, violenza sessuale ed esercizio della professione medica.




Rischio contagio nelle carceri. De Pasquale (SIPPE) lancia l’allarme: “Bloccare accessi a volontari, insegnanti e operatori”

Carceri, De Pasquale (SIPPE): “Bloccare gli accessi in carcere di volontari, insegnanti e operatori vari per prevenire contaggi per il Coronavirus”

Il SIPPE chiede provvedimenti concreti per evitare l’ingresso nelle carceri di assistenti volontari, insegnanti e operatori vari, al fine di evitare il potenziale contagio del Coronavirus.

“Il consiglio dei Ministri, oltre alle scuole, metta nella sua agenda anche gli istituti e servizi penitenziari italiani, dove giornalmente entrano molte figure professionali e volontari. Secondo il SIPPE, gli strumenti messi a disposizione non sono sufficienti a prevenire l’eventuale contagio del virus. Molte Direzioni, addirittura, non sono dotate delle previste mascherine, esponendo a gravi rischi il personale di polizia Penitenziaria” .

A dichiararlo è il Presidente del SIPPE Alessandro De Pasquale che chiede un decreto d’urgenza del Governo sulle carceri in relazione al Coronavirus




Imparare a cantare, c’è un libro infallibile: la tecnica Steiner

“Impara a cantare velocemente e senza farti male alla voce”

Questo libro cambia radicalmente l’approccio al canto di qualsiasi persona. Lo si trova facilmente, basta ordinarlo su Amazon

Esistono tante tecniche di canto ma una su tutte consente di cantare sempre e tutto senza mai rovinarsi la voce: la tecnica del belcanto.

Opportunamente modificata, adattata e consolidata negli anni da Robert Steiner, questa tecnica, che ha ormai assunto connotati molto diversi rispetto a quella usata nella lirica, permette allo studente di cantare musical, pop, rock, jazz, blues, soul, metal o qualsiasi altro genere musicale non lirico, senza rovinare o affaticare la voce.

L’uso di questa tecnica da parte di chi recita o fa doppiaggio, consente altresì di evitare inutili affaticamenti dello strumento, senza però rovinare o compromettere la resa vocale.

Chiunque, professionista o non, può ora imparare a usare bene la propria voce, grazie alla Tecnica Steiner.




TikTok più sicuro, arrivano “filtro famiglia” e “gestione tempo”

TikTok, la popolarissima app di destinazione per i video brevi da dispositivi mobili, introduce due nuove importanti funzionalità: il Filtro Famiglia, che aiuta i genitori e in generale gli adulti responsabili di un minore, a garantire la sicurezza dei loro ragazzi quando usano TikTok, e la Gestione del Tempo nel Feed, un sistema unico di notifiche proattive nell’app per tenere sotto controllo il tempo passato online. Il Filtro Famiglia associa l’account TikTok di un adulto a quello del minore di cui è responsabile. Una volta attivata, l’associazione permetterà all’adulto di intervenire sulle funzionalità di Controllo Applicazione, tra le quali: Gestione del Tempo che permette di impostare un tempo massimo che il minore può trascorrere ogni giorno su TikTok; i messaggi diretti che permette di limitare chi può inviare messaggi all’account associato, o di disattivarli del tutto; la modalità limitata che esclude contenuti che potrebbero non essere appropriati per tutti gli spettatori. Per chi non lo sapesse, TikTok è stata l’app cinese più scaricata da iOS e Android nel 2018 con oltre 1 miliardo di download/utenti ed è la piattaforma social ad aver raggiunto con più velocità questo traguardo. Dietro c’è Beijing ByteDance Technology Co. Ltd, anche conosciuta come Bytedance. Un big cinese che solo nei primi sei mesi del 2019 avrebbe registrato un giro d’affari di oltre sette miliardi di dollari. TikTok è stato un vero boom, soprattutto fra i giovanissimi, per un App che, nata da musical.ly, serviva inizialmente per creare video brevi. Con il tempo è diventata a tutti gli effetti diventato un social network che permette di condividere video brevi della durata fra i 15 e i 60 secondi. Fra gli adolescenti spopola ormai la voglia di diventare un “TikToker” e ballare e cantare in lip-sync con lo smartphone in mano. Alla luce di questo, quindi, il filtro famiglia e la gestione del tempo, sono precauzioni più che necessarie per tutelare i minori e chi passa ore ed ore davanti l’app TikTok.

F.P.L.




La “mamma di Pontida” nel mirino degli haters. Sara De Ceglia: “Resto la mamma di Greta e la gogna mediatica non mi ferma”

Abbiamo intervistato Sara de Ceglia, presidente dell’associazione #bambinistrappati, ora bersagliata sui vari social da molte persone spesso facenti parte di altre associazioni , bersagliata in maniera pesante tanto di poter arrivare a dire che è vittima di cyberbullismo.
Prima di iniziare l’intervista, la signora De Ceglia ci tiene a chiedere pubblicamente scusa al Sig. Feniello, padre del ragazzo morto nella tragedia di Rigopiano, in merito alla raccolta fondi dal lei avviata e poi interrotta, per aiutare, a sua insaputa e contro il suo volere, una raccolta fondi per aiutarlo a pagare una multa assolutamente ingiusta che gli fu notificata quando depositò dei fiori sul luogo della tragedia varcando i limiti prestabiliti dalle forze dell’ordine.

Sara de Ceglia ci dice: “Anzitutto chiedo scusa al signor Feniello, il mio è stato uno scivolone, un errore umano fatto in assoluta buona fede. Non era mia intenzione in alcun modo offenderlo tanto meno offendere la memoria del figlio.”

Ma passiamo a ciò che da un lungo periodo a questa parte ha messo la signora De Ceglia nel mirino degli haters che non si sono risparmiati la qualunque, arrivando ad apostrofarla con appellativi tipo “il mostro di Lomazzo”, “ la merda di Lomazzo” , “la ruba bambini etc” e le chiediamo come ci si senta ad essere bersagliata in questo modo e se , tutto questo odio pubblico abbia influito sulla sua vita anche quotidiana. Ci risponde: “Questa guerra mediatica mi annichilisce, ogni tanto scivolo e tiro fuori la mia rabbia perché sto subendo un’ingiustizia plateale. Il web è in mano a tutti e tutti dicono la qualunque poi, mi chiedo , come mai per fb insultare pesantemente qualcuno non sia una violazione degli standard, violazione che, a volte, vale per cose ben meno gravi”. E continua “ Queste persone, forti della loro verità si arrogano il diritto di ferire profondamente e pubblicamente e io dico loro che non si può combattere un reato con un altro reato. E’ una campagna diffamatoria indegna, con incitazione all’odio! E ricordo loro che i processi si svolgono nelle aule di un tribunale e non sui social.”
Ma quanto tutto ciò ha cambiato la sua vita? “ Ho paura ma non mi faccio intimidire ne vincere dalla paura stessa, certamente tutta questa situazione mi sta portando a cambiare casa e presto andrò via da Lomazzo. Anche perché è incitazione all’odio”.

Prosegue sottolineando che il palco di Pontida le ha portato una notorietà improvvisa che ha scatenato l’accanimento di alcune persone buttandola nella gogna mediatica.
Signora de Ceglia si dice che lei chieda 20 euro alle persone che vogliono farsi intervistare dalla sua Associazione, è vero? “Ribadisco che nessuna delle persone da me intervistate in merito alle loro vicende mi ha mai pagato nulla! Io chiedo solo 20 euro di quota associativa e, tra l’altro, finora ho raccolto poco. Con questi 20 euro offro delle valutazioni legali, badi bene mi specifica, i legali che suggerisco non sono interni all’associazione in quanto i casi che aiutiamo sono sparsi in tutta Italia e quindi cerco sempre di trovarli nelle zone limitrofe di chi ha bisogno. Aggiungo, inoltre, che spesso sono le persone stesse a chiedermi visibilità mediatica”.

Signora Sara un’ultima domanda, come mai il papà di Greta sembra essere sparito nel nulla e non ha mai lasciato nessuna dichiarazione? “Lei non può capire quello che ho subito a causa sua, voleva addirittura farmi fare ex art 330 e levarmi la patria potestà, in realtà solo per dimostrare a qualcuno che avrebbe cancellato con un colpo di spugna il suo passato. Il 16 marzo ci sarà un incontro di Greta con i servizi sociali per approfondire la questione col padre ed iniziare incontri protetti solo ed esclusivamente fra Greta e il papà. A Natale ho portato Greta in visita dalla famiglia paterna (con la quale sia io che la bambina abbiamo buoni rapporti) proprio in modo che potessero incontrarsi ma, il padre, sembrerebbe che non si sia trattenuto molto tempo con la bambina. Sono, però, contenta che Greta coltivi il bel rapporto con gli zii e i cugini”.
Conclude dicendo: “Ci tengo a ribadire che non sono un esponente politico ne un esponente della Chiesa, sono un essere umano. Non me la prendo con i deboli e questa diffamazione a mezzo social fa male sia perché non comprovata ma solo insinuata, ma anche per le bassezze di cui si è dimostrata capace la gente che sta muovendo tutto questo tirando le fila di schiere di haters. Dico loro che, mentre loro sprecano tempo ad odiarmi, io proseguo con forza a combattere una dura battaglia”. Cristiana Zarneri




Lazio, crescono i contagi Coronavirus: Pomezia, Fiumicino, Spinaceto, Capannelle

Nel Lazio la situazione dei contagi non è buona, Ci sono nuovi casi ogni giorni. Oggi si è saputo del padre dello studente a Pomezia, mentre il caso del poliziotto del commissariato di Spinaceto non è connesso alla famiglia di Isola Sacra, nel Comune di Fiumicino, ricoverata da venerdì allo Spallanzani, dopo che la donna aveva viaggiato ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo.
Il poliziotto che ha rapporti quotidiani con i cittadini e dunque potrebbe avere incontrato molte persone.

Nella struttura della polizia a Spinaceto gravitano una settantina di agenti e funzionari. La Questura di Roma ha attivato una serie di verifiche, mentre quasi certamente sarà svolta una bonifica degli ambienti a Spinaceto. Ora si tratterà di capire se il commissariato di Spinaceto dovrà essere chiuso.

Ieri i medici che fanno parte della task force della Regione sono stati in via dei Caduti nella guerra di Liberazione, nella palazzina dove c’è la sede del commissariato per cominciare le verifiche e le indagini sui contatti dell’uomo. Al Policlinico Gemelli, dove il 50enne è stato ricoverato con una polmonite, le precauzioni previste in queste casi dovrebbero avere contrastato la diffusione del virus, ma comunque il passaggio in un ospedale di un caso non conclamato di Covid-19 rappresenta sempre una incognita. Le sue condizioni al momento non destano preoccupazioni mentre i medici hanno avviato i controlli anche sui familiari dell’agente.
Con quest’ultimo caso, se anche l’ultimo test dovesse confermare la positività al Covid19, diventeranno quattro i pazienti ricoverati allo Spallanzani con questo tipo di patologia.

Per la famiglia di Fiumicino (moglie, marito e figlia di 10 anni) il bollettino dell’Istituto nazionale malattie infettive di ieri mattina ha confermato che le condizioni di salute sono buone.

A Roma si sta affrontando un altro caso delicato, quello delle Scuole Centrali Antincendi di Capannelle, dove un allievo di 25 anni, al suo ritorno in Umbria, è risultato positivo al virus.

Nella struttura si è svolto un sopralluogo dei medici dello Spallanzani, dopo la segnalazione del servizio sanitario della Regione Umbria secondo il protocollo stabilito dal ministero della Salute. L’allievo era risultato positivo al primo tampone venerdì scorso e aveva lasciato le Scuole una settimana prima, con i sintomi emersi successivamente. Quattro altri allievi, che avevano viaggiato con il ragazzo, sono in isolamento nella caserma, mentre è stato eseguito a un tampone a uno degli altri 152 per il quale si attende l’esito. Bisogna capire se il giovane ternano è stato contagiato in Umbria o se tutto è cominciato in caserma.




Ai Castelli Romani arriva “Come Back Home”: la nuova App per la sicurezza dei ragazzi

ALBANO LAZIALE (RM) – “Come Back Home” è il nome della nuova app ideata per i ragazzi che vivono nella periferia di Roma e ai Castelli Romani di prenotare nel weekend un Autobus con servizio di sicurezza incluso che li accompagnerà da un luogo di ritrovo ad una discoteca interna al perimetro di Roma.

A idearla Matteo Quattrocchi un giovane ventunenne di Albano Laziale che ha deciso di diventare imprenditore proprio nel suo territorio attraverso questa app.

Sull’app i giovani da 16 anni in su potranno scegliere a
quale serata partecipare e sempre tramite l’applicazione, i genitori potranno
pagare il servizio di trasporto in una somma che rientra nei 10 euro.

Lo scopo dell’app è anche quello di permettere ai ragazzi,
minorenni e non, di muoversi in estrema sicurezza evitando così drammatici
incidenti autostradali che le cronache quotidianamente ci riportano.

Matteo per dar vita a questa idea, maturata 5 anni fa con degli amici, ha deciso di rivolgersi ad un giovane dell’Università di Bologna della facoltà di ingegneria informatica, Angelo Affatati, il quale a creato l’app con un team di colleghi.




Roma, al teatro “Tirso de Molina” arriva lo spettacolo “Nozze di Coccio”

ROMA – Come festeggiare 25 anni di carriera insieme? Pablo e Pedro, la coppia storica della comicità italiana che abbiamo imparato a conoscere a Zelig, lo faranno tramite un divertente spettacolo teatrale, dal 4 marzo al 5 aprile al teatro “Tirso de Molina” di Roma insieme a Francesca Nunzi e Carlotta Rondana. Ma non saranno soli, sul palco anche Enrico Ottaviano e Marco Todisco.

Lo spettacolo intitolato “Nozze di Coccio” vede l’amicizia storica dei protagonisti Fabrizio Nardi e Nico Di Renzo forse incrinarsi sotto le mille inaspettate conseguenze di un annuncio di matrimonio.

Lo spettacolo, ricco di colpi di scena, di pure ironia e buonumore ma anche di comprovate tecniche teatrali, svelerà il finale: la rottura dell’amicizia o un lieto fine?




“Ci vediamo a via Veneto” il prefetto Francesco Tagliente e il suo ruolo nell’associazione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI)

Il Prefetto Francesco Tagliente, già Questore di Roma e Firenze ospite a “Ci vediamo a via Veneto” la trasmissione del sabato pomeriggio condotta dalla giornalista Chiara Rai in diretta dall’Harry’s Bar di via Veneto.

Tema dell’intervista il ruolo del Prefetto all’interno dell’Associazione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI).

L’appuntamento è fissato per sabato ore 18 dal locale più rappresentativo ed esclusivo della via della “Dolce Vita”.




Silvia Silvestri, l’intervista esclusiva all’ex presidente del Consiglio comunale di Anguillara Sabazia che ha contribuito alla fine dell’era M5s

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Silvia Silvestri ex presidente del Consiglio comunale di Anguillara Sabazia intervistata da Chiara Rai nel corso della puntata di Officina Stampa trasmessa giovedì scorso.

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