Essere genitori ieri e oggi: cosa è cambiato nel rapporto con i figli?

Come è cambiato negli ultimi anni il rapporto tra genitori e figli? Questa domanda oramai è divenuta oggetto di studio di molti esperti. Non solo sono stati scritti numerosi libri in merito, ma anche molte trasmissioni televisive dedicano a questa tematica molti spazi di discussione, invitando in studio esperti dell’infanzia, psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri etc …

Come dimostrano molti studi, quello che oggi è cambiato non è solo la relazione tra genitori e figli, ma il concetto stesso di “essere genitori” ed “essere figli”.

Oggi ci troviamo di fronte ad un’involuzione della genitorialità, condizionata anche dalle modifiche repentine della società. Rispetto a ieri, dove la frenesia della quotidianità era meno preponderante, oggi i genitori sono molto presi dal loro lavoro e vivono il presente in modo “tempestoso”. Tale atteggiamento crea una sorta di “vuoto” incolmabile sia nel bambino che nell’adulto, poiché la scarsa qualità della genitorialità interrompe anche i processi di crescita del ragazzo/a. Molti bambini oggi si ritrovano a guardare la televisione o il cellulare per ore intere, poiché il genitore non ha tempo di sedersi vicino ai propri figli per ascoltarli.

Fin dalla nascita il piccolo d’uomo necessita di attenzioni e di risposte ai suoi bisogni per poter creare in lui la sensazione di fiducia nel mondo che lo circonda. Questo processo iniziale costituirà il fondamento dell’identità futura di quel bambino/a.

Di concerto, le grandi sollecitazioni che gli adulti ricevono dalla società, in continua trasformazione, non consentono loro di sviluppare dei rapporti sani con i propri figli, tutto ciò va a discapito di una genitorialità costante e ben “costruita”. La frenesia del tempo va a scontrarsi anche con la crescita del bambino che spesso si ritrova da solo a dover gestire le proprie emozioni.

Pertanto, saper “educare” i propri figli, nonché fornire loro dei “contenitori” attraverso cui leggere la realtà circostante, rappresenta un requisito genitoriale inevitabile.
Ciò che è cambiato nella famiglia di oggi, rispetto a quella di ieri, è l’assetto nonché l’organizzazione stessa della famiglia e dei suoi ritmi. I genitori spesso fuori casa e questo li costringe a delegare ad altri la gestione dei figli.

Tuttavia, il bambino/a si ritrova ad avere a che fare con i nonni, le baby sitter e quindi con un mondo diverso dal suo contesto familiare dove è nato, cresciuto e sviluppato. Tale contrapposizione mette in crisi il concetto di essere genitore, nascono mille paure, ansie e tensioni che inevitabilmente hanno una ricaduta negativa sulla coppia e sul bambino/a.
Sarebbe opportuno che il genitore si fermasse un attimo per rivisitare il suo ruolo in vista di un’infanzia che cresce e che non può metabolizzare aspetti nocivi nella sua crescita psico-fisica. La mancanza “mentale” di un genitore può provocare danni irreparabili nello sviluppo del bambino. Quest’ultimo potrebbe trovarsi in un circolo vizioso dal quale non riesce ad uscirne.

Tuttavia, per contrariare tali aspetti negativi, bisognerebbe che il genitore si ritagliasse spazi di qualità per giocare, parlare, ascoltare e anche osservare i suoi figli. In questo senso, la genitorialità acquisirebbe maggiore qualità.

L’importanza del sentirsi e dell’essere genitori sta nel mettere da parte la propria vita quotidianità, anche quel poco che basta, per creare empatia con i propri figli.
L’uso del tempo condizionale sta ad indicare non tanto un consiglio quanto una pratica educativa che deve essere ripresa il più presto possibile se si vuole assistere ad una crescita del bambino che dia frutti positivi alla sua vita presente e futura.

L’impegno della genitorialità deve essere costante, autorevole, non variabile e autoritaria. Per contro il genitore non deve essere permissivo, ma semplicemente deve creare un giusto equilibrio tra l’autorevolezza e il permissivismo.
Queste componenti, seppur basilari, servono a cambiare la rotta dell’educazione, dell’essere genitori e dell’essere figli.

La pedagogia, la mediazione in questo senso possono dare una mano ai genitori di oggi e del futuro a modificare la loro vita per dare più spazio alla loro genitorialità.
Una genitorialità di qualità e di stima nei confronti di una società che tenta, in sordina, di modificare i ruoli dell’essere genitore.




Cambiamenti climatici, Cnr: “In Italia solo tre brevi episodi di temperature basse”

“Con il riscaldamento globale le ondate di freddo non scompaiono ma sono meno frequenti e durature. E per l’Italia non si può parlare di ondate di freddo, ma solo di tre episodi isolati di temperature basse”. Giulio Betti, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, chiarisce che le ondate di freddo registrate all’estero negli ultimi 10 giorni (in particolare Canada occidentale e Usa) e gli ‘episodi isolati’ in Italia non sono nulla di eccezionale e confermano i cambiamenti climatici in atto.

“Nel nostro Paese – spiega – ha fatto freddo solo a inizio dicembre, qualche giorno fa e lo farà solo venerdì e sabato. Da martedì, infatti, le temperature saranno nuovamente superiori alla norma. E anche se da qui a marzo dovessero arrivare altri 10 giorni di freddo anomalo non ci si dovrebbe meravigliare”.

Soffermarsi solo sull’Italia, del resto, e’ limitativo. “In Canada e negli Stati Uniti abbiamo avuto ondate di freddo importanti – nota l’esperto – ma si sono esaurite rapidamente. Su tutto il resto del mondo, dall’Europa centro-orientale alla Cina, abbiamo avuto temperature eccezionalmente miti. C’è poi il caso della Scandinavia, eccezionale per la durata di 3 mesi e mezzo del freddo polare, ma il suo territorio, rispetto al pianeta, è niente. E non dobbiamo dimenticare – conclude Betti – che in Italia il mese di dicembre è stato il terzo più caldo dal 1800. E soprattutto che il 2023 è stato più caldo di sempre per il pianeta”.




Roma, concerto di beneficenza per i 60 anni dalla fondazione del Policlinico Gemelli: successo per la Banda della Polizia di Stato

La Banda Musicale della Polizia di Stato ha offerto il suo contributo musicale partecipando al concerto di beneficenza organizzato per sostenere la Ginecologia Oncologica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Ieri alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Moricone ha avuto luogo “Note di luce quando la musica illumina” l’evento promosso dal Dipartimento Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Associazione Oppo e le sue stanze Onlus, in occasione dei 60 anni dalla nascita del Policlinico Gemelli.
L’obiettivo è stato quello di promuovere e sostenere, destinando quanto ricavato dall’evento, non solo le attività scientifiche e di ricerca, ma l’impegno costante dedicato alla tutela della salute della donna, in cui confluiscono la prevenzione, la diagnosi e tutte quelle attività medico-chirurgiche dedicate alla cura delle neoplasie ginecologiche.
Il Maestro Maurizio Billi ha diretto la Banda della Polizia di Stato che ha accompagnato, tra gli altri, il Corpo dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto dal maestro Andrea Secchi, i maestri violino Giuseppe Gibboni ed Olga Zakharova, il quartetto vocale Le Div4s-Italian Sopranos.
A presentare la serata è stato il conduttore tv Carlo Conti insieme alla giornalista e conduttrice radiofonica Annalisa Manduca.
Molti i personaggi del mondo dello spettacolo che sono intervenuti all’iniziativa: Serena Autieri, Al Bano, Beppe Fiorello, Gigi D’Alessio e Renato Zero.



Consorzi di Bonifica, Massimo Gargano punta sulla manutenzione dei fiumi

L’ANBI si mette a disposizione delle Regioni per coadiuvare le indispensabili manutenzioni fluviali
 
“La recente Legge di Bilancio approvata dal Parlamento ed il contestuale obbligo di assicurazione a carico delle imprese contro gli eventi naturali certificano una verità evidente: le risorse pubbliche sono limitate; già da anni, i ristori statali non superavano il 10% dei danni miliardari, subiti dai territori. Così, forti della piena coerenza dimostrata dai Consorzi di bonifica con i cronoprogrammi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, abbiamo deciso, confortati anche da una sentenza del Consiglio di Stato, di metterci a disposizione delle Regioni per coadiuvare le indispensabili manutenzioni fluviali. Non vogliamo togliere competenze ad alcuno, ma solo assumerci delle responsabilità verso la sicurezza dei territori con la stipula di convenzioni, per le quali presenteremo a breve una proposta di normativa”: ad annunciarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla cerimonia di avvio dei lavori per il nuovo impianto idrovoro Cavaliera a Stellata di Bondeno, nel Ferrarese.
 
“E’ il valore dell’autogoverno e le positive esperienze di manutenzione dei fiumi in ambito urbano a Firenze, Milano e Pisa, che ci convincono di candidarci ad ulteriori responsabilità nell’interesse collettivo, consci dell’impegno, che ci assumiamo come sistema. Di fronte alla crisi climatica è necessario cambiare paradigma, valorizzando la prevenzione e snellendo gli iter procedurali. Non è normale che per arrivare all’apertura del cantiere per la realizzazione della centrale idraulica Cavaliera siano stati necessari 27 anni!” chiosa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI e del Consorzio della bonifica Burana.
 
L’impianto garantirà maggiore sicurezza idrogeologica ad un’area di 324.000 ettari, in cui vivono 335.000 abitanti tra le province di Modena, Ferrara e Mantova; a curarne la costruzione sarà il Consorzio della bonifica Burana, grazie ad un finanziamento di € 68.182.614,83, cui concorrono P.N.R.R., Italia Domani Piano di Ripresa e Resilienza, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna. Sul territorio interessato insistono quasi 113.000 imprese con circa 477.000 addetti; si tratta di uno dei “cuori” agroalimentari del Paese con decine di produzioni a denominazione d’origine. Al termine dei lavori, previsti per il 30 Marzo 2026, sarà più che raddoppiata, raggiungendo i 100 metri cubi al secondo, la capacità di scolo delle acque dal bacino Burana Volano nel fiume Po, oggi garantita solo dai mc/s 40 di portata dell’impianto Pilastresi.
 
Al “kick off” verso il nuovo impianto Cavaliera erano presenti, tra gli altri, il ViceMinistro ad Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami ed il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
 
“Ciò che non si rigenera… degenera: rifacendoci a questo aforisma del filosofo Edgar Morin, quantomai vero per la gestione del territorio, ci mettiamo ancora una volta a disposizione del Paese e delle sue comunità” conclude Gargano.
 
 
 

Privo di virus.www.avast.com




Giochi mobile: il tasso di mortalità è all’83% dopo tre anni, ma c’è speranza

Il settore dei giochi mobile è un mercato da 96,2 miliardi di dollari: nonostante ciò non è immune da problemi e anzi, un recente studio condotto dal motore di crescita delle entrate SuperScale ha dimostrato come l’industria dei giochi per dispositivi mobili sia vittima di un fenomeno sempre più incalzante: un “tasso di mortalità” dei giochi sempre più alto. In questo articolo analizziamo le cause che spingono i giochi mobile ad avere una vita media di tre anni (o molti di meno!), ma anche i fattori che danno ancora speranza al settore.

Lo studio di SuperScale è stato condotto intervistando 500 sviluppatori negli Stati Uniti e nel Regno Unito, con l’intento di scoprire i problemi che affliggono i giochi da mobile e che potrebbero sfuggire agli utenti. Il tasso di mortalità è dell’83% entro tre anni dalla pubblicazione: un dato allarmante ma in realtà “fisiologico”.

Nonostante un tasso di mortalità così elevato, infatti, il settore dei giochi per telefono continua a prosperare: l’ampia varietà di generi (giochi casual, battle royal, di azione, RPG), le modalità e le tempistiche di fruizione mostrano che esiste ancora uno spazio per i giochi mobile, così come la presenza di comunità entusiaste che continuano a partecipare attivamente a tali giochi suggerisce che, nonostante il fallimento di molti titoli, ci sia ancora una domanda costante per esperienze di gioco di alta qualità.

Quali sono allora le ragioni dietro un così elevato tasso di fallimento, soprattutto in un periodo di boom dei giochi per telefono?

La saturazione del mercato, dovuta a un numero sempre crescente di giochi disponibili su piattaforme come App Store e Google Play, ha reso la concorrenza sempre più agguerrita. La lotta per emergere in mezzo a una gamma infinita di opzioni rende difficile attirare l’attenzione di nuovi e vecchi utenti.

La rapidità con cui la tecnologia evolve è un altro fattore chiave della questione. I giochi per dispositivi mobili richiedono molti aggiornamenti costanti per poter rimanere competitivi e per soddisfare le aspettative: quelli che non riescono a tenere il passo con le nuove tendenze o a fornire contenuti coinvolgenti perdono rapidamente il favore degli utenti.

Il cambiamento nelle preferenze di chi gioca, inoltre, varia nel corso del tempo. Ciò che risulta popolare oggi potrebbe non esserlo più tra qualche anno. Pertanto, i giochi devono adattarsi alle preferenze del pubblico per non essere superati da novità. Un altro elemento da considerare è la monetizzazione. Alcuni giochi per smartphone fanno affidamento su modelli di business che potrebbero non essere sostenibili a lungo termine. Se la monetizzazione non è stata ben bilanciata o se il modello di gioco è troppo orientato agli acquisti in-app, potrebbe allontanare gli utenti nel tempo, portando al fallimento del gioco stesso.

Per concludere, dunque, il tasso di “mortalità” dei giochi per dispositivi mobili è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la saturazione di mercato, l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti nelle preferenze degli utenti. Anche se molti giochi non riescono a mantenere il loro slancio, la persistente popolarità dei giochi mobile dimostra però che esiste ancora un vasto pubblico desideroso di esperienze di gioco sempre più coinvolgenti.




Perché richiedere una valutazione immobiliare e a chi rivolgersi per ottenerla

Chi decide di mettere in vendita o di affittare una casa di proprietà, ma anche chi vuole acquistare una nuova abitazione, non può non tenere conto del valore di mercato dell’immobile.

La valutazione immobiliare altro non è che un’analisi che consente di stabilire il valore reale di un immobile. Effettuata, a seconda dei casi, da esperti del settore o da sofisticati software, tiene conto dell’andamento del mercato, delle caratteristiche della casa e di quelle della zona nella quale sorge.

In questo articolo vi spiegheremo in quali casi può essere utile richiedere una stima immobiliare e a chi rivolgersi per ottenerla.

Valutazione immobiliare: quando serve?

Chi possiede un immobile di proprietà può ricorrere alla valutazione immobiliare per semplice curiosità oppure per un fine ben preciso, ad esempio per decidere a quale prezzo metterlo in vendita o affittarlo. La stima risulta utile anche in caso di divorzio, nel momento in cui ci si trova a dover dividere i beni condivisi in parti eguali, nonché in caso di lascito ereditario.

Non solo chi è già proprietario di un immobile, ma anche chi intende acquistarlo può decidere di ricorrere a una valutazione, la quale, in questo caso, consentirebbe di:

  • accertarsi che il prezzo di vendita non sia troppo elevato rispetto al valore effettivo;
  • valutarne la convenienza, soprattutto nel caso in cui l’acquisto avesse finalità di investimento.

Come ottenere una valutazione affidabile

Chi ha bisogno di una valutazione immobiliare può:

  • effettuarla online in pochi minuti;
  • richiedere l’intervento di un esperto immobiliare.

Mentre il primo metodo permette di sapere subito quanto può valere la propria casa o quella che si desidera acquistare, il secondo richiede un po’ di tempo in più, in quanto prevede un accurato sopralluogo da parte del professionista incaricato. Oltre a questo, sebbene entrambe siano affidabili e personalizzate, la valutazione sul posto risulta più precisa.

La stima immobiliare online

Affidabile, tarata sulle reali caratteristiche dell’abitazione, ma un po’ meno precisa rispetto a quella effettuata in loco, la valutazione online può rappresentare il primo passo da compiere per iniziare a farsi un’idea del reale valore di un immobile.

Per ottenere un risultato quanto più possibile attendibile, è indispensabile scegliere con attenzione la piattaforma, valutando il sistema di analisi e i criteri presi in considerazione. Tra i sistemi più performanti troviamo quelli basati sull’intelligenza artificiale, i quali non necessitano di intervento umano e sono in grado di elaborare rapidamente i dati inseriti e restituire in tempo reale un risultato molto affidabile.

I criteri presi in considerazione da questi sistemi sono molto numerosi e possono riguardare sia le caratteristiche della proprietà – come la dimensione della casa e del giardino, il numero di locali presenti, l’anno di costruzione – sia il luogo nel quale si trova. Tra i criteri relativi al luogo rientrano ad esempio la comodità dei servizi, la qualità dell’aria, la vicinanza di negozi e scuole e così via.

Generalmente gratuita, questa tipologia di valutazione può essere effettuata da chiunque abbia a disposizione una connessione internet e un dispositivo, fisso o mobile, in grado di collegarsi al web. Una volta individuata una piattaforma affidabile, non si deve fare altro che inserire tutti i dati richiesti, come l’indirizzo della casa, i metri quadri, il numero di stanze, la presenza di giardini, garage e parcheggi, l’anno di costruzione e quello in cui sono stati effettuati gli ultimi interventi di ristrutturazione.

Per non commettere errori, è opportuno tenere a portata di mano i documenti della casa.

La valutazione immobiliare sul posto

Se dopo aver effettuato la valutazione immobiliare online si desidera ottenere un risultato ancora più preciso, è possibile fissare un appuntamento con un esperto.

Questo provvederà a ispezionare l’abitazione, a rilevare alcuni dettagli aggiuntivi – come i rumori, la vista, le tipologie di ristrutturazioni effettuate e il potenziale effettivo dell’edificio – e a effettuare una comparazione con immobili simili in vendita nella medesima zona, prima di redigere un report completo e dettagliato.




Asl Roma 6, sovraffollamento pronto soccorso: medici e operatori impegnati senza sosta

Nelle ultime 24 ore il Pronto Soccorso dell’Ospedale dei Castelli diretto dalla dottoressa Simona Curti ha chiuso 120 accessi.
«Sono ore molto difficili per tutti i pronto soccorso italiani – dichiara il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dottor Francesco Marchitelli – e noi non siamo esclusi. La concomitanza tra il picco influenzale, le festività natalizie e le criticità diffuse legate alla carenza di personale negli ospedali italiani, ha provocato una congestione del sistema di emergenza-urgenza. Quindi tutti i pronto soccorso delle varie Asl di Roma stanno sostenendo ritmi intensi e ci scusiamo per i disagi ma non posso non complimentarmi con tutti gli operatori e medici per il grande lavoro che fanno». Il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 dottor Vincenzo Carlo La Regina entra nel particolare dei numeri: «L’Ospedale dei Castelli – ha detto La Regina – ha avuto un sovraffollamento con un picco massimo di 55 pazienti in attesa di ricovero nelle ultime ore che è stato gestito nel migliore dei modi. Ricordiamoci che  il 28 dicenbre è stata eseguita una esercitazione di gestione dell’emergenza di secondo livello con all’interno 81 pazienti ‘reali’ di Pronto soccorso senza nessun disagio per gli stessi e senza bloccare i mezzi Ares 118. I mezzi di soccorso non sono rimasti bloccati, qualsiasi dato differente da questo non corrisponde a verità ed è frutto di strumentalizzazioni che non servono in questo momento. Ci tengo a complimentarmi con tutti perché di fatto il nostro Pronto Soccorso è tra le strutture che bloccano per minor tempo i mezzi di soccorso e quando sollecitati per sblocco si adopera con protocolli interni per liberare le barelle 118. Al momento non si registrano criticità ma potrebbero verificarsi e nel caso saremo pronti a gestirle».
È stato attivato un medico che gestisce i codici minori (codici 4 e 5) per snellire le attese, sono stati attivati letti aggiunti e viene regolarmente messa in atto la procedura di appoggio su letti liberi. Ci sono dimissioni a struttura ambulatoriale con presa in carico entro 48/72 ore da parte di specialisti per favorire la dimissione da Pronto Soccorso senza necessità di ricovero e dove possibile si attiva la procedura per invio diretto da Pronto Soccorso verso RSA, Lungodegenza e Hospice, per evitare ricoveri incongrui in reparti per acuti. La Asl Roma 6, nonostante il momento generale di sovraffollamento, riesce a dare risposte grazie agli operatori e medici che instancabili vanno avanti.




Grottaglie, grande successo per la settima edizione del Premio “Giuseppe Fasano”

Si è conclusa con un grande successo, anche mediatico, la settima edizione del Premio “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche organizzato quest’anno nel Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, l’unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d’origine. La residenza vanta circa 20 stanze tutte arredate con mobili autentici d’epoca, pavimenti antichi, mobili d’epoca, fotografie, trofei di caccia che ornano ogni angolo del castello rendendolo unico.
Il premio, dedicato all’artista grottagliese della ceramica Nicola Fasano, padre dell’organizzatore Giuseppe, mettendo in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale portata avanti dai discendenti e dagli allievi del Maestro, guarda anche al benessere delle future generazioni di artisti.
La famiglia Fasano infatti si tramanda l’arte della lavorazione dell’argilla dal 1620, trasmettendola a figli e agli allievi ceramisti e studenti non solo della provincia ionica che continuano a frequentare il laboratorio ricco dei suoi forni e i resti archeologici.
Tra i premiati, accolti dalla principessa Fabrizia Favia e dall’organizzatore Giuseppe Fasano molti rappresentanti del mondo della cultura, dell’imprenditoria, dello spettacolo e della sanità che stanno scrivendo una importante pagina al servizio della comunità pugliese. Sono saliti sul palco l’avvocato Alessandro Saracino, Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano, il direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, l’imprenditore Salvatore Colacicco, la scenografa Fulvia De Nicolò e la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba. Inoltre sono stati consegnati riconoscimenti all’attore Massimo Cimaglia, alla giornalista Lilli D’Amicis e alla dirigente scolastica Antonella Demola.
La cerimonia, condotta dalla giornalista di Telenorba, Alina Liccione, ha preso il via con la “laudatio” dal titolo “Pace e giustizia e bellezza e arte” tenuta dal professore Francesco Lenoci ed è stata arricchita dalla presenza dell’artista tarantina Mietta che ha regalato al pubblico il brano “Dio fa qualcosa” tratto dal cartone “Il Gobbo di Notre-Dame”.
È seguita la presentazione del libro “Giuseppe Fasano. Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)” scritto dalla professoressa Sara Didonna
Nel corso dell’evento la stilista Angela Fanigliulo ha presentato alcune creazioni della sua casa di moda ‘Fany Atelier’ considerata ormai un punto fermo nella moda sposa e di cerimonia in ambito nazionale e internazionale.
Il successo della serata va ascritto alla perfetta organizzazione affidata alla giornalista Titty Battista.
Lo scorso anno il “Premio” si svolse nella Tenuta di Al Bano Carrisi a Cellino San Marco. Ogni anno il Premio si manifesta un successo di partecipazione, ma soprattutto un successo per il circuito culturale che riesce a sviluppare.




Tex Willer incontra Zagor “Presagi di guerra”: un taglio più concreto e realistico nel nuovo fumetto

È in edicola dal 5 dicembre il fumetto Tex Willer incontra Zagor “Presagi di guerra”, edito Bonelli, sceneggiato da Mauro Boselli, con disegni Alessandro Piccinelli e copertina di Maurizio Dotti.
 
La copertina di Dotti, dai colori vivaci e caldi, mostra uno Zagor maturo e saggio, intento a indicare qualcosa al più giovane e attento Tex: il cielo azzurro del Sud e gli scorci paesaggistici dei canyon preludono a un’avventura veramente appassionante.
 
L’albo, preceduto da un’attesa spasmodica, benché costituisca il secondo round dello storico incontro tra i due pilastri bonelliani, incuriosisce, intrattiene e mantiene le promesse di colpi di scena e azione connessi all’interazione tra due personaggi così storici e ben caratterizzati. Le vicende ricostruite con accuratezza da Boselli riguardano gli anni in cui il Texas veniva battuto da fuorilegge e agenti provocatori, per scatenare un conflitto tra nativi americani e pionieri. 
 
La vera storia di Cynthia Ann Parker e di suo figlio Quanah costituisce l’ingrediente base di tante leggende, canzoni e pellicole americane; qui, ancora una volta, i bianchi non fanno una bella figura: accecati dall’oro sono pronti a versare il sangue degli innocenti e degli indifesi. Tex e Zagor, implacabili come non mai, riescono a sventare i piani malvagi dei loro nemici; tuttavia aleggia un’atmosfera gravida appunto di “presagi di guerra”, in quanto l’apocalisse è solo rimandata e neanche le ragioni dell’amicizia e della fratellanza riescono a distogliere il capo dei Comache, nonché figlio di Ann Parker, dal meditare piani di vendetta.
 
Interessante lo sviluppo del personaggio di Cico: la paternità ha reso il piccolo messicano più audace e “solido” del solito: una cantina e una moglie graziosa, ottima cuoca, probabilmente rientravano tra i suoi piani, così come la numerosa prole, d’altra parte lo stesso Cico aveva un numero imprecisato di fratelli.
 
Originale l’idea di collocare la sua nuova residenza in Texas, lontano dalla leggendaria Darkwood, ma più vicino al Messico, la sua terra natìa.
 
I disegni di Piccinelli rispettano i canoni “apollinei” dei nostri eroi, pur nell’evoluzione anagrafica di ciascuno, soprattutto di Zagor. È degno di nota il giovane Quanah, nel cui sguardo si scorge tutta la responsabilità dolorosa di essere un capo, per definizione e necessità estraneo alle debolezze e incertezze, che, invece, a tratti sembrano impensierirlo.
 
Le vicende sicuramente eroiche hanno però un taglio più concreto, realistico: l’happy end arriva parzialmente e lascia un retrogusto amaro: neanche Tex e Zagor possono sempre avere la meglio rispetto al marciume del mondo. Quando ci si avvicina alla verità dei fatti storici, il “bene” ha difficoltà a trionfare. Purtroppo.
 
di Romano Pesavento
 
 
 
 
 

Privo di virus.www.avast.com




A Terni arriva la prima edizione di Sweet Pampepato

Evento gastronomico culturale alla scoperta del dolce della tradizione
 
 
É stata presentata presso palazzo Spada, sede del Comune di Terni la 1a edizione di Sweet Pampepato in programma dal 22 al 24 Novembre 2024. Un evento interamente dedicato al dolce della tradizione dove si incontrano le migliori realtà produttive per far scoprire e degustare tutto il meglio della produzione di pampepato di Terni IGP ma non solo, sarà l’occasione per scoprire la ricchissima varietà di dolci della tradizione Umbra. Dimostrazioni di cucina, degustazioni guidate, disfide gastronomiche: tante occasioni per scoprire il pampepato di Terni IGP e gli altri dolci della tradizione in modo innovativo, divertente e inaspettato, con grandi cuochi e importanti nomi della pasticceria nazionale che prepareranno per il pubblico presente le loro creazioni e le loro interpretazioni del dolce tipico di Natale.  “L’Umbria delle eccellenze enogastronomiche è ormai una realtà di fatto incontrovertibile, certificata sia dalla qualità dei suoi prodotti e dei suoi produttori, quanto dai riconoscimenti a livello internazionale, quali l’inserimento della nostra regione, da parte della prestigiosa guida Lonely Planet, fra le trenta mete da visitare nel mondo nel 2023 nel settore del cibo. – spiega Paola Agabiti, Assessore alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali. Turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio Regione Umbria- In questo rinomato contesto il Pampepato di Terni rappresenta una delle eccellenze di punta del panorama culinario umbro, sancito dalla qualificazione IGP, che ne testimonia la peculiarità e specificità della sua preparazione e della sua inconfondibile ricetta, definendolo quale manifestazione eccelsa della cucina di un intero territorio. L’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio dell’Umbria e dalla Confartigiananto Imprese di Terni testimonia la grande vitalità e il fermento di un intero comparto, supportato e valorizzato da amministrazioni lungimiranti e da associazioni di categoria che assistono fedelmente e con impegno i loro associati”.
 
“Il Pampepato di Terni Igp, un’eccellenza della nostra terra. Come Presidente della Provincia di Terni rivolgo un plauso agli organizzatori di Sweet Pampepato che punta ad esaltare e promuovere il nostro dolce d’eccellenza in un territorio ricco di bellezza, storia e cultura. – spiega Laura Pernazza, Presidente Provincia Terni – Un plauso altrettanto sentito lo rivolgo alla Confartigianato che insieme alla Camera di Commercio e alla Regione ha fatto conoscere recentemente il Pampepato di Terni alla Festa del Torrone di Cremona, una vetrina di grande prestigio a livello nazionale, con numeri davvero importanti sotto l’aspetto dei visitatori provenienti da tutta Italia e dove il nostro Pampepato ha riscosso un grande successo. Come Provincia di Terni siamo stati felici di aver fatto parte della delegazione che ha partecipato alla Festa di Cremona, con l’obiettivo e l’ambizione di lanciare il nostro prodotto Igp a livello nazionale e internazionale per esaltare le tradizioni e le bellezze di Terni e di tutto il territorio provinciale”. 
 
“Un gemellaggio con la città di Terni e quella di Cremona, dove sono stata invitata per un grande evento, la prima volta nel nostro territorio, che è un modo per raccontare il dolce tipico della tradizione ternana – spiega Stefania Renzi, Assessore al commercio, artigianato a agricoltura del Comune di Terni – che qui si fa nelle case e nelle famiglie, oltre a essere il veicolo per dare risalto alla città oltre le sue mura”
 
“L’iniziativa presentata ha tutti i presupposti per essere un successo, a partire dal format, che coniuga elementi di tradizione e cultura fortemente radicati in Umbria, di cui il Pampepato – spiega Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria – è espressione e prodotto identitario, al richiamo commerciale tipico dei mercatini natalizi. Come è stato a suo tempo per il percorso di certificazione Igp, la Camera di Commercio sostiene con convinzione le iniziative caratterizzate da un forte legame prodotto-territorio, perché è proprio a queste specificità che si deve puntare per salvaguardare, promuovere e valorizzare le unicità della nostra terra, facendone una delle mille ragioni per visitarla, conoscerla e apprezzarla”. “Confartigianato Terni ha sempre creduto nelle reti di imprese, per questo motivo sin dal primo momento ha contribuito in modo determinante all’aggregazione dei produttori di Pampepato, necessaria per il raggiungimento della prestigiosa certificazione IGP.- spiega Mauro Franceschini, Presidente Confartigianato Imprese Terni –  Oggi continuiamo ad essere in prima linea nell’organizzazione di Sweet Pampepato, un progetto che non solo valorizza il nostro dolce tipico, ma vuole essere un vero e proprio evento di marketing territoriale”. “Un dolce che ha avuto la forza di mettere insieme forse per la prima volta tutte le istituzioni che hanno reso possibili l’IGP.- racconta Diego Petrelli, Rappresentante dei produttori certificati di Pampepato IGP-  Una certificazione nata a dicembre 2020, nel pieno della pandemia, un dolce quindi che è stato per la città un simbolo e una speranza di ripartenza. Un dolce storico che ha creato e creerà, anche grazie a questo evento, aggregazione e lavoro nella città di Terni. E tra l’altro sono solo 6 le IGP dolciarie sulle oltre 200 denominazioni, unico in Umbria. Speriamo che presto tante aziende e pasticcerie vengano certificate IGP, un timbro che rappresenta la tutela di dolce de passato, da preservare nel futuro. Un dolce che ancora oggi si usa regalare come simbolo di amicizia, un prodotto antico ma contemporaneo perché racconta la storia della città”
 
“Terni è una città conosciuta principalmente per l’acciaio ma anche per le chiese, le opere d’arte e le cascate delle Marmore ma con questa manifestazione vogliamo sottolineare come sia una delle poche città (sono 6 in tutto in Italia) che vanta un dolce IGP. – conclude Stefano Pelliciardi, Sgp Grandi Eventi- Un prodotto che verrà celebrato nelle strade della città, un evento che viene fatto per la prima volta con un focus su questo dolce, e l’obiettivo è quello di creare un grande evento di marketing territoriale e promuovere anche la conoscenza del dolce verso il grande pubblico, oltre a far emergere Terni come una delle capitali della pasticceria nazionale. Sweet Pampepato non è un evento fieristico ma più culturale e di valorizzazione diretta del territorio che vuole avere un forte valore sociale e di promozione turistica per attirare turisti, visitatori e gourmet dalle principali cittadine umbre ma anche da tutto il territorio nazionale, in particolare dalla vicina Roma. Tra le attività più divertenti e coinvolgenti per il pubblico sarà il pubblico processo al Pampepato come dolce, scopriremo se sarà assolto o condannato, anche in comparazione ad altri prodotti simili italiani”

Privo di virus.www.avast.com




Furti di identità, come proteggersi: ecco le indicazioni

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno messo a punto specifiche Linee guida

Le password giocano un ruolo determinante nel proteggere la vita delle persone nel mondo digitale. Ed è proprio con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza, sia dei fornitori di servizi digitali sia degli sviluppatori di software, che l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno messo a punto specifiche Linee guida Conservazione password, fornendo importanti indicazioni sulle misure tecniche da adottare.

Molte violazioni dei dati personali sono infatti strettamente collegate alle modalità di protezione delle password. Troppo spesso furti di identità sono causati dall’utilizzo di credenziali di autenticazione informatica archiviate in database non adeguatamente protetti con funzioni crittografiche.

Tali attacchi informatici sfruttano la cattiva abitudine degli utenti di utilizzare la stessa password per l’accesso a diversi servizi online, con la conseguenza che la compromissione delle credenziali di autenticazione di un singolo servizio potrebbe causare l’accesso non autorizzato a una pluralità di sistemi. Studi di settore dimostrano che il furto di username e password consente ai cibercriminali di commettere numerose frodi a danno delle vittime. I dati rubati vengono utilizzati per entrare illecitamente nei siti di intrattenimento (35,6%), nei media sociali (21,9%) e nei portali di commercio elettronico (21,2%). In altri casi, permettono di accedere a forum e siti web di servizi a pagamento (18,8%) e finanziari (1,3%).

Le Linee Guida sono rivolte a tutte le imprese e le amministrazioni che, in qualità di titolari o responsabili del trattamento, conservano sui propri sistemi le password dei propri utenti, le quali si riferiscono a un numero elevato di interessati (es. gestori dell’identità digitale SPID o CieID, gestori PEC, gestori di servizi di posta elettronica, banche, assicurazioni, operatori telefonici, strutture sanitarie, etc.), a soggetti che accedono a banche dati di particolare rilevanza o dimensioni (es. dipendenti di pubbliche amministrazioni), oppure a tipologie di utenti che abitualmente trattano dati sensibili o giudiziari (es. professionisti sanitari, avvocati, magistrati).

L’obiettivo delle Linee Guida è quello di fornire raccomandazioni sulle funzioni crittografiche ritenute attualmente più sicure per la conservazione delle password, in modo da evitare che le credenziali di autenticazione (username e password) possano venire violate e finire nelle mani di cibercriminali, per essere poi messe online o utilizzate per furti di identità, richieste di riscatto o altri tipi di attacchi.

Le Linee Guida, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, sono consultabili sui siti web www.gpdp.it e www.acn.gov.it.