1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 

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Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.



Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.



Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 

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La Camera di Commercio Frosinone Latina alla BIT di Milano: al centro del dibattito “Turismo Dual Use e interconnessioni sostenibili”

Alla Borsa Internazionale del Turismo una delegazione di Camera di Commercio e Azienda Speciale Informare. Oggi il primo convegno di una tre giorni di confronti sulle nuove frontiere del turismo
 
Domenica 4 febbraio – Camera di Commercio Frosinone Latina e Azienda Speciale Informare alla Bit – Borsa Internazionale Turismo – di Milano. Tre giorni di incontri e convegni sul presente e sul futuro dell’industria globale dei viaggi per essere al passo con un settore in continua evoluzione che strizza l’occhio alla sostenibilità e alle nuove frontiere della tecnologia.
La delegazione – guidata dal Presidente di Camera di Commercio Frosinone Latina, Assonautica Italiana e SiCamera, Giovanni Acampora, e composta da: Guido D’Amico, membro di Giunta Camera di Commercio; Paolo Galante, Consigliere Camerale; Vincenzo Di Lucia, Vice Presidente Vicario dell’Azienda Speciale Informare; Florindo Buffardi, Consigliere Delegato al Turismo di Informare; Norberto Ambrosetti, Direttore Economia del Mare e Area Turismo di Informare e Felice D’Argenzio, Responsabile Area Economia del Mare e Turismo di Informare – presente alla Bit, all’interno dello stand della Regione Lazio, fino al prossimo martedì 6 febbraio. Dopo l’inaugurazione della manifestazione, alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, la delegazione ha dato il via agli incontri.
 
“Turismo Dual Use: interconnessioni sostenibili”
 
“Turismo Dual Use”, questo il tema al centro del primo workshop in programma per la giornata di oggi. Intenso il dibattito con un tavolo dei relatori di assoluto spessore. Ad aprire i lavori, il Presidente Giovanni Acampora: “L’obiettivo di incontri come quello di oggi è di creare sinergie tra pubblico e privato. In questo senso il sistema camerale è sulla strada giusta, essendo in grado di intercettare le necessità delle imprese per mettere a terra progetti che rispondano alle loro istanze. Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità saranno gli asset fondamentali sui quali proiettare le nostre azioni. Occorre far conoscere il modello Italia nel mondo. E possiamo farlo partendo proprio dalla regione Lazio, un laboratorio di eccellenza, mettendo a sistema i vari tipi di turismo, da quello del mare a quello esperenziale, da quello enogastronomico a quello della cultura, della montagna, dei laghi, per fornire un’offerta integrata e vincente”.
A prendere poi la parola, Andrea Prete Presidente nazionale di Unioncamere: “Veniamo da un anno proficuo per quel che riguarda il comparto turistico in Italia, il 2023 ha registrato numeri importanti con trend positivi. Ora è il momento di crescere e migliorare intercettando i cambiamenti e le nuove aspettative dei turisti. Oggi, soprattutto le nuove generazioni, hanno un approccio diverso rispetto al concetto di viaggio e dobbiamo intercettare questi cambiamenti per dare risposte al turismo del futuro”.
Ha centrato il focus sul Giubileo, Antonio Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio: “La nostra regione vanta un patrimonio straordinario. Dobbiamo avere la capacità di fare rete per metterlo a sistema e valorizzarlo facendolo conoscere oltre i confini nazionali. L’Amministrazione regionale deve affiancare le imprese, snellendo in primis la burocrazia che rischia di paralizzare gli obiettivi di crescita. Penso ad esempio al Giubileo, il nostro compito sarà quello di accogliere milioni di turisti e sarà una partita importante da giocare insieme per far conoscere le nostre eccellenze guardando oltre i confini della città di Roma”.
 
La Senatrice Simona Petrucci, Commissione Ambiente ha, poi, aggiunto: “Oggi l’Europa ci chiede di creare realtà sostenibili, sfruttando l’ambiente ma non depauperandolo. Per farlo occorre creare un confronto sul tema del turismo mettendo sul tavolo dei Piani che mettano in comunicazione i vari tipi di turismo. Così come è stato fatto per il Piano del Mare. Occorre valorizzare le aree interne e collegarle con la costa. In Senato abbiamo fatto emendamenti proprio per lo sviluppo delle aree interne. Infrastrutture, formazione, informazione, dobbiamo lavorare insieme su questo per rispondere alle nuove esigenze turistiche”.
L’Ad di Enit, Ivana Jelinic, ha osservato: “Abbiamo bisogno di imprenditori e politici illuminati che sappiano cogliere le istanze del comparto. Le nostre imprese, il nostro mondo produttivo sanno bene quali siano le loro reali necessità; al contrario il legislatore è sempre più tardivo. Per questo, ognuno per le sue competenze, può dare il suo contributo per poter esprimere tutte le potenzialità del settore. Rendere le nostre realtà appetibili per gli investimenti, puntare sulle infrastrutture, significa dare la possibilità di incrementare un settore fondamentale della nostra economia”.
 
Di centralità dei dati ha parlato Loretta Credaro, Presidente Isnart: “Lo studio dei dati è fondamentale per aver chiare le necessità dei turisti e per monitorare i flussi e quello che si aspettano dalla scelta di un determinato territorio come meta turistica. Riusciamo così anche ad avere indicazioni per quel che riguarda la sostenibilità, fattore che va tenuto molto in considerazione perché sempre più valutato dai viaggiatori. Questo ci serve per calmierare i processi di dual tourism mettendo i dati a disposizione delle imprese e preparandole alle nuove frontiere del turismo”.
 
Il Vice Segretario Generale di Unioncamere Nazionale, Tiziana Pompei, ha rimarcato: “Il settore del turismo sta avendo una grande ripresa dopo la pandemia e le imprese del comparto costituiscono oggi il terzo settore più importante stando agli ultimi dati di Unioncamere. Il ruolo delle Camere di Commercio è fondamentale per osservare le necessità delle imprese. In questo contesto l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile certifica che le imprese femminili siano una parte di assoluta rilevanza nel settore, soprattutto nel Lazio; le donne infatti hanno un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità e della responsabilità sociale e questo consente di confezionare un’offerta di altissima qualità”.
L’Onorevole Gianluca Caramanna, consigliere per i Rapporti Istituzionali del Ministero del Turismo, ha invece sottolineato: “La battaglia sulla sostenibilità la si vince lavorando insieme anche per delocalizzare i flussi turistici. Questo si può ottenere solo implementando i servizi e rendendoli eccellenti e di qualità. Grazie alla capacità dei nostri operatori che rendono il turismo il motore trainate dell’economia, vantiamo numeri importanti ma dobbiamo lavorare per far crescere itinerari alternativi creando i presupposti perché siano scelti. Su questo il Governo sta andando nella giusta direzione”.
 
Massimiliano Vavassori, Direttore Centro Studi del Touring Club ha aggiunto: “C’è un grande interesse per l’Italia nascosta, quella dei piccoli centri, fuori dai grandi flussi turistici. Noi dobbiamo raccontare al mondo proprio quel tipo di luoghi che hanno un grande potenziale e rispondono alle nuove esigenze del turismo. Con il Touring Club abbiamo dato vita alle Bandiere Arancioni proprio per sostenere questo concetto. Parliamo del primo livello di certificazione dei borghi dell’entroterra. Questo permette di delocalizzare i flussi turistici ma anche di destagionalizzarli. Investire sul prodotto e sulla comunicazione del marchio è la strategia vincente”.
 
Dalle Bandiere Arancioni alle Bandiere Blu con Claudio Mazza, Presidente Fondazione FEE Italia – Bandiere Blu: “Nel Lazio, la provincia di Latina ha 8 bandiere blu su dieci, un impegno che viene da lontano, cresciuto nel tempo. Bandiere Blu simboleggia la vocazione in termini di attenzione alla sostenibilità. Una certificazione che parte dalla qualità delle acque di balneazione ma riguarda anche la gestione del territorio. Un percorso impostato al miglioramento continuo delle performance ambientali e di qualità. Guardiamo a piccoli passi ma estremamente concreti per una crescita che nel tempo determini il cambiamento”.
 
A chiudere i lavori, per la Regione Lazio, Civita Di Russo, Vice Capo di Gabinetto della Presidenza: “Parlando di turismo oggi non possiamo non guardare al Giubileo. Una grande sfida che ci attende e sulla quale dobbiamo lavorare insieme. Parliamo di 34 milioni di turisti attesi. Vogliamo e dobbiamo fare in modo che tutto il Lazio venga coinvolto nel flusso turistico che deriverà da questo appuntamento. In questo senso come Regione Lazio abbiamo investito sui Cammini. Le Terre dei Cammini sono un vanto per la nostra regione e siamo certi che riusciranno a portare turisti, oltre la città di Roma, in tutti quei meravigliosi siti che vantiamo. E tutto questo ha molto a che fare con la sostenibilità”.

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Frosinone, il Conservatorio di Musica inaugura l’anno accademico

Un ricco programma musicale rigorosamente ad ingresso libero animerà il fine settimana della città di Frosinone grazie al suo Conservatorio che offrirà alla cittadinanza due concerti di straordinaria bellezza. Il 30 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium Daniele Paris della prestigiosa istituzione AFAM si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24; in programma l’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven la Ballata n.4 di Fryderyk Chopin e soprattutto il sontuoso primo Concerto per pianoforte e orchestra Pëtr Il’ič Čajkovskij affidati al giovane quanto talentuoso pianista Lorenzo Marigliani, allievo del M° Giorgia Tomassi,  ed all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dal M° Simone Genuini.

 

Un appuntamento imperdibile cui ne seguirà immediatamente un secondo altrettanto intenso il 2 dicembre sempre alle 18 con il Concerto in Omaggio al M° Mauro Paris, indimenticato docente: protagoniste le stagioni di Astor Piazzolla e la Misatango di Martin Palmeri affidate ad un ensemble d’eccezione composto da Mezzosoprano – Fabiola Mastrogiacomo, Bandoneon – Adriano Ranieri, Pianoforte – Pietro Liberati, Sax – Massimo Bettazzi, Violini – Alessio Gizzi, Brunella Bruni, Viola – Ettore Belli, Violoncello – Maurizio Simonelli, Contrabbasso – Valerio Di Lelio, Ensemble Vocale Thesaurus ,Coro dell’Accademia Gandolfina, Direttore: Alberto Galletti

 

Alle parole del Direttore del Conservatorio il  M° Mauro Gizzi è affidata la presentazione del programma che apre splendidamente la stagione didattico-artistica: “è particolare l’emozione che oggi mi pervade al termine del mio primo anno da Direttore di questa nobile istituzione Afam. E’ stato un anno intenso, ricco, anche complesso, ma foriero di soddisfazioni e di nuove sfide da abbracciare. Convegni, congressi, festival, l’open day, masterclass, una stagione concertistica sul territorio fitta di appuntamenti ed una instancabile attività didattica in forme tradizionali e rinnovate hanno animato l’anno del cinquantesimo. Tra le novità più gradite dalla cittadinanza spiccano in quest’ultimo scorcio stagionale le lauree in forma di concerto pubblico, ed ecco perché abbiamo deciso di inaugurare la nostra programmazione accademica ed artistica proprio con questo tipo di evento.

 

Dopo gli ultimi sofferti anni di crisi globale il Conservatorio sembra aver nuovamente intrapreso la strada di una nuova fioritura artistica e didattica, come testimoniato dai nostri concerti, affettuosamente frequentati da un pubblico sempre più ampio e dalle numerose richieste per le nuove ammissioni. Questo risultato è a mio avviso merito anche di una profonda sinergia e reciproca disponibilità tra le diverse componenti dell’istituzione che desidero ringraziare: il Presidente Gualdini, il Consiglio Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, i docenti, il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, ma soprattutto gli allievi e le loro care famiglie; così ringrazio le istituzioni cittadine che spero vorranno continuare a sostenerci con sempre maggiore partecipazione e tutti gli amici del Conservatorio che ci seguono con affetto. Ci siamo salutati lo scorso anno con la promessa di risaldare sempre più quel legame tra il Conservatorio ed il suo territorio; abbiamo ancora tanta strada da fare ma da quel che vedo, mi concedo di credere che davvero siamo sulla strada giusta.”

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Carpineto Romano, aggredisce moglie e figlio minorenne: arrestato un 50enne

I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, unitamente a quelli dell’Aliquota Radiomobile di Colleferro, domenica sera, hanno proceduto all’arresto di un

Arrestato un 50enne originario della provincia di Frosinone per maltrattamenti in famiglia. A mettere le manette ai polsi all’uomo sono stati i Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano insieme a quelli dell’Aliquota Radiomobile di Colleferro dopo che la scorsa domenica sera il soggetto ha aggredito fisicamente, all’interno della loro abitazione, la moglie e il figlio minorenne.

Sia la donna che il minore, sono stati medicati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Colleferro, per le lievi lesioni riportate ottenendo entrambi 3 giorni di prognosi.

La donna, al riguardo, ha raccontato ai militari che i maltrattamenti duravano da diversi anni e che avrebbero leso la sua integrità morale e fisica.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, l’uomo è stato condotto agli arresti domiciliari presso l’abitazione paterna situata in provincia di Frosinone.




Roccasecca, Accademia “Ora et Labora”: a palazzo Boncompagni premiato lo storico giornalista e scrittore Fernando Riccardi

Riccardi: “Felice per tanto calore. Ho trasformato la passione per la storia e la ricerca nel mio lavoro”. Il giornalista ha voluto anche ricordare due colleghe scomparse. Valentina Prato e Romana Compagnone
 
Tutta la scena se l’è presa lui, Fernando Riccardi, ed è stato giusto così. Lo storico e giornalista di Roccasecca, fresco vincitore del premio internazionale “Spoleto Art Festival Letteratura 2023” per il libro “Assassinio sull’Omnibus 3” ha ricevuto il riconoscimento al lavoro fatto dall’Accademia Internazionale “Ora et Labora” e dalla su città, Roccasecca.
 
La Sala San Tommaso di palazzo  Boncompagni piena per l’evento voluto dal sodalizio del presidente Antonio Pittiglio. Tanti amici e colleghi di Riccardi, diversi amministratori del territorio, a partire dal sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, padrone di casa; dal sindaco di Castrocielo Gianni Fantaccione, fino al Commissario della XV Comunità Momtana valle del Liri, oltre che del sindaco di Colfelice Bernardino Donfrancesco che ha tenuto la prima relazione dal titolo, ”Le ricerche storiche e la produzione letteraria dello scrittore Fernando Riccardi. A seguire l’intervento della giornalista Mary Bucceri, “Abilità comunicativa e contributo all’informazione locale del giornalista Fernando Riccardi”. Infine, intervista a Riccardi incentrata sul libro premiato a Spoleto, curata dal pedagogista Fabio Gervasio.
 
La manifestazione è stata moderata dal professor Filippo Carcione e ha previsto i saluti anche di don Angelo Moncelli, consigliere per la cultura religiosa dell’Accademia.
 
Al termine della cerimonia, l’Accademia ha consegnato le benemerenze e i riconoscimenti accademici a: Maria ed Emilio Fargnoli per Arte Stampa Editore, Giuseppe Scafi per la banda musicale di Roccasecca, Ivana Orsini per l’Ecomuseo Argil , Annamaria Matassa per la Protezione civile di Roccasecca, Angelo Ciampa per l’attività di guida turistica e promozione del territorio, Fabrizio Torriero per la Pro Loco di Roccasecca e Michelina Giannitelli per la poesia.
 
“Ringrazio l’Accademia e tutti gli amici intervenuti – ha spiegato Fernando Riccardi – fare cultura, approfondire la storia del mio territorio è una passione che ha segnato tutta la mia vita ed è diventata il mio mestiere. Sono felice del riconoscimento e dell’apprezzamento: oggi per me è stata una giornata di festa autentica che mi ripaga di tanti sacrifici”.
“Ne approfitto  – ha concluso Riccardi – anche per ricordare due giornaliste prematuramente scomparse, due amiche e due colleghe: Valentina Prato e Romana Compagnone”
 
“Fernando Riccardi è uno scrittore e uno storico di razza – ha dichiarato il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco – I premi che sta ottenendo in tutta Italia grazie alla sua ultima fatica letteraria, “Assassinio sull’Omnibus 3” ne sono la dimostrazione. Testimoniano del suo talento e sono motivo di vanto anche per Roccasecca. Complimenti a lui e grazie all’Accademia “Ora et Labora” per aver voluto organizzare questa manifestazione; grazie ai relatori e complimenti a tutti i premiati”.
 
 

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Atina, a quasi sessant’anni perseguita una ragazza di 28: interviene il Questore

Il Questore di Frosinone Domenico Condello ha disposto la misura dell’ammonimento nei confronti di un uomo di Atina che per mesi ha messo in atto una condotta persecutoria in danno di una ragazza di 28 anni.

La giovane aveva iniziato a soffrire le morbose attenzioni dell’uomo, col quale però non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto. In particolare lo stesso aveva preso ad appostarsi nei pressi dell’abitazione della donna, o vicino al posto di lavoro, aveva iniziato a chiedere a terze persone informazioni sulla sua vittima e sulle sue abitudini.

Non solo, accecato dalla gelosia non si era trattenuto dal fare delle vere e proprie scenate agli amici della ragazza e ai clienti dell’attività commerciale presso la quale la vittima è impiegata.

La donna, a causa delle reiterate ingerenze nella sua vita privata da parte dell’uomo, nonostante non avesse mai in alcun modo incoraggiato lo stesso circa la possibilità di intrecciare con lui una relazione sentimentale, stanca e spaventata da questi atteggiamenti e temendo per la sua incolumità, si è rivolta alla Polizia di Stato per richiedere l’emissione del provvedimento di ammonimento nei confronti del cinquantanovenne.

Dopo l’istruttoria operata dal personale della Polizia Anticrimine, il provvedimento è stato emesso e notificato al destinatario, con l’intimazione a tenere una condotta conforma alla legge e a cessare ogni azione persecutoria nei confronti della ventottenne.

L’uomo è stato anche informato circa la possibilità di rivolgersi al centro istituito presso la ASL di Frosinone, per essere avviato ad un percorso riservato agli autori di condotte persecutorie, come previsto dal protocollo “Zeus”, siglato dalla Questura di Frosinone e dalla ASL di F nel mese di luglio e destinato ai cosiddetti “maltrattanti”.




Roccasecca, ricordato l’80° anniversario del bombardamento della stazione ferroviaria

Il sindaco Sacco: “Nasco in una famiglia di ferrovieri, emozionato nel celebrare questa ricorrenza. Questo territorio può insegnare a tutti cosa significa vivere i conflitti”
 
 
Una manifestazione organizzata in maniera impeccabile, anche con la bandiera della pace strotolato nella piazza Risorgimento ad arricchire il ricordo dell’ottantesimo anniversario del bombardamento della stazione ferroviaria di Roccasecca.
 
Un evento voluto dal Comune di Roccasecca, in collaborazione con le associazioni “Cassino città della Pace”, Battaglia di Cassino e Italy War Route.
 
Bellissimo il colpo d’occhio: una piazza gremita, con la presenza delle scuole, di tante associazioni e autorità civili, militari e religiose. Tra gli altri: S. E. il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori; il Questore Domenico Condello, il Colonnello Mattioli, comandante provinciale dei Carabinieri. al capitano Bartolo Taglienti, comandante della Compagnia Carabienieri di Pontecorvo, il Maresciallo Capo Angelo Iodice, comandante della Stazione dei Carabinieri di Roccasecca; il Colonnello Valerio Lancia, comandante dell’80° Rav di Cassino, il Tenente Vanessa Emili, comando Guardia di Finanza di Cassino, il rappresentante dell’Università di Cassino, la professoressa Ivana Buno. E poi i sindaci del Cassinate, insieme ai Gonfaloni dei comuni.
 
A fare gli onori di casa il primo cittadino di Roccasecca Giuseppe Sacco, presente insieme a tutta l’amministrazione comunale.
 
La giornata ha previsto l’inaugurazione della mostra curata dall’associazione Battaglia di Cassino, per poi entrare nel vivo con l’arrivo dei gonfaloni dei Comuni in piazza, il saluto delle autorità, una breve ricostruzione delle vicende, la relazione dal titolo, “La faticosa e complessa costruzione del nuovo mondo: il contributo per la pace della società civile”, a cura dell’associazione Cassino Città per la Pace. A seguire l’emozionante racconto dei testimoni oculari Rocco Tanzilli e Benedetto Malnati, che hanno ricordato quel pomeriggio del 1943, quando gli aerei alleati bombardarono lo scalo ferroviario. Infine, è stata scoperta una pietra d’inciampo nei pressi del sottopasso ferroviario. A conclusione della mattinata la benedizione del parroco don Xavier Razanaday e la deposizione di una corona d’alloro. Il maestro Alessandro Parente ha accompagnato con la musica l’intera manifestazione.
 
“Sono nato e cresciuto vicino alla stazione ferroviaria di Roccasecca – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sacco – la mia è una famiglia di ferrovieri, mio nonno era il capostazione della stazione di Arpino il giorno del bombardamento. Per me il 23 ottobre 1943 è stata sempre una ricorrenza carica di sentimento. Ricordarne la memoria, a ottant’anni da quella giornata, è un’emozione unica. Un messaggio ai ragazzi: la pace non è scontata, va costruita ogni giorno. Anche attraverso questi ricordi e queste ricorrenze, perché il nostro territorio può insegnare tanto su cosa vuol dire essere in guerra e sulle sofferenze della popolazione. Grazie a tutte le istituzioni presenti, alle autorità militari e ai ragazzi delle scuole per la presenza e partecipazione”.
 
“Una bellissima cerimonia – ha aggiunto il vicesindaco di Roccasecca Valentina Chianta – siamo una terra che può insegnare tanto sul tema della guerra, la giornata di oggi ha un alto valore pedagogico, soprattutto per i ragazzi presenti. Un grazie alle scuole per aver partecipato e un grazia di cuore a Benedetto Malnati e Rocco Tanzilli, reduci di quelle giornate che sono stati una lezione dal vivo per gli studenti”.
 
 
 
 

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Anagni, prova a far ripartire l’auto ma resta schiacciato

Ha provato a far ripartire l’auto in panne, aprendo il cofano e controllando se ad occhio nudo ci fosse qualcosa che non andasse nel motore: ma l’auto si è sfrenata ed ha incastrato contro il muro alle sue spalle l’automobilista, bloccandogli le gambe.

È accaduto ieri sera intorno alle 22 sulla Strada Provinciale ‘Accesso Sud’ ad Anagni. Sono stati gli altri automobilisti a notare l’uomo in difficoltà ed a chiamare i carabinieri ed il 118 di Frosinone. In pochi minuti, sul posto è arrivata anche una squadra dei Vigili del Fuoco: ha rimosso l’auto, mentre i sanitari facevano intervenire un’eliambulanza trasferendo in codice rosso al policlinico di Tor Vergata il paziente . Sulle circostanze dell’incidente ora stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Anagni.