Roma, boom di arresti sulla linea A della metro
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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.
Monte Compatri, al via lo sgombero della “Barcaccia”. Il comune acquisisce l’intera area
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ASL Roma 1 con Poste Italiane e Istituto Poligrafico: un francobollo per celebrare la straordinaria figura di Franco Basaglia
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Bologna, nuova vita per l’ex bocciofila: inaugurata la nuova palestra popolare
Un nuovo spazio polivalente in grado di ospitare attività sia di carattere sportivo che culturale
Ieri pomeriggio, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, accompagnato dall’assessora allo Sport Roberta Li Calzi e dall’assessore ai Lavori Pubblici Simone Borsari, ha inaugurato la nuova palestra polivalente del centro sportivo Barca, in via Sanzio 6/3, nell’ambito della settimana al Quartiere Borgo Panigale-Reno.
La nuova palestra popolare Barca
La costruzione della sala polivalente accessibile, pensata per attività di inclusione attiva attraverso l’arte, la cultura e l’attività motoria per fasce giovanili svantaggiate è stata realizzata all’interno del centro sportivo, uno dei più importanti poli di aggregazione cittadina, attraverso la demolizione e ricostruzione di un edificio in stato di abbandono, l’ex bocciofila.
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Pon Città metropolitane 2014-2020
L’ex bocciofila, che era ormai un capannone adibito a deposito, è stata demolita per realizzare un nuovo spazio polivalente in grado di ospitare attività sia di carattere sportivo che culturale. Il finanziamento prevedeva infatti la riqualificazione e rifunzionalizzazione di edifici per ospitare attività associative, stimolare l’innovazione sociale e l’inclusione attiva, attraverso la cultura e lo sport, in aree periferiche in cui sono presenti fenomeni di degrado sociale.
L’incarico di progettazione è stato affidato a novembre 2021 allo studio Aleandri Project & Consulting srl di Roma. Il Progetto definitivo è stato approvato a maggio 2021 e il progetto esecutivo è stato approvato il 2 dicembre 2021 per un importo complessivo di 1.345.874,69 euro.
I lavori sono iniziati il 23 maggio 2022 con la demolizione del capannone
Il polo sportivo è immerso nell’area del parco, si collega perfettamente con le aree limitrofe e funge da cerniera di collegamento tra la zona verde e il laghetto utilizzato per la pesca sportiva. Gli utenti sono così circondati da elementi naturali quali acqua e verde, che entrano in contatto visivo con l’interno dell’edificio mediante l’utilizzo di ampie vetrate. Al piano terra è stato realizzato uno spazio adibito a palestra per attività sportive non agonistiche o per attività di carattere culturale, con annessi i servizi, e al primo piano alcuni uffici annessi alle attività.
Caratteristiche tecniche
Le scelte relative alle tecnologie e ai materiali utilizzati sono state effettuate nell’ottica di garantire un elevato livello di affidabilità in termini qualitativi, prestazionali e di durabilità nel tempo. Il coperto in legno lamellare a vista nella palestra costituisce un elemento architettonico e allo stesso tempo è un elemento di isolamento acustico e termico.
L’isolamento termico delle pareti è costituito da pannelli in fibre di legno naturale, i pavimenti della palestra sono in Pvc.
L’edificio risponde ai requisiti di alta prestazione energetica con una classificazione energetica A+. Sono installati pannelli fotovoltaici e gli impianti per il riscaldamento sono costituiti da pompe di calore.
Volume edificio demolito: 3.882,47 m3
Volume edificio costruito: 2.634,55 m3
Superficie circa 500 mq.
Milano, arte urbana: un murale per sensibilizzare su sport e lotta alla meningite
L’opera è stata realizzata sulla facciata di un edificio in viale Toscana 9
Lo skyline di Milano si arricchisce con un murale che unisce la bellezza dell’arte a un importante messaggio di sensibilizzazione. È ‘Limitless’, opera ideata e realizzata da SMOE Studio sulla facciata di un edificio in viale Toscana 9 con il contributo non condizionante di Sanofi. Il murale raffigura uno sciatore paralimpico che porta sul casco i colori della Bandiera della Lotta alla Meningite e veicola valori fondamentali dello sport, come il coraggio di superare sé stessi e i propri limiti.
“È un progetto straordinario- ha detto Lara Magoni, sottosegretaria allo Sport e ai Giovani per Regione Lombardia- Solo la conoscenza può anticipare ciò che può causare una patologia come la meningite. Lo facciamo attraverso l’arte, con immagini importanti di coloro che riprendono in mano la propria vita dopo la malattia”.
Emblema di questo concetto è Andrea Lanfri, ex atleta paralimpico due volte argento nella staffetta 4×100 prima ai Mondiali di Londra nel 2017, poi ancora l’anno dopo agli Europei di Berlino. Lanfri ha contratto la meningite nel gennaio del 2015, a 29 anni, ma l’amputazione delle gambe non gli ha impedito di tornare a fare ciò che più amava: correre e scalare pareti rocciose. “Non sapevo nulla di questa malattia- ha raccontato Lanfri, presente alla conferenza di presentazione di ‘Limitless’- Me lo spiegarono in ospedale, una notte. Da lì in poi ho scoperto pian piano tutte le sfide che la malattia mi avrebbe messo davanti. E le ho affrontate, quelle sfide. All’inizio quasi per ripicca nei confronti della meningite, poi ho deciso di fare esattamente l’opposto di ciò che la malattia avrebbe voluto impormi. Puntava a fermarmi. Invece io sono andato oltre. Lo sport in questo senso è stato importantissimo per me, è stato un mezzo per fare cose che io stesso non avrei mai creduto di realizzare”.
Ha sposato in pieno questa visione la sottosegretaria Magoni: “Lo sport è l’unico strumento di inclusione e aggregazione che usiamo in ogni situazione. In questo caso si accompagna al messaggio della prevenzione, perché è quella che ci salva la vita”.
‘Limitless’ è la prima di cinque opere che rientrano nel progetto di arte urbana ‘Nulla Virtus’ di SMOE Studio per la città di Milano. Ha il patrocinio del Municipio 4 e del Municipio 5 ed è supportata da Brand For the City come advisor. “Lo sport è l’arte dell’anima e del corpo- ha affermato l’artista che ha partecipato alla realizzazione del murale- Abbiamo voluto restituire questo immaginario attraverso una narrazione che ha come tela la città stessa. In ‘Limitless’ abbiamo utilizzato i colori della bandiera della lotta alla meningite: il giallo, il viola e il blu. Questo messaggio di sensibilizzazione rende il nostro lavoro ancora più significativo”.
La scelta non è stata casuale
La bandiera è infatti il simbolo di unione e speranza globale lanciato da Sanofi a fine2023. È stata realizzata in collaborazione tra la Fondazione perla Ricerca sulla Meningite (MRF) e la Confederazione delle Organizzazioni per la Meningite (CoMO) – di cui fa parte il Comitato Nazionale contro la Meningite ‘Liberi dalla Meningite’ – e i paralimpici Davide Morana, Ellie Challis e Théo Curin. Il disegno rappresenta il desiderio di proteggere e sostenere i pazienti, la volontà di sconfiggere la malattia e ancora la comunità che lotta contro la meningite. Non solo i pazienti, quindi, ma anche i loro caregiver e le organizzazioni che li supportano.
“Per sconfiggere la meningite è fondamentale migliorare la sua conoscenza tra i cittadini, soprattutto se giovani- ha sostenuto Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia&Malta- Siamo stati felici di aderire a questa iniziativa di sensibilizzazione che lega un valore importante come quello della prevenzione a quello dello sport. Agire in modo corale per incidere nella lottacontro la meningite è indispensabile. Sanofi è da sempre impegnata in questo ambito. Supportare la realizzazione di quest’opera dedicata alla città di Milano e alla sua valorizzazione è un ulteriore passo in avanti nel percorso già avviato con la bandiera per unire tutti nella lotta contro la patologia”.
La meningite colpisce ogni anno oltre 2,5 milioni persone nel mondo di qualsiasi età e registra un tasso di mortalità pari al 10%
Tra coloro che riescono a guarire, circa il 20% deve convivere con complicazioni gravi e a lungo termine come anche lesioni cerebrali e amputazioni degli arti colpiti. “Bisogna lanciare un messaggio forte e chiaro. Il mio desiderio, durante la malattia, era tornare alla mia vita, alle mie passioni- ha ricordato Andrea Lanfri- Dare la mia testimonianza ad altre persone che hanno vissuto o stanno attraversando la mia stessa esperienza mi ha dato una spinta in più. Mia madre all’inizio mi disse che non avrei mai più scalato una montagna e io d’istinto le risposi ‘Chi te l’ha detto?’ Quando poi le annunciai che sarei andato sull’Everest prima non mi credette, poi mi domandò perché volessi farlo. Ricordo di averle ribattuto, scherzosamente, ‘Per dimostrare che quel giorno ti sbagliavi'”.
Non arrendersi neanche di fronte a problemi che sembrano insormontabili è la chiave di lettura da usare quando si guarda il gigantesco murale appena inaugurato e che ci avvicina all’evento più atteso nel capoluogo lombardo, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina. “Ci avviciniamo sempre di più alla data di avvio dei Giochi- ha detto la sottosegretaria Magoni con un sorriso- Questo progetto vuole essere un inno alla vita attraverso immagini che ci accompagneranno fino alle settimane di gara, ricordandoci tutte quelle persone che scenderanno in pista superando proprio le difficoltà e gli ostacoli che hanno caratterizzato il loro percorso di vita”.
Roma, operazione della Polizia Locale: sgomberato insediamento abusivo a Tor Bella Monaca
Sgomberato l’insediamento abusivo a Tor Bella Monaca in Via dell’Archeologia. Le operazioni sono scattate questa mattina quando gli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale si sono presentati nel campo di via dell’Archeologia dove hanno denunciato nove persone tutte di nazionalità rumena.
Nel corso delle operazioni, i caschi bianchi del gruppo SPE (sicurezza pubblica Emergenziale), si sono avvalsi di un ufficio fotosegnalamento mobile, messo a disposizione dal Comando del Corpo.
Sull’operazione é intervenuto l’apprezzamento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che per voce del Segretario Romano Marco Milani rende noto: ” Dopo diversi anni di pausa il gruppo speciali tornano a fare sicurezza. Siamo atto al nuovo Comandante Generale di aver riportato il tema della sicurezza sociale all’ordine del giorno. Tra i servizi nelle zone Termini ed Esquilino che verranno rafforzati nei prossimi giorni e quelli come quello di oggi che tornano a. prestare attenzione ai disagi nelle periferie, dopo anni di buio il Corpo sembra tornare alla sua vocazione. Ora la palla passa ad amministrazione e Governo, chiamati a fare uno sforzo per superare il limite delle 800 prossime assunzioni. Tra dieci mesi si aprirà il giubileo e la Capitale non merita di affrontarlo con la mancanza di 3500 agenti in organico”.
Asl Roma 6, riflettori accesi sull’Ospedale dei Castelli protagonista mondiale assoluto nella chirurgia oculistica
All’evento di presentazione di questa tecnica di chirurgia oculistica tutta “Made in Italy” presenti i vertici regionali e governativi
Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, la quale ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio che era completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata Cheratoprotesi, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea.
E’ stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni.
Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare, ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il Prof. Strampelli nel 1963 e continuata dal prof. Falcinelli.
Grande successo di partecipazione e gradimento ha registrato l’evento che si è tenuto presso Ospedale dei Castelli e che vede protagonista il Lazio come eccellenza rispetto ad altri Paesi nel mondo grazie a una particolare tecnica di chirurgia oculistica “Made in Italy”, nata e perfezionata da luminari italiani.
L’evento moderato dal giornalista Fulvio Benelli, ha visto la partecipazione straordinaria di ospiti d’eccezione a partire dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute dottor Marco Mattei il quale ha portato i saluti del Ministro Orazio Schillaci e si è congratulato per il percorso intrapreso dalla direzione strategica teso a valorizzare le eccellenze e implementare i servizi sul territorio, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, l’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura Giancarlo Righini, il Senatore della Repubblica Marco Silvestroni e il Deputato della Repubblica Andrea Volpi. Presenti il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario Asl Roma 6 Vincenzo Carlo La Regina. Tra gli interventi il dottor Franco Arrigoni Dirigente Responsabile Uos chirurgia vitreo retinica ospedale dei Castelli e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.
L’Ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana. Arrigoni ha conosciuto personalmente il prof. Strampelli e il prof. Falcinelli 31 anni fa ed è stato diretto allievo di Falcinelli. Il prof. Petitti, presidente della fondazione Falcinelli ha sempre riconosciuto in Arrigoni “l’erede” del luminare Falcinelli e l’auspicio e intenzione futura è tramandare questo sapere anche a nuovi chirurghi oculisti.
Finora i centri specializzati che portano avanti l’osteocheratoprotesi si trovano in India, Germania, Inghilterra, Colombia e Usa. Oggi il Lazio torna protagonista tra le eccellenze mondiali grazie all’impegno assunto dalla Asl Roma 6 che pone l’ospedale dei Castelli come punto di riferimento per questo speciale intervento chirurgico.
Molto apprezzato un saluto con videomessaggio del Console Onorario d’Italia a Busan (Repubblica di Corea) Prof Vincenzo Campitelli che si è congratulato per il grande risultato portato a segno dall’equipe italiana e ha aperto a una futura collaborazione tra medici coreani e italiani per trasferire la tecnica anche in Corea del Sud.
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dottor Francesco Marchitelli si è detto entusiasta e grato: “Abbiamo un grande tesoro che intendiamo difendere e tramandare: questa tecnica tutta “made in Italy” che grazie a questo straordinario intervento chirurgico sarà praticata proprio qui all’Ospedale dei Castelli. L’importanza di puntare sulle tecniche chirurgiche e mediche italiane per farne delle eccellenze risiede nella creazione di un sistema sanitario robusto e affidabile, in grado di offrire risposte certe alle persone che hanno bisogno non solo di fidarsi ma di affidarsi. Questo nuovo capitolo per la chirurgia oculistica avviato all’Ospedale dei Castelli consentirà di migliorare la qualità di vita delle persone che per noi è la missione principale che detta tutte le azioni che questa Asl sta mettendo in campo per dare delle risposte concrete. Inoltre, l’evento di oggi può dare un buon contributo a consolidare la reputazione internazionale del nostro sistema sanitario italiano e del Lazio in particolare modo che continua a raggiungere importanti risultati. Le nostre eccellenze mediche e chirurgiche non solo possono garantire trattamenti di alta qualità per i pazienti del Lazio, ma possono anche attirare l’interesse di altri Paesi del mondo proprio come successo con questa tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata adottata all’estero con grande attenzione. Ringrazio tutte le istituzioni e autorità civili e religiose presenti, il Presidente della Regione Francesco Rocca che è sempre attento e presente sul territorio. Concludo col dire che questa grande Comunità della Asl Roma 6 è carica di entusiasmo e desiderio di essere sempre più vicina alle persone che per noi sono i massimi destinatari delle nostre attenzioni. Insieme riusciamo a raggiungere grandi risultati e lo facciamo giorno dopo giorno”.
Il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 Dottor Vincenzo Carlo La Regina ha aggiunto: “Vedere il sorriso della signora Anna Maria è forse l’immagine più bella che questo importante evento ci potesse regalare. Questo è un segnale forte, è un grande cambiamento di prospettiva che pone l’attenzione non solo sul trattamento dei sintomi fisici, ma anche sul benessere della persona, prendendo in considerazione aspetti emotivi, mentali e sociali.
Riportare l’attenzione dei pazienti al centro significa anche coinvolgerli attivamente nel processo decisionale riguardo alle proprie cure e Anna Maria lo ha partecipato attivamente e ci ha rallegrato e motivato. E la cosa straordinaria che è successa è proprio questa: si è pensato a favorire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione e questo ha permesso di migliorare sensibilmente anche i risultati clinici. Con queste poche parole sentite e che caratterizzano un particolare percorso che sto condividendo questa meravigliosa comunità Asl Roma 6 ringrazio davvero tutti di cuore per essere qui a festeggiare insieme a noi questi sensazionali risultati”.
Polizia di Stato al Festival di Sanremo: tante iniziative di legalità messe in campo
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Verona, al via la 116° Fieragricola
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