Piloti dell’Aeronautica Militare, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Capitanerie di Porto: da oggi un’aquila sul petto per tutti

Fanno parte di organizzazioni diverse, piloteranno aeromobili diversi e svolgeranno lavori differenti ma, dal 26 giugno, hanno in comune un’ “aquila” sul petto.

Per il personale dell’Aeronautica Militare si parla di “Brevetto di Pilota Militare”, per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di “Brevetto di Pilota di Elicottero”, e per quello delle Capitanerie di Porto si tratta di una “Abilitazione” al pilotaggio dell’elicottero.

Ma la sostanza non cambia. Sono i quindici nuovi piloti che hanno appena concluso un lungo e difficile percorso di formazione: nove, tutti dell’Arma Azzurra, si sono addestrati al 61° Stormo di Galatina – Lecce e sono destinati alle linee “caccia” e a quelle a “pilotaggio remoto”; gli altri sei, di cui tre dei Vigili del Fuoco e uno della Capitaneria di Porto, oltre a due dell’A.M., provengono dal 72° Stormo di Frosinone, scuola di addestramento per aeromobili ad ala rotante, e saranno quindi impiegati sugli elicotteri.

L’evento, organizzato dal Comando Scuole dell’A.M. /3ª Regione Aerea di Bari, da cui i due Reparti di volo dipendono, si è svolto nell’aeroporto militare di Galatina, nel rigoroso rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto e in uno spazio all’aperto antistante la struttura che ospita il sistema di addestramento integrato ITS T-346, fiore all’occhiello della base aerea salentina.

I due Comandanti di Stormo, subito dopo aver appuntato l’ambita “Aquila” sulla giacca dei neo-brevettati, si sono complimentati con i giovani piloti per il traguardo raggiunto.

Il Col. Alberto Surace, alla guida del “Sessantunesimo”, ha voluto rimarcare come l’evento rappresenti il coronamento di un sogno per questi ragazzi che da sempre hanno avuto la passione per il volo e hanno deciso di mettere quella passione al servizio del nostro Paese.

Il Col. Davide Cipelletti, Comandante del 72° Stormo, ha lodato “la capacità del personale dello Stormo e dei frequentatori nel far fronte in maniera positiva alle difficoltà del momento, nel sapersi riorganizzare restando concentrati verso il raggiungimento degli obiettivi professionali e personali”, invitando i brevettati ad essere “orgogliosi del vostro traguardo come noi lo siamo per voi. Prendete piena consapevolezza di quello che avete fatto fin qui per coronare le vostre ambizioni; questa consapevolezza sarà la forza con cui potrete affrontare tutte le sfide future, certi delle vostre capacità”.

Per l’occasione, anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, attraverso un video messaggio trasmesso ai giovani piloti subito dopo l’evento, ha voluto congratularsi: “Oggi indossate un emblema che è motivo di orgoglio e che testimonia, non solo il vostro impegno ma anche tutta l’attenzione che l’Aeronautica Militare ha dedicato per garantirvi una formazione moderna e che vi consenta di lavorare in maniera seria, professionale, sicura e all’altezza dei tempi. Non è un traguardo, non è un punto di arrivo ma semplicemente la partenza di un percorso”. Rivolgendosi poi in particolare ai neo brevettati dell’Arma Azzurra, ha ricordato loro che l’Aquila Turrita, simbolo ed emblema del pilota militare, oltre ad essere “una scelta di vita, rappresenta la vostra ragione di essere in Forza Armata”.

Il 61° Stormo di Lecce-Galatina, scuola di volo di lunghe tradizioni, provvede alla formazione e all’addestramento su aviogetti degli allievi piloti. Oggi è di fatto una realtà internazionale che ospita piloti e istruttori provenienti da ogni parte del globo: un’eccellenza dunque al servizio del Paese, che offre un sistema integrato di addestramento al volo tra i più avanzati al mondo.

Il 72° Stormo, ubicato sull’Aeroporto di Frosinone, ha il compito di formare e addestrare il personale dell’Aeronautica Militare per il conseguimento del brevetto di pilota militare “Helicopter Track” (MPLH – Military Pilot Licence Helicopter Track- Phase 3A and 3B, rispettivamente su TH500B e AW139), quello per pilota militare di elicottero (BMPE) per il personale delle Forze Armate e il brevetto di pilota di elicottero (BPE) per i frequentatori appartenenti ai Corpi dello Stato e provenienti da Paesi stranieri. Lo Stormo sara’ protagonista nel prossimo futuro del progetto di creazione della Scuola Elicotteri Interforze che vedra’ Aeronautica ed Esercito insieme nella formazione dei nuovi piloti di ala rotante.




Nemi, Villa delle Querce si rifà il look

NEMI (RM) – Restyling per la clinica Villa delle Querce su via Nemorense a Nemi. Dagli arredi esterni alle fioriere si è lavorato per migliorare ancora di più l’accoglienza.

Sul balcone delle stanze dei degenti ci sono tavolini e fioriere dove consumare una merenda all’aperto e godersi la vista sullo splendido lago del paese delle fragole.

Panchine con vista lago e giardino pubblico ben curato offrono un colpo d’occhio che rinnova la scommessa d’eccellenza della struttura.

La clinica ha come finalità la diagnosi e la cura, la ricerca e la formazione in campo riabilitativo e biomedico. La Casa di Cura “Villa delle Querce” è una struttura accreditata con la Regione Lazio per l’erogazione di prestazioni sanitarie sia in regime di ricovero che ambulatoriale. In particolare opera in ambito riabilitativo con la presa in carico del paziente nella globalità dei suoi aspetti medici e psicologici. Le attività riabilitative sono integrate ottenendo una riabilitazione adattata alla persona, anche quando si presenta con disabilità complesse e multiorgano.




Parte il progetto “I CAN”: 11 polizie del mondo contro la ‘ndrangheta

Si sono riuniti oggi in videoconferenza, alle ore 14, i vertici delle forze di polizia di 10 Paesi del mondo, oltre all’Italia e ad Interpol, per il kick-off del Progetto I CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), presentato il 30 gennaio scorso a Reggio Calabria.

I Paesi sono l’Argentina, l’Australia, il Brasile, il Canada, la Colombia, la Francia, Germania, gli Stati Uniti, la Svizzera e l’Uruguay che lavoreranno insieme per un progetto di tre anni, ideato dall’Italia insieme ad Interpol, per un attacco globale alla ‘Ndrangheta, oggi presente in 32 Paesi di quattro continenti (Europa, Africa, America e Oceania), di cui 17 Stati europei. Per l’Italia era presente il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, insieme al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Giovanni Nistri, e al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Giuseppe Zafarana, perché le forze di polizia italiane lavoreranno insieme con un’unica squadra che rappresenterà il punto di riferimento per tutti i Paesi coinvolti.

L’avvio del progetto era fissato per la fine di marzo ma è stato bloccato a causa della pandemia da Covid-19

Nel periodo di lockdown si è, però, continuato a lavorare su tutti gli aspetti organizzativi del progetto che ha come obiettivi la cattura dei latitanti e la confisca dei patrimoni illeciti, sulla base di una conoscenza approfondita del fenomeno criminale e del rischio che rappresenta soprattutto nelle sue proiezioni internazionali. In apertura dei lavori l’intervento del Segretario Generale dell’Interpol, Jurgen Stock, a capo della più grande organizzazione internazionale di polizia, che riunisce 194 Paesi del mondo. Il progetto I CAN è stato illustrato dal Vice Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Rizzi, mentre a conclusione dell’incontro è intervenuto il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho.

La Pandemia offre opportunità di business straordinarie ed insperate alla ‘ndrangheta

“Il Covid-19, che per il mondo intero rappresenta la più tragica ed improvvisa pandemia dell’era moderna, per la ‘Ndrangheta potrebbe diventare una straordinaria occasione per acquisire nuove aree di mercato e riciclare denaro sporco” queste le parole del Capo della Polizia, Direttore Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza durante la videoconferenza, appena iniziata, di avvio del progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta). L’Italia insieme ad Interpol ha lanciato la strategia di attacco globale alla ‘Ndrangheta, con un enorme impegno economico, di quattro milioni e mezzo di euro per tre anni di lavoro. “Nel post-emergenza la minaccia mafiosa potrebbe esplodere con una forza inedita: l’onda d’urto della massa di capitali sporchi della ‘Ndrangheta potrebbe finanziare la crisi di liquidità delle grandi aziende, ma anche delle piccole e medie imprese, che a causa del lockdown e della conseguente recessione economica potrebbero non essere in grado di far fronte ai propri pagamenti. Il rischio concreto è che la ‘Ndrangheta sfrutti il momento di difficoltà per insinuarsi nelle gare pubbliche e nelle compagini societarie, così che al termine dell’emergenza potrebbe aver inquinato tutti i settori economici, controllando imprese in precedenza sane” ha proseguito Gabrielli. In apertura della videoconferenza le parole del Segretario Generale dell’Interpol Jurgen Stock, a capo della più grande organizzazione internazionale di polizia, che riunisce 194 Paesi del mondo: “Non c’è bisogno di tradurre il termine ‘Ndrangheta ed I CAN vuole sostenere tutti i Paesi in una lotta globale grazie al sostegno economico ed operativo dell’Italia”.

I CAN: arresto dei latitanti e confisca dei patrimoni della mafia, 11 paesi del mondo come unica hub contro la ‘ndrangheta

“I focal point operativi dei nostri Paesi si sono già incontrati giovedì e venerdì della scorsa settimana, con tre appuntamenti distinti per aree geografiche, per dare immediata attuazione agli obiettivi operativi del nostro progetto”, le parole del Vice Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Rizzi, che nella videoconferenza in corso su I CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), ha illustrato i tre pilastri su cui si fonda il progetto: “La realizzazione di un programma di awareness globale per colmare la mancanza di notizie di dettaglio sul metodo di infiltrazione della ‘ndrangheta; l’utilizzo e lo sviluppo delle più moderne tecnologie per l’analisi operativa, anche di natura predittiva; la realizzazione di attività operative coordinate volte all’arresto di latitanti ed al sequestro ed alla confisca dei beni illecitamente acquisiti.

L’Italia ha costituito un hub, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, la cui componente di livello strategico coinvolge i vertici delle Forze di Polizia, della Direzione Investigativa Antimafia e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo”

11 polizie del mondo contro la ‘ndrangheta: parte I CAN

Nel corso della videoconferenza I CAN contro la ‘Ndrangheta sono stati tanti gli spunti d’interesse emersi dalle dichiarazioni dei vertici delle forze di polizia dei 10 Paesi coinvolti, oltre all’Italia. “E’ difficile smantellare la ‘Ndrangheta da soli. In Australia sono in atto numerose operazioni di polizia con la ‘Ndrangheta ma dobbiamo lavorare insieme con un approccio innovativo anche per superare i disallineamenti normativi. Al riguardo, è in fase di chiusura un memorandum d’intesa per la cooperazione internazionale di polizia con la Direzione Centrale della Polizia Criminale italiana” così il Capo della Polizia Federale australiana (AFP), Reece Kershaw.

Timothy Shea, Amministratore della DEA (Drug Enforcement Administration) e Calvin Shiver dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) per gli USA: “Consapevoli della pericolosità della ‘Ndrangheta, anche se non possiediamo una conoscenza completa di questo fenomeno criminale, così complesso e strutturato. Il nostro obiettivo è arricchire le conoscenze e condividere le informazioni che possediamo”.

L’Argentina, con il Capo della Polizia Federale, Juan Carlos Hernandez, ha sottolineato che continueranno i proficui rapporti con l’Italia che verranno estesi anche a livello multilaterale grazie ad I CAN: “Ci aspettiamo brillanti risultati già nel breve periodo”.

Carlos Henrique Oliviera De Sousa, Direttore Generale della Polizia Federale brasiliana: “Segnalo la penetrazione della ‘Ndrangheta nel settore immobiliare a San Paolo e a Rio de Janeiro. Dal 2010 esiste un link tra la ‘Ndrangheta e le organizzazioni criminali sudamericane, lo testimoniano le numerose operazioni condotte negli ultimi dieci anni e la confisca di 10 tonnellate complessive di cocaina”.

Oscar Atehortua, Direttore Generale della Polizia Nazionale colombiana: “I CAN è un’iniziativa formidabile per una lotta integrata contro la ‘Ndrangheta. In Colombia le note di ricerca Interpol hanno contribuito ad arrestare pericolosi criminali. In Colombia, abbiamo anche offerto ricompense a chi fornisse informazioni utili al loro rintraccio”.

Diego Fernandez Vallarino “In Uruguay è importante sensibilizzare la Polizia ma soprattutto la politica sui rischi di infiltrazione della ‘Ndrangheta. L’Uruguay non è un paese produttore di droga ma una piattaforma di esportazione verso l’Africa, l’Europa e l’Asia di sostanze stupefacenti e il grosso flusso di denaro in entrata alza il rischio di corruzione”.

Frederic Veaux, Direttore Generale della Polizia Nazionale francese: La Francia conosce poco la ‘Ndrangheta, ma sappiamo che è tra le più pericolose, strutturate ed estese organizzazioni criminali del mondo. Dalle informazioni in possesso sembra attiva a Parigi e nell’Est della Francia: I-CAN arriva, dunque, al momento giusto e ci incontreremo presto”.

Martina LINK, Vice Presidente del BKA Germania: “Cooperazione stretta con l’Italia, ma I CAN rappresenta un salto di qualità per la cooperazione di polizia multilaterale. La Germania è un Paese che ospita da tempo la ‘Ndrangheta, dal 1995 sono stati arrestati 185 appartenenti alla ‘Ndrangheta”.

Nicoletta Della Valle (Svizzera): la Svizzera è un partner molto interessato. L’Economia è molto forte ma anche la mafia italiana è presente dagli anni ‘50. La ‘Ndrangheta è l’organizzazione con il maggior numero di appartenenti in Svizzera.

Cafiero De Raho (DNA): La ‘ndrangheta è un punto di riferimento internazionale per il traffico degli stupefacenti e la Direzione Nazionale Antimafia italiana è impegnata quotidianamente con le Forze di Polizia di molti Paesi nel mondo. La ‘ndrangheta parla tutte le lingue ed è capace di mimetizzarsi e di essere ovunque. Colonizza i territori e richiama su quei territori i propri uomini.

Malgrado sia infiltrata in più di 30 Paesi nel mondo, le organizzazioni non sono autonome; esiste un organismo centrale che disciplina i rapporti e risolve gli attriti tra le strutture territoriali. Queste concorrono alla formazione dell’organismo centrale, ma non ne conoscono l’intera struttura di vertice, per evitare che eventuali collaborazioni con gli investigatori possano minare il sistema.

Nel periodo delle stragi di mafia degli anni ’90, la ‘ndrangheta aveva iniziato a collaborare con cosa nostra eseguendo alcuni attentati, per fare dopo poco un passo indietro evitando ripercussioni negative per i propri affari economici.

Tra le attività più pericolose l’infiltrazione nelle economie legali. In particolare costituendo società in Paesi dai sistemi giuridici più vulnerabili e meno collaborativi, in cui è più facile riciclare denaro sporco.

Il Procuratore Nazionale Antimafia ha concluso sottolineando l’importanza della collaborazione tra Forze di Polizia di Paesi diversi. La ‘ndrangheta si muove con grande velocità in un mondo globalizzato e solo la fiducia tra le Forze di Polizia può garantire la costituzione di un sistema investigativo comune, senza frontiere.




Genzano, il “Cane a Norma”: successo per l’infiorata al centro cinofilo

GENZANO – Nuove idee per una tradizione antica. Nella sede dell’associazione sportiva dilettantistica “Il Cane a Norma” a Genzano, è andata ieri in scena l’Infiorata, riservata esclusivamente ai soci del centro cinofilo. Grazie all’esperienza e all’arte della maestra infioratrice Margherita Piselli e al suo gruppo di lavoro, educatori cinofili e associati hanno partecipato a realizzare, con i petali dei fiori, il quadro che ha riprodotto il logo dell’Asd.

In epoca di Covid, insomma, anche “Il Cane a Norma” ha voluto mantenere viva la tradizione. Il quadro ha permesso di conoscere da vicino l’Infiorata: dalla preparazione al posizionamento dei fiori. “È stato un grande successo – ha detto il presidente dell’Asd, Giorgio Guglielminotti – siamo molto soddisfatti”




La Sicilia, il cinema indipendente e i giovani registi: la XV edizione di “Sole Luna Doc Film Festival” accende i motori

In programma la nuova sezione dedicata ai giovani registi del CSC in collaborazione con la piattaforma europea TËNK

È Sicilia Doc una delle novità volute dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura per la XV edizione del Sole Luna Festival dedicato al cinema documentario d’autore e in programma dal 6 al 12 luglio al Complesso di Santa Maria dello Spasimo di Palermo.

Una nuova rassegna fuori concorso realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo – di cui Costanza Quatriglio è direttrice artistica – e con TËNK, la piattaforma SVOD dedicata al cinema documentario indipendente, nata in Francia nel 2016 e appena sbarcata in Italia. TËNK premierà i tre migliori film in programma distribuendoli in Europa su Tënk.eu.com.

Costanza Quatriglio

La presentazione ufficiale di TËNK Italia avrebbe dovuto tenersi qualche mese fa ma l’emergenza Covid ha bloccato tutto. Così il Sole Luna Doc Film Festival sarà la prima occasione pubblica per conoscere il progetto e le coordinatrici italiane della piattaforma: Daniela Persico, presidente dell’associazione Filmidee e selezionatrice del Festival di Locarno, e Claudia Maci, vicedirettrice del Festival dei Popoli consegneranno anche il premio ai tre migliori film della sezione Sicilia DOC. Cinque i film in programma realizzati come saggio finale dai diplomati in “Regia del Documentario” al CSC e girati tutti in Sicilia.

TËNK è la scommessa entusiasta di un gruppo di giovani. Un progetto nato nel piccolo paese di Lussas (in Ardeche, un dipartimento francese, n.d.r.), dove negli ultimi 30 anni è cresciuta una rete di appassionati ed esperti del documentario d’autore, grazie al festival Les États généraux du film documentaire (Gli Stati generali del film documentario, n.d.t.) che vi si tiene annualmente. È qui che è nata l’idea di lanciare un crowdfunding per realizzare la piattaforma che consente agli estimatori del Cinema del reale, di poter vedere documentari indipendenti, selezionati da una rete di esperti già impegnati in vari Festival europei.

“Creare ponti e legami è fin dall’inizio uno degli scopi del Festival. Il premio TËNK è sicuramente un potente strumento di distribuzione e una risorsa importante per i registi emergenti e per il cinema documentario di qualità. Ci sembra importante dare risalto all’interno del nostro festival all’apertura della piattaforma TËNK anche in Italia dopo Francia e Germania”, dicono Andrich e Mura. “Un’opportunità rara per chi è all’inizio del proprio percorso professionale e che permetterà ai film premiati di essere visti in tutta Europa – aggiunge Costanza Quatriglio – Sarà una festa e anche un modo emozionante di condividere con Palermo qualcosa che dalla città nasce e trae linfa”.

“Siamo al countdown per realizzare la prossima edizione del festival che avrà una veste inedita svolgendosi sia in presenza che online. Sul sito www.solelunadoc.org trasmetteremo tutti i film in concorso geolocalizzando l’accesso all’Italia – spiega la presidente Lucia Gotti Venturato – Un modo per permettere al nostro pubblico di potere essere presente nonostante le restrizioni per il post Covid che dimezzerà i posti allo Spasimo. Grazie alla direzione artistica del CSC di Costanza Quatriglio si rafforza il sodalizio tra il nostro festival e il Centro sperimentale di Cinematografia”. Intanto, si è appena conclusa la rassegna online “15 DOC winners collection”. “Un modo per celebrare i 15 anni del Festival attraverso i film vincitori di questi anni – aggiunge il direttore scientifico Gabriella D’Agostino – Migliaia le visualizzazioni delle rassegne realizzate durante il lockdown e la fase 2: 15 DOC e Bring the Doc Home. Un’attestazione per noi preziosa da parte del pubblico”. In vista della nuova edizione, sui canali social di Sole Luna Festival è stato pubblicato il video promozionale “Sole Luna è. Il Festival in una parola”, realizzato da Daniele Barresi.

Sole Luna Doc Film Festival è un festival internazionale di documentari prodotto dall’associazione no profit Sole Luna-Un ponte tra le culture, creato nel 2006 per la città di Palermo. Il festival ha ricevuto in passato i patrocini delle più alte cariche dello stato italiano e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito negli ultimi quattro anni la Medaglia. Nel corso dei 15 anni di attività il festival ha creato un archivio di circa 10.000 film, stabilendo relazioni con case di produzione e distribuzione di tutto il mondo. Oggi, grazie al suo database di film e di contatti, è diventato un vero e proprio veicolo privilegiato per la promozione del cinema indipendente e di giovani registi emergenti. Peculiarità del festival è la sua capacità di diventare un moltiplicatore di eventi e in ogni edizione, oltre alle rassegne in competizione, sviluppa progetti artistici, workshop di cinema, convegni, tavole rotonde.




Caposele, un fine settimana con l’area archeologica che torna protagonista

CAPOSELE (LT) – L’area archeologica di Caposele sarà scenario questo fine settimana per le giornate europee dell’archeologia.

“La scelta dell’ area archeologica Caposele non è casuale ma è nella narrazione della città, nello svelare bellezza in un museo all’aperto che può competere con Ercolano e Pompei: dalla tomba di Cicerone alla Villa di Mamurra, Formia cammina nella storia” il commento del vice sindaco e assessore alla cultura e ai servizi sociali Carmina Trillino, durante la presentazione della conferenza stampa tenutasi ieri nel sito. Lavoro di sinergia, scelta di continuità, impegno nella valorizzazione, consapevolezza del potenziale patrimoniale della città sono stati gli argomenti dei commenti degli assessorati ai lavori pubblici Pasquale Forte, al Patrimonio Paolo Mazza e alle politiche ambientali Orlando Giovannone. Il sito archeologico è stato liberato da rifiuti abbandonati da tempo, è stato attenzionato da interventi manutentivi e di pulizia del verde restituendo la visibilità di una parte del patrimonio archeologico. “Dall’ inizio dell’ assessorato perseguo con veemenza l’idea che i luoghi hanno un’anima attraverso la quale una comunità si narra. I luoghi non nascondono l’anima della comunità, la conservano migliorandone l’aspetto. Al cambiamento non si oppone resistenza, si agevola qualora esprima esigenze nuove e inedite della Comunità. Lo studio, i pareri, le esigenze, la necessità, la differenza tra reale e realtà. L’abitare è vivere ” ha aggiunto il vice sindaco.

Sono seguiti i ringraziamenti per la Soprintendenza in particolare alla dottoressa Paola Refice, con cui il Conune di Formia crede nello spirito collaborativo.

Giusto e grande merito alla Rta Sinus Formianus rappresentata dal presidente Vito Auriemma che mai fa mancare supporto alla conoscenza e alla divulgazione dei siti archeologici della città.

L’evento organizzato dalla Rta Sinus Formianus vede già il tutto completo con trecento prenotazioni e nel pieno rispetto del protocollo anti Covid-19 “Restituire bellezza a bellezza il fine da seguire e perseguire “.




Canale Monterano: contro l’abbandono dei rifiuti arrivano le foto-trappole

CANALE MONTERANO (RM) – Nell’ambito delle attività mirate al contrasto dell’incivile pratica di abbandonare rifiuti sul territorio, l’Amministrazione Comunale ha attivato un servizio di controllo basato sull’utilizzo di “foto-trappole”, posizionate a rotazione in diversi punti del territorio comunale, in modo da coprire la più vasta area possibile. Si tratta di una misura finalizzata a colpire un fenomeno che, per quanto legato ad un comportamento scellerato di pochi, comporta certamente delle conseguenze a livello ambientale e tende a restituire l’immagine di un paese che le comunità di Canale e Montevirginio non meritano.     

Le apparecchiature utilizzate, dotate di sensore di movimento, sono in grado di scattare foto (o brevi filmati) anche in assenza della luce naturale, che saranno poi trasmesse ad un sistema di raccolta per la visione ed elaborazione da parte la Polizia Locale e delle figure incaricate del loro trattamento.

L’obiettivo dell’iniziativa non è solo ed esclusivamente di carattere sanzionatorio, cioè far pagare a chi abbandona e inquina, ma anche quello di attivare un’azione continuativa e costante di prevenzione, a supporto di una parallela attività educativa e informativa, oltre che di un miglioramento continuo del servizio di raccolta, per cercare di venire incontro alle diverse esigenze dei cittadini.

“Facciamo notare – commenta il Consigliere Delegato al Ciclo dei rifiuti, Cesare Gizzi – che l’utilizzo delle foto-trappole è tanto più efficace quanto più supportato da una piena collaborazione dei cittadini, come ad esempio con il prezioso lavoro di monitoraggio e segnalazioni di rifiuti abbandonati, ma anche con il rispetto delle regole di funzionamento del servizio di ritiro e gestione. L’attenzione alle regole, infatti, oltre che fornire il buon esempio, ingenera un comportamento virtuoso e altamente contagioso, che lascia sempre meno spazio a chi giustifica le proprie incivili azioni con l’inosservanza delle regole da parte degli altri”.  

“Le foto-trappole – aggiunge Alessandro Bettarelli, Sindaco di Canale Monterano – andranno ad implementare il circuito di videosorveglianza già esistente che, nei prossimi mesi, sarà esteso anche alla frazione di Montevirginio e potranno essere utilizzate non solo per l’abbandono dei rifiuti nei luoghi più periferici del paese, ma anche per contrastare i furbetti che, anche nel pieno centro del paese, gettano i sacchetti della spazzatura all’interno dei cestini urbani, pratica incivile almeno quanto quella degli abbandoni in piena campagna. Non escludiamo, infine, un utilizzo estensivo di questi dispositivi anche nella lotta al vandalismo, agli atti persecutori, agli episodi di microcriminalità e alle altre attività illecite che potrebbero avvenire sul territorio comunale. Mettiamo, in definitiva, un ulteriore tassello al progetto di videosorveglianza pubblica comunale iniziato nel 2017 con l’approvazione in Consiglio del relativo Regolamento: verso chi non rispetta il nostro territorio non avremo remore ad applicare il massimo del rigore.”

I dispositivi sono stati già istallati e potranno iniziare a sanzionare i comportamenti illeciti trascorsi i 10 giorni previsti dal Regolamento di comunicazione alla cittadinanza.




Finnair, post Covid: indagine sulle preferenze di viaggio della clientela. L’Europa prima scelta

Mentre Finnair si prepara a intensificare le sue operazioni, concentrandosi sul continuare a collegare l’Europa e l’Asia, la compagnia aerea finlandese ha chiesto ai suoi clienti come si sentono a viaggiare di nuovo in aereo.

Oltre 3000 clienti del programma fedeltà Finnair Plus, ai vari livelli, hanno risposto al sondaggio La metà degli intervistati stava già valutando di effettuare viaggi di piacere in aereo e quasi nove clienti su dieci intervistati hanno dichiarato di prevedere di volare almeno una volta entro l’anno successivo.

Prevediamo che i viaggi aerei inizino gradualmente a riprendersi da luglio in poi, e il nostro sondaggio sui clienti lo conferma: i clienti sono chiaramente impazienti di rimettersi in volo”, ha dichiarato Ole Orvér, direttore commerciale di Finnair. “Iniziamo a operare verso circa 40 destinazioni europee e asiatiche a luglio e aumenteremo gradualmente le frequenze e le rotte con il recupero della domanda”.

Il 50% dei clienti programma viaggi di piacere in aereo

Secondo il sondaggio, la metà degli intervistati è ansiosa di viaggiare in aereo per piacere, mentre il 36% ha un atteggiamento neutro nei confronti del trasporto aereo per svago. Quasi il 90% dei clienti prevede di volare almeno una volta nei prossimi 12 mesi.

Le restrizioni ai viaggi costituivano – naturalmente – la principale preoccupazione per i viaggi: il 77% ha affermato che la rimozione delle restrizioni ai viaggi è un prerequisito per i propri viaggi aerei. Molti paesi europei stanno allentando o rimuovendo le restrizioni di viaggio durante l’estate; molti stanno già pianificando viaggi di piacere e di lavoro: il 61% degli intervistati ha intenzione di fare un viaggio di piacere verso una destinazione europea, mentre il 45% ha in programma di viaggiare in Europa per lavoro. Germania e Spagna sono citate più spesso come destinazioni per il prossimo viaggio. L’Asia è citata come destinazione del tempo libero da oltre un quinto degli intervistati e oltre un quinto degli intervistati sta pianificando un viaggio d’affari in Asia. In Asia, Cina, Giappone e Tailandia sono indicate come le destinazioni asiatiche più popolari. Le destinazioni nazionali di Finnair sono menzionate come destinazioni per il tempo libero e per affari rispettivamente dal 17% e dal 18% degli intervistati. La Finnair riuprende i suoi collegamenti con Roma e Milano da Helsinki il 2 agosto.

Igiene delle mani e pulizia degli aeromobili fattori importanti per i viaggiatori

Il sondaggio indica che la pandemia ha introdotto nuovi criteri per la scelta di una compagnia aerea. I tre principali criteri per la scelta di una compagnia aerea includono la capacità della compagnia aerea di garantire il benessere e la salute dei clienti durante il viaggio, i prezzi dei biglietti e gli orari dei voli.  La pulizia degli aeromobili e la possibilità di garantire una buona igiene delle mani sono menzionate come i mezzi più importanti per alleviare le preoccupazioni relative alla sicurezza dei viaggi. Inoltre, circa il 65% degli intervistati ha affermato che l’obbligo di indossare una maschera alleggerirebbe le proprie preoccupazioni in misura moderata, molto o molto. Finnair ha introdotto diverse misure per salvaguardare la salute e la sicurezza dei clienti durante la pandemia della corona. “Abbiamo ulteriormente intensificato la pulizia degli aeromobili, i disinfettanti per le mani sono disponibili all’aeroporto di Helsinki e distribuiamo salviettine igienizzanti a tutti i passeggeri“, informa Orvér. “Indossando maschere per il viso, ci proteggiamo l’un l’altro dalla possibile trasmissione di goccioline e le maschere sono un obbligo sia per i clienti che per l’equipaggio.”Complessivamente, il 76% degli intervistati si è dichiarato in qualche modo soddisfatto o estremamente soddisfatto del modo con cui Finnair ha comunicato con i propri clienti durante la pandemia di coronavirus. “Siamo estremamente grati per questo riscontro positivo e per la fiducia che i nostri clienti ripongono su di noi: il 93% degli intervistati è fiducioso nella capacità di Finnair di soddisfare le proprie esigenze in questo momento di incertezza“, ha affermato Orvér. “Questo sondaggio ci aiuta anche a sviluppare ulteriormente il nostro servizio clienti e la nostra offerta”.




Formello, scoperta e sequestrata discarica abusiva con 42 tonnellate di rifiuti altamente inquinanti

FORMELLO (RM) – Un terreno della superfice di circa 2600 metri quadrati adibito a discarica abusiva, su cui erano stati stoccate 42 tonnellate di rifiuti, è stato sequestrato a Formello dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

Il luogo di stoccaggio, nella disponibilità di una società operante nel settore della cosmetica, è stato avvistato da un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, facendo scattare gli accertamenti del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma.

Le Fiamme Gialle, intervenute sul posto, hanno riscontrato la presenza di rifiuti speciali altamente inquinanti: batterie esauste di veicoli, plastiche parzialmente bruciate, lastre di vetro, materiale ferroso, legno, detriti provenienti da lavori di ristrutturazione edilizia e vecchi pneumatici, oltre a un’autovettura abbandonata.

I rifiuti rinvenuti, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbe potuto contaminare le falde acquifere sottostanti, con notevoli rischi per l’ambiente.

L’area è stata cautelata in attesa delle operazioni di bonifica e due persone – il rappresentante legale della società e il proprietario dell’autovettura – dovranno rispondere del reato di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di monitoraggio e controllo del territorio e testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza di Roma a tutela della salute dei cittadini.




Anguillara Sabazia, lago di Martignano: pioggia di multe e assalto in un’oasi poco sicura

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sono fioccate le multe al lago di Martignano un piccolo diamante incastonato in mezzo al verde che se non viene rimesso a posto rischia di diventare una trappola pericolosa. Ieri e oggi anche a Martignano c’è stato l’assalto. File di automobilisti lungo la strada / sentiero sterrato pieno di buche.

Al posto dell’ex area parcheggio ci sono tante balle di fieno

La navetta non è ancora attiva ma se quest’anno dovesse riprendere la tratta potrebbe trasportare non 150 persone l’ora ma appena una cinquantina, pari a sette persone in media a viaggio… il gioco vale la candela? Questi sono gli interrogativi che si presume attanaglino in queste ore il commissario prefettizio Gerardo Caroli. Senza togliere l’assenza di un corridoio sanitario per far accedere i mezzi di soccorso in caso di necessità. Qualora la presenza delle auto, data la scarsa possibilità di portare grandi numeri sul bus navetta, dovesse aumentare e raddoppiare rispetto agli scorsi anni non ci sarebbe più lo spazio necessario a far atterrare una eliambulanza o far passare una o più ambulanze.

La questione è stata più volte sollevata anche dal presidente di Anguillara Svolta Sergio Manciuria: “Martignano – dice Manciuria – è un oasi ambientale con uno specchio d’acqua incantevole: certo l’avvio della stagione estiva merita di essere goduta dai turisti nel rispetto delle norme e non diventare una scommessa in balia degli eventi. Tralasciando voli pindarici e soluzioni di impossibile attuazione nell’immediato, confidiamo sulla risoluzione di aspetti quali la manutenzione della viabilità di accesso, la pulizia dalle sterpaglie che possono innescare incendi dannosi e mettere in pericolo la vita dei residenti e villeggianti. La mancanza di un parcheggio comunale a servizio dell’area che in questo periodo emergenziale auspichiamo a ridosso oppure nelle aree private di cittadini disponibili, va affrontata in assenza di interventi manutentivi regolamentando concretamente gli accessi senza lasciar passare tutti gli ignari turisti e poi fare cassa multando gli autoveicoli che oggi accedono comunque. Ora con la sinergia e disponibilità del Commissario Caroli bisogna preoccuparsi di atti concreti mentre da ottobre cominciare a lavorare per rendere Anguillara un polo turistico – culturale di eccellenza”.




Roma, colpo alle mafie ambientali legate ai nomadi: 27 persone finite in manette

ROMA – 27 persone finite in manette per traffico illecito di rifiuti, riciclaggio e auto-riciclaggio. Questo il risultato dell’operazione portata avanti questa notte dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma insieme ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, ai Carabinieri Forestali di Roma e Latina e agli agenti della Polizia Locale e della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Gli uomini delle forze dell’ordine hanno eseguito nella mattinata di oggi l’ordinanza di custodia cautelare e sequestro preventivo emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 27 persone di cui 14 in carcere e 13 agli arresti domiciliari per reati di traffico illecito di rifiuti, riciclaggio e autoriciclaggio.

“Un plauso ai caschi bianchi romani che questa notte, in sinergia con altre forze dell’ordine hanno inferto un durissimo colpo alle mafie ambientali legate al mondo dei nomadi eseguendo 27 arresti tra i campi di via di salone, via salviati e cisterna di latina. – Commenta il coordinatore dell’Ugl della polizia Locale di Roma, Marco Milani – Le misure, disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, – prosegue Milani – sono giunte a conclusione di complesse indagini, condotte con l’ausilio della più sofisticata tecnologia, cui il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, ha partecipato sin dal primo momento. Attivitá come queste, unite allo straordinario apporto circa la presenza sul territorio e la capacita di controllo dello stesso, ampiamente evidenziate in questi mesi di emergenza Covid 19, dimostrano ancora una volta la necessità di una legge di riforma, che equipari la categoria alle altre forze dell’ordine, valorizzando le potenzialità degli oltre 60.000 Poliziotti Locali d’ Italia, a beneficio della sicurezza dei cittadini”.