JUNCKER SMASCHERA RENZI: "A INTRODURRE LA FLESSIBILITÀ SONO STATO IO"

Redazione

I rapporti fra Italia e Ue "non sono i migliori al momento": per questo, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker andrà in Italia in febbraio perchè "mi devo occupare di questo problema". "Francamente non capisco l'opposizione italiana" al varo dei fondi per 3 miliardi alla Turchia.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi "ha torto a criticare la Commissione", ha sottolineato il capo dell'esecutivo europeo aggiungendo che "a introdurre la flessibilità sono stato io, non Renzi".

Juncker ha risposto molto esplicitamente alle critiche che nelle ultime settimane il capo del governo italiano ha rivolto a Bruxelles. "Esito sempre a esprimermi con lo stesso vigore con cui il mio amico Matteo Renzi si rivolge a me, perchè credo che non risolva le cose", ha spiegato, aggiungendo di non essere "per niente naif" e di voler tenere "l'irritazione, che è grande, in tasca".

"Sapete – ha aggiunto – che rispetto molto il presidente del Consiglio e che mi piace, ma ha torto di criticare la Commissione su ogni punto di vista. Non capisco perchè lo faccia, è da troppo tempo che non seguo i teatrini della politica interna di certi paesi". Ma, ha aggiunto, "l'Italia non dovrebbe troppo criticare la commissione. Io accetto le critiche, non è quello il problema, ne sono anche fiero".

Ma, ha aggiunto, "abbiamo introdotto in materia di sorveglianza dei conti pubblici una dose accresciuta di flessibilità contro la volontà di certi stati membri e non dei meno importanti: soprattutto di quello che secondo lui domina l'insieme dell'Europa", ha aggiunto riferendosi alla Germania.

"L'Italia approfitta di tutte le flessibilità introdotte e sono stato sorpreso alla fine della presidenza italiana che Renzi abbia detto al Parlamento europeo che era stato lui ad avere introdotto la flessibilità".

In realtà, ha rivendicato, "sono stato io e non lui, anche se con il suo appoggio. E chi mi ha accompagnato nel convicere i contrari non si esprimeva solo con le lingue del sud, credetemi. Bisogna su questo attenersi alla realtà e alla verità".




QUARTO, GUERRE "PENTASTELLARI" TRA GRILLO E IL SINDACO: "DIMETTITI". LA RISPOSTA: "CI PENSO"

 

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Redazione Politica

Ormai il leader dei Cinque stelle ha parlato. Lui il primo cittadino di Quarto non la vuole. Braccio di ferro all'interno del Movimento Cinque Stelle tra Beppe Grillo e il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, in merito alle polemiche sui voti di camorra che sarebbero andati al movimento nel Comune del Napoletano. Al centro la questione sulle dimissioni del primo cittadino.

"Devo essere chiarissima: non c'è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi", aveva scritto il sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo, in un video pubblicato su Facebook.

Ma il movimento non è d'accordo e sul suo blog Grillo spinge per le dimissioni. "Noi siamo il M5S e l'esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto". Questa la posizione ufficiale del M5s pubblicata in un post sul blog di Beppe Grillo.

"Valuterò la richiesta del Movimento di dimettermi. Al momento non ho ancora deciso", è stata poi la risposta del sindaco di Quarto durante il flash mob in piazza Europa. "Oggi non ho sentito Grillo", ha aggiunto Capuozzo che ha poi ringraziato i partecipanti al flash mob.




FRANCESCO TAGLIENTE: IL SIGNIFICATO DELLA BANDIERA E DELLA SCIARPA TRICOLORE PER LA POLIZIA

di Chiara Rai

Giovedì 7 gennaio è stata la Giornata Nazionale della Bandiera, anche se fu solo il 27 dicembre del 1947, con la promulgazione della nostra Carta Costituzionale, il giorno in cui il Tricolore venne fissato come Bandiera Nazionale.
In occasione di questa ricorrenza abbiamo chiesto al Prefetto Francesco Tagliente il significato del tricolore per gli operatori di polizia, e in particolare per i Funzionari della Polizia di Stato, custodi della sciarpa tricolore e delle prerogative di pubblica sicurezza che simboleggia per l’ordinamento.

Ecco la sua risposta.
“Il tricolore quale vessillo della Repubblica, simbolo e sintesi della Nazione, è presente in tutti i momenti del percorso professionale degli operatori della Polizia di stato.
E’ presente al momento del giuramento degli allievi Agenti, dei Sovrintendenti, degli Ispettori e dei Commissari; è presente nelle scuole e nei reparti inquadrati, dove ogni giorno si celebra la cerimonia dell’alzabandiera e dell’ammainabandiera. E’ esposta all’esterno degli edifici della Polizia di stato.
E’ presente nelle sedi istituzionali e negli uffici pubblici quale emblema dei valori della Patria. E’ presente nelle competizioni internazionali per testimoniare l’orgoglio della italianità.

La “Giornata nazionale della bandiera” ha un significato ancora più profondo per i Funzionari della Polizia di Stato, chiamati a custodire il simbolo tricolore che la Repubblica gli affida con la consegna in forma solenne della Sciarpa Tricolore.
La bandiera italiana, come testimonianza di tradizioni e continuità, nel corso degli anni continua ad orientare le generazioni dei Funzionari della Polizia di Stato, chiamati ad interpretare un compito tanto elevato quanto impegnativo.
Ancora oggi, le giornate dei frequentatori dei corsi di formazione presso la Scuola Superiore di Polizia iniziano con la solenne cerimonia dell’Alzabandiera. Ogni mattina, i Commissari rendono omaggio al simbolo della Nazione, ed a quello che diventerà il simbolo delle prerogative di Autorità di pubblica sicurezza che saranno chiamati ad esercitare.
A conclusione del primo anno di corso i Funzionari giurano fedeltà alla Repubblica, per garantire il rispetto della Costituzione e delle Leggi dello Stato. Anche in questo caso il Tricolore della Repubblica è testimone solenne dell’impegno che i nuovi Ufficiali di pubblica Sicurezza assumono nei confronti dello Stato.
Al termine del ciclo formativo, il momento che segna forse più di ogni altro la dignità professionale del Funzionario di Polizia è la consegna della Sciarpa Tricolore, sulla quale è impresso lo stemma della Repubblica italiana.

Risale al 20 marzo del 1864 la prima previsione normativa che faceva obbligo ai Funzionari di pubblica sicurezza di fregiarsi di un “nastro tricolore ad armacollo” ogni qual volta occorresse sciogliere una riunione o un assembramento ovvero fosse necessario impartire ordini e fare intimazioni in nome della legge.
Oggi quella stessa norma è attualizzata dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

La Sciarpa Tricolore rappresenta dunque il peculiare segno distintivo del Funzionario di Polizia, che dà immediata visibilità alla sua funzione e conferisce solennità all’esercizio delle sue attribuzioni, diretta espressione dell’Autorità dello Stato. Le responsabilità e le potestà istituzionali che la Sciarpa Tricolore sintetizza simbolicamente evocano la missione delicata e vitale del Funzionario di Polizia, chiamato a garantire il sereno ed ordinato svolgimento della convivenza civile, per la tutela delle libertà e dei diritti dei singoli, dei gruppi e per la salvaguardia delle Istituzioni. Nella quotidianità del lavoro la Bandiera fa da sfondo alle decisioni che i Funzionari di polizia devono assumere rispetto ai diversi scenari che sono chiamati ad affrontare.




LOTTERIA ITALIA: PRIMO PREMIO DI 5 MILIONI DI EURO A VERONELLA

Redazione
 
Roma – Ieri sera erano in tanti gli italiani inchiodati davanti la tv  che speravano di vedere apparire sullo schermo televisivo gli stessi numeri presenti sul biglietto della Lotteria Italia precedentemente acquistato, ma le sei enunciazioni fatte nel corso della trasmissione Rai Affari Tuoi hanno portato alle seguenti vincite:
 
1° Premio: Biglietto numero G 050111, venduto a Veronella (Verona) in Via Giavone 5, vince 5 milioni di euro
 
2° Premio: Biglietto numero Q 146948, è stato venduto sull’Autostrada Milano-Napoli, presso la stazione di servizio San Nicola Est di San Nicola la Strada (Caserta) e vince 2 milioni di euro
 
3° Premio: Biglietto numero  E 367077, venduto a Roma in Via Aversa 26 e vince 1,5 milioni di euro
 
4° Premio: Biglietto numero N 235789, è stato venduto a Varese in Via Francesco Daverio numero 158 e vince un milione di euro
 
5° Premio: Biglietto numero M 115765 è stato venduto a Como in Via G.B. Scalabrini numero 76 e vince 500mila euro.
 
6° Premio: Biglietto numero R 451283 è stato venduto a Fabro (Terni) e vince 250mila euro
 
Intanto nella tabaccheria a Veronello (Verona), dove è stato venduto il biglietto che si è aggiudicato il primo premio dice all’Ansa: “Siamo 'sepolti' dalla nebbia aspettiamo che si alzi un po' e poi abbiamo il prosecco pronto per festeggiare”, descrive poi il negozio, spiega che si trova lungo una strada dove sono in tanti a fermarsi per prendere un panino, un pacchetto di sigarette e biglietti. I biglietti venduti in questa Lotteria Italia sono di 8,7 milioni e gli incassi di 43,5 milioni di euro ed è il miglior risultato dal 2010. Anche se i numeri record sono stati toccati negli anni 80 e 90, quando le vendite arrivavano a 30 milioni. Precisamente nel 1988 sono stati venduti 37,4 milioni di biglietti. Roma rimane leader con 1,4 milioni di biglietti venduti. 
 
Ecco i numeri estratti dei 50 biglietti della Lotteria Italia di seconda categoria dal valore di 50 mila euro ciascuno.

N 059782 Roma
F 045109 Arzano (NA)
M 304594 Perugia
N 445032 Scandicci (FI)
F 148712 Messina
N 289700 Casorate Primo (PV)
I 409005 Foggia
I 336350 Mirabella Eclano (AV)
G 136384 Novi Ligure (AL)
P 300603 Marghera (VE)
T 243656 Battipaglia (SA)
C 101037 Caponago (MB)
U 115098 Miglianico (CH)
U 158462 Putignano (BA)
B 016705 Bubano (BO)
G 134970 Roma
N 289766 Milano
D 153712 Savignano sul Rubicone(FC)
R 141740 Pietrelcina (BN)
A 067796 Albano laziale (RM)
R 064565 Erbusco (BS)
N 115963 Fiumicino (RM)
P 088851 Ceriale (SV)
N 355177 Ferentino (FR)
M 436777 San Polo di Enza (RE)
D 034185 Rapallo (GE)
A 345519 Bologna
C 021852 Orbassano (TO)
C 135731 Roma
N 329388 Magliano Sabina (RI)
Q 159032 Grado (GO)
I 094655 Roma
B 119521 Ferrara
R 199106 Salzano (VE)
M 156008 Sant'Ilario d'Enza (RE)
B 465873 Castrovillari (CS)
I 466486 Erbusco (BS)
G 230259 Passons (UD)
N 034879 San Benedetto del T. (AP)
A 265196 Concesio (BS)
L 378690 Roma
B 252586 Castiglione dei Pepoli (BO)
I 348672 Livorno
M 169752 Legnano (MI)
B 143910 Erbusco (BS)
P 183439 Borgone Susa (TO)
T 359200 Roma
T 232741 Falerone (FM)
B 034878 Villa Pedergnano (BS)
Q 429692 Torino di Sangro (CH)
 
Infine ecco i biglietti della Lotteria Italia che hanno vinto i 150 premi di terza categoria da 25 mila euro:
 
Serie e numero Venduto:  C 096099 Belforte Monferrato Q 407599 San Severo F 232643 Boscoreale T 177394 Gualdo Tadino Q 277412 Roma I 066090 Sassuolo V 039489 Roma A 471541 Modena I 210872 Sant'Agata di Puglia C 147614 Bruzolo D 191373 Vimodrone O 060362 Riccione M 115490 Como I 058376 Napoli N 200127 Milano S 064836 Gallicano nel Lazio R 013424 Mondolfo A 032650 Civate G 255942 Leverano B 443351 Modena A 313151 Napoli N 376748 Novi Ligure P 143743 Tivoli D 445660 Modena D 319196 Roma F 047357 Verona O 243328 Somaglia B 489114 Frascati D 256737 Modena G 076395 Novara M 054555 Fermo T 499074 Reggio Emilia M 374901 Roma G 003281 Crotone G 178366 Mortegliano O 412656 Marigliano L 263042 San Giovanni in Persiceto M 066640 Sant'Omobono Terme T 490882 Moncalieri T 226283 Roma D 093268 Gello P 237945 Enna O 154887 Arese A 281581 Teano T 305255 Modena A 104044 Calolziocorte N 305094 Campogalliano M 126182 San Giuliano Milanese C 367375 Palermo P 011508 Palermo G 292660 Castelnuovo Berardenga O 009049 Cavallino E 446541 Anagni N 306011 Milano F 197598 Campagna L 144762 Corsico F 025460 Tavagnacco O 442583 Orbetello O 284725 Roma Q 221682 Gallarate D 083294 Pomezia N 158196 Roma B 189387 Aiello del Sabato D 388086 Mirabella Eclano I 346506 Marigliano O 223618 Cimitile P 094415 Vecchiano G 402022 Silvi B 089115 San Giorgio a Liri D 466869 Venezia C 053159 Vittorio Veneto P 474490 Milano D 019854 Ispra F 314383 Roma A 123399 Bologna B 126871 Napoli E 148463 Città della Pieve E 313634 San Nicola la Strada U 137916 Roma I 362979 Modena A 166240 Castrocielo G 194956 San Giorgio di Mantova E 243531 Giussano L 388855 Castelnuovo di Porto F 092557 Anagni U 148949 Binasco N 062649 Roma M 207280 Bagno a Ripoli E 139582 Salbertrand L 404730 Napoli P 034749 Lecco D 030541 Civate D 181028 Siena P 300910 Monte Sant'Angelo P 010447 Rapallo M 430533 Rezzato I 115044 Milano V 026909 Milano Q 360617 Domodossola Q 083061 Erbusco B 208271 Roma R 348177 Cassino B 210142 Nichelino P 023388 Roma R 476855 Roma L 175753 Grumello del Monte S 031407 Giulianova M 256708 Tolentino I 107057 Carpi M 109585 Imperia S 426394 Cimitile I 160583 Lecco Q 305046 Milano O 008892 Ispica S 327566 Ravenna I 256610 Lecco F 234719 Torino B 146317 Voghera N 191502 Napoli N 220054 Botticino M 499210 Modena L 139722 Zola Predosa B 118493 Carrara S. Giorgio A 029088 Castagnole delle Lanze L 029972 San Biagio di Callalta D 190355 Torino L 363000 Casalbuono M 230371 Vallo della Lucania S 432790 Ascoli Piceno E 436254 Francavilla Fontana T 271918 Firenze F 054549 Ausonia B 198127 Cerignola E 374557 Roma E 078386 Milano Q 098737 Osio Sopra P 113158 Termini Imerese D 079871 Metaponto P 477551 Torre Canne (Fasano) C 095973 Ferrara S 325682 Rosarno I 356754 Vicenza C 323324 Firenze T 241815 Lucignano B 151307 Todi P 472255 Roma P 035389 Mesagne P 206671 Roma P 176435 San Candido C 165510 Civitella Val di Chiana.




IL GIALLO DI CLAUDIO LIPPI: "MI PIACEREBBE INCONTRARE IL PREMIER RENZI"

Redazione 
 
Matera – Claudio Lippi è stato colpito da un malore nel pomeriggio del 31 dicembre del 2015 e si trova ricoverato presso l’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Lippi dall’ospedale comunica e interagisce con i suoi fans e sostenitori attraverso Twitter e Facebook. Proprio su Twitter aveva scritto “Mi piacerebbe incontrare il premier Renzi, perché sono incuriosito dal suo modo di comunicare. Ma sul mio profilo Twitter ho scritto un unico messaggio, che adesso neanche si trova più: 'se qualcuno ha modo di mettermi in contatto con Renzi vorrei parlare con lui”. In seguito alla pubblicazione del messaggio si sono susseguiti una serie di messaggi che spaziavano dalla solidarietà all’ironia. Lippi ha spiegato all’Ansa che i Tweet apparsi dopo il primo non sono opera sua e che probabilmente sono opera di un Hacker. Lippi comunque ha spiegato che il messaggio d’invito a Renzi lo ha scritto in un momento di noia “mi sono incautamente avventurato in qualcosa che non immaginavo potesse diventare un'arma a doppio taglio. Vorrei incontrare Renzi, mi interessa come comunicatore, anche perché non mi appartiene giudicarlo sotto altri profili. Lavoro da 50 anni e mi sono sempre interessato alla comunicazione, nelle sue varie applicazioni, e sono incuriosito dal modo di comunicare del premier: non sapendo come raggiungerlo, ho pensato di usare un canale che utilizza spesso. Ho una personale 'raccolta' di primi ministri con cui ho avuto occasione di entrare in contatto: con Berlusconi ho lavorato per vent'anni, ma non l'ho più incontrato dal '94”. In seguito al tam tam scoppiato sul web, Lippi ha avuto l’istinto di abbandonare Twitter, ma la sua buona fede lo ha fatto rimanere. Verrà dimesso giovedì mattina, ma non si esclude che possa essere dimesso anche il giorno dell’Epifania. 



MATERA: ECCO CHI È IL BESTEMMIATORE DI CAPODANNO CHE HA MESSO IN CRISI LA RAI

di Domenico Leccese

“E vabbè dai, ho fatto la cavolata da ultimo dell’anno, ma che ne sapevo io che la passavano veramente in diretta, quella bestemmia? Che poi mica lo intendevo alla lettera, dai, per me porco … era un modo di dire”, dichiara Vito Zingarelli di Taranto, molto divertito, poco stupito, forse pentito quanto basta e come si può esserlo a ventun anni, quando stai tornando dal torneo di beach tennis sulla spiaggia di Monopoli e non hai troppi pensieri complicati per la testa.
 
Ha fatto fare una figuraccia al servizio pubblico, scatenato l’indignazione dell’Osservatore Romano e provocato ulcere a catena in tutto l’organigramma della Rai, dal DG Antonio Campo Dall’Orto in giù, fino a quel funzionario di RAI COM che si è beccato, ultima ruota del carro, reprimenda e sospensione, per quel messaggio di auguri, condito da imprecazione blasfema, e passato attraverso le maglie piuttosto larghe del controllo di Viale Mazzini.

Ma lui, ribadisce, non l’ha fatto apposta. “Ero nervoso, perché mi era saltata la serata del 31 con gli amici”, racconta che è già buio e sta guidando sulla superstrada con l’auricolare e menomale, visto che è figlio del comandante della polizia municipale di Massafra.
“Ma non ci parlo da un anno e mezzo, i miei sono separati”.

Maturità al liceo scientifico con 89 su 100, iscritto al primo anno di Scienze motorie, chitarrista heavy metal con la band dei Cobra, nel giro musicale pugliese, calcio, nuoto, pallavolo, una sorella, ecco, questo è Vito. “I vicini continuavano a sparare i botti, da incivili, e il mio cane Cico, un pastore tedesco di 4 anni, aveva una paura tremenda, tremava tutto. Così ho deciso di restare a casa con lui e la mia amica Ilaria. Non c’era granché in televisione, però Gigi D’Alessio proprio non ce l’ho fatta, e allora ho messo su Raiuno, anche se io la guardo poco, la tv. Insomma, ho mandato l’SMS. E ci ho aggiunto quello che ci ho aggiunto, perché gli auguri da soli erano un po’ insignificanti”.

Sì, ma metterci proprio una bestemmia, come ti è venuto in mente?

“E che ne so. Io sono ateo, però la uso spesso come intercalare, non volevo offendere Dio, anche se non ci credo, e non volevo fare del male a nessuno, era uno sfogo personale”.

Ma è un Bruttissimo messaggio.

“Sì, mi rendo conto che ho esagerato, ma ora ti dico questo: mia madre è laureata in informatica e anche io, sai, non sono un somaro, avevo 10 in matematica e fisica, ma insomma, non è che ci volesse un genio per bloccare la parolaccia, bastava un programma software”.

C’era, il filtro, ma non ha funzionato, completamente.

“E allora di che parliamo? Ve la prendete con me?”
 

Hai messo in grave imbarazzo la Rai.

“La Rai ci si mette già da sola, con i programmi che fa. E con quel conto alla rovescia anticipato, me ne sono accorto subito, ridicoli”.

Del disastro che avevi combinato invece non ti sei reso conto?.

L’ho saputo il giorno dopo, durante il pranzo con i parenti, gli amici mi hanno taggato la schermata su Facebook.

E i familiari come l’hanno presa?
Si sono messi a ridere, in fondo era solo una cavolata, la state facendo diventare chissà che.

Sulla sua pagina si ritrova tutta la cronistoria del misfatto di Capodanno.

Con tanti messaggi di complimenti e incitamento di ragazzi, cape fresche come lui. “Mi hanno scritto pure dal Veneto: siamo tutti con te”.
Simone gli scrive: “Cumbarotto sei il mio idolo!”.

Adesso ti sentirai mica un eroe, Vito da Taranto?

“No, eroe è troppo. Per me era solo una cretinata, dopo dieci minuti non ci avrei pensato più. Mi dispiace se ho creato problemi a quel signore che doveva controllare i messaggi e chiedo scusa a tutti quelli che si sono offesi. Però non mi massacrate”.
 




FRANCESCA PORCELLATO, LA "ROSSA VOLANTE": UNA PERSONA CHE NON MOLLA MAI NELLO SPORT E NELLA VITA

di Domenico Leccese

Tra i 10 Paralimpici dell’anno c’è la nostra Francesca Porcellato, una di quelle persone che non mollano mai, nello sport come nella vita. Francesca Porcellato, nata a Castelfranco Veneto, il 5 settembre 1970, è un'atleta e fondista italiana. Vanta otto partecipazioni ai Giochi paralimpici (sei ai giochi estivi e due a quelli invernali) e undici medaglie conquistate. Soprannominata la rossa volante, gareggia sulla sedia a rotelle perché paraplegica da quando, a diciotto mesi, fu investita da un camion. Si è avvicinata all'atletica leggera a diciassette anni: "Quando mi hanno dato la prima carrozzina l’unica cosa a cui ho pensato è stata quella di farla andare più veloce che potevo – ha spiegato -. Ce l’ho fatta".

Francy cosa è per te un limite?
Un'opportunità che ti permette di trovare in te la forza e l'energia per poterlo superare. Ecco cosa intendevo …. Francesca Porcellato

Con la Venice Marathon è giunta al termine la tua stagione 2015?
Si il 2015 è stato incredibile, non avrei mai pensato di avere certi risultati. 30 sono state le gare a cui ho partecipato; 29 i podi; 26 le vittorie; 3 i secondi posti; Ciascuna una storia, un'emozione!

Da ognuna ho tratto un insegnamento?
Sicuramente e sono soddisfatta, ho imparato tanto anche in questa stagione, non si è mai finito di imparare anzi l’imparare è la benzina per proseguire.

Francesca Porcellato, il 27 ottobre 2004, dal Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, ti è stato conferito il grado di ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2010 da Giorgio Napolitano il titolo Commendatore della Repubblica. Qual è il vero significato che tu attribuisci a tale alto riconoscimento?

il significato  di aver fatto qualcosa di importante per me e per la mia nazione.

Francesca, sei una temeraria, ti poni sempre nuovi obiettivi, quali i prossimi impegni agonistici?
Quarantacinque anni e un sogno: le olimpiadi di Rio 2016.

Francesca Porcellato, veneta ma atleta mondiale, è una sportiva a tutto tondo. Ha gareggiato nello sci di fondo, nell’atletica leggera e ora, in vista dell’appuntamento in Brasile, hai scelto l’handbike?

Una disciplina che ho scoperto durante la preparazione delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, mi diverto moltissimo con questo nuovo mezzo è molto inclusivo.

Un esempio?
La vittoria del 20 aprile 2015 alla Maratona di Boston con la maglia dell’Apre-Olmedo, società per la quale tuttora ma soprattutto i 2 titoli mondiali conquistati in Svizzera.

Soprannominata la Rossa Volante per le tue innumerevoli vittorie e per quella tua folta chioma di riccioli rossi, Francesca ha gareggiato sia nello sci di fondo sia in atletica leggera, detenendo un vasto palmares di Campionati Italiani, Europei, Mondiali e Olimpiadi. E’ una delle atlete più note in Italia e nel mondo.
Sono paraplegica dall’età di 18 mesi quando un camion mi investì facendo manovra nel giardino di casa. Quella lesione midollare però non ha mai ostacolato la realizzazione dei miei progetti negli anni a seguire.

Giovanissima ho cominciato con la corsa in carrozzina per poi nel 2006 iniziare anche con lo sci di fondo.

Adesso mi considero Decana della Nazionale di Atletica leggera, (n.d.r. regina delle paralimpiadi) ho partecipato a nove edizioni (6 estive, 3 invernali).
Al mio attivo 11 medaglie, di cui 3 d’oro, altrettante d’argento, 5 di bronzo, conquistate in tutte le discipline dell’atletica leggera.

L’ultima la medaglia d’oro Paralimpica l’hai però conquistata nello sci di fondo nel km sprint?
Esattamente, alle paralimpiadi invernali di Vancouver 2010, che mi ha di fatto, inserita tra le poche atlete al mondo ad essersi laureata campionessa paralimpica sia ai giochi estivi sia a quelli invernali.

Nel 2008 ai Giochi di Pechino sei stata la portabandiera ufficiale della squadra Italiana. Qual è l’emozione che hai provato?
Beh è un grande ricordo della mia carriera sportiva, entrare nello stadio guidando la propria squadra è un’emozione indescrivibile

Un coraggio naturale che ti ha spinta a lavorare sodo per arrivare a realizzare un nuovo traguardo: partecipare alla tua decima paralimpiade a Rio 2016?
Mi pongo sempre nuovi obiettivi. Sono una temeraria”, poi mi diverto molto ad andare in handbike.

La campionessa Francesca Porcellato sceglie le carrozzine Kuschall?
Come campionessa Mondiale di handbike, sono il nuovo volto dell'azienda e opto per il modello The KSL dal peso ridottissimo e dalle performance superiori.


Per una sportiva che la velocità ce l'ha nel sangue, ma anche nel palmares, con undici podi paralimpici e una storia costellata di medaglie, anche la scelta degli strumenti di tutti i giorni deve rispondere a precise caratteristiche di qualità e di performance attese e garantite. La sportiva in questione è la campionessa paralimpica Francesca Porcellato, la "rossa volante" che sugli sci da fondo, come nelle piste di atletica e, più recentemente, anche sulla handbike, non conosce limiti. Francesca, che alle prossime Paralimpiadi di Rio 2016 tenterà ancora una volta di portare alto il tricolore – stavolta proprio in handbike – in fatto di carrozzine non ha dubbi. Francesca, campionessa  veneta, perché sei tornata a scegliere le carrozzine Kuschall, oltre che per la loro qualità, leggerezza e design ?.
La mia storia personale ha un forte legame con questo marchio: la mia prima carrozzina superleggera è stata una Kuschall Competition! Ho dovuto lottare con tutte le mie forze per averla, e ne andavo molto fiera: la conservo tutt'oggi gelosamente, Oggi rinnovo la mia scelta e, a conferma di ciò, ho deciso anche di legare la mia immagine  al marchio Kuschall, del quale sono nuovo ambassador.

E la cosa non ci stupisce affatto: le carrozzine Kuschall uniscono stile unico a performance di altissimo livello al motto di be a winner, play with colours, be yourself!
La carrozzina nella quale ho ritrovato la migliore soluzione di uso e praticità è la superleggera Kuschall carrozzina kuschall KSL che, con telaio ultra rigido e stabilità unica, con i suoi soli 7 kg di peso totale rappresenta il top della leggerezza e maneggevolezza su strada. E poi, cosa che non guasta, è decisamente bella!

Francesca, la descrivi, nel dettaglio, per conoscerne da vicino le principali caratteristiche?.
Leggerezza al top – Leggerissima nei suoi 6,8 kg di peso totale senza accessori e nei soli 4,3 quando priva delle ruote posteriori, la carrozzina The KSL può contare su un telaio in alluminio temprato combinato con CPS cromato.
Completa la configurazione la campanatura standard e  spondina para-abiti. Ottime le componenti di questa carrozzina, che monta ruote anteriori Starec 4", ruote posteriori High Performance e copertoni Schwalbe.

È una carrozzina solo tua?
Si è decisamente personalizzabile:A seconda delle abitudini di utilizzo, la KSL è disponibile a schienale rigido sia fisso, saldato all'inclinazione scelta, sia abbattibile. Quest'ultima opzione ne facilita il trasporto quando si viaggia. La possibilità di personalizzazione riguarda anche la tela schienale, disponibile in quattro versioni: standard, chiara, tensionabile Velcro® e Aero. Per far rispondere al meglio la carrozzina al proprio stile, è possibile inoltre incidere il proprio nome o una frase a scelta sul tappo copri forcella. Così la tua carrozzina sarà decisamente unica.

Insomma, stile, super leggerezza, sicurezza e alte prestazioni in un modello esclusivo: se anche tu vuoi abbracciare la filosofia dei campioni, Francesca suggerisce di sceglire una The KSL Kuschall

 

Carriera atletica Atleta versatile, si è cimenta su distanza che variano dai 100 metri alla maratona (vincendo, tra l'altro, quelle di New York, di Londra e di Parigi). Ha partecipato a sei edizioni dei Giochi Paralimpici estivi, da Seul 1988 a Pechino 2008, vincendo dieci medaglie. La Porcellato a Pechino è stata anche portabandiera.

Carriera sciistica Dopo i XII Giochi paralimpici estivi di Atene 2004 si è dedicata anche allo sci di fondo paralimpico, partecipando ai Giochi paralimpici invernali di Torino 2006 ,Vancouver 2010 e Sochi 2014.  Il 21 marzo 2010 ha conquistato la medaglia d'oro nella gara di sprint.

Un Palmarès di tutto prestigio, in varie discipline sportive

Atletica leggera

Paralimpiadi
10 medaglie: 2 ori (100 m. e 4×100 m. a Seul 1988)
3 argenti (200 m. a Seul 1988; 100 m. e 800 m. a Atene 2004)
5 bronzi (4×200 m. – 4×400 m. a Seul 1988; 400 m. a Barcellona 1992; 100 m. a Sydney 2000; 400 m. a Atene 2004)

Mondiali
9 medaglie: 4 ori (100 m. a Stoke Mandeville 1997; 100 m. e 200 m. a Christchurch 1999; 800 m. a Taipei 2007)
3 argenti (200 m. a Stoke Mandeville 1997; 100 m. e 200 m. a Birmingham 1998)
2 bronzi (100 m. e 200 m. ad Assen 2006)

Europei
10 medaglie: 7 argenti (200 m. e 400 m. 800 m. a Nottwill 2001; 100 m. maratona ad Assen 2003; 100 m. e 200 m. a Expo 2005)
3 bronzi (200 m. e 800 m. ad Assen 2003; maratona a Expo 2005)

Sci di fondo

Paralimpiadi
1 medaglia: 1 oro (sprint a Vancouver 2010)

Coppa del Mondo:1 podio, 1 vittoria, 2 podi a Canmore in Canada 2014

Coppa del Mondo, vittoria 8 gennaio 2010 a Bessans in Francia, Sprint seduti.

Onorificenze:
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 — 27 dicembre 2000. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.

Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 — 26 ottobre 2004. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 — 8 settembre 2010. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[11]

Collare d'oro al merito sportivo – nastrino per uniforme ordinaria Collare d'oro al merito sportivo
 — Salone d'onore del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, 19 aprile 2012

Riconoscimenti
Premio Sport e Solidarietà dell'Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 2010
Ambasciatrice della Fondazione di Ricerca in Neuroriabilitazione San Camillo Onlus di Venezia nel 2012[12]
Ambasciatrice del Fair Play Internazionale Mecenate
Atleta dell’anno Premio Gazzetta dello Sport 2002




MATERA: OMBELICO DELLA CULTURA D'ITALIA NONOSTANTE LE STERILI POLEMICHE

di Domenico Leccese

Matera – Il costo complessivo per l’operazione che prevede di portare a Matera circa cinquantamila turisti è di 585.000,00 euro iva compresa (cioè 480.000,00 euro). Fondi stanziati dalla regione Basilicata presi dai programmi Fesr 2013/2017 dell’unione Europea. La delibera di giunta è la numero 1616 del 15 dicembre 2015 che ha come obiettivo quello di potenziare la promozione turistica della Basilicata mediante, cosi dice l’atto normativo, l’organizzazione di un grande evento nella città di Matera – Capitale europea della cultura 2019. La delibera ha fatto seguito ad uno stretto accordo della Regione Basilicata con la Rai radiotelevisione italiana per 4 anni cioè 2015/2019. Il documento presentato qualche tempo fa a Roma, negli studi Rai, alla presenza del Presidente della giunta regionale lucana Marcello Pittella, prevede, per tutto il periodo, la possibilità di trasmettere il programma televisivo in diretta in prima serata ogni 31 dicembre.

Quello di quest’anno, sempre, secondo gli accordi, appare come la punta di diamante di una collaborazione più ampia. Infatti sono stati programmati non solo due interventi di circa 6/7 minuti ciascuno all’interno del programma Community e simili. Ma anche momenti di promozione del territorio della regione all’estero trasmessi su Rai Italia Prevista l’istituzione di un tavolo con il compito di valutare l’ipotesi di coproduzioni nell’ambito della tecnologia digitale tra la stessa regione Basilicata, Rai e Fondazione Matera 2019. Importante appare la circostanza che entro il 31 luglio prossimo la Regione Basilicata dovrà comunicare per iscritto alla  Rai, la volontà di collaborare alla realizzazione del programma per le annualità 2016, 2017, 2018, 2019 impegnandosi a versare all’azienda nazionale per ciascun anno di vigenza contrattuale una somma non inferiore a 585.600,00 euro.

La Regione Basilicata per i 4 anni di vigenza contrattuale sborserà circa due milioni di euro. Molti si chiedono, la spesa vale l’impresa?. Avremo un ricavato superiore alla spesa? Si potevano diversificare gli accordi con altre aziende programmando diverse iniziative turistiche? {i buoni giornalisti, prima di scrivere, si informino, la delibera è qui: http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/files/docs/DOCUMENT_FILE_3005365.pdf

In 50mila a Matera, anche la logistica ha funzionato senza sbavature: Sono state oltre 50 mila le persone che a Matera (Capitale europea della Cultura 2019) hanno assistito alla trasmissione di Capodanno “L’anno che verrà” di Rai 1: i conduttori Amadeus e il lucano Rocco Papaleo hanno salutato e fatto gli auguri a Claudio Lippi, assente sul palco di piazza Vittorio Veneto a causa di un lieve malore che lo ha colpito nel  pomeriggio dell'ultimo dell'anno.Il 70enne conduttore è sotto osservazione presso l’Unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale Madonna delle Grazie della Città dei Sassi. In migliaia hanno festeggiato il nuovo anno nel centro storico e nel “presepe” dei rioni Sassi, anche ben oltre il termine della diretta televisiva.

Non è stato registrato alcun problema di ordine pubblico: ha funzionato la macchina organizzativa attivata dalla Prefettura, dalle forze dell’ordine e dall’amministrazione comunale, che si è avvalsa anche di numerosi volontari. Il pubblico (gran parte degli spettatori aveva riempito piazza Vittorio Veneto già dalle prime ore del pomeriggio) ha raggiunto in maniera disciplinata i punti di accesso all’area dello spettacolo, lasciando l’auto a casa o nei parcheggi consentiti, e rispondendo pienamente all’invito di non portare petardi e bottiglie di vetro. Il resto lo hanno fatto i controlli discreti e la sapiente dislocazione di tre maxischermi nella stessa piazza Vittorio Veneto, in piazza San Francesco d’Assisi e in piazzetta Pascoli, dove hanno trovato sistemazione quanti hanno deciso di raggiungere comunque i luoghi del maxiconcerto, anche da fuori regione, dopo aver cenato o dopo gli auguri di mezzanotte.

Le polemiche sul capodanno Rai a Matera. Non ho mai seguito il capodanno in Tv, sempre troppo impegnato a mangiare per poi uscire, per cui non saprei fare un confronto. Una cosa, però, mi salta all'occhio immediatamente, a mia memoria il capodanno Rai è sempre stato fatto in paesi del nord Italia, a mia memoria è la prima volta che il capodanno Rai ai festeggia nella colonia interna meridionale. Anche in questo piccolo simbolo Matera è la bandiera di un sud che si riscatta, che non ne può più dell'immagine piagnona e dimenticata da Cristo che si è fermato ad Eboli. Trovo normale che la grande stampa  del nord, la televisione, la politica dei poteri forti attacchino il capodanno materano notando che il conto alla rovescia sia,partito dieci secondi prima, evidenziando che è sfuggita una parolaccia ed una bestemmia fra gli sms mandati da casa (quanta sensibilità da parte di organi che difendevano le bestemmie,di Charlie), fanno il loro dovere, difendono i loro padroni. Trovo grottesco che la stessa cosa, in nome di un malcelato e patetico campanilismo, accada in Basilicata e al Sud. Ascari involontari, mosche nocchiere, servi non pagati scatenano la propria inconsapevolezza e, invece di essere felici, che tutta Italia ha ammirato quella che un tempo era una vergogna dell'umanità si affezionano ai propri difetti. Anche da Matera the South Will Rise Again. Sicuramente si è trattato di un evento importante perché ha lanciato Matera sulla ribalta internazionale e anche perché ha dimostrato che la città è pronta ad affrontare, dal punto di vista organizzativo, i grandi eventi che la caratterizzeranno nei prossimi anni. Ho letto anche critiche sull'errore RAI nel conteggio dei minuti (non sparate sulla croce rossa però….), e c'è anche il tentativo, pur di parlare contro Matera, di denigrare l'evento con mille argomenti speciosi, tra cui spiccano, in tutta la loro debolezza, le critiche per non aver mai nominato durante l'evento la città capoluogo e la sua funzione. Bisognerebbe invece partire proprio dal successo mediatico dell'iniziativa e dalla risposta della città per proporre alcune riflessioni.

Matera è stata scelta come Capitale europea della cultura e non come Capitale europea della “Industria culturale” e dei suoi meccanismi di mercato. Per me Matera meritava un concerto migliore nella sua qualità artistica. Alcuni eventi importanti sono già stati organizzati a Matera (Carreras, Mannoia e tanti altri); eventi che hanno  caratterizzato l'impegno culturale di quella città. Proporre a Capodanno un concerto di quel tipo può avere avuto una larga dimensione mediatica, ma della qualità meglio non parlarne.

Non so chi ha trattato con la RAI nazionale la presenza degli ospiti e dei conduttori, ma si legge con chiarezza la debolezza, che da tempo si scorge,  di strutture importanti regionali di adeguamento agli indirizzi e alle scelte dell'industria culturale italiana e europea. E' questa la scelta su Matera 2019? spero proprio di no. Per non parlare di questo personaggio, Rocco Papaleo, che continua a imperversare sulle scene lucane per rappresentare una visione della Basilicata e del lucano che sta solo nei suoi ricordi d'infanzia, ma non nella realtà. Qualcuno gli dica che non ne abbiamo bisogno,  per cui eviti di esibirsi in una dimensione astratta e senza professionalità. Altri artisti lucani affermati hanno più rispetto per questa terra, penso ad Arisa a Dino Paradiso, a diversi attori e scrittori che ben ci rappresentano e che quando parlano della Basilicata lo fanno con dignità, con sentimenti veri e senza malizia alcuna. Si parta, quindi, da questo evento per rilanciare la qualità del ruolo di una capitale europea della cultura, della sua capacità di presentarsi come luogo di costruzione di una dimensione culturale che rimanga negli anni e sia visibile a tutto il mondo.

Gli anni non hanno tempo  "La televisione ha detto che il nuovo anno, porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando", cantava Lucio Dalla. Alla domanda più inflazionata di un quadro che tenta invano di spiegare la profondità dell' astratto: "Con quale desiderio Lei entra nell'anno nuovo?" Karl Kraus rispondeva "Con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere". Avrei risposto anch' io la stessa cosa. Per Cesare Pavese tutti gli anni erano stupidi, ma diventavano interessanti solo una volta trascorsi, probabilmente per la quantità di avvenimenti che nel preciso istante in cui accadevano venivano frivolamente sottovalutati, in attesa di occasioni che non si sono poi mai presentate. Victor Hugo salutava il nuovo anno che invecchia le amicizie senza invecchiare il nostro cuore, ammesso lo si abbia da qualche parte. Un anno è fatto di numeri, ma al contrario del denaro, che altro non è che una serie di numeri stampati, il tempo non si può possederlo però si può ugualmente usarlo, non si può conservarlo però si può spenderlo, una volta che lo si è perso purtroppo non puoi si può più averlo indietro, forse per questo è così prezioso, più del denaro. Anche ad Harvey MacKay bisogna dunque dar ragione, senz' ombra di dubbio. Per Wheeler il tempo è ciò che impedisce alle cose di accadere tutte in una volta, il che è una fortuna, considerando che esiste chi non riesce a gestire nemmeno un' emozione per volta, bella o brutta che sia, perchè tenta di controllare anche le emozioni come tutto quello che per ragioni di importanza crede sia a lui sottoposto. Il fatto certo, che si fa strada svirgolando tra tutte queste grandi riflessioni senza tempo, è che ad ogni inizio d' anno si stila nella mente la lista patinata dei classici nuovi propositi, che diventano ancor più interessanti nel momento in cui nessuno di questi verrà mantenuto, perchè a parole il mondo si ferma, ma nella realtà continua a girare quasi sempre nella stessa direzione. Si tenta di trovare accordi: nella vita, nelle relazioni, nella politica, ma spesso tutto continua a viaggiare spostandosi in direzioni uguali e contrarie a quelle del passato, ma sempre sui binari del disaccordo, e così si finisce sempre col pensare che gli unici accordi universalmente riconosciuti siano quelli scritti su un pentagramma. C'è chi vorrebbe regalare a tutti un mondo diverso per il nuovo anno che verrà, ma purtroppo non ha niente nemmeno per sè, se non la voglia di cambiare e le tasche piene della generosità di pensare in grande e di pensare a tutti, generosità che certamente rende oltre che nelle parole nel volto e negli occhi luminosi e puliti, ormai una rarità. Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente, ed è proprio questa l' essenza del gusto di vivere il tempo, al di là dei buoni propositi o di qualsiasi discorso basato sulla progettazione della vita a scadenza, perchè non c'è una scadenza per le cose importanti, ogni cambiamento importante ha il suo tempo e l' orologio per scandire questo tempo non è in un numero che aumenta, ma nell' aumentare della nostra persistenza nel luogo esatto in cui abbiamo deciso di raggiungere un preciso obiettivo, che piccolo o grande che sia è per noi importante. (del Dott. Patrice Makabu V./Presidente Associazione Culturale Borgo Antico Portasalza)
 




MATERA: UNA SERATA RAI 1 TRA BESTEMMIE E BRINDISI SBAGLIATI

di I.G.

Matera – Sicuramente da dimenticare la diretta RAI 1 andata in onda da Matera la sera dello scorso 31 dicembre tra la brutta avventura che ha colpito il conduttore Claudio Lippi che avrebbe dovuto condurre di Capodanno di Rai 1 "L'anno che verrà". Il 70enne conduttore è infatti colto da un lieve malore ed è stato messo immediatamente sotto osservazione presso l'unità di terapia intensiva coronarica dell'ospedale Madonna delle Grazie della Città dei Sassi.

Ma oltre all'episodio accaduto a Lippi, si è scatenata la polemica sul count down che è andato in onda con ben un minuto di anticipo e con relativo brindisi alle 23.59 del 31 dicembre 2015.

Fatto ancora più grave per la serata RAI 1  è stato che tra gli sms di auguri che giravano nella parte inferiore dello schermo è comparsa una bestemmia. La televisione di stato si è scusata: "In merito al messaggio gravemente offensivo passato erroneamente in diretta durante la trasmissione L’anno che verrà – hanno fatto sapere dall'azienda –  e sfuggito al filtro tra gli oltre 150 mila sms arrivati per celebrare l’arrivo del nuovo anno, la Rai porge le sue scuse a tutti i telespettatori. Il mancato controllo – hanno inoltre comunicato dalla RAI – è frutto di un errore umano, il responsabile è stato immediatamente individuato e sospeso dall’azienda".

Sul fatto è intervenuta anche l’Associazione telespettatori cattolici (Aiart): "La Rai ha poco a che scusarsi per la bestemmia. – Ha dichiarato Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart – Succede quando si vogliono fare ascolti a tutti i costi, visto che ogni sms veniva fatto pagare 51 centesimi. È possibile che nessuno abbia controllato?  La bestemmia è quanto di più odioso, ma con la logica di mancato controllo – ha concluso il presidente –   che la Rai ha adottato sarebbe potuto passare anche un messaggio di incitamento all’Isis".

Salvini chiede le dimissioni dei dirigenti RAI "Raiuno festeggia il Capodanno con un minuto di anticipo, alla Fantozzi, e manda in onda una bestemmia fra gli sms degli spettatori. A scusarsi, e magari a dimettersi, non deve essere un passacarte o un funzionario, ma chi è pagato per fare il dirigente". Così il segretario del Caroccio Matteo Salvini in merito a quanto accaduto a Matera durante la diretta RAI 1.
 

Share L'anno che verrà ha comunque fatto dei buoni ascolti: la prima parte della trasmissione è stata seguita da 5.565.000 spettatori (31,45% di share) mentre la seconda parte da 2 milioni 729 mila (share del 29,36%). Il picco alle 23,59 ha fatto registrare 8.810.000 spettatori e uno share del 48,49%.
 




MARSALA, INTERVISTA AL VICESINDACO AGOSTINO LICARI: "ECCO COSA FAREMO NEL 2016"

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Il 2015 è stato un anno ricco di novità per la città di Marsala, nel mese di giugno i cittadini hanno scelto il nuovo Sindaco, il Dottor Alberto Di Girolamo. Adesso la città è in mano a Di Girolamo che, dopo aver vinto le elezioni scriveva sulla sua pagina facebook: “Sono il candidato sindaco di gran lunga più votato dai marsalesi con oltre 17 mila preferenze. Grazie per la fiducia e per aver sposato il nostro progetto politico di cambiamento. E grazie a chi, con grande impegno, passione e amore per la città, ha reso possibile questo risultato. Certo, avremmo preferito evitare il ballottaggio per metterci subito al lavoro per Marsala, perché le cose da fare sono tante, vorrà dire che guadagneremo tempo dopo lavorando con ancora più intensità. Ora rimbocchiamoci le maniche perché il meglio deve ancora venire. Manca davvero poco per ‪#‎cambiaremarsala‬”. Ciò che era stato pronosticato nel corso della campagna elettorale è stato realizzato? Noi lo abbiamo chiesto al Vicesindaco Agostino Licari che gentilmente ci ha risposto.

– In merito a ciò che vi eravate prefissati nel corso della campagna elettorale, ritiene che gli obiettivi per il 2015 siano stati raggiunti?
 
Nel 2015 indubbiamente gli obiettivi in gran parte sono stati raggiunti, indubbiamente volevamo e pensavamo di completare ulteriori cose entro il 2015, ma la macchina amministrativa era ingessata, colpa anche al commissariamento del comune avvenuto in precedenza che determina di per se una paralisi della macchina amministrativa che abbiamo dovuto oleare e rimettere in cammino. Tuttavia il bilancio lo consideriamo positivo.
 
– Quindi c’è qualcosa che non è stato ultimato nel corso di questo anno…
 
Alcune cose volevamo farle prima, come la possibilità di fare entro l’anno la piscina comunale e che faremo all’inizio dell’anno, Palazzo Grignani che volevamo aprire entro dicembre 2015 e che invece apriremo entro l’inizio dell’anno. Si potevano anticipare di qualche mese qualche opera, però tutto sommato possiamo dire che quello che ci eravamo prefissati lo abbiamo fatto. La videosorveglianza l’abbiamo avviata.

– Come reputa il lavoro svolto dall’amministrazione fino ad oggi?

Tutto sommato positivo
 
– Per quanto riguarda la videosorveglianza, quando verrà riattivata?
 
Come ci siamo detti l’altra volta, abbiamo avviato questa prima fase perché c’era il contenzioso –che abbiamo tolto- che ci bloccava, ritengo che ricorrere a quel sistema obsoleto di videosorveglianza analogica non ha senso nel 2016 e pensiamo che sia opportuno ricorrere a nuove telecamere digitali che sicuramente saranno più efficienti e saremo nelle condizioni di poter dare un servizio migliore. Malgrado fossero state acquistate telecamere mai messe in funzione, è opportuno dotarsi di telecamere di nuova generazione e più efficienti.
 
– Per metà 2016 si dovrebbe riattivare il sistema di videosorveglianza?
 
Si
 
– E ZTL?
 
ZTL è già operativa. Siamo nella fase di caricamento dei dati dei cittadini che possono usufruire dei pass, caricato questo dato che riguarda gli esenti, è operativa. E’ un fatto tecnico.

– Invece quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il 2016
 
Intanto come assessore al bilancio è di avviare una programmazione e approvare il bilancio secondo i tempi previsti dalla normativa vigente ovvero entro marzo avere il bilancio in modo che si possa fare una seria attività dal punto di vista della copertura finanziaria per gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Inoltre vedere il  nuovo sistema della raccolta dei rifiuti che scadrà ad agosto.

– Per quanto riguarda questo anno che sta finendo, tramite il nostro giornale vuole mandare un augurio ai marsalesi?
 
Certo, intanto voglio augurare un buon 2016 a tutti i cittadini e che sia più sereno, di prosperità, che le famiglie possano avere una situazione di pace e tranquillità e anche una migliore situazione economica per tutti. Per quanto riguarda la sicurezza, che è uno dei motivi che sta allarmando i cittadini, noi stiamo cercando di intervenire per la parte nostra, diretta, aumentando il numero di vigili urbani sul territorio, per garantire una visibilità e un controllo in più un protocollo d’intesa con la prefettura per avere maggior numero di forze dell’ordine nella nostra città, al fine di dare maggiore sicurezza ai cittadini




DA CASERTA AL LAZIO: ECCO CHI DETIENE IL MONOPOLIO DELLE FARMACIE PUBBLICHE

di Chiara Rai – Ivan Galea – Alberto De Marchis – Angelo Parca

Nel Lazio le nuove farmacie comunali di Bracciano, Gaeta e Castel Madama saranno gestite da privati di Caserta e dintorni che partiti dalla loro terra hanno tirato sù un impero tanto da vantare il monopolio delle farmacie di oltre 24 Comuni campani. Adesso si mira al Lazio a tal punto che le farmacie pubbliche previste nei tre Comuni laziali rimangono di fatto pubbliche soltanto sulla carta perché in realtà sono controllate da alcuni casertani che ne detengono l’80% della proprietà attraverso un giro societario tra cui, anche se non direttamente, figura anche il farmacista simbolo dell’anticamorra Luigi Mascolo al quale la criminalità organizzata uccise il padre.

L’ingresso dei casertani nel Lazio L’ingresso di questi signori inizia con i primi passi mossi da Bracciano Comune alle porte nord di Roma che di recente è stato commissariato a seguito della dimissione di massa di 10 consiglieri di maggioranza più il sindaco Pd Giuliano Sala. La fuga dalle poltrone è avvenuta pochi giorni dopo una perquisizione dei carabinieri in Comune, allargata alle case di alcuni imprenditori perché la Procura di Civitavecchia ha rilevato irregolarità in alcuni appalti pubblici.

Dunque succede che Bracciano vende la farmacia comunale nel 2013 e nel 2014 gli viene in mente di riaprine una nuova tant’è che ottiene le autorizzazioni dalla Regione Lazio e con delibera di consiglio comunale in accordo col Comune di Gaeta capofila costituisce un consorzio intercomunale denominato Coifal.

L’anomalia della gara indetta dal consorzio di Comuni Ma da qui la storia s’infittisce di ombre perché questo consorzio indice un bando per affidare la gestione dei servizi delle farmacie nonché i costi vivi per l’apertura delle stesse. L’intento della gara è trovare un partner privato che insieme al consorzio Coifal costituisca una società mista, dove il privato deterrà ben l'80% di quote, che di fatto avrà in mano tutte le attività del servizio farmaceutico dei comuni consorziati . Fin qui tutto chiaro se non fosse che il consorzio pubblico Coifal a giugno 2015 indice la gara e a vincerla è una società che si costituisce subito dopo la pubblicazione del bando. La fortunata partecipante si chiama Servizi Farmaceutici Integrati Srl e si costituisce per l’appunto soltanto il 9 Luglio 2015. Quest’ultima – Servizi Farmaceutici Integrati Srl –  rappresenta il privato che insieme al Coifal andrà a costituire la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto.

Ed ecco che compaiono i soliti noti. Questo neo privato, la Servizi Farmaceutici Integrati Srl è controllato dalla società Mages Srl che ne detiene il 100% delle quote.

L’anello di congiunzione tra Campania e Lazio Mages srl è nient’altro che l’anello di congiunzione tra la Campania e il Lazio, si trova esattamente al centro della galassia societaria che abbiamo esplorato e che abbiamo descritto nel grafico allegato a questo articolo.
 

In Campania questo “scandalo”delle farmacie ha riempito le cronache Ciò che non si sapeva è che la mano campana sia arrivata oltre le porte di Roma. La società Mages Srl con sede legale a Caserta, controlla quindi il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che a sua volta detiene l'80% della partecipazione in Laziofarma Spa.

Lo scandalo delle farmacie in Campania Il gemello campano del consorzio Coifal si chiama Ciss ma nella terra madre la musica è più pesante. In Campania sia a Cellole come a Sessa Aurunca la stampa locale parla di un assodato cerchio politico-amministrativo lobbistico delle farmacie comunali, portando come esempio la seconda farmacia di Cellole, che nel 2014, sarebbe stata “affidata in gestione” all'Incofarma, di cui l'allora assessore ai Lavori Pubblici di Sessa Aurunca Lorenzo Di Iorio era Amministratore Delegato. Di Iorio poi si è dimesso da AD a fine 2014.

La scoperta è che Di Iorio figura comproprietario delle quote della società Gess Srl insieme ad un certo Renato Esposito domiciliato a Sessa Aurunca. La Gess srl a sua volta detiene le quote della Soc.i.ge.ss srl che altri non è che il privato che etiene il 75% della società mista INCO.FARMA che gestisce le farmacie di 24 comuni della Campania.

Di Iorio notoriamente è legato al farmacista simbolo dell’anticamorra Luigi Mascolo che con lo stesso ha fatto anche politica. Luigi Mascolo ha una società denominata Compagnia Europea di Smaltimento Farmaci srl insieme a Massimo Cox che a sua volta detiene il 50 % delle quote della Mages Srl che a sua volta controlla il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che andrà a costituire in quota 80% insieme al consorzio pubblico Coifal in quota 20% la  Laziofarma Spa. Inoltre sempre Luigi Mascolo detiene il 100% della società Farm Mascolo srl che si occupa di commercio di prodotti farmaceutici.

Esposti e interrogazioni Questi singolari movimenti hanno destato l’interesse di diverse realtà a partire dai Cittadini di Bracciano in Movimento per arrivare fino ad una interrogazione parlamentare dell’M5S presentata lo scorso 16 dicembre da Romano Paolo Nicolò e Luca Frusone all’attenzione dei ministri degli Interni e della Salute. Ci sono inoltre due esposti di cui uno di alcune farmacie di Gaeta indirizzato alla procura della Corte dei Conti e un’altro alla procura di Napoli da parte di Federfarma di Caserta, Salerno, Benevento, Napoli e Avellino e l’ordine dei farmacisti di Caserta Napoli Benevento e Salerno. Il comune denominatore è il fatto che con giochi societari di quote le farmacie comunali sono monopolizzate, e non mancano le “anomalie”, dai soliti privati in barba alla legge 475/1968 che stabilisce la natura pubblicistica della gestione delle delle stesse che sono un servizio pubblico essenziale

Anche l'associazione antimafia Antonino Caponnetto ha denunciato l'intera vicenda presentando un esposto a tutte le prefetture del Lazio.

La difesa del Coifal Il presidente Coifal Mario Paone dal canto suo ha inteso chiarire in una conferenza stampa che tutto è stato operato nella piena trasparenza e sottolineato che “i termini di gara sono stati rispettati”. Durante l’incontro è stato poi detto che la società individuata (quella per interderci costituita dopo il bando) si avvale quale farmacista garante di Luigi Mascolo, figlio di Giuseppe che non si è legato alla camorra. Con un biglietto da visita così, allora, è tutto consentito?