RIFORMA DELLA RAI: ECCO COSA CAMBIA

Redazione

La riforma, nonostante le contestazioni, si sta avviando verso la fase conclusiva. "Pagare il canone Rai? Ma non ci penso neanche. Io non ho il televisore. Arriva il bollettino da una vita e faccio la raccolta differenziata, da buon cittadino". Matteo Salvini, segretario della Lega Nord ai microfoni di '24 Mattino' su Radio 24, dice chiaro come la pensa della scelta del governo di mettere nella manovra il pagamento il bolletta del canopne Rai. Salvini ha aggiunto: "Dovrei pagarlo se ho un iPad? Ma neanche a Cuba succede! Se io fruisco di un servizio lo pago. Se io non fruisco di un servizio perché dovrei pagarlo?". Se la Rai è un servizio pubblico io sono Babbo Natale", ha aggiunto. Intanto in Aula alla Camera approda la riforma del sistema della tv pubblica.

L'introduzione della figura dell'amministratore delegato, un cda più snello non più eletto dalla Vigilanza, il presidente di garanzia. Sono i punti salienti della riforma della governance Rai, che, dopo il passaggio al Senato e le modifiche (per lo più tecniche) nelle commissioni Cultura e Trasporti alla Camera, approda domani in Aula a Montecitorio per la discussione generale. L'obiettivo del governo è arrivare al via libera definitivo di Palazzo Madama, dove il provvedimento dovrà tornare, a fine novembre. I relatori, i dem Lorenza Bonaccorsi e Vinicio Peluffo, si preparano a riformulare alcuni emendamenti accantonati in commissione, in particolare sui tempi certi di approvazione del contratto di servizio, sulla consultazione in vista del rinnovo della concessione e sulla normativa degli appalti, punto su cui promette battaglia il M5S così come su nomina e poteri del capo azienda. Dall'entrata in vigore della legge, l'attuale dg Antonio Campo Dall'Orto acquisirà le competenze previste dalla riforma per l'ad, mantenendo comunque quelle attuali.

L'ad, secondo quanto previsto dall'art.2, è nominato dal cda su proposta dell'assemblea dei soci (dunque del Tesoro), resta in carica per tre anni e può essere revocato dallo stesso consiglio. Può nominare i dirigenti, ma per le nomine editoriali deve avere il parere del cda (che, nel caso dei direttori di testata, se fornito a maggioranza dei due terzi è vincolante). Secondo un emendamento approvato in commissione alla Camera, assume, nomina, promuove e stabilisce la collocazione anche dei giornalisti, su proposta dei direttori di testata e nel rispetto del contratto di lavoro giornalistico; può firmare contratti fino a 10 milioni di euro e ha massima autonomia sulla gestione economica. Prevista l'incompatibilità con cariche di Governo, anche se ricoperte nei dodici mesi precedenti alla data della nomina; l'ad deve, inoltre, essere nominato tra coloro che non abbiano conflitti di interesse e non cumulino cariche in società concorrenti; all'ad spetta anche l'approvazione del piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, oggetto di alcune modifiche in Commissione alla Camera.

Al Senato, con un emendamento di Forza Italia, è stata introdotta la figura del presidente 'di garanzia', che viene nominato dal cda tra i suoi membri, ma deve ottenere il parere favorevole della Commissione di Vigilanza con i due terzi dei voti. I componenti del cda sono sette al posto degli attuali nove: quattro eletti da Camera e Senato, due nominati dal governo e uno designato dall'assemblea dei dipendenti. Previsti precisi requisiti di onorabilità per i consiglieri.

In fase di prima applicazione della legge, al direttore generale sono conferiti i poteri dell'amministratore delegato. Un emendamento dei relatori approvato in Commissione alla Camera specifica che il dg mantiene anche le attuali competenze.

Mentre il nodo canone viene affrontato nella legge di stabilità, la riforma prevede una delega per il riordino e la semplificazione dell'assetto normativo. Al Senato è stata ridotta la sua ampiezza con la soppressione del riferimento all'evoluzione tecnologica e di mercato. IL CONTRATTO DI SERVIZIO – L'articolo 1 prolunga a cinque anni la disciplina dei contratti per lo svolgimento del servizio pubblico e potenzia il ruolo del Consiglio dei ministri, che delibera indirizzi prima di ciascun rinnovo del contratto nazionale.
 L'articolo 3 detta norme sulla responsabilità dei componenti del cda e prevede la deroga, rispetto all'applicazione del codice dei contratti pubblici, per i contratti aventi per oggetto l'acquisto, lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di programmi radiotelevisivi e i contratti aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.




VESCOVI AL GOVERNO: "FAMIGLIA DIMENTICATA"

Redazione

Un grosso freno arriva dai Vescovi. Nuovo stop della Chiesa sulle Unioni Civili che, dopo la presa di posizione di ieri dei vescovi arriva per voce del cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa a Roma. "La famiglia è un'altra cosa" sottolinea dicendosi "contrario" alle unioni civili. Tra i punti più "delicati" l'adozione dei figli. "Il governo farà le sue scelte, ma bastava il codice civile", ha sottolineato Vallini.

Ieri la brusca frenata di Maria Elena Boschi sulle unioni civili e l'affondo della Cei, con il segretario generale Nunzio Galantino, contro una politica "strabica" che investe energie su "queste forme di unioni particolari" e di fatto "sta mettendo all'angolo la famiglia tradizionale, pilastro della società". L'attacco dei vescovi piomba sul governo quando il ministro delle Riforme aveva appena ritirato l'aut aut di ieri agli alleati centristi: "Sulla stepchild adoption ci sono opinioni diverse e trasversali, il Pd lascerà libertà di coscienza. Non ci sarà nessuna rottura del governo e di maggioranza, ci confronteremo ed è possibile trovare un accordo". Pace fatta invece con il leader di Ap Angelino Alfano: "Per noi va bene quel che ha detto la Boschi e ribadiamo le nostre posizioni: sì ai diritti patrimoniali di ciascun soggetto della coppia no all' equiparazione al matrimonio e all'adottabilità dei figli per le coppie dello stesso sesso, perchè un grande errore". Il monito della Cei arriva ad impensierire il governo, anche se da giorni i cattolici della maggioranza (tanto quelli del Pd che quelli di Ap) si confortavano a vicenda dicendo che Renzi non avrebbe mai spinto l'acceleratore sulla adozione gay, sgradita ai due terzi degli italiani secondo sondaggi riservati noti al governo. "Come noi la pensa il 75 per cento degli italiani", rimarca non a caso il capogruppo di Ap alla Camera Maurizio Lupi, elogiando il retrofront della Boschi, così come fa il capogruppo al Senato Renato Schifani. Le parole di Monsignor Galantino non lasciano spazio ad equivoci, sono un monito severo ad un governo "che sta investendo tantissime energie per queste forme di unioni particolari e di fatto sta mettendo all'angolo la famiglia tradizionale fatta da padre, madre e figli". Per questa la Conferenza episcopale italiana invoca attenzione, senza che ci sia bisogno di 'appelli', perchè "un parlamentare cattolico non deve aver bisogno del giogo del prete".




ITALIA5STELLE, CASALEGGIO: "M5S È PRONTO PER GOVERNARE"

Redazione

Imola – "Il Movimento 5 Stelle è pronto per governare",  sono queste le parole decise e chiare di Gianroberto Casaleggio che  dimostrano quanto sia mirata la sua strategia. Intanto a Imola si sta svolgendo la kermesse “Italia5Stelle”, che rappresenta il lancio di una nuova fase del Movimento che ha il fine di portare questa evoluzione fino a Palazzo Chigi.
 
Il nuovo tono che si stanno dando dal M5S comprende anche l’obiettivo e la parola d’ordine. Se prima la parola d’ordine era “vinciamo noi”, adesso è diventata “governiamo noi”, che viene inneggiata nei diversi contesti e luoghi.
 
L’obiettivo prefissato ha come scadenza, plausibilmente il 2018 poiché i pentastellati non s'illudono che il governo attuale possa cadere prima. Ma prima di un eventuale caduta anticipata del governo ci sono delle tappe importanti come il voto che ci sarà in primavera a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna.

Casaleggio inoltre puntualizza: “Io ho un sogno, voglio togliere Beppe Grillo dal simbolo, perché il movimento diventerà vostro”. Alessandro Di Battista dal canto sul riferisce, “in questi anni abbiamo dimostrato di saper fare opposizione, ora dobbiamo dimostrare di saper governare, con l'obiettivo di cominciare dalle grandi città. Se riusciamo ad amministrare bene Roma, poi sarà più facile conquistare il governo del Paese”. Per quanto riguarda il candidato premier c’è un nome che gira con insistenza ma Grillo tende a precisare “Ma non è certo che sia Di Maio, ci sono delle regole e le rispetteremo. Adesso non guardiamo i sondaggi, anche perché non ne azzeccano una. Ma stiamo andando bene: mi sembra che la gente, non noi del movimento, ma i cittadini che erano un po' restii, ora inizino a capire che siamo una forza di giovani che fanno bene”.

Nel M5S è importante il rispetto delle regole e per tale motivo Di Battista e Fico non saranno candidati Sindaci per Napoli e Roma. Di Maio ha puntualizzato: “Alle regole non si deroga perché è l'unico modo per far diventare la nostra comunità di cittadini qualcosa di diverso dalla politica che ci ha distrutti. Una sfida difficile perché nelle istituzioni le tentazione sono tante”. Ma non mancano di certo le incompatibilità con il Partito Democratico e le relative reazioni poiché le parole del M5S chiamano più volta in causa il PD. Andrea Romano (PD) “Laddove il M5S governa, non porta soluzioni, ma solo sfracelli” invece il vicecapogruppo alla Camera Matteo Mauri riferisce “Mentre il M5s avviava il fondamentale dibattito su nomi, leader e successori designati o meno, dibattito arrivato all'apice a Imola con Casaleggio e Grillo che hanno fatto capire chi deciderà realmente, solo in questa settimana in Parlamento abbiamo fatto decisivi passi avanti su riforme attese da decenni”. Ma anche dall’interno del Movimento arriva qualche critica, precisamente da Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma che in merito al format di Grillo e Casaleggio riferisce: “è un ambiente troppo dispersivo, non so se sia la modalità giusta per veicolare gli argomenti: mi piacerebbe chiedere a chi sta ascoltando se ha capito o non ha capito”. 



RIFORME: ACCORDO ALLA CAMERA. L'11 GENNAIO IL VOTO FINALE

di Giuseppa Guglielmino

Intesa sui tempi delle riforme alla Camera dopo il muro contro muro. Il voto finale al ddl Boschi sulle riforme avverrà l'11 gennaio alle 15. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo, accettando una mediazione della presidente Boldrini. La discussione inizierà il 20 novembre e le votazioni sugli emendamenti avverranno entro il 4 dicembre.

I gruppi, tranne il M5s, hanno accettato la mediazione offerta dalla Presidente Laura Boldrini dopo lo stallo che si era venuto a creare ieri nella capigruppo con il Pd che chiedeva di concentrare discussione e voto tra ottobre e novembre e l'opposizione che voleva rinviare tra dicembre e gennaio. Per questo Boldirni ha espresso "grande soddisfazione per il successo della mediazione" che porta "tempi certi" per il voto ma anche "molto tempo per l'esame nelle Commissioni". Soprattutto, pur nel contingentamento dei tempi, Boldrini ha promesso che ci sarà una "considerazione generosa" sui tempi da riservare ai gruppi di minoranza.

Boschi soddisfatta, referendum a ottobre – "Sono soddisfatta: ora c'è una data certa". Lo dice il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi al termine della Capigruppo a Montecitorio. Sui tempi del successivo referendum il Ministro conferma: "probabilmente sarà in autunno. L'importante è rispettare l'impegno che sia nel 2016 e pensare all'autunno mi pare ragionevole".




UNIONI CIVILI: BOSCHI TIRA DRITTO E ALFANO NON È PIÙ INDISPENSABILE

Redazione

Ormai Alfano e il suo partitino non sono indispensabili al governo. "Faremo il possibile per trovare un accordo in Parlamento. Cerchiamo punti di incontro con Ncd, è una fatica che dobbiamo fare. Ma per il Pd questo è un tema irrinunciabile. Se Ncd non darà il suo appoggio faremo accordi, alleanze con altre forze per portare a casa la legge": Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi. "Il Pd non basta. Ma questa legge si deve fare – ha sottolineato il ministro delle Riforme alla festa nazionale dell'Idv – è un impegno di civiltà. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B". La Boschi ha ribadito la volontà del Pd di accelerare sulla legge: "se ci sarà spazio entro dicembre faremo la legge, l'obbiettivo del Pd è quello di portarla a compimento il più presto possibile".

"Anche noi siamo pronti a ogni alleanza in Parlamento e al ricorso al voto segreto, pur di bloccare le adozioni da parte delle coppie gay". Così il leader di Ncd Angelino Alfano risponde alle parole del ministro delle riforme Maria Elena Boschi, che ha parlato di alleanze con altre forze se Ncd non voterà a favore del ddl Cirinnà.

Cattaneo (Ncd), su certi temi cade appoggio Governo – "Ci sono temi su cui si può decidere anche di non sostenere più un governo". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia e esponente del Ncd lombardo Raffaele Cattaneo, che dal palco del convegno sulla famiglia tradizionale organizzato dalla Regione ha espresso il suo no al Pdl Cirinnà sulle unioni civili, accolto da un forte applauso del pubblico.

Quagliariello, si vuol sancire subalternità Ncd – "Si continua a fare di tutto per sancire la subalternità di Ncd. È vero infatti, come afferma il ministro Boschi, che le unioni civili non fanno parte del programma di governo, ma allora non si capisce per quale motivo i ministri e gli esponenti Pd dell'esecutivo continuino a parlarne e ad assumere iniziative in proposito. Ricordo che il ministro Alfano per correttezza e sensibilità non partecipò al Family Day di piazza San Giovanni. Ma ancora una volta evidentemente c'è chi può e chi non può: il Pd può, Ncd non può". Così il senatore Gaetano Quagliariello.




RENZI: "TAGLIARE LE TASSE È NE DI DESTRA NE DI SINISTRA: È GIUSTO"

Redazione

Il premier ha le idee chiare e tira dritto qualunque bufera tenti di accendere l'opposizione. Matteo Renzi replica alla minoranza Pd sulla manovra durante la sua visita in Friuli Venezia Giulia. 'Sto leggendo la discussione se abbassare le tasse sia di destra o di sinistra. Abbassare le tasse è giusto. Punto. Non è una iniziativa di partito ma del governo', dice a Udine. 'Il dibattito in questi anni – aggiunge – troppo spesso è stato uno scontro tra fazioni, tra componenti di partito, dove ognuna voleva distruggere l'altra. Lo dico da segretario. Ma c'è un momento in cui prima di tutto viene l'Italia e il compito prima di dividersi è trovare il bene comune'. E replica a Berlusconi: 'Alla faccia di chi dice che c'è un uomo solo al comando, dico che la sfida la vinciamo insieme. Io so quali sono le mie responsabilità. Vado avanti come un treno, non ho paura: posso perdere le elezioni – ma non preoccupatevi, le vinciamo – ma non la faccia. Vado avanti senza arretrare di un centimetro'.

Il ministro Padoan riparla della manovra. 'La Legge di Stabilità è molto ben equilibrata tra risorse e esigenze del Paese. Non c'è nessun timore che si debba avere con l'Europa, penso che non sarà rispedita al mittente', dice il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al convegno dei Giovani Industriali a Capri, replicando alle critiche al tetto al contante portato a 3mila euro, sulle pensioni e sulle risorse per il Sud. 'Non è vero che aumentando il contante aumenta l'evasione. La lotta all'evasione sta cambiando e stiamo avando risultati positivi'. Quanto alla flessibilità in uscita sulle pensioni, 'la discussione tecnica va fatta con calma e non per dire abbiamo cambiato la Fornero, questo sì sarebbe uno slogan'. Per il Sud, infine, 'non ci sono solo 150 milioni, ci sono norme che permettono attraverso clausole di investimenti di attivare 7 miliardi di investimenti pubblici al Sud su 11 complessivi'.

Speranza, giù tasse giusto ma prima a chi in difficoltà
"Abbassare le tasse è giusto ma si può fare in un modo di sinistra e in un modo di destra. Quello di sinistra è partire da chi è in maggiore difficoltà. Non mi pare invece di sinistra regalare qualche centinaia di euro a chi ha un attico nel centro città". Lo afferma Roberto Speranza, della minoranza Pd, interpellato dall'ANSA sulle parole di Renzi.




MANOVRA, RENZI SFIDA LA UE: "SE CI BOCCIANO LA RIPRESENTIAMO"

Redazione

Faccia a faccia tra presidente del consiglio e Ue sulla manovra economica varata giovedì dal governo. Se sarà bocciata, annuncia il presidente del consiglio, potrebbe ripresentarla così com'è. Intanto Pier Luigi Bersani, va all'attacco del premier: "Dovrebbero usare argomenti che non insultano l'intelligenza degli italiani", dice a proposito della misura che innalza a 3.000 euro il tetto del contante e delle affermazioni sulla lotta all'evasione. Renzi, intanto, da Ca' Foscari, lancia una nuova riforma: quella dell'Università ("vi giunga la richiesta a scrivere insieme le nuove regole del gioco per l'università. Dobbiamo togliere l'Università dal perimetro della pubblica amministrazione").

"Bruxelles – insiste il presidente del consiglio ospite del programma 'Attenti a noi 2' su Radio 24 – non è il maestro che fa l'esame, non ha i titoli per intervenire" sulle scelte economiche del governo. "in questi anni – afferma ancora – c'è stata subalternità psicologica dell'Italia verso gli eurocrati. Certo di deve consigliare ma non ci deve dire la tassa da tagliare.
L'Italia – ha spiegato il presidente del Consiglio – dà molti soldi all'Europa e anche sul rispetto dei parametri inviterei a guardare i dati del deficit di altri paesi". Il premier ha indicato la Spagna, che sfora il 3% e la Gran Bretagna che ''quest'anno ha fatto il 5% del deficit'' ed ha approvato ''una riduzione di tasse da 20 miliardi finanziata in gran parte con il deficit''. Tecnicamente poi, ha aggiunto Renzi, ''non c'e' trattativa'': se anche Bruxelles bocciasse la manovra un governo può confermarla e rimandarla così.

"Ai cittadini interessa il taglio delle tasse. Le tasse non sono più una cosa bellissima e anche da sinistra si è capito che sono una cosa da ridurre". Poi Renzi difende la decisione del canone Rai in bolletta: "E' una norma al riparo da impugnative. E' l'applicazione di un principio liberale". Il premier difende anche l'innalzamento a tremila euro del limite dei contanti: "I dati dimostrano che non è il limite ai contanti a ridurre l'evasione ma l'incrocio dei dati e misure che abbiamo preso come la fatturazione elettronica".

''L'economia italiana e' in ripresa''. Così inizia il Piano programmatico di bilancio che il governo italiano ha inviato a Bruxelles. Il documento che indica un Pil a +0,9% per quest'anno e +1,4% per il 2016, rileva che ''nonostante il trend recente sia piuttosto incoraggiante, il recupero dell'economia è allo stato iniziale''.

Nel 2015 i costi stimati per fronteggiare l'emergenza migranti "sono di 3,3 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di spesa corrente", dice il Tesoro nel documento inviato alla Ue dopo il varo della legge di stabilità per chiedere flessibilità aggiuntiva sul deficit. Il 50% delle spese riguarda il capitolo "ricezione" mentre tra il 20% il 30% il salvataggio in mare.




REGIONE LOMBARDIA, INCONTRO DI MAGGIORANZA: PIENO SOSTEGNO ALLA GIUNTA

Redazione

Regione Lombardia – "Questo attacco che abbiamo ricevuto ha ricompattato l'azione della maggioranza che anzi si ripropone per il governo delle principali amministazioni della Lombardia, a cominciare dal Comune di Milano". Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni al termine dell'incontro di maggioranza in Regione. Maroni ha poi spiegato che l'intento e' scritto anche nel documento "sottoscritto da tutti i consiglieri e assessori" con il quale si "ribadisce pieno sostegno alla giunta". A conferma delle parole del governatore, il documento approvato in cui si legge: "Noi sottoscritti consiglieri regionali, unitamente alle forze politiche della maggioranza, confermiamo piena fiducia e ribadiamo pieno sostegno al presidente Maroni, alla sua Giunta e alla coalizione che compone questa maggioranza, impegnandoci a riproporla, valutando le condizioni politiche, nella composizione che oggi governa Regione Lombardia in ogni amministrazione lombarda quale efficace proposta politica e modello di buon governo".  "I comportamenti personali – si legge nel testo – devono essere orientati al rispetto della legalita', alla massima correttezza e alla trasparenza. Essi – devono essere oggetto di valutazioni appropriate e rapide da parte degli organi competenti, nel rispetto della legge e del principio costituzionale della presunzione di innocenza. Ma in nessun caso si possono far coincidere eventuali comportamenti personali impropri, soprattutto se indimostrati allo stato, con una tanto evidentemente infondata quanto irrealistica valutazione sulla inadeguatezza dell'azione di governo della maggioranza". Ancora in un altro passaggio il riferimento anche alla sfida delle prossime amministrative: "Un governo equilibrato ed efficace, che tiene in considerazione le diverse sensibilita' politiche e si candida di diritto a costituire una proposta politica adeguata per le amministrazioni territoriali che andranno al voto nella prossima tornata amministrativa, a cominciare dal Comune di Milano, nella prospettiva di ricostruire una proposta politica vincente, moderata e di buon governo, del centro-destra per il Paese".

Quindi, la maggioranza rivendica di aver operato con "la massima trasparenza amministrativa" e rilancia anche sul tema delle autonomie: "Questa maggioranza – si legge – ha sempre inteso valorizzare la cultura autonomista che e' inscritta nel DNA di ogni Lombardo e intende continuare a difendere e sostenere il valore delle autonomie locali e funzionali, anche di fronte a decisioni nazionali che vanno nella direzione opposta. Questa e' la ragione per cui chiediamo innanzitutto piu' autonomia e maggiori competenze e risorse proprio per la nostra Regione".




MALTEMPO: E' EMERGENZA IN TUTTA LA PENISOLA

di Angelo Barraco

La pioggia non ha risparmiato nessuna regione d’Italia e da nord a sud dello stivale ci sono stati allagamenti, frane e innumerevoli danni causati da precipitazioni che sono iniziate ieri e che sono proseguite nella notte.

A Catania, Messina e Trapani sono state chiuse le scuole per ragioni di sicurezza. Le scuole sono rimaste chiuse in centri Milazzo, Monreale, Acireale, Aci Castello e Isole Egadi, chiuse anche le università. Alcune scuole sono rimaste aperte malgrado l’allerta meteo, come a Palermo. Sono stati sbarrati gli ingressi alle aree verdi per evitare che potessero cadere alberi e fare danni a persone o cose. La perturbazione di questa notte è stata molto forte e avrebbe avuto la sua genesi a Partinico per spostarsi poi a Bagheria creando danni enormi. Molti sottopassaggi si sono allagati e molti automobilisti sono rimasti intrappolati nelle loro autovetture ed è stato necessario l’intervento dei pompieri. Gli alberi hanno causato gravi danni alla rete elettrica.

Nel Centro Italia ci sono stati innumerevoli disagi. A Tivoli il fiume Aniene è esondato. Inoltre quattro persone sono rimaste bloccate in un capannone -sempre a Tivoli-  e sono sul posto i vigili del fuoco per aiutarli e tirarli fuori dall’area che è rimasta isolata. Molte persone sono andate anche sui tetti in seguito all’allagamento delle case e degli scantinati. Disagi anche sulla linea Roma-Cassino dove a causa di una frana si viaggia su un unico binario.  In provincia di Frosinone un uomo di 40 anni è morto dopo che la sua auto è finita in una voragine creata dalle forti precipitazioni. Nell’auto c’erano tre persone, due sono riuscite a salvarsi.

L’Aquila piange un’altra vittima del maltempo, Adonia Sabatini di 51 anni madre di due figli  stava spazzando via l’acqua e il fango per evitare che restasse isolata e invasa fango e invece è stata travolta da un muro di contenimento che non ha retto la bomba d’acqua. Sempre a L’Aquila un fulmine ha colpito e ucciso un uomo mentre stava togliendo l’acqua dalla cantina della propria abitazione. Sono accorsi i sanitari ma non c’è stato nulla da fare. Anche la Campania ha subito forti temporali. Disagi nel Casertano e nell’Aversano, ad Avellino sono caduti calcinacci e diversi sono stati gli allagamenti che hanno mobilitato i soccorritori. Il maltempo ha cagionato la vita a due persone, una delle due vittime è morta a Benevento in seguito all'esondazione del Calore.




MALTEMPO: ALLARME E DISAGI DA NORD A SUD

di Angelo Barraco
 
La pioggia ha risparmiato nessuna regione d’Italia  e da nord a sud dello stivale ci sono allagamenti, frane e innumerevoli danni causati da un precipitazioni che sono iniziate ieri e che sono proseguite nella notte. A Catania, Messina e Trapani sono state chiuse le scuole per ragioni di sicurezza ed è c’è allerta meteo fino a domani ed è previsto alto rischio idrogeologico in tutta la Sicilia. Le scuole sono rimaste chiuse in centri Milazzo, Monreale, Acireale, Aci Castello e Isole Egadi, chiuse anche le università. Ci sono state scuole che sono rimaste aperte malgrado il codice rosso in seguito all’allerta meteo come a Palermo. Sono stati sbarrati gli ingressi alle aree verdi per evitare che potessero cadere alberi e fare danni a persone o cose. La perturbazione che c’è stata questa notte è stata molto forte e sarebbe partita da Partinico per spostarsi a Bagheria creando danni. Molti sottopassaggi si sono allagati e molti automobilisti sono rimasti intrappolati nelle loro autovetture ed è stato necessario l’intervento dei pompieri. Gli alberi hanno causato danni alla rete elettrica e alle auto. Nel Centro Italia ci sono state tre vittime, oltre ai numerosi interventi dei soccorritori. A Tivoli c’è stata l’esondazione del fiume Aniene. Inoltre quattro persone sono rimaste bloccate in un capannone sempre a Tivoli sempre a causa dell’esondazione e sono sul posto i vigili del fuoco per aiutarli. Molte persone sono andate sui tetti in seguito all’allagamento delle case e dei scantinati. Disagi anche sulla linea Roma-Cassino dove a causa di una frana si viaggia su un unico binario. 
 
A Frosinone un uomo di 40 anni è morto mentre viaggiava a bordo della sua auto, dopo che la stessa è finita in una voragine che si è aperta a causa del maltempo. Nell’auto c’erano tre persone, due sono riuscite a salvarsi.L’Aquila piange un’altra vittima del maltempo, Adonia Sabatini di 51 anni madre di due figli che stava spazzando via l’acqua e il fango per evitare che restasse isolata e invasa e invece è tata travolta da un muro di contenimento che non ha retto alla bomba d’acqua. Sempre a L’Aquila un fulmine ha colpito e ucciso un uomo mentre stava togliendo l’acqua dalla cantina della propria abitazione. Sono accorsi i sanitari ma non c’è stato nulla da fare per l’uomo. Anche la Campania ha subito forti temporali dalle prime ore della notte. Disagi nel Casertano e nell’Aversano, ad Avellino sono caduti calcinacci e diversi sono stati gli allagamenti che hanno mobilitato i soccorritori. anche in Campania come nelle altre regioni il maltempo non ha risparmiato la vita a nessuno e l'ha portata via a due persone, una delle due vittime è morta a Benevento in seguito all'esondazione del Calore. 



BASILICATA: LETTERA APERTA DI EMILIO LIBUTTI AL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD

di Domenico Leccese

C'è sempre grande attenzione in Regione, ed in particolare nell’Area del Vulture, per la Politica della Basilicata, Italia ed Europa.

 

Riceviamo e pubblichiamo, la lettera aperta al Segretario Regionale del PD Basilicata Antonio Luongo, inviata da Emilio Libutti ex Segretario PD di Rionero in Vulture (PZ).

Ecco la lettera:

Carissimo Antonio,
forse mai, come in questi ultimi tempi, pare che lo sport preferito in Basilicata sia quello di scriverti e forse mai, come in questi ultimi tempi, ovunque si ritrovano anche solo tre persone e, per caso, parlano di politica il tuo nome è il più gettonato. Certo ti fischieranno le orecchie e questo acufene capisco che non ti aiuta ad essere sereno ed a fare valutazioni politiche non indotte dal piagnisteo ora dell’uno ed ora dell’altro interlocutore che ti si para dinanzi.

Al di la di queste considerazioni io, sommessamente, aggiungo la mia che mi porta a valutare “fallimentare” la gestione del partito per le azioni messe campo in “contro” una parte di esso essendo venuto meno il tuo proposito del “super partes” e del “segretario di tutti” e del “segretario che avrebbe curato i territori” così come, fino ad oggi solo a parole, hai enunciato nella tua campagna alle primarie dello scorso anno.

I territori in particolare li hai “sistemati” proprio a dovere!!!
Basta vedere il disagio manifestato dai Segretari di Circolo che avevano autoconvocato un’assemblea alla quale hai posto riparo ricevendo soltanto una delegazione degli stessi, sintomo che, come si dice a Rionero, “non c’è un palmo di terra netta”. Incontro conclusosi con un impegno, che fa eco a quelli presi nell’anzidetta campagna delle primarie, di “visitare” i territori ed ascoltare le voci che da essi si levano. Singolare poi quella pergamena donata ai Segretari, resa nota dai social e dalla stampa, alla qual notizia la prima reazione è stata quella di sorridere per la garbata auto ironia della quale sei capace ma a ben guardare più che una pergamena io la trovo essere una fotografia dello stato dell’arte attuale, purtroppo, del nostro partito e forse della politica più in generale, nelle nostre lande perlomeno.

Penso che sia un tentativo, mal riuscito a mio avviso, di nascondere una amara verità e vale a dire che l’ammuina c’è davvero ed è palpabile. Un’ammuina però che non può essere scaricata su chi invece prova a far politica e verso i quali, ancora una volta con una superficialità raccapricciante, ti sei scagliato con una diffida che, consentimi di utilizzare un eufemismo, trovo alquanto impropria e per certi versi addirittura abusata.

La questione Rionero, se la si vuol vedere solo dal tuo punto di vista e da quello del segretario cittadino, è argomento di una Assemblea per quel che attiene agli iscritti e simpatizzanti e da Commissione di Garanzia per quanto riguarda l’istituzione Partito.
Ora come ben sai di Commissioni di Garanzia non ce ne sono a livello locale, in quanto sia tu che il nostro segretario da questo punta di vista siete stati latitanti, e non ci resta che quella Nazionale dove saremmo bel lieti di risolvere il “contenzioso sulle scelte di visione politica”, mentre per le assemblee ormai il tempo trascorso dalla celebrazione dei congressi è così lungo che siamo più vicini alla data di convocazione dei nuovi piuttosto che alla data di quelli tenutisi (una mossa dovreste darvela nel convocarla anche per risultare più credibili).
Io mi chiedo e ti chiedo cos’è timore di confrontarsi o cosa?

Senza il confronto nel quale si possono esprimere le proprie ragioni resta tutto aleatorio e c’è una irricevibile presa di posizione del tutto partigiana senza aver nemmeno espresso per la decisione adottata una motivazione politica.

Cosa si teme che dal confronto emerga a chiare lettere l’atipica situazione politica che vede, Rionero per quel che mi riguarda da vicino ma anche più in generale svariate situazioni locali (per non dire situazione Regionale), il nostro Partito oppositore di se stesso ed a braccetto stretto con forze di opposizione ai Governi Nazionale e Regionale secondo una visione che ancora non trova una spiegazione plausibile?

A Rionero il cosiddetto gruppo antagonista, sul quale si vuole ancora artatamente scaricare responsabilità di divisione interna al PD, pone un problema politico ed al quale non c’è stata ancora una risposta se non un arroccamento sull’Aventino per difendere posizioni personali che nulla hanno a che vedere con il bene comune a cui tende invece l’azione di due Consiglieri Comunali suffragata e sorretta da una larghissima frangia di iscritti e simpatizzanti.

Caro Antonio non so se a te l’hanno raccontata giusta ma questo è e non altro.
E temo che non l’abbiano raccontata giusta altrimenti non penso che ti saresti limitato ad offrire primarie su Rionero quando le stesse non sono proprio oggetto del contendere.
Per cui, so che non ne hai bisogno, ma il mio consiglio te lo do lo stesso: cerca di sentire le due campane prima di iniziare crociate e sentirle in Assemblea non a porte chiuse con i soliti quattro gatti.
Il tempo stringe e sai che Rionero è atteso ad un appuntamento importante per cui non versiamo il latte sul quale poi si sa è inutile piangere.

All’uopo voglio fare il verso a qualcosa che ho letto sulla stampa (La Nuova 11/10/2015) riguardo al dentifricio.
Vero è l’assunto che il dentifricio non si può rimettere nel tubetto ma è altrettanto vero che quando il dentifricio lascia il tubetto con “pressione” esercitata su di esso ha due destini: quello di finire sullo spazzolino, per cui poi esplica la sua azione benefica, o quello di fare una miserevole fine cadendo nel lavandino.
Bisogna quindi capire se si ha la giusta attenzione e la mano ferma per evitare che si perda nel lavandino. Però è anche vero che se sul tubetto si allenta la “pressione” mentre il dentifricio sta “uscendo” e non è troppo fuori la pasta torna indietro al suo posto. Dipende dalla mano sapiente che regge il tubetto e dalle intenzioni della stessa persona sapiente cui essa appartiene.

Spero vorrai fare serenamente le tue valutazioni ed essere consequenziale imboccando l’auspicato sentiero del confronto.
Un sentiero sul quale troverai “veri innamorati” del PD ai quali la mattina si aggrovigliano le budella nel leggere e sentire accuse ed attacchi al Governatore Regionale (PD, ma questo lo sai) ed al Premier (PD anche lui) e Nostro Segretario Nazionale da parte di quelle forze politiche verso le quali stranamente rivolge il “proprio amore” (ancora attendiamo di saperne le ragioni) la parte di PD che, inopinatamente, ritieni sia quello “ufficiale” soltanto perché si fregia di un titolo ottenuto per malaccordo e che mai è stato sino ad oggi suffragato da una verifica di maggioranza stante la frattura che il detentore del titolo ha saputo procurare fin dalle prime ore del mandato ricevuto.

Ed anche nelle ultime ore (Il Quotidiano 12/10/205) non si è smentito scavando ancor di più il solco con delle dichiarazioni inaccettabili e mendaci nel merito e nel metodo adottato.
Pur di ingraziarsi te che lo assecondi con quelle lettere di diffida e con una tardiva difesa di ufficio alla tua persona posto che sia veramente sentita, altera i fatti e si smentisce da solo dando mostra della sua innata abilità a darsi la zappa sui piedi. Nel merito mente perché non siamo stati noi, Consiglieri Comunali in testa, a rifiutare il confronto e la “discussione prima e la decisione poi”” in quanto ci sono lettere, messaggi ed appelli sulla stampa (tutti documentabili) di richiesta in tal senso.

Chi non ha offerto il luogo di “discussione prima e decisione poi” è stato lui che si è trincerato senza ragione nel suo studio privato con pochi adepti (singolare che questo articolo in tua difesa e di cui parlo abbia visto la “luce” sotto la lampadina che dopo mesi si è vista accesa nel circolo).
E questo è il merito delle menzogne che quando vuoi “arbitrare in un’assemblea” sarà sempre tardi.
Nel metodo poi si scade nel più becero ed artato tentativo di darsi ancora una volta il titolo di “presunta maggioranza” firmando lo scritto a nome del Direttivo del Circolo. Come mai lui che ti ha chiesto di intervenire sulla liceità del Gruppo e della firma di tabella e manifesti e che tu hai avallato con le tue lettere ora firma a nome di chi NON HA CONVOCATO?

Non c’è stata una convocazione di “direttivo vero” che avallasse la scelta dell’articolo al pari di convocazioni mai pervenute perché il circolo potesse discutere e scegliere una linea politica (riguardo alla linea politica sarebbe opportuno che qualcuno rileggesse, se lo ha mai fatto, il comma 1 dell’art 6 dello Statuto Regionale).
E’ questa la conduzione “MORALE” di un circolo?

E’ lui accreditato a parlare di morale e farla agli altri?
Leggo un trattato di filosofia sulla morale ed ammetto senza fronzoli di non averci capito un’acca. E’ probabilmente un mio limite intellettivo ma mi auguro che lo abbia almeno capito lui che lo ha scritto perché se così fosse dovrebbe vergognarsi come un ladro di fare agli altri una morale che non gli appartiene e che non ha nel suo DNA.

In attesa di sentirti battere un colpo nella direzione di riportare tu nel Circolo la discussione tanto agognata ti saluto cordialmente con l’affetto e la stima di sempre.
Emilio Libutti ex segretario PD di Rionero in Vulture"