BARI: 479 FINTI BRACCIANTI TRUFFAVANO L'INPS

di A.B.

Bari – E’ stata eseguita una vasta operazione da parte dei carabinieri di Bari e degli ispettori della locale direzione provinciale dell’Inps che hanno effettuato controlli su vaste aree agricole  nel sud di Bari, soprattutto tra i comuni di Triggiani, Noicattaro e Adelfia e hanno scovato circa 479 agricoltori che erano assunti fittiziamente con lo scopo di ottenere, in seguito, l’indennità di disoccupazione e beneficiavano di copertura contributiva e assicurativa, anche e soprattutto ai fini pensionistici.
 
Questa situazione ha invertito i ruoli di lavoratore – datore di lavoro, poiché i finti braccianti pagavano i loro datori di lavoro (o finti datori di lavoro), per ottenere la falsa assunzione e la segnalazione all’Inps. Questi soggetti pagavano dai 12 ai 15 euro al giorno e “lavoravano” per un periodo di tempo minimo di 51 giorni, successivamente alla segnalazione all’Inps, che ha erogato indennità per circa 1.150.000 euro. Sono state denunciate 9 persone e la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il sequestro di tutti gli elenchi anagrafici che sono state trasmesse all’Inps dalle aziende agricole. 



SENATO: APPROVATO DDL OMICIDIO STRADALE

di Angelo Barraco
 
E’ stato approvato dal Senato il disegno di legge che riguarda l’omicidio stradale, con una maggioranza di 163 si, 65 no e 2 astenuti. Con il provvedimento approvato vengono introdotti e soprattutto disciplinati i reati che riguardano l’omicidio stradale e le lesioni personali. Il provvedimento adesso passerà alla Camera. Anche Matteo Renzi ha commentato quanto avvenuto con un post su Twitter  scrivendo che il suo è “Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire l'omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona”. Erano stati dati pareri contrari dal governo in merito a tre emendamenti: 114, 115, 117 (il 114 e il 115 sono uguali e vi è stata un’unica votazione) e l’Aula li ha approvati ugualmente. Il provvedimento è all’esame di Palazzo Madama e dovrebbe avere il suo via libera a breve e poi passerà in esame alla Camera, si dovrebbe introdurre l’aggravante per coloro che fuggono con una sospensione della patente per 30 anni e l’aumento della pena di un terzo.
 
Quali sono le pene applicabili con la legge? Saranno introdotti due reati: omicidio stradale e le lesioni stradali. In tali casi il ritiro della patente è previsto per ben 30 anni. E’ previsto l’arresto in flagranza di reato e vi sono pene applicabili per coloro che fuggono. Vi è anche un innalzamento della pena rispetto a quello attuale, ovvero dai 10 attuali a 12, invece in caso di alcol la pena è di 7 anni e in caso di droga la pena è di 8 anni. L’articolo 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per coloro che commettono un omicidio colposo guidando sotto l’effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l’effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze).



PAPA FRANCESCO, PEDOFILIA: NASCE IL TRIBUNALE PER GIUDICARE I VESCOVI

di Christian Montagna

Città del Vaticano – Sempre più frequenti le “pecorelle nere” della Chiesa che negli ultimi anni sono tornate alla ribalta della cronache per abusi sessuali e violenze sui minori. Stavolta, il Pontefice Francesco ha trovato una soluzione del tutto efficace, qualora dovesse ben funzionare: la Congregazione della Dottrina della Fede giudicherà i vescovi che saranno perseguiti, se responsabili, per il nuovo reato di "abuso d'ufficio episcopale", cioè per non aver dato seguito adeguato alle denuncia di abusi compiuti su minori e persone deboli.
La sezione CDF istituita per l’occasione dal Papa sarà la competente in merito: alla guida un arcivescovo segretario e in essa confluirà l'attuale sezione disciplinare della CDF, competente sugli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici.

Il Santo Padre ha inoltre stabilito che "la competenza a ricevere ed esaminare le denunce di abuso d'ufficio episcopale appartenga alle Congregazioni per i Vescovi, per l'Evangelizzazione dei Popoli, o per le Chiese Orientali e tutte le denunce debbano essere presentate alla Congregazione appropriata". 


L’istituzione di una Nuova Sezione Giudiziaria. Sempre in ambito di rivoluzione, Francesco ha istituito una nuova Sezione Giudiziaria all'interno della Congregazione per la Dottrina della Fede e la nomina di personale stabile che presterà servizio nel Tribunale Apostolico. La realizzazione di questo punto farà seguito a consultazioni con il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede".
Ad assistere l’attuale cardinale prefetto, il tedesco Gerhard Ludwig Muller, sarà nominato un secondo segretario della Cdf, un arcivescovo. Grande l’approvazione generale dell’istituzione del Papa espressa anche da Padre Lombardi secondo cui "il segretario avrebbe la responsabilità della nuova Sezione Giudiziaria e il personale della Sezione sarà utilizzabile anche per i processi penali per l'abuso dei minori e degli adulti vulnerabili da parte del Clero. Anche queste decisioni faranno seguito a consultazione con il Prefetto della Congregazione". 


La durata. Cinque anni sarà la durata della progettazione in vista di “ulteriori sviluppi delle presenti proposte e per il completamento di una valutazione formale della loro efficacia".




PUTIN AD EXPO: “L’ITALIA E’ UN IMPORTANTISSIMO PARTNER DELLA RUSSIA”

di Christian Montagna

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Milano –
Si è da poco conclusa la visita di Vladimir Putin, presidente russo, ad Expo e in Italia per un tour de force di incontri. Dopo aver incontrato il premier Matteo Renzi e aver visitato il padiglione Russia ad Expo 2015, è intervenuto nella cerimonia di avvio del national day della Russia a Milano.

 

Renzi apre il dibattito. Comincia con una battuta sui mondiali del 2018 che si svolgeranno in Russia il Premier Renzi nel discorso di apertura della giornata ad Expo. Accolto cori quasi da stadio e da inni alla potenza Russia, Vladimir Putin ha finalmente bevuto la “kvas”, classica bevanda russa, in Italia, a Milano nel padiglione dedicato alla sua stessa nazione.

 

Putin ringrazia. "Esprimo il riconoscimento al presidente Renzi per la sua partecipazione alla Giornata Nazionale Russa a Expo. Russia e Italia sono legate da rapporti molti stretti che durano da più 500 anni", ha dichiarato il russo Putin. "L'Italia è un grandissimo partner in Europa e un grande partner per l'economia russa. Siamo stati tra i primi ad appoggiare l'Italia per l'organizzazione di Expo 2015. Abbiamo aderito al Bei più di 160 anni fa, partecipando all'Expo di Londra nel 1851 e nel 1906 a Milano ottenne grandi successi. Nel nostro padiglione sono esposte le nostre eccellenze in tutti i campi, soprattutto in quelli alimentari. Auguro successo sia al padiglione russo che a tutto Expo 2015". 

 

Le sanzioni alla Russia colpiscono anche l’Italia. Al grido di “no sanzioni”, il pubblico che ha accolto Putin ha invocato la piena assoluzione dal pagamento delle sanzioni per la Russia. Ma Putin, ha parlato molto chiaro: “Se le sanzioni contro la Russia non saranno ritirate, le imprese italiane perderanno contratti per un miliardo di euro. Noi potremmo trovare altri partner, ma sarebbe un peccato rinunciare alla collaborazione con l’Italia".

Tante le tematiche e i temi approfonditi nel dibattito che si appresta a diventare storico: scambio culturale tra Italia e Russia e minaccia del terrorismo globale che soltanto uniti si potrà combattere. Continua dopo Expo la visita del Premier russo in Italia: altri esponenti italiani politici e religiosi lo attenderanno nella giornata di oggi. Al Quirinale avverrà il primo incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella; al Vaticano con Papa Francesco e in serata, sempre a Roma, saluterà l’amico Silvio Berlusconi.




SCUOLA: PASSO FALSO DEL GOVERNO IN COMMISSIONE

di Angelo Barraco

Passo falso del governo in commissione Affari costituzionali del Senato, la maggioranza va sotto il parere di costituzionalità per quanto riguarda la riforma della scuola. Arrivano subito le precisazioni da parte del Pd che rassicura che quanto accaduto è stato un incidente tecnico. Ieri Renzi aveva parlato delle modifiche sul testo del ddl, ma il provvedimento ha subito una brusca frenata. C’è già chi associa questo esito alle assenze di Area Popolare, il partito di Angelino Alfano. L’opposizione intanto dice e' l'inizio della fine. Avevamo detto che sarebbe stato un Vietnam e Renzi aveva ironizzato.Adesso se ne rende conto: il Vietnam e' iniziato e secondo me, rispetto a quanto detto in direzione ieri, sospendera' tutto per un po' di settimane in attesa di tempi migliori che pero' non arriveranno” e a dichiararlo è Renato Brunetta. 
 
Stamane la Prima commissione del Senato è chiamata ad esprimersi in merito alla costituzionalità del ddl. Ha partecipato anche la presidente Anna Finocchiaro (Pd) e il risultato delle votazioni è stato di 10 voti a favore e 10 voti contrari. Quindi l’esito non è positivo, sono state determinanti le assenze dei tre esponenti di Ap in commissione, Gaetano Quagliariello, Andrea Augello e Salvatore Torrisi. Anche il voto di Mario Mauro è determinante, ex PI passato recentemente in Gal. Proprio contro il Gal il Pd sottolinea la scorrettezza  dei due senatori e che il gruppo dovrebbe avere in commissione un solo rappresentante “"Il ddl 'la buona scuola' continua il suo iter in Senato, non c'e' nessuna battuta d'arresto” dice Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama. Lucio Romano, senatore del Gruppo per le Autonomie spiega che “Quanto accaduto e' solo un incidente di percorso che non modifica ne' impedisce il prosieguo del percorso legislativo” e prosegue dicendo che “Non ha voluto ascoltare il grido d'allarme del mondo della scuola, ora vediamo se Renzi fara' finta di non sentire nemmeno il clamoroso tonfo della sua maggioranza qui in Senato! Delle finte aperture di Renzi non sappiamo che farcene, l'unica strada percorribile e' procedere solo con le assunzioni e poi riscrivere da capo tutto il resto", attaccano i grillini. La Lega chiede che il ddl vada subito in Aula, "in modo da modificarlo e riuscire cosi' a garantire i posti di lavoro promessi da Renzi ma 'stranamente' non menzionati nel testo", ecco quanto propone il capogruppo Gian Marco Centinaio. Invece Loredana De Petris (Sel), dice che "e' ora che il governo si decida a discutere le sue scelte e a correggere i suoi errori in un democratico confronto con il Parlamento”.



LE TAPPE DI PUTIN IN ITALIA: QUIRINALE, VATICANO ED EXPO

di Christian Montagna

Città del Vaticano – E’ tutto pronto per quella che domani sarà una nuova pagina di storia scritta da importanti leader politici e religiosi. Mercoledì 10 Giugno, il presidente russo Vladimir Putin, incontrerà in Vaticano Papa Francesco per discutere diverse tematiche attuali e molto care al pontefice. Dalla guerra in Ucraina alla questione dei cristiani in Medio Oriente, quello di domani sarà un excursus generale sulle tematiche che affliggono la società odierna.

Secondo quanto affermato dal consigliere diplomatico del Cremlino, Iuri Ushakov, probabilmente si parlerà anche di una possibile visita del pontefice in Russia visto che "questo tema riguarda non solo lo Stato" ma anche la Chiesa ortodossa russa. In occasione dell’udienza generale del Mercoledì, sarà accolto dal Papa anche nel corso della celebrazione.

Per Putin sarà la quinta udienza con un Papa in Vaticano: nel 2000 e nel 2003 lo accolse Karol Wojtyla, nel 2007 Joseph Ratzinger e il 25 novembre 2013 il primo incontro nella Santa Sede con papa Francesco.

L’INCONTRO CON RENZI, MATTARELLA E BERLUSCONI  Oltre al tanto atteso incontro alla Città del Vaticano, Vladimir Putin sarà accolto dal Premier Matteo Renzi a Milano in occasione della Giornata nazionale russa ad Expo 2015 alla quale ne prenderà parte. Insieme infatti visiteranno il padiglione italiano e quello russo prima dei classici colloqui. Quello che avverrà domani sarà il secondo incontro tra i due la visita di Renzi a Mosca dello scorso 5 Marzo.

Non solo Renzi ma anche il presidente della Repubblica domani incontrerà il russo Putin a Roma per il primo incontro tra i due leader. In serata infine, se possibile è previsto anche un incontro tra il leader del Cremlino e il suo "amico" Silvio Berlusconi




IMMIGRATI: E' SCONTRO TRA RENZI E MARONI

di Angelo Barraco
 
Roma – Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa al termine del G7, parla del dossier migranti e dice che la polemica italiana è comprensibile soltanto per chi non ricorda cosa è accaduto con la politica del “'facciamo tutto da soli” e del “'non chiediamo aiuto all'Europa” che è figlia della decisione precedente e quella di dividere i migranti tra le regioni; idea che era stata presa da Maroni che ora dice il contrario. Renzi aggiunge che sarebbe facile buttarla in una polemica tra i partiti che non ha senso e che pero' non interessa ai cittadini. Il premier aggiunge poi che da questo momento fino al Consiglio europeo, cercherà di portare a casa risultati. E aggiunge che il piano da 24mila posti  è insufficiente. Prosegue dicendo che sulla cooperazione internazionale l'Italia e' stata, negli ultimi anni, la peggiore nel G7. E che si deve ricominciare anche da li' per dare una risposta al tema degli immigrati. Prosegue dicendo che la polemica italiana sui migranti e' comprensibile solo per chi non ricorda cosa e' successo in questi anni: la decisione di dividere nelle regioni i migranti che arrivano in Italia fu presa dal ministro Maroni. Salvo poi dire che non funziona. Renzi ha continuato il suo discorso dicendo che Il numero di migranti arrivati in Italia quest'anno e' solo poco piu' alto di quello dello scorso anno e conclude dicendo che “La risoluzione dell'Onu se viene e' una buona cosa. Ma non e' che con la risoluzione dell'Onu con l'abbattimento di due barconi si risolve il problema. Il problema non si risolve urlando 'abbattiamo le prefetture', ma con il lavoro”. 



BERGAMO: BLOCCO DEGLI SCRUTINI PER PROTESTARE CONTRO LA RIFORMA DELLA SCUOLA

di A.B.
 
Bergamo – Oggi all’istituti superiore di Bergamo Isis Mamoli erano previsti gli scrutini, ma non vi sono stati. E’ stato comunicato infatti che i 16 scrutini previsti per oggi e per domani sono stati bloccati e saranno riconvocati la settimana prossima. Hanno spiegato che “è un disagio per gli stessi insegnanti che recupereranno in tempi stretti gli impegni previsti a calendario”. Il blocco degli scrutini è una protesta contro la riforma della scuola.
 
Ma cos’è la riforma della scuola? Ecco i primi 11 tabella. La riforma è stata approvata con 316 si, 137 no ed un astenuto:
 
Articolo 1: Autonomia delle scuole, in relazione alla dotazione finanziaria, in modo da renderle più efficienti nelle decisioni. Questa riforma renderà le scuole più autonome e con maggiore potere decisionale.
 
Articolo 2: Maggiori responsabilità del preside, il Piano triennale stabilirà monte ore, attività extra e fabbisogno di docenti e di personale Ata. In questo articolo compare l'annosa questione del potere del dirigente scolastico. Il preside, infatti, sentito il collegio d'istituto e secondo il Piano triennale, individuerà il personale da assegnare nella scuola; inoltre, il dirigente promuoverà i necessari rapporti con gli enti locali e le istituzioni economiche, in modo da organizzare attività lavorative per gli studenti. Incremento dello studio della lingua inglese dei nuovi media e delle leggi dello Stato.
 
Articolo 3: Gli studenti avranno un curriculum personale che verrà pubblicato nel portale della scuola e vi sarà il percorso scolastico dello studente e le attività che ha svolto.
 
Articolo 4: Il governo stanzia 100 milioni di euro annui per permettere agli studenti l'alternanza scuola-lavoro. Dal terzo anno in poi, i ragazzi potranno svolgere attività di stage o tirocinio presso enti privati o pubblici, individuati dal preside, per permettere un programma di iniziazione al lavoro già dalla scuola. Ci saranno 400 ore di scuola-lavoro per gli istituti tecnici e 200 per i licei. Le attività si potranno svolgere anche all'estero e aumenteranno il valore del curriculum personale di ogni studente.
 
Articolo 5: Articolo in merito all’insegnamento per gli istituti penitenziari e per questo tipo di insegnamento posso accedervi insegnanti con 3 anni di esperienza. 
 
Articolo 6: Le fondazioni che gestiscono gli istituti tecnici superiori dovranno avere un fondo minimo di 100.000 euro, per permettere il normale svolgersi delle lezioni e delle attività. Inoltre, il ministero ripartirà i fondi agli istituti in base al tasso di occupabilità degli ex studenti a 12 mesi dal diploma e al numero di corsi attivati negli stessi istituti
 
Articolo 7: Piano nazionale scuola digitale che prevede interventi strutturali tesi a: realizzare attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziare laboratori e strumenti digitali nelle scuole; formare i docenti per l'utilizzo di tali strumenti; adottare testi digitali stile e-book da dare agli studenti
 
Articolo 8: la riforma dell'organico dell'autonomia per l'attuazione dei piani triennali dell'offerta formativa. 
 
Articolo 9: In merito alle competenze del dirigente scolastico
 
Articolo 10: prevede un piano straordinario di assunzioni secondo cui da quest’anno circa cento mila docenti vincitori del concorso del 2012 e iscritti nelle graduatorie ad esaurimento saranno ammessi all’interno delle scuole. 
 
Articolo 11: prevede un periodo di prova per un anno ai cento mila precari che saranno assunti. Soltanto dopo la prova, i docenti potranno diventare di ruolo.



IL NORD ITALIA FUORI DALL'ITALIA

di Maurizio Costa

Siamo al collasso.
Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, ha minacciato di non elargire i fondi ai sindaci lombardi che accoglieranno i richiedenti asilo provenienti dalle altre parti d'Italia. L'eco che scaturisce da queste dichiarazioni non si scaglia contro le parole di Maroni – tranne casi eccezionali – ma contribuisce ad alimentare l'odio razziale del nord Italia.
Siamo un Paese diviso adesso. Gli immigrati, dato che arrivano sulle coste del Sud, si ammassano nei centri siciliani, calabresi e pugliesi. Solamente pochi richiedenti asilo vengono trasferiti nelle altre Regioni. Una delle più virtuose è anche il Lazio, che si fa carico del 12% degli immigrati totali.
Solamente la Sicilia, però, ne ospita il 22%, una cifra elevatissima che dovrebbe far capire alla Lega di Maroni che i problemi, in un Paese civile, si condividono, come in una famiglia. La Lega Nord deve smetterla di andare per le piazze a dire che adesso con Salvini il Carroccio si è aperto anche al Sud,
proteggendo fino al più povero contadino siciliano. Non è così: Maroni in Lombardia, ma anche Toti in Liguria e Zaia in Veneto, non ne possono più. Che gli immigrati rimangano nella minuscola Lampedusa, certo, dove il sindaco, Giusi Nicolini, si batte da anni per rendere meno penosa la vita di questa gente proveniente dall'Africa.
Il Sud è stato sempre accogliente ma così si sfiora lo schifo del Nord. La Lega e Forza Italia restano razziste. Il bello è che l'Italia, da anni, chiede all'Europa di suddividere gli immigrati in ogni Paese comunitario. Bene.
Anche quando c'era la Lega al governo si proponeva questa cosa. Bene. Adesso non riusciamo neanche a gestire i nostri immigrati e continuiamo a chiedere aiuto all'Ue. Dovremmo sperare che il Nord Italia si stacchi dall'Italia così che loro possano interessarsi solo dei problemi locali e non italiani. Tra l'altro la Lombardia si lamenta da anni del razzismo della Svizzera che rifiuta i frontalieri lombardi. Siamo i soliti.




LIBIA: SALVATI 3.480 IMMIGRATI

di Angelo Barraco
 
Palermo – Si sono svolte 15 operazioni di salvataggio e soccorso per 3.480 migranti nella giornata di oggi. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Le imbarcazioni che hanno chiesto aiuto via satellite stamane erano: 9 barconi e 6 gommoni che si trovavano a circa 45 miglia dalle coste libiche. A partecipare alle operazioni di salvataggio sono state le motovedette CP 322, CP 304, CP 282, un aereo ATR42 della Guardia Costiera, unità della Guardia di Finanza e della Marina Militare. Hanno partecipato anche il rimorchiatore “Phoenix”, già impiegato in altre importanti operazioni di soccorso in mare e le navi della Marina militare tedesca “Hessen”, “Berlin” e “Le Eithne”.
 
Giungono comunicazioni in merito ad altri barconi alla deriva a largo delle coste libiche. Vi sono tra i 450.000 e i 500.000 migranti che in Libia attendo di prendere il largo e venire in Italia. Lo dice il Guardian, che cita il capitano Nick Cooke-Priest, comandante della Hms Bulmwark. Federico Fossi dell’Unhc ha detto che su questi dati bisogna avere cautela e che “E' importante non creare allarmismi, se i numeri non sono vericabili e' il caso di prestare attenzione”. Molti immigrati Libici muoiono in mare perché non sanno nuotare e chi viene in Europa ha addosso la paura e il dolore di ciò che ha affrontato. Intanto i soccorsi arrivano dall’Italia, Gran Bretagna e Spagna, la Sicilia ospita e molti centri sono al collasso, ma molte regioni italiane non vogliono ospitare; dov’è il senso d’Europa? Di unione? Luca Zaia, governatore del Veneto ha detto: “"Il Veneto e' una bomba che sta per scoppiare, "In Veneto abbiamo 514 mila immigrati regolari, pari a quasi l'11% della popolazione, di questi 42mila non hanno lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i piu' accoglienti. Basta”.

Zaia ha attaccato l’esecutivo di Renzi dicendo ha causato una tensione sociale pazzesca e “un ospitalita' diffusa che non e' altro che un invito alla dispersione sul territorio. Siamo alla follia, con un governo inadeguato che sui documenti ufficiali ci invita a gestire la 'fase acuta' dell'immigrazione, quando invece sappiamo tutti che non e' acuta, cronica”. 



ISTAT, VIOLENZA SULLE DONNE: OLTRE 6 MILIONI LE VITTIME

di Angelo Barraco
 
La violenza sulle donne è un fenomeno molto diffuso al giorno d’oggi e malgrado vi sia l’informazione e vi siano i mezzi per affrontare e denunciare determinati episodi, il problema rimane e i numeri sono comunque elevati. Quando si parla di violenza sulle donne il primo pensiero di ogni individuo si riconduce alla violenza sessuale, ma la violenza non è soltanto fisica, può essere anche psicologica.
 
I dati Istat riportano che le donne vittime di violenza, sia fisica che psicologia, sono  6.788.000, malgrado vi sia una coscienza da parte della donna di quanto gli accade e malgrado la donna che subisce violenza denunci il suo aggressore, che spesso è un membro della sua famiglia, i dati rimangono comunque alti. Il 31,5% ha subito violenza fisica o sessuale in un’età compresa tra i 16 e i 70 anni. Il 5,4% ha subito forme gravi di violenza sessuale. Il numero delle donne stuprate è di 652.000, invece quello dei tentativi di stupro è di 746.000. Ma bisogna tener conto soltanto dei dati presi in considerazione, poiché vi sono vittime che non denunciano e i numeri possono essere nettamente superiori.
 
La violenza psicologica invece raggiunge il 40%. Vi sono donne che hanno subito violenza prima dei 16 anni e tale gruppo di persone raggiunge il 10,6%.