LORIS ANDREA OMICIDIO: L'INQUIETANTE STORIA DELLE FASCETTE

Redazione

Ragusa – "Il papa' di Loris, su richiesta della mamma, ci ha dato una confezione, aperta, di fascette di plastica bianche, sostenendo che sarebbero dovute servire al bambino nei lavori in classe". A parlare e' la maestra Teresa Iacona, confermando la ricostruzione fornita dalla dirigente della scuola "Falcone e Borsellino", Giovanna Campo, sulle fascette in plastica, simili a quelle usate per uccidere il bambino di 8 anni a Santa Croce Camerina (Ragusa). "Noi -ha aggiunto la maestra- siamo rimaste sorprese perche' non avevamo mai chiesto di portarle, perche' non era previsto il loro utilizzo a scuola. La mia collega ha chiamato la polizia e successivamente le abbiamo consegnate in questura. Nessuno mai a scuola ha chiesto fascette". La maestra ricorda ancora che: "Mentre parlavamo con la madre ci ha detto che c'erano queste fascette che a suo dire noi avevamo chiesto di comprare per fare esperimenti, era una confezione aperta. E' stata la madre a sollecitare il padre dicendogli: valle a prendere. Lui le ha portate e noi ci siamo molto sorprese, meravigliate, non avevamo mai chiesto una cosa del genere, per questo abbiamo deciso di informare gli investigatori. E' importante fare chiarezza -ha concluso Teresa Iacona- perche' a scuola materiale pericoloso non e' mai entrato". Oggi nuovo sopralluogo di inquirenti e polizia scientifica all'interno del Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina (Ragusa), a pochi metri dal luogo del ritrovamento del corpo del piccolo Andrea Loris Stival. L'area e' stata interamente recintata. Intanto le telecamere poste sulla linea della scuola "Falcone e Borsellino" di Santa Croce Camerina (Ragusa) sabato mattina non hanno ripreso la "Polo" nera di Veronica Panarello, madre del piccolo Andrea Loris Stival. Gli inquirenti hanno ultimato in tarda mattinata l'esame delle immagini provenienti dagli apparecchi posizionati attorno all'edificio scolastico, alcuni dei quali sono risultati non attivi. L'auto della mamma di Loris non compare nelle inquadrature di quelli funzionanti. La donna, che sostiene di aver lasciato Loris a scuola sabato mattina e di essere poi andata a un corso di cucina al castello di Donnafugata, in una delle occasioni in cui e' stata ascoltata dagli inquirenti, avrebbe detto di non esseresi fermata con la macchina davanti alla scuola, ma di aver fatto scendere il figlio in una traversa laterale. Intanto potrebbero concludersi entro oggi gli esami autoptici sul cadavere del piccolo Loris. Se cosi' fosse, questa sera il corpo potrebbe essere riconosegnato alla famiglia per i funerali. Dagli accertamenti del medico legale Giuseppe Iuvara, e' emerso che il piccolo e' stato strangolato con una fascetta di plastica.




MATTEO SALVINI PRONTO PER IL PARTITO NAZIONALE DA LANCIARE NEL CENTRO SUD

Redazione

"Costruiro' un'alternativa a Renzi in tutta Italia e correro' alle primarie del centrodestra, anche contro Berlusconi". E' quanto ha dichiarato il leader del Carroccio durante  un'intervista al settimanale "Oggi". 

Matteo Salvini ha parlato dell'alleanza con Marine Le Pen e del nuovo partito nazionale che e' in procinto di lanciare al Sud: "Nel simbolo – spiega – non c e' il verde, ci sono il giallo e il blu e il mio nome. Ma non sara' un partito del leader , non faro' l'errore di Grillo". E aggiunge: "Non penso, personalmente, di dovere delle scuse ai meridionali. Facevamo critiche a sprechi e spese, al numero dei dipendenti statali. Pero' ora girando il Sud mi ha stupito la voglia di reagire, prima non c'era".

Quanto al rapporto con la Russia di Putin, da cui la Le Pen ha ammesso di aver ricevuto 9 milioni di euro, afferma: "Il nostro un rapporto politico, culturale e commerciale, facciamo gli interessi di agricoltori ed esportatori italiani in crisi.

Poi, se su alcuni progetti in Europa ci fosse sostegno anche economico della Russia, perche' no? Finora, pero', neanche un euro". 

Riguardo Le Pen che e' contro i diritti dei gay, Matteo Salvini ha dichiarato:"Io sul tema sono piu' vicino alle civil partnership di Renzi che alla linea Pascale di Forza Italia: si puo' parlare di riconoscimento di diritti, ma non di matrimonio e adozioni. La famiglia e' con un uomo e una donna", dice. E su Renzi: "In tv e' piu' bravo di me, ha dietro spin doctor, io no. Ed e' piu' vanitoso: io sono trasandato. Anche la barba e' iniziata per pigrizia". Tentativo di svolta 'sexy' per Matteo Salvini. Il segretario federale della Lega Nord si e' tolto la ormai tradizionale felpa con la scritta 'Milano', 'Lombardia' (o 'Emilia' ai tempi delle regionali), e si e' fatto ritrarre a petto nudo, con la sola cravatta color verde Lega, sdraiato tra i cuscini e le lenzuola bianche di un letto. 




IGNAZIO OLIVIERI: PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI REUMATOLOGIA

di Domenico Leccese

Nelle votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR), svoltesi a Milano, in occasione del Congresso annuale della Società stessa, il dottor Ignazio Olivieri, lucano, Direttore del Dipartimento Regionale di Reumatologia, è stato eletto Presidente per il biennio 2014-2016. Il prestigioso incarico corona una carriera interamente dedicata alla assistenza ed alla ricerca scientifica, con il raggiungimento di una fama internazionale. Alle doti professionali, il dottor Olivieri ha sempre affiancato una modestia e umanità che sono divenute proverbiali nell’ambiente reumatologico. E' il primo lucano (è nato a Matera nel 1953) che raggiunge il vertice di una società scientifica nazionale dirigendo una struttura sanitaria della Basilicata.

Al Congresso di Milano, il nostro Dipartimento reumatologico regionale, ha, inoltre, come di consueto, brillato con vari oratori, oltre ad Olivieri: Stefania Cutro, Salvatore D’Angelo, Michele Gilio, Pietro Leccese e Carlo Palazzi, che hanno presentato numerosi lavori scientifici, nelle diverse sessioni dell’evento. A tali lavori hanno contribuito, ovviamente, anche gli altri reumatologi lucani, rimasti in servizio al San Carlo per assicurare la quotidiana assistenza. Due delle comunicazioni scientifiche presentate dalle giovani leve del Dipartimento sono risultate tra quelle premiate. Una di esse sarà presentata, sotto l’egida della SIR, al prossimo Congresso della Società Europea di Reumatologia.

Quanto sopra dimostra come, anche in una piccola regione del meridione, possano essere raggiunti risultati in passato inimmaginabili. “Grandissima è la mia soddisfazione – ha commentato il dottor Olivieri – per questo riconoscimento che nella mia persona apprezza e dà valore alla mia struttura e alla mia terra ma non mi cullerò certo sugli allori: la rete reumatologica regionale rimane ancora da completare e c'è bisogno di sostenere le attività di ricerca, che noi portiamo avanti, grazie alla generosa disponibilità dei nostri reumatologi al di fuori dell’orario di lavoro, a costo zero per la comunità”.

“La designazione del nostro primario di reumatologia al vertice della società scientifica nazionale – dichiara il direttore generale Giampiero Maruggi – è motivo di orgoglio non solo per l'Azienda ospedaliera regionale San Carlo ma per tutto il sistema sanitario lucano. Nel costante sforzo verso l'eccellenza che l'Azienda esprime, un peso rilevante lo ha il capitale umano. Ignazio Olivieri esprime al tempo stesso elevate qualità professionali e una spiccata sensibilità per i temi dell'umanizzazione della cura e dei bisogni dei pazienti. Intorno a lui si sta costruendo una scuola che si afferma e ottiene importanti riconoscimenti. E questo è un ulteriore motivo di orgoglio e di soddisfazione per l'intera comunità aziendale”.




ANDREA RAGUSA: S'INDAGA PER OMICIDIO

Redazione

Ragusa – Omicidio volontario: e' questa l'ipotesi formulata dagli inquirenti per la morte di Andrea Loris Stival, il bambino di otto anni scomparso e trovato morto in un canale di scolo in provincia di ragusa. A seguire le indagini e' il Procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, anche se fonti dell'ufficio giudiziario sottolineano chel'apertura di un fascicolo contro ignoti e' un atto dovuto fino agli esiti definitivi dell'autopsia.

Gli inquirenti di Polizia e Carabinieri di Ragusa hanno acquisito le immagini di ben 30 esercizi commerciali della piccola citta' diSanta Croce Camerina. Le prime immagini che gli inquirenti hanno visionato sono quelle del sistema di sorveglianza di un panificio e che confermano la versione fornita dalla madre: dopo aver lasciato il piccolo Andrea a scuola, ha accompagnato all'asilo l'altro figlio di 4 anni.

Rigor mortis avanzato rispetto al ritrovamento

L'esame autoptico iniziato oggi dovrebbe terminare domani. Da stabilire, innanzitutto, l'orario della morte di Andrea, il cui rigor mortis sarebbe "avanzato", quindi da spostare indietro di qualche ora rispetto al rinvenimento del corpo da parte di un cacciatore che ha avvertito la Polizia.
 

Sul viso del bambino era visibile un ematoma.

Per tutto il giorno la madre di Andrea ha urlato in dialetto: "Chi ci ficiru na faciuzza 'o piciriddu" ("Che hanno fatto alla faccia del bimbo"). Cosi' gli inquirenti, molto "abbottonati" sulle condizioni di ritrovamento del cadavere hanno ammesso che in effetti il volto del bambino presenta un livido ben visibile.

"Non esiste che Andrea abbia fatto quella strada da solo.
  Non avete idea, il luogo di ritrovamento e' da tutt'altra parte della citta'" ha detto un 18enne che abita nello stesso stabile della famiglia Stival a Santa Croce Camerina e che conosceva bene il piccolo Andrea. "Non si puo' pensare che Andrea abbia percorso da solo quella strada e che nessuno lo abbia visto" ha aggiunto.

Non era la prima volta che Andrea non entrava a scuola.

Dall'inizio dell'anno scolastico almeno altre tre o quattro volte – riferiscono compagni di scuola e insegnanti – dopo che la madre lo aveva lasciato all'ingresso, si era allontanato ed era stato ritrovato poco distante dall'istituto.
  Venerdi' mattina, giorno precedente alla scomparsa, era regolarmente seduto in classe. Al vaglio degli inquirenti ragusani e' la testimonianza di una donna che, secondo indiscrezioni, avrebbe riferito di aver visto il piccolo alle 9,10 di ieri. Gia' a quell'ora Andrea – sempre secondo la testimonianza – non aveva lo zainetto ed era poco lontano dalla scuola che frequentava.

Appello delle forze dell'ordine ai cittadini

"Raccomandiamo a tutti cittadini di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d'emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di Polizia". E' l'appello congiunto che il capo della Mobile di Ragusa, Nino Ciavola, e il comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri, Domenico Spadaro, hanno rivolto alla popolazione. "Siamo impegnati costantemente da ieri, senza pausa". Si cerca in particolare uno zaino blu, con stringhe e spalliere gialle, a forma di ovetto e con la scritta "Toy Story". Quando gli inquirenti hanno trovato il corpo nel canale era senza lo zainetto con il quale era sceso dalla auto della madre.




MATTEO RENZI: TAGLIATI 18 MILIARDI DI TASSE

Redazione

"Per la prima volta lo Stato dimagrisce anziche' ingrassare. La riduzione delle tasse come l' inizio di un processo rivoluzionario, e' il nostro obiettivo". Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un messaggio alla Cna, parlando di "una riduzione di 18 miliardi di tasse". "Chi si alza la mattina mettendo in gioco tutto, e' un eroe dei tempi nostri, della quotidianita'", ha detto Renzi lanciando "un appello: dateci una mano a cambiare l'Italia".
  "E' un momento difficile per il Paese. Lo dicono tutti. E' un momento in cui e' forte il sentimento di rassegnazione, di stanchezza. Quanti dicono 'ah, non ce la faremo mai'? E invece noi ce la faremo", ha aggiunto.
  "Ce la faremo perche' siamo piu' forti della crisi, siamo piu' forti della paura, siamo piu' forti anche delle debolezze che ha il sistema Paese. Questo non significa negare i problemi. Quelli che dicono 'dobbiamo nascondere la polvere sotto il tappeto' sbagliano. Pero' sbaglia anche, sbaglia profondamente, sbaglia tanto, chi punta sulla rassegnazione, sul pessimismo, chi dice 'tanto non ce la faremo mai'", ha concluso il premier




LA STANZA D'OVATTA DI GRILLO

di Maurizio Costa

Esattamente come nel film "Forrest Gump", Beppe Grillo adesso si sente "un po' stanchino". Le innumerevoli vicende che hanno caratterizzato l'entrata in parlamento del Movimento 5 Stelle hanno affaticato il leader pentastellato, che adesso sembrerebbe volersi fare da parte. Con un post sul suo blog, Grillo ha proposto la creazione di un direttorio costituito da cinque persone del movimento che opereranno sul territorio e che si incontreranno periodicamente con il leader per discutere dei fatti più salienti. Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco e Sibilia prenderanno de facto il posto di Beppe Grillo, sebbene l'ex comico rimarrà comunque garante del M5S. La mossa di Grillo sembra un via di fuga dalle critiche che recentemente hanno colpito il movimento a causa delle varie espulsioni e della perdita netta di voti alle elezioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria. Il cerchio si sta chiudendo intorno al leader che adesso delega un gruppo di persone che sarà attivo sul campo, come forse Grillo non è riuscito mai ad essere. C'è il rischio che questo porti ad un distaccamento drastico tra il vertice del M5S e le parti basse. Grillo potrebbe rinchiudersi in una stanza di ovatta, parlando solamente con questo gruppo e basta, senza scendere sulla terra e provare a parlare con i cittadini. Questi sono i rischi e sicuramente cozzano incredibilmente contro le prime idee del movimento, nato per avvicinare la politica ai cittadini e sentire le opinioni di tutti. La stanchezza in politica non è prevista e se Grillo sente affievolite le sue forze di cambiamento, allora possiamo veramente pensare che il movimento si avvii verso una fase di calo. La forza del leader deve essere quella di mantenere vivo un movimento e non quella di scansarsi alle prime avvisaglie di fallimento. La stanchezza dovrebbe nascere dopo un periodo di sforzi che però hanno portato vittorie e non da un sentimento di afflizione generale. Forse Grillo è lo specchio dell'Italia della disoccupazione al 13,2%: siamo tutti stanchi.




SVILUPPO LINGUISTICO DEL BAMBINO: CONSIGLI SEMPLICI PER POTENZIARLO

A cura della Dottoressa Chiara Marianecci, Logopedista

Consigli semplici per potenziare lo sviluppo linguistico del bambino



Il bambino piccolo inizia a sperimentare il linguaggio precocemente con la “lallazione”, in genere dai tre mesi di vita, con suoni per lo più vocalici. Verso i sette/otto mesi il repertorio si  arricchisce sempre più, di suoni anche consonantici: è questa la fase in cui molti genitori credono che il proprio figlio abbia detto”mamma” o “papà” ma in realtà nella maggior parte dei casi sono ripetizioni di sillabe che il bambino sperimenta, è solo verso i dodici mesi che inizia ad usare gli stessi suoni intenzionalmente, associandoli  alla persona. Dai diciotto mesi inizia un grande sviluppo lessicale, il bambino arricchisce il suo bagaglio di “parole” e da questa fase in poi è probabile che inizi a combinarle, creando le sue prime “piccole frasi”. A tre anni si ritiene che il linguaggio si sia sviluppato al punto che il bambino riesca a comunicare chiaramente senza troppe difficoltà. In molti casi queste fasi così sintetizzate possono non essere rispettate, ci può essere una grande variabilità, è oggi comune sentir parlare di ritardo o disturbo di linguaggio. In questi casi è bene consultarsi col proprio pediatra per cogliere eventuali “campanelli d’allarme” e valutare al meglio se procedere tempestivamente con una valutazione neuropsichiatra ed eventualmente intervenire con una terapia logopedica, tenendo presenti anche altri controlli necessari, come quello uditivo, che sarà il medico stesso ad indicare. In qualsiasi caso il genitore è il punto di riferimento essenziale per lo sviluppo anche linguistico del bambino, a tal proposito si riportano consigli ed indicazioni utili da poter sfruttare per stimolarlo nel modo più costruttivo in tutto questo percorso di crescita:



–  rispondere sempre positivamente alle sue emissioni sonore, sin dalla lallazione, con sguardi, espressioni facciali e verbali che dimostrino contentezza;



– parlare col bambino in modo scandito, chiaro, senza sillabare, ma sfruttando un ritmo che consenta al piccolo di elaborare correttamente ciò che gli viene detto;



– denominare tutto ciò che lo circonda;



– verbalizzare quello che accade nell’ambiente con frasi semplici che il bambino possa apprendere ed eventualmente riutilizzare;



– stimolarlo con suoni: versi degli animali, suoni onomatopeici del quotidiano, utilizzare canzoncine con contenuti e ritmi semplici;



– sfruttare attività di gioco come costruzioni in cui si possa potenziare l’alternanza del turno, il contatto oculare, la gestualità, il riconoscimento dei colori ed altro. E’ bene non avere uno stile troppo direttivo ma equilibrato nel giocare;



– fondamentale è il gioco di ruolo, di finzione, come ad esempio la cucina con le pentole giocattolo o pupazzi e animali, in cui ricreare contesti all’interno dei quali il bambino possa imitare, esprimersi e sperimentare.



Logopedista Chiara Marianecci



Tel: 3497296063, e-mail: chiara.marianecci@hotmail.it




GUERRINA PISCAGLIA: IL MISTERO DEL TELEFONO

di Angelo Barraco

Le notizie che circolavano in queste settimane dicevano che erano diverse foto di suore nude quelle che aveva Padre Graziano nel suo pc, in realtà era una sola foto e, come ha dichiarato Padre Graziano, era una sua amica. La foto gli è stata inviata via Skype da questa persona e si vede la parte anatomica che va dalla vita in giù. Per chi indaga Padre Graziano sa qualcosa in merito alla fine che ha fatto Guerrina Piscaglia la donna di Ca' Raffaello scomparsa il primo maggio scorso, e sa addirittura dove si troverebbe. Padre Graziano riceve la foto dopo la scomparsa di Guerrina, la foto apparterrebbe ad una suora di colore.

Elementi contro Padre Graziano: Quando Guerrina è già scomparsa, dal cellulare della donna partono due sms; uno rivolto ad un prete nigeriano che vive a Roma e un altro prete di Can Raffaello. Il numero del prete nigeriano che vive a Roma però lo poteva avere soltanto Padre Graziano. Quando a Padre Graziano gli viene chiesto come mai Guerrina aveva il numero del prete nigeriano e Padre Graziano è rimasto in silenzio. Padre Graziano successivamente parla con Padre Faustino, parlando di un’altra persona, un certo Signor Francesco. Qual è la verità?

Il Telefono di Guerrina, dopo la scomparsa, agganciava sempre la stessa cella telefonica di Padre Graziano. Casualità?




MELANIA REA: SALVATORE PAROLISI E QUELL'IMPRONTA CHE NON GLI APPARTIENE

di Angelo Barraco

L’Aquila – C’è una nuova perizia che potrebbe riaprire il caso di Melania Rea e della sua tragica e misteriosa scomparsa. Salvatore Parolisi, marito della donna ed ex caporale è stato condannato in appello a 30 anni per aver ucciso la moglie con 35 coltellate il 18 aprile 2011. Ma potrebbe esserci un elemento che potrebbe scagionarlo, come riferiscono i suoi legali. Nei pressi del chiosco di Casermette di Civitella del Tronto (Teramo), vicino al cadavere, fu trovata ed isolata l’impronta di una scarpa insanguinata. La Corte d’Appello de L’Aquila ha ritenuto di non dover dare troppa importanza a tale impronta in quanto risulta impossibile risalire al modello di scarpe indossato da Parolisi il giorno del delitto.

La perizia si sta concentrando sull’analisi del reperto. Si tratterebbe di un’impronta non superiore al numero 40. Parolisi calza la 43 e secondo tale dettaglio l’esclusione di Parolisi sarebbe ovvia.
Parolisi continua a ribadire che quell’impronte non è la sua, quell’impronte, tra l’altro, non è riconducibile a calzature indossate da Melania, né da altri soggetti che successivamente hanno transitato sulla scena del delitto.
Vi Terremo aggiornati su eventuali approfondimenti.




LATINA E MILANO: TRUFFE FONDI PUBBLICI, 7 ARRESTI TRA MILANO E LATINA

Redazione

La Polizia di Stato di Latina ha eseguito nelle province di Latina e Milano, 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di falso, truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei manager di alcune societa' fornitrici di servizi ambientali, dediti alla distrazione di fondi pubblici, erogati dalla Regione Lazio, destinati al risanamento di aree utilizzate come discarica




JOBS ACT PASSA ALLA CAMERA CON SEI STRIMINZITI NO!

Redazione

Il 'Jobs act' passa alla Camera con 316 si' e 6 no. Ma anche, a complemento di quello striminzito numero di no, con l'uscita dall'Aula delle opposizioni e, insieme a loro, di una nutrita pattuglia di deputati Pd, che manifestano cosi' il loro dissenso e sanciscono quel disagio che ha accompagnato l'iter del provvedimento. Sono in tutto 40 i deputati del Pd che non hanno partecipato al voto e, fra questi, sono 7 gli assenti e 29 i firmatari del documento che mette nero su bianco le ragioni del dissenso. Quanto ai 6 no, si tratta di Pippo Civati e Luca Pastorino (Pd), Claudio Fava (Misto), Mauro Pili (Misto), Mario Sberna di Per l'Italia e Francesco Saverio Romano (FI). Si sono astenuti i deputati civatiani Paolo Gandolfi e Giuseppe Guerini. "Grazie ai deputati che hanno approvato il Jobs Act senza voto di fiducia".

Matteo Renzi affida a Twitter il suo commento.
  "Adesso – prosegue il presidente del Consiglio – avanti sulle riforme. Questa e' la volta buona". A caldo, il segretario Pd aveva scelto di ritwittare un messaggio del gruppo Dem alla Camera per sottolineare che la riforma porta "piu' tutele, solidarieta' e lavoro" Quanto alla spaccatura nel Pd, "il fatto che 29 parlamentari del Pd abbiano condiviso un giudizio negativo sul merito del jobs act e non abbiano partecipato al voto finale e' un fatto politico rilevante", anche se "Civati e due o tre dei suoi hanno votato contro", rivendica Stefano Fassina. "Nessuna polemica verso chi, nel voto finale, ha compiuto una scelta diversa. Abbandonare l'aula, per parte nostra, avrebbe significato non solo misconoscere i risultati che abbiamo ottenuto, ma far mancare il numero legale, impedire l'approvazione del provvedimento e costringere il governo a trarre immediatamente le dovute conseguenze. Non e' questo che serve al Paese e non e' in questo modo, a nostro avviso, che le cose possono migliorare", e' invece il segnale che arriva da Area Riformista. In tutto questo, aveva fatto sentire la sua voce anche Pier Luigi Bersani, assicurando un voto a favore, "per convinzione o per disciplina", a seconda delle parti del Jobs act in questione, ma rivendicando anche la necessita' di "lasciare alla sensibilita' di ciascuno" se seguire o meno le indicazioni di partito.

"Tra il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto – spiega ancora l'ex segretario Dem – ciascuno sceglie con la sua sensibilita'". Non resta con le mani in mano M5S, che sceglie l'ennesima 'provocazione'. "Col voto finale sul Jobs Act, Matteo Renzi condanna a morte i lavoratori italiani. Il Jobs Act riduce i diritti, riduce in schiavitu'", dicono i deputati Claudio Cominardi e Tiziana Ciprini, insieme al capogruppo M5S al Senato, Alberto Airola, in una conferenza stampa 'bendata', poiche' scelgono di tenere gli occhi bendati da un fazzoletto bianco con la scritta 'licenziAct'. Perche', accusano, il Jobs Act viene approvato alla cieca in un "caos dove i parlamentari hanno votato al buio affidandosi ad un cane guida". E di lavoro oggi ha parlato anche il Papa, a Strasburgo. C'era anche Matteo Renzi che condivide il richiamo di Bergoglio e, pur sottolineando di non voler estrapolare singoli temi fra quelli affrontati da Francesco nel suo discorso, osserva che il Pontefice "ha senz'altro detto che occorre tenere insieme nuove forme innovative di flessibilita', stanti i tempi che viviamo, con la necessaria stabilita' del posto di lavoro: ed e' esattamente il senso e il princiio di quello che noi stiamo facendo in Italia".