ROMA, IMU: 376 MILA FAMIGLIE SARANNO ESENTATE DAL PAGAMENTO

Redazione

Roma – A Roma 376 mila famiglie con redditi Isee non superiori a 15 mila euro non pagheranno l'Imu per la prima casa . Al termine del processo di revisione delle rendite catastali eseguito da Roma Capitale su 223.407 immobili in zone di pregio e al conseguente extra gettito sull'Imu, di 116,2 milioni, le 376 mila famiglie saranno infatti esentate dal pagamento dell’imposta sulla prima casa. Nel complesso l’Imu non si pagherà sul 36% delle prime case. Lo ha annunciato il sindaco Gianni Alemanno nel corso di una  conferenza stampa in Campidoglio. “La revisione delle rendite catastali – ha detto il Sindaco Gianni Alemanno – ci ha permesso di individuare delle case che venivano sottovalutate, nonostante fossero sostanzialmente case di lusso, e questa revisione porta 116 milioni di euro nelle nostre casse. Invece di utilizzarli per necessità di bilancio abbiamo scelto di usarli per cancellare l'Imu a 376mila famiglie". "Non faremo in tempo a togliere la prima rata di giugno – ha aggiunto il Sindaco – e per questa opereremo con un rimborso, ma già la seconda rata sarà azzerata".Entro breve saranno adottate due delibere di Giunta, la prima per prendere atto delle nuove rendite e incamerare i 116 milioni, la seconda per applicare il quoziente familiare e quindi esentare dall'Imu le 376.000 famiglie. Tra i requisiti per l'esenzione dall'Imu un reddito Isee inferiore a 15.000 euro. Le famiglie che hanno diritto all'esenzione ne riceveranno comunicazione dall'Aministrazione tra giugno e luglio.




ROMA SPARATORIA PALAZZO CHIGI: I PARTICOLARI DELL'ATTENTATORE… UN RAGIONIERE

Redazione

Un particolare di non poca importanza: sul Facebook di Luigi Preiti una costellazione di immagini sacre. Crocefissi, suore adoratrici del Sangue di Cristo, il Rosario, frasi quali "un giorno mi farai una grande chiesa". Ma anche dei bambini come il famoso coro delle "matite colorate" andato in onda sulla Rai. Avrebbe studiato ragioneria e si sarebbe diplomato nel 1992.

Tra i post FB di Luigi Preiti si legge:

"CIAO A TUTTI !!OGGI Sabato 20 giugno 2009 SIETE TUTTI INVITATI A PARAVATI PER LA FESTA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA La festa di tutti i Cenacoli di preghiera e che accoglie tutti coloro che conoscono, hanno sentito parlare di Natuzza o che anche se non l'hanno mai vista le vogliono bene o anche quelli che vogliono venire a celebrare la Santa Messa in compagnia. Siete tutti invitati !"

LEGGI ANCHE:

28/04/2013 SPARATORIA PALAZZO CHIGI: L'ATTENTATORE UN CALABRESE DI 49 ANNI
28/04/2013 ROMA, ATTENTATO A CARABINIERI DI FRONTE PALAZZO CHIGI



SPARATORIA PALAZZO CHIGI: L'ATTENTATORE UN CALABRESE DI 49 ANNI

Redazione

Roma – Un uomo ha sparato contro due carabinieri davanti a palazzo Chigi. Uno è grave, l'altro ferito alla gamba, ma non sono in pericolo di vita. Sparatoria e probabilmente  un attentato. Mentre il governo giurava, davanti a palazzo Chigi, in piazza Colonna, si sono uditi otto colpi di pistola. Due i carabinieri feriti: uno grave con una ferita al collo, ricoverato all’ospedale San Giovanni di Roma e l'altro in condizioni meno gravi con  una ferita d’arma da fuoco alla gamba, ma non sono in pericolo di vita. È stato già arrestato lo sparatore Luigi Prete, uno squilibrato calabrese di Rosarno nato nel 1967. Secondo la ricostruzione l'uomo è rimasto ferito durante una colluttazione con le forze dell'ordine, ma non colpito da un'arma da fuoco.Scattato immediatamente lo stato di "massima allerta" sul piazzale antistante il Quirinale dove le forze dell'ordine hanno iniziato a far defluire la folla dopo la sparatoria. La misura, secondo uno degli agenti in forza davanti al Quirinale, sarebbe dovuta alla possibilità che ci sia in circolazione un uomo armato. Stando alle prime testimonianze l’attentatore, un uomo di 49 anni, calabrese originario di Rosarno affetto da disturbi psichici,  si è presentato in giacca e cravatta, ha attraversato la piazza quindi è arrivato nelle vicinanze dei carabinieri ai quali ha sparato a bruciapelo, tentando successivamente la fuga. È stato ferito e bloccato. Tra i feriti anche una donna.  La passante è stata ferita di striscio da un proiettile, non sarebbe in pericolo di vita ed è stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale. I volti dei nuovi ministri sono passati dalla gioia, all'incredulità poi allo sgomento appena appresa la notizia della sparatoria. Alcuni ministri hanno già lasciato il Quirinale dopo la cerimonia del giuramento. Alcuni esponenti del nuovo governo sono rimasti a colloquio con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dopo la sparatoria. Al Quirinale non c'è stata alcuna disposizione per non far uscire i ministri, ma con ogni probabilità di quanto accaduto gli esponenti del governo ne hanno parlato con Napolitano.

 




ROMA, ATTENTATO A CARABINIERI DI FRONTE PALAZZO CHIGI

Redazione

Roma – Durante il giuramento del nuovo Governo davanti a Palazzo Chigi c'è stato un attentato e due carabinieri sono stati feriti, uno è più grave con una ferita al collo e l'altro meno grave alla gamba. Lo sparatore sarebbe stato fermato. Anche l'uomo che ha aperto il fuoco contro i carabinieri è stato ferito nella successiva sparatoria. Il giuramento Subito dopo il premier, Enrico Letta, ha prestato giuramento al Quirinale, Angelino Alfano, vice premier e ministro dell'Interno. Dopo di lui hanno cominciato a giurare i ministri senza portafoglio e infine quelli con portafoglio. Secondo notizie ancora frammentarie, il fatto è successo intorno alle 11.30 e secondo le prime testimonianze, lo scontro a fuoco ha "coinvolto uomini in divisa", forse carabinieri, e due di loro sono rimasti feriti e poi soccorsi con due ambulanze: uno dei due carabinieri è stato raggiunto da un colpo d’ arma da fuoco al collo, e le sue condizioni appaiono gravi; l’altro militare è stato ferito a una gamba, e le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.

Gli stessi militari hanno già fermato l’uomo che ha sparato contro di loro, descritto come «in giacca e cravatta», che all’improvviso avrebbe aperto il fuoco davanti a Palazzo Chigi. Per sicurezza, Enrico Letta e i suoi ministri, oltre al presidente Napolitano, sono stati fatti rimanere dentro al Quirinale dopo la cerimonia di giuramento .

LEGGI ANCHE:

28/04/2013 ROMA SPARATORIA PALAZZO CHIGI: I PARTICOLARI DELL'ATTENTATORE… UN RAGIONIERE
28/04/2013 SPARATORIA PALAZZO CHIGI: L'ATTENTATORE UN CALABRESE DI 49 ANNI



ROMA, CASILINO E SAN LORENZO: CONTRASTO ALLO SPACCIO DI STUPEFACENTI

Redazione

Roma – Due operazioni antidroga sono state portate a termine nelle ultime ore dagli agenti della Questura in due distinte operazioni, effettuate al Casilino ed a S. Lorenzo.

Il primo a finire in manette è stato C.V., romano di 27 anni, trovato in possesso di due involucri contenenti quasi 35 grammi di cocaina.

Gli uomini del Commissariato Casilino, nel corso del continuo monitoraggio effettuato nella loro zona sul fenomeno dello spaccio di stupefacenti, sono venuti a conoscenza di un quantitativo di cocaina che stava per essere venduto.

Subito sono scattate le indagini che hanno permesso di individuare l’appartamento dove lo stupefacente era custodito in un un’abitazione di via Grottaglie.

Dopo alcuni servizi di osservazione, gli agenti hanno intuito il momento propizio per fare irruzione all’interno e, nel corso della perquisizione effettuata, hanno  rinvenuto e sequestrato circa 35 grammi di cocaina confezionata in due involucri oltre ad un bilancino di precisione.

L’uomo, finora incensurato, prima di essere condotto in carcere ha confessato agli agenti di essere senza lavoro ed in difficoltà economica e di aver tentato la strada dello spaccio, senza successo, per cercare di racimolare del danaro.

Gli altri 3 arresti sono stati effettuati dagli agenti del Commissariato S. Lorenzo.

A finire in manette, nel corso dell’operazione,  M.J., di 45 anni, R.M., di 50, P.B., di 53, tutti di nazionalità filippina.

L’indagine è scaturita da alcuni servizi della squadra investigativa del Commissariato, che è venuta a conoscenza che nei pressi della fermata della metro “Garbatella” era in corso una fiorente attività di spaccio. Gli agenti, nel corso del servizio di appostamento effettuato, hanno notato la presenza di due cittadini filippini fermi in strada.

Poco dopo, è sopraggiunto un terzo uomo della stessa nazionalità, che ha consegnato ad uno dei due delle banconote.

Immediato è scattato il controllo, che ha permesso di accertare che alcune dosi di shaboo erano appena state vendute.

Altre indagini hanno portato all’ individuazione anche dell’abitazione di colui che aveva fornito ai due spacciatori lo stupefacente.

Anch’egli è finito in manette. Nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione di P.B. sono state rinvenute altre dosi di shaboo, oltre ad  un quantitativo di marijuana.




ROMA, PRESENTATI GLI ALBERI PIU' BELLI DELLE VILLE PATRIZIE ROMANE

Redazione

Roma – Sono stati appena presentati a Roma, i risultati del progetto “Censimento dei patriarchi arborei della provincia di Roma”, promosso ed effettuato dall'associazione Patriarchi della Natura in Italia e realizzato con il contributo dell’Amministrazione provinciale.

Sono intervenuti Clara Vaccaro, Sub Commissario vicario della Provincia di Roma, Sergio Guidi e Andrea Gulminelli dell’associazione Patriarchi della Natura. Ha coordinato l’incontro Vittorio Emiliani, presidente Comitato per la Bellezza.

Agli inizi  degli anni novanta l’allora Settore Ambiente della Provincia di Roma promosse un censimento degli alberi di pregio nelle aree verdi pubbliche o aperte al pubblico di tutti i Comuni della provincia. L’indagine consentì di mettere in luce un patrimonio arboreo del tutto sconosciuto data la mancanza di studi specifici al riguardo. Vennero censiti 186 esemplari arborei appartenenti a 30 specie, 22 generi, 16 famiglie.

Le schede del censimento riguardarono 56 Comuni; le segnalazioni più numerose si riferirono ad alcuni Comuni dell’area dei Castelli Romani (Albano, Frascati, Ariccia, Grottaferrata) e a Tivoli, aree storicamente sedi di ville patrizie e di parchi.
Successivamente, con legge regionale  n. 39/2002 venne istituito l’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali presso l’assessorato regionale competente in materia di ambiente (artt. 31, 32, 33 e 34).

La stessa legge, indicando  quali sono i criteri di monumentalità di un esemplare arboreo, non si limitò a considerare esclusivamente la sua età o le sue dimensioni, ma prese in considerazione anche la sua rarità botanica, il suo valore storico, culturale e paesaggistico.

Nel  2011 l’associazione Patriarchi della Natura in Italia,  con un contributo economico da parte della Presidenza e dell’Assessorato alle Politiche dell’Agricoltura della Provincia di Roma, ha avviato, sul territorio provinciale, un nuovo censimento dei grandi alberi, comprese le piante da frutto che per età, dimensioni e rarità sono meritevoli di attenzione e conservazione.

Nel corso del primo anno di attività del progetto,  i tecnici dell’associazione hanno effettuato sopralluoghi in oltre i due terzi dei 120 Comuni della provincia di Roma (non considerando Roma Capitale), che hanno consentito di catalogare un numero elevato di esemplari arborei, dell’ordine di alcune centinaia.

I criteri generali e le metodologie di raccolta dei dati che sono stati seguiti, si riconducono agli indirizzi tracciati dalla Regione Lazio nella propria normativa, tuttavia, come concordato con il Servizio Ambiente della Provincia di Roma, il monitoraggio ha preso in esame non solo gli esemplari arborei di dimensioni considerevoli in termini assoluti, ma anche alberi appartenenti a specie di più modesto sviluppo ma che in termini relativi costituiscono elementi di rarità ed eccezionalità per la specie in considerazione dell’età e/o della dimensione raggiunta.

Il lavoro di censimento ha dato priorità, in ordine di tempo, all’indagine nelle aree protette di competenza provinciale (Riserve Naturali di Monte Soratte, Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, Nomentum, Monte Catillo, Villa Borghese di Nettuno), pertanto i Comuni interessati territorialmente da queste aree protette sono stati i primi ad essere visitati.

Nella prima fase del censimento (2011) sono state 432 le rilevazioni, le cui schede tecniche e la relativa documentazione sono già in possesso di questa Amministrazione. Nel secondo anno di ricerca (2012) sono state censite altre 172 situazioni (esemplari singoli, gruppi o filari), attualmente per  un totale di 604 segnalazioni.

La distribuzione sul territorio è risultata abbastanza eterogenea, con zone assai ricche a fronte di altre dove le ricerche non hanno dato esiti positivi. Sul totale di 120 comuni monitorati l’indagine ha dati riscontri positivi in 95 comuni, nel cui territorio è stato censito almeno un esemplare. In 17 Comuni sono stati rilevati 10 o più entità arboree.

Tutti i dati raccolti sono stati analizzati, verificati ed elaborati, quindi inseriti in un database. I punti rilevati con il GPS sono stati scaricati sul PC, trattati con software specifico e visualizzati sulla cartografia. Tutti questi dati consentiranno alla Provincia di Roma di disporre di tutte le necessarie nozioni tecniche e di gestire organicamente un dettagliato archivio degli alberi censiti.


Inoltre, una recentissima legge nazionale (n. 10 del 14 gennaio 2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) definisce, all’art. 7, il concetto di albero monumentale, dispone il censimento degli alberi monumentali ad opera dei Comuni entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge ed istituisce l’elenco degli alberi monumentali d’Italia alla cui gestione provvede il Corpo forestale dello Stato, applicando, infine, sanzioni amministrative per l’immotivato abbattimento o danneggiamento degli stessi.
 




FROSINONE: OGGI L'INAUGURAZIONE DEL NUOVO PIAZZALE VITTORIO VENETO

Redazione

Frosinone – Un nuovo look per piazzale Vittorio Veneto. Questa mattina, domenica 28 aprile 2013, alle ore 11, il piazzale sottostante la sede della Prefettura e adiacente la stazione a monte dell’ascensore inclinato, verrà ufficialmente inaugurato ed aperto al pubblico. Sono stati, infatti, portati a termine i lavori di risistemazione e riqualificazione di una piazza che, forte della sua bellezza e posizione strategica, ha tutte le caratteristiche per diventare il salotto buono del capoluogo. Un sito che per l’amministrazione Ottaviani deve diventare uno degli angoli più eleganti e caratteristici della città, un naturale collegamento con tutto il tessuto cittadino. Fino ad oggi, l’area purtroppo, era stata utilizzata come parcheggio, non assolvendo, quindi, a nessuna funzione di tipo sociale, rappresentativo od architettonico. I lavori di sistemazione costituiscono quindi l’occasione per conferire a tale spazio la funzione di piazza. Piazzale Vittorio Veneto, infatti, riassume i caratteri peculiari di spazio urbano per molteplici motivi quali: la visibilità del luogo, la centralità della sua posizione nel contesto urbano, la funzione rappresentativa degli edifici prospicienti, il “dominio” che tale luogo ha sulla città e il collegamento meccanizzato con via Aldo Moro.
L’intervento riveste indubbiamente un notevole significato urbanistico, poiché dota la città di una piazza “vera e propria” ad uso e consumo dei cittadini, come puro spazio pedonale e di intrattenimento sociale nel punto più ameno e godibile di Frosinone. La posizione del sito, poi, estremamente interessante, si pone come connessione tra un asse antichissimo rappresentato dagli edifici dell’attuale Prefettura e la chiesa di San Benedetto e la vallata sottostante sulla quale lo spazio si affaccia attraverso il Belvedere.
La piazza è disegnata da una ellisse che accompagna la curva della viabilità e che risolve le differenze di quota della strada che la limita. Sul lato dell’immobile ex Banca d’Italia, per ovviare al dislivello, è stata prevista un’area verde e zone di seduta ombreggiate per godere della veduta e socializzare.
Sono stati mantenuti i collegamenti verticali esistenti su via del Plebiscito, così pure, alla destra della Prefettura, sono rimasti due dei collegamenti già presenti. Le geometrie dell’intervento sono determinate dagli elementi architettonici offerti dal contesto, quali la partitura del Palazzo del Prefetto, l’asse prospettico dei due principali fabbricati, le traiettorie delle viabilità esistenti e da conciliare con lo stesso intervento.
I vari piani calpestabili della piazza, avendo accessibilità esclusivamente di carattere pedonale sono pavimentati con materiali scelti in modo da creare armonia sia tipologica, sia cromatica con il contesto, valorizzando allo stesso tempo i nuovi spazi. La scelta è stata orientata verso materiali tipo cubetti di porfido, per la continuità del camminamento pedonale proveniente dal Corso, e travertino in coerenza con i materiali che caratterizzano la nostra “quinta”. Elementi di arredo urbano e del verde garantiranno un’ottimale fruibilità degli spazi, creando le condizioni per una piacevole sosta, anche al di là dell’utilizzazione connessa all’edificio.
La presenza del Belvedere nell’area rende la stessa particolarmente adatta ad una funzione di socializzazione, in quanto rappresenta la naturale sede di contemplazione per la parte alta della città. Si devono considerare, poi, due importanti fattori legati alla dinamica cittadina: il primo la presenza nel raggio di poche centinaia di metri dell’università, il secondo il diretto collegamento della piazza, tramite l’ascensore inclinato, con la parte bassa della città (in particolare con via Aldo Moro), e quindi con la vallata. Va, inoltre, evidenziato che non solo la prefettura incornicia lo spazio, ma anche il palazzo della ex Banca d’Italia rappresenta un importante fondale per una sua veduta da corso della Repubblica. Particolare cura è stata posata all’accessibilità e alla fruibilità  dell’area. Il tono “minimale” dell’intervento è stato la scelta di fondo per cercare di creare un luogo il più vicino possibile a quello che per l’immaginario collettivo significa “luogo di incontro”. Uno spazio semplice, non complesso, né iperaccessoriato, semplice nell’accesso e poco invadente alla vista, uno spazio insomma di cui ci si accorge, ma che non si propone con forza. Uno spazio che rispetti tutto ciò che lo circonda e cerchi di metterlo in comunicazione piuttosto che sostituirlo. Ogni zona della piazza è raggiungibile senza impedimenti, infatti, anche se la stessa è disegnata su due quote differenti, il percorso di proseguimento al marciapiede attualmente esistente rappresenta una dolce rampa che consente il raggiungimento dei locali siti nell’edificio della Prefettura. Lo stesso ingresso in piazza, in asse col suo centro, è rappresentato da un passaggio a quota stradale che entra nell’invaso ellittico o che consente, tramite rampe, la salita sul marciapiede.
Di particolare importanza la novità della presenza di una fontana al centro della piazza, una fontana a raso che offre interessanti giochi di acqua dalle suggestive particolarità cromatiche, che in occasione di iniziative e manifestazioni di vario genere viene messa in stand-by. Una presenza  essenziale quella della fontana che offre un forte elemento di vivacità e dinamismo all’intera area.
“Abbiamo inteso dare priorità a questo intervento – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri – perché risulta fortemente qualificante per questa zona della città, utile e funzionale alla riqualificazione del centro storico, rappresentando, di conseguenza, un vero e proprio valore aggiunto per l’intera città. Lo scopo dell’amministrazione Ottaviani è quello di realizzare una città che sia spazio permanente di aggregazione sociale, integrazione, scambio interculturale e generazionale. La risistemazione e la fruibilità del piazzale unitamente alla riapertura dell’ascensore inclinato rendono la vivibilità e il trasporto cittadino più funzionale e nello stesso abbelliscono un’area dal suggestivo fascino paesaggistico”.
“La piazza è stata trasformata in un anfiteatro urbano – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – che darà ospitalità ad una serie di manifestazioni di interesse nazionale, che l’amministrazione ha programmato per i prossimi mesi, allo scopo di far conoscere quanto di meglio il nostro territorio possa esprimere in ambito artistico e culturale”.




ROMA MONTECITORIO, PRONTO IL GOVERNO LETTA: DOMANI IL GIURAMENTO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Roma – Giovani e competenti piacciono anche a Re Giorgio. Già formata la squadra del Governo Letta, pronti per fare le riforme necessarie al Paese. Angelino Alfano, vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Emma Bonino al ministero degli Affari Esteri, Anna Maria Cancellieri al ministero della Giustizia, Mario Mauro al ministero della Difesa e Fabrizio Saccomanni al ministero dell’Economia.  

Fanno parte dell’esecutivo di Letta che giurerà domani anche Flavio Zanonato, attuale sindaco di Padova, al ministero dello Sviluppo, Maurizio Lupi (Pdl) al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nunzia Di Girolamo (Pdl) al ministero dell’Agricoltura, Beatrice Lorenzin (Pdl) al ministero della Salute, Maria Chiara Carrozza (Pd) al ministero dell’Istruzione, Enrico Giovannini al ministero del Lavoro. Ministro dell’ambiente è Andrea Orlando (Pd) e Massimo Bray (Pd) alle Politiche Culturali.  

Fra i ministri senza portafoglio, Dario Franceschini (Pd) ai rapporti con il Parlamento, le riforme costituzionali a Gaetano Quagliariello (Pdl) e le pari opportunità e lo sport alla canoista Josefa Idem (Pd). 

Altri ministri senza portafoglio: agli Affari regionali Graziano Delrio, alla Coesione territoriale Carlo Trigilia, agli Affari Ue viene confermato Enzo Moavero Milanesi, Gianpiero D’Alia ministro della Pubblica amministrazione, Cecile Kyenge Kashetu alla cooperazione internazionale e integrazione. 

 

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.




ROMA, DICIOTTENNE VIOLENTATA SUL "TAGADA'"

Redazione

Roma – Ha approfittato del particolare movimento di una giostra, denominata “Tagadà”, dove le persone, per non cadere, sono costrette a tenersi con entrambe le mani a delle maniglie di sostegno, per abusare sessualmente di una ragazza.

Dopo l’accaduto, in lacrime e sotto shock, la vittima, 18 anni appena compiuti, che al momento dell’accaduto  era in compagnia di una sua amica, si è avvicinata ad un equipaggio del Reparto Volanti, che stava effettuando dei controlli in viale Antonio di San Giuliano, nella zona di Ponte Milvio, e con le poche parole che è riuscita a dire ha spiegato ai poliziotti di essere stata vittima di una violenza sessuale mentre era sulla giostra.

Gli agenti, subito dopo il racconto della giovane, sono entrati nel parco dove erano sistemate le giostre, hanno individuato il sospetto, un cittadino  romeno di 40 anni, e lo hanno bloccato.

Poi, con l’aiuto di un'altra Volante giunta in ausilio, lo straniero è stato accompagnato in Commissariato mentre la ragazza, ancora sotto  shock e dolorante in varie parti del corpo, è state accompagnate in ospedale da un’ ambulanza.

Solo dopo  le cure dei sanitari, la giovane è riuscita a tranquillizzarsi  e a spiegare agli investigatori i particolari dell’accaduto.

Dopo aver fatto il biglietto era entrata nella giostra e si era seduta vicino alla sua amica.

Il Tagadà è una pedana circolare con posti a sedere tutti intorno dove le persone prendono posto e si tengono forte a delle maniglie di sostegno.  Il gioco infatti, una volta partito, consiste in movimenti ondulatori e sussultori molto veloci che fanno sbalzare i partecipanti da una parte all’altra creando divertimento.




FROSINONE, PRIMO FESTIVAL DELLA CITTA': DOMENICA OTTOCENTO SBANDIERATORI E MUSICI

Redazione

Frosinone – Domenica 28 aprile 2013, a partire dalle ore 15, grazie all’organizzazione ideata dal comune di Frosinone, con l’interessamento del Sindaco Nicola Ottaviani dell’assessore alle attività produttice Massimiliano Tagliaferri e dell’assessore allo sport, cultura e spettacolo Gianpiero Fabrizi, dieci gruppi di sbandieratori, per un totale di 800 persone, sfileranno per le vie della città, per quello che si candida ad essere uno dei più grandi festival del genere in Italia. Per l’esattezza cinque gruppi saranno nella parte bassa e altrettanti in quella alta. Le compagini partecipanti, provenienti da tutta Italia, saranno: Giostra del Saracino – Arezzo, Sbandieratori e musici dei 7 rioni storici – Carpineto Romano, Sbandieratori dei Casali di Minturno – Minturno; Sbandieratori e musici di Vignanello – Viterbo; Alfieri del Cardinale Borghese -Artena; Storici sbandieratori delle strade di Cori – Cori; Sbandieratori e musici Città' di Torre del Greco – Torre del Greco; Sestiere Porta Solesta' – Ascoli Piceno; Sbandieratori L'Aquila – L'Aquila; Sbandieratori e musici – Velletri.
Due i percorsi previsti. Primo gruppo: piazzale Vittorio Veneto, corso della Repubblica, largo Turriziani e Accademia di Belle Arti. Secondo gruppo: via Moro, via Cicerone e villa comunale. Poi alle ore 16 appuntamento per il gran finale alla Villa comunale, ove convergeranno circa 800 sbandieratori per uno spettacolo emozionante, fatto di arte, cultura  tradizioni popolari. Qui tutti i gruppi si esibiranno sino alle ore 19 con spettacoli singoli della durata media di 20/25 minuti, infine alle  19 e 30 ci saranno le premiazioni. Connesso alla manifestazione, si terrà  un concorso fotografico per professionisti ed amatori. I migliori scatti (in formato jpg di dimensioni minime 3550 px sul lato lungo), realizzati durante il festival e inviati per la partecipazione all’indirizzo: fotocis2@gmail.com, verranno esposti in una mostra che si terrà presso la Villa comunale. L’inaugurazione della mostra è in programma il 5 maggio alle ore 11 e la relativa premiazione alle 16.30. Una giuria di esperti professionisti del settore dell’Accademia Officine Fotografiche valuterà le migliori opere, cui seguirà la premiazione.
Lo spettacolo che vedrà ben dieci gruppi di sbandieratori a Frosinone, oltre ad essere un’iniziativa  che va nella direzione della valorizzazione turistica e ludica della città, vuole essere anche un modo per rilanciare le attività commerciali del capoluogo. Turismo e attività produttive possono, anzi debbono, essere il giusto binomio per garantire nello stesso tempo un forte impulso all’economia cittadina e momenti di svago e divertimento. La direzione artistica è affidata alla regista Alessia Marcoccia.




VITORCHIANO: PALESTRA ULTIMATA MA LA DIRIGENTE SCOLASTICA NON AUTORIZZA L'UTILIZZO

Redazione

Vitorchiano (VT) – La palestra è ultimata ma non può essere utilizzata? A tal proposito l’amministrazione comunale di Vitorchiano scrive una nota alla dirigente scolastica: “Come annunciato in più occasioni, l’amministrazione comunale ha provveduto all'ultimazione dei lavori che interessano la palestra adiacente il complesso scolastico della scuola primaria e scuola media, ma la dirigente scolastica non ha ancora autorizzato l’utilizzo. In data 27 marzo l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Bagnato ha inviato una comunicazione alla segreteria dell’istituto Pio Fedi, alla dirigente scolastica e alle insegnanti di attività motoria, nella quale veniva riferito l’espletamento di tutti gli adempimenti necessari per garantire la sicurezza nella nuova struttura, sia di carattere statico che in materia di antincendio. Soprattutto veniva autorizzato l’utilizzo durante l’attività curriculare dal 2 aprile con la contestuale messa a disposizione per le scuole elementari e medie. La stessa comunicazione non ha seguito nessuna formale replica da parte della dirigente scolastica, per cui in data 19 aprile l’amministrazione ha provveduto all'invio di un nuova comunicazione nella quale si rinnovava la messa a disposizione della palestra per la attività motorie scolastiche. Come riferito nella stessa e nella speranza di una fattiva collaborazione, soprattutto nell'interesse dei giovani alunni, rimaniamo in attesa di un tempestivo riscontro, che ci stupisce non sia ancora pervenuto”.