NEMI, AL VIA IL BIKE TEST SUL PERCORSO DEI PROSSIMI CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI CROSS COUNTRY

http://www.gfcollialbani.it/pagine/xcocollialbani.html: "Il percorso è già pronto!"

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI NEMI – PRESENTAZIONE SABATO 12 GENNAIO ORE 18.00 A PALAZZO RUSPOLI (NEMI)

 

Redazione

Nemi (RM) – "A Nemi nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 gennaio  si allestirà il Bike Test della marca Scott con la possibilità di testare le mountain bike sul percorso teatro dei prossimi campionati italiani assoluti di cross country in data 21 luglio. – Fa sapere attraverso una nota Luca Alò reporter di Ciclismo Laziale – Spazio nel tardo pomeriggio di sabato – prosegue la nota –  alla presentazione dell’attività agonistica 2013 della nuova Scott RC-New Limits oltre all’ufficializzazione della rosa del Comitato Organizzatore del tricolore cross country.

Per eseguire il Bike Test bisognerà prenotarsi inviando una mail a newlimitsbyke@gmail.com indicando il nome, il cognome, il recapito cellulare, il giorno (Sabato, Domenica o entrambi) e la bici che si desidera provare (FRONT/FULL o entrambi e la vostra misura). Nell'oggetto della mail, basta citare Bike Test Scott che, peraltro, dà il nome anche all’omonimo gruppo di Facebook per tutti coloro che sono iscritti al popolare social network. Presenziando nei due giorni del Bike Test, grazie agli organizzatori, ci si potrà anche iscrivere alla combinata Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra e Tricolore XCO al prezzo vantaggioso di 30,00 euro. "

La nota conclude con il programma del fine settimana:
 
PROGRAMMA WEEK-END NEMI
Sabato 12: Bike Test Scott dalle 9,30 alle 17,00 in Piazza Roma; presentazione team a Palazzo Ruspoli a partire dalle 18,00
Domenica 13: Bike Test Scott dalle 9,30 alle 12,00 in Piazza Roma
 




NEMI, POMERIGGIO DI TENSIONE PER RISCHIO CROLLO PALAZZINA. ALLARME RIENTRATO

C.R.

Nemi (RM) – Momenti di paura, a piazza Roma a Nemi nel pomeriggio dell'8 gennaio, dove un appartamento al secondo piano di una vecchia palazzina ha riscontrato dei cedimenti strutturali.

In un primo momento, dopo una prima verifica dei Vigili del Fuoco si era pensato ad un danno maggiore e quindi predisposta l’evacuazione dell'intero stabile. Poi a seguito di un sopralluogo e verifica congiunto dei Carabinieri di Nemi e dell’ufficio Tecnico comunale, si è potuto appurare che il danno è risultato circoscritto al solo appartamento, in fase di piccoli lavori di ristrutturazione. L’appartamento in questione è stato evacuato. Per gli altri condomini, circa cinque famiglie, non si è rilevato pericolo di crollo e quindi potranno restare nella palazzina.




CASTELLI ROMANI, ASSALTO CON PISTOLA AD UN AUTOMOBILISTA PER ESTORCERE SOLDI.

Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – "Tira fuori i soldi dal portafogli altrimenti ti facciamo secco", dev'essere stata piu' o meno questa la minaccia che i due ragazzi romani hanno fatto ieri ad un giovane ristoratore dopo avergli ordinato di fermare la macchina in mezzo ad una strada, non lontana da Marino, poco trafficata e deserta in determinate ore del giorno.

Ma i contanti  in possesso del ristoratore erano scarsi e non hanno soddisfatto i malfattori che allora hanno tentato di estorcere altro denaro intimando alla vittima di fare un prelievo al bancomat, altrimenti il suo destino sarebbe stato segnato.

Minacce ed estorzione tingono anora la cronaca dei Castelli Romani e litorale, dove le rapine e gli atti di violenza ai danni delle persone, anche alla luce degli ultimi bilanci dei commissariati locali, sarebbero in aumento. Pochi giorni fa, il caso del pestaggio dell'Ispettore di polizia fuori servizio in un locale di Marino. Solo il sette gennaio un'altro episodio a Frascati dove un dipendentre Asp è stato rapinato dopo aver appena ritirato l'incasso della farmacia. Recente  teatro di furti anche Velletri e  Albano. E altrettanto recente l'appello delle forze dell'ordine ai cittadini affinché segnalino qualsiasi movimento sospetto per permettere, perlomeno, di sventare sicure rapine.

Questa volta però i due rapinatori, due romani pregiudicati, sono stati prontamente identificati. Solo uno dei due è stato acciuffato perché l'altro gia' si trovava in carcere a Velletri, a seguito dell'arresto eseguito qualche tempo fa dai Carabinieri di Frascati in quanto responsabile di alcune rapine addiritura ai danni di minori all'uscita di un liceo.

Ecco come sono andati i fatti: I due ragazzi si erano piazzati in mezzo alla strada che collega Marino a Grottaferrata. Passa un auto e loro la bloccano. A bordo un giovane passante, un ventitreenne ristoratore di Marino al quale i due furfanti intimano lo stop. Il ragazzo spaventato alla vista di una pistola ferma la corsa, i due salgono a bordo e iniziano a minacciarlo di morte nel caso in cui non avesse consegnato loro il portafogli. Visto il magro bottino, solo 25 euro, i due rapinatori, rispettivamente un ventunenne ed un 24enne entrambi romani con precedenti specifici, minacciano il giovane ancora una volta, intimandogli di andare in banca per consegnare altro denaro contante. Sorte ha voluto che il conducente non avesse con se il bancomat. Ai due è andata proprio di magra. Intanto l'auto continuava a viaggiare e arrivati all'altezza di Tor Bella Monaca, i furfanti si sono dati alla fuga promettendo al ristoratore che si sarebbero ripresentati presto per ottenere da lui altro denaro. Il ristoratore, terrorizzato dall'orrendo incontro, ha immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Grottaferrata che fa capo alla compagnia di Frascati diretta dal capitano Iacoviello. I  militari hanno avviato da subito una serrata attività d'indagine al termine della quale sono riusciti ad identificare i due malfattori e ad arrestarli. Il ventunenne è stato bloccato dai militari alla stazione degli autobus di Roma Tiburtina, sulla tratta Roma – Sulmona, il secondo è stato raggiunto dal provvedimento nel carcere di Velletri.
 




CLINI, DECRETO RIFIUTI. TUONA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO: “L’ARROGANZA DEL GOVERNO MONTI NON CONOSCE LIMITI”

Meroi / Equitani: “Ancora una volta il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure.”

 

“Evidentemente al ministro dell’Ambiente Corrado Clini non è stata sufficiente la levata di scudi delle province laziali, Viterbo su tutte, scaturita a seguito dell’intervista in cui annunciava l’intenzione di risolvere l’emergenza rifiuti di Roma distribuendo l’immondizia negli altri impianti di smaltimento del Lazio. Il decreto non solo è stato partorito, ma il buon Clini ha avuto anche l’arroganza di imporlo ai territori senza alcuna preventiva concertazione, limitandosi a convocare i rappresentanti delle province per illustrare una decisione già assunta”.

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore all’Ambiente Paolo Equitani, quest’ultimo reduce dal vertice convocato a Roma ieri dallo stesso Clini per illustrare i contenuti del provvedimento, tornano all’attacco del Governo Monti. La Provincia di Viterbo, secondo quanto riferito dal ministro, riceverà i rifiuti romani unicamente per la fase del trattamento meccanico e biologico presso l’impianto di Casale Bussi ma non ci sarà poi lo smaltimento nella discarica di Monterazzano. I rifiuti, una volta trattati, prenderanno dunque un’altra direzione.

“Ancora una volta – attaccano Meroi ed Equitani – il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure. Vogliamo sapere con esattezza come, e per quanto tempo, il nostro territorio sarà interessato dai provvedimenti ministeriali. Le rassicurazioni del ministro non ci convincono. Se è vero che nessun rifiuto di Roma sarà conferito nel sito di Monterazzano, ma soltanto trattato nell’impianto di Casale Bussi, chiediamo sia messo nero su bianco. Anche perché – ricordano – la Provincia ed i Comuni della Tuscia stanno facendo degli sforzi enormi per ridurre la quantità di rifiuti destinata alla discarica, potenziando al massimo la raccolta differenziata, per impedire che gli invasi, già appesantiti  dai rifiuti conferiti da Rieti, esauriscano le proprie capacità prima del previsto. Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno può permettersi il lusso di scendere in piazza al fianco dei cittadini di Ponte Galeria per dire no all’apertura di una nuova discarica nella Capitale, sappia il ministro Clini che non saremo da meno – aggiungono ancora presidente e assessore – anche perché non sono state certo le province laziali a causare l’emergenza rifiuti di Roma. Inoltre, non era stato stabilito dal piano regionale dei rifiuti che ogni provincia doveva provvedere a smaltire la propria immondizia? Perché dovremmo farci oggi carico delle inadempienze dei livelli governativi romani? Non è che di fronte alle legittime e sacrosante proteste degli abitanti della Capitale contro l’apertura di nuove discariche, si possa pensare di scaricare il problema sulle altre province mettendosi a posto la coscienza. La verità – proseguono – è che il Governo Monti anche sulla risoluzione di questa emergenza sta dimostrando tutto il suo totale dilettantismo condito con quella dose di supponenza ed arroganza propria di chi si sente titolato ad agire nell’ambito di una democrazia commissariata, nella quale l’essere tecnico è inteso come un attestato di superiorità morale ed intellettuale, o peggio come una sorta di carta bianca da utilizzare senza alcun limite di civiltà e di buon senso. Il ministro Clini prima di adottare un simile decreto avrebbe dovuto convocare i territori e concertare le decisioni. La democrazia è questo, confronto, dialettica e ricerca di soluzioni condivise. Invece i rappresentanti delle province sono stati convocati fuori tempo massimo, solo per essere informati di decisioni già prese e peggio per essere minacciati di incorrere in pesanti sanzioni nel caso in cui non sarà data ottemperanza ai contenuti del decreto. Tutto questo è inaccettabile”.
 
Meroi ed Equitani annunciano la volontà di non restare con le mani in mano: “Con i presidenti delle altre province laziali ci siamo già confrontati e continueremo a farlo nelle prossime ore concordando tutte le azioni da intraprendere a tutela degli interessi dei nostri territori. Siamo francamente stanchi di sobbarcarci soltanto gli oneri della vicinanza con Roma senza che questo comporti alcun concreto vantaggio. Non siamo disponibili a farci mettere i piedi sulla testa da chi ha dato ampia prova di non saper rispettare le regole democratiche”. 

Il presidente Meroi inoltre chiederà un incontro con il Prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero per avere ulteriori chiarimenti, dal rappresentante locale del Governo, in merito alle modalità d’attuazione del decreto.

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 CLINI, DECRETO RIFIUTI: DA OGGI PARTE LA PROCEDURA. UTILIZZARE AL MEGLIO L'IMPIANTISTICA ESISTENTE
07/01/2013 COLLEFERRO, RIFIUTI: IL SINDACO DICE NO ALLE IPOTESI DEL MINISTRO CLINI
03/01/2013 ROMA, IPOTESI RIFIUTI A BORGO MONTELLO: IL SINDACO DI LATINA SCRIVE A CLINI PER CONFERMARE LA NETTA CONTRARIETA’ DELLA CITTA’

  03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

03/01/2013 ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE
01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
29/12/2012 LATINA, DISCARICA BORGO MONTELLO: IL SINDACO METTE I PUNTINI SULLE I RIGUARDO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”


 




CASTELLI ROMANI EMERGENZA ARSENICO, E' ORA DI CONOSCERE LE ANALISI DELL'ACQUA NON EFFETTUATE DA ACEA

Angelo Parca

Genzano (RM) – Con una nota inviata a tutti i sindaci dei Castelli Romani, all'Arpa Lazio e alla Asl RmH il Movimento 5 Stelle di Genzano di Roma chiede le analisi di potabilità delle acque nelle zone fuori deroga UE a partire dal 01/01/2013 per la presenza di Arsenico, Boro e Fluoruri certificati Asl e Arpa (non ACEA).

Per questione di trasparenza sarebbe opportuno fornire tali dati alla popolazione e soprattutto a coloro che sono interessati a conoscerli e quindi a monitorare il proprio stato di salute e di conseguenza quello degli altri.

Ecco la lettera del Movimento Cinque Stelle di Genzano

Alla c/a del Sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini
Alla c/a del Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini
Alla c/a del Sindaco di Velletri Fausto Servadio
Alla c/a del Commissario straordinario di Ariccia Enza Caporale
Alla ca del Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti
Alla c/a del Sindaco di Marino Adriano Palozzi
Alla c/a del Sindaco di Grottaferrata Gabriele Mori
Alla c/a del Commissario straordinario di Rocca Priora Umberto Postiglione
Alla c/a del Sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia
Alla c/a del Sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti
Alla c/a del Sindaco di Nemi Alberto Bertucci
Alla c/a del Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi
Alla c/a del Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso
Alla c/a del Direttore Sanitario della Asl Rmh Dr. Vittorio amedeo Cicogna
Alla c/a del Commissario straordinario della Asl Rmh Dr. Claudio Mucciaccio
Alla c/a del Commissario straordinario dell'Arpa Lazio Avv. Carrubba

 

Oggetto: Richiesta analisi potabilità delle acque nelle zone fuori deroga UE a partire dal 01/01/2013 per la presenza di Arsenico, Boro e Fluoruri certificati Asl e Arpa (non ACEA)

Ormai è diventata insostenibile e inefficiente la gestione da parte di Acea Ato 2 del servizio di fornitura di “acqua potabile”. Tariffe che non tengono conto della qualità del servizio, carenza di controlli da parte di Provincia, Comune di Roma e comuni appartenenti all'Ato2. Vogliamo qui ricordare per inciso la “mission” degli enti che su richiesta devono effettuare i controlli sulla qualità delle acque per uso alimentare:

• ARPA Lazio
nella regione Lazio svolge attività di supporto tecnico agli enti locali per atti autorizzativi e prescrittivi e attività di vigilanza e controllo della qualità delle acque secondo un insieme di programmi specifici e di strumenti tecnico-analitici che costituisce la rete di monitoraggio; inoltre effettua interventi su richieste specifiche di soggetti istituzionali (Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Enti locali)….. Dalla Home page di ARPA Lazio.

• ASL RMH
Tutela delle acque destinate a consumo umano distribuite tramite acquedotto pubblico: vigilanza e campionamenti di routine e di verifica periodica per l’accertamento della qualità delle acque, provvedimenti conseguenti all’accertamento di non conformità alla normativa
Tutela delle acque destinate al consumo umano distribuite tramite approvvigionamenti idrici privati (pozzi) ad utenze private ovvero ad imprese alimentari: rilascio del giudizio di potabilità delle acque su richiesta di privati, vigilanza e campionamenti di routine e di verifica periodica per l’accertamento della qualità delle acque, provvedimenti conseguenti all’accertamento di non conformità alla normativa (dalla carta dei servizi :Servizio igiene alimenti e nutrizione )

La situazione attuale in cui versa il territorio dei Castelli Romani
(ma non solo come tutti sanno) si perpetua ormai da decenni e solo un‘escamotage normativo quale il meccanismo delle deroghe ha consentito ad ACEA di continuare a fornire a scopi alimentari un'acqua con valori di arsenico superiori ai 10 mg/litro quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità invita ad adottare sistemi che annullino completamente la presenza di questa sostanza giacchè il limite massimo è solo una gentile concessione fatta ai gestori del servizio, a discapito comunque della salute dei cittadini.
Inammissibile e inaccettabile che nel 2013 vi siano comuni nei quali i cittadini non abbiano la possibilità di accedere al bene primario per la sopravvivenza dell'essere umano. Viene tolta la dignità alla popolazione che non può né bere, né, cucinare, né provvedere alla propria igiene.

Chi si assume questa responsabilità? ACEA? Da quando?
Ben nove sono gli anni di deroga e alle loro scadenze improrogabili la collettività ancora non riesce ad avere la pubblicazione certificata da parte della Asl e dell'organo preposto ARPA per conoscere la reale situazione delle acque. Gli unici dati disponibili sono quelli forniti dallo stesso gestore ACEA che, in totale conflitto di interessi certifica se stesso pubblicando i risultati di analisi quando ne ha voglia.
A chi stiamo concedendo tempo? Ad una azienda che ha dimostrato negli anni di non rispettare i parametri di arsenico nelle acque? Solo per fare alcuni esempi: a Lanuvio il Sindaco Galieti è stato costretto a emettere un'ordinanza di non potabilità a fronte di una disponibilità da parte di Acea a fornire 6 litri di acqua al giorno ciascuno per le prime necessità (inumano se si considera che due litri servono per sopravvivere, con 3 ci si deve quindi lavare?); durante le feste Natalizie, periodo di riunione di intere famiglie a Genzano di Roma sono giunte segnalazioni di interruzione o scarsità nell'erogazione; ad Albano Laziale si è in attesa di capire le analisi intorno alla discarica di Roncigliano che dati forniscano; a Velletri ci sono ancora Pozzi con quantità di Arsenico ben al di sopra dei valori massimi consentiti.

Le bollette però continuano a non tenere conto del parametro di qualità delle acque (il cosiddetto MALL) per cui vengono pagate per intero e la campagna di autoriduzione, che alla luce del risultato del referendum diventa legittima, viene trattata da ACEA stessa contro i diritti umani: distacco dell'acqua a intere famiglie. Intendiamoci, quello che vogliamo è una buona qualità dell’acqua e non una riduzione della tariffa che compensi la scarsa qualità.

Con la presente si intende far leva sui Sindaci di zona e sulle autorità preposte al controllo della salute, ormai mercificata, affinché vengano fatte da un lato le dovute pressioni sul gestore per risolvere strutturalmente il problema anzichè con dei palliativi, dall'altro delle analisi su tutti i pozzi e le fontanelle pubbliche da parte dell'unico soggetto terzo competente e autorizzato alla certificazione della qualità delle acque, l'ARPA Lazio.
La salute dei cittadini deve venire prima dei profitti aziendali di un carrozzone clientelare: dov'è la Provincia che presiede la conferenza dei Sindaci? Dov'è il Comune di Roma detentore del 51% delle quote di Acea Ato2?
Siamo certi che l'invito verrà accolto responsabilmente dai destinatari della presente.

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 CASTELLI ROMANI EMERGENZA ARSENICO, E' ORA DI CONOSCERE LE ANALISI DELL'ACQUA NON EFFETTUATE DA ACEA
08/01/2013 EMERGENZA ARSENICO, CITTADINI FURIOSI NELL'HINTERLAND DELLA CAPITALE. PRONTA LA CLASS ACTION CONTRO ACEA
05/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: SOLO ADESSO CHE E' SCADUTO IL TEMPO S'INCENDIA LA POLEMICA
05/01/2013 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, DURA NOTA DEL MINISTRO BALDUZZI SULLE MANCANZE DELLA POLVERINI
05/01/2013 BRACCIANO, PRESENZA ARSENICO NELL'ACQUA ENTRO I LIMITI. IL COMUNE HA AFFRONTATO IL PROBLEMA FIN DAL 2008
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
03/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI
02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



OSTIA, BAMBINO IN MONOPATTINO SI PERDE TRA LA FOLLA DEL LUNGOMARE

Redazione

Ostia (RM) – Il suo entusiasmo e la sua energia lo hanno fatto correre sul lungomare per provare il suo monopattino nuovo, senza badare alla mamma che, ormai lontana, lo stava chiamando per fermarlo. Quando il bimbo si è reso conto di essere solo ha iniziato a piangere, seduto sul gradino di un bar. Qualcuno tra la folla di passeggiatori del lungomare attirati dalla bella giornata di festa ha chiamato il “113”, segnalando il pianto e  le richieste del bimbo, dando modo ad una volante di intervenire.

In un primo momento gli agenti hanno avuto difficoltà a calmare la vera e propria crisi di pianto del bambino, poi sono riusciti a conquistare la sua fiducia coinvolgendolo con berretto e paletta della Polizia. Con pazienza i poliziotti hanno fatto raccontare al piccolo quello che era successo, come si chiamasse lui e la sua mamma, dove abitava e dove andasse a scuola ed ottenere i dettagli più utili per ritrovare la sua famiglia.

Sono scattati immediati i controlli della sala operativa alle banche dati per accertare le informazioni del bambino, coordinare la ricerca della mamma che non poteva essere molto distante, verificare l’eventuale richiesta di aiuto ad altre Forze dell’Ordine. La pattuglia si è messa quindi in marcia con il bimbo a bordo, diretta all’indirizzo di una famiglia corrispondente alle informazioni ricevute dal loro piccolo ospite.

Successivamente gli agenti sono stati informati che la mamma aveva chiesto aiuto ad un equipaggio di agenti di Roma Capitale. Ai poliziotti non è rimasto che intrattenere il bambino fino all’arrivo della mamma, visibilmente agitata, che non aveva immaginato quanto veloce il figlio potesse correre tra la gente con il suo monopattino.

 




NETTUNO VIA SANTA BARBARA, DUE ITALIANI CON PISTOLA E TAGLIERINO RAPINANO UN SUPERMERCATO

Redazione

Nettuno – Sono entrati nell’esercizio commerciale a volto coperto, armati di pistola e taglierino. Dopo aver minacciato una dipendente si sono portati via il contenuto di una cassa fuggendo a piedi. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri – intorno alle 19:00 – in un supermercato di via Santa Barbara, a Nettuno.

Autori della rapina due italiani – già noti alle Forze di Polizia – arrestati dagli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno. La segnalazione al “113” è giunta, un “attimo” dopo la rapina, da parte del titolare dell’esercizio commerciale.Nella circostanza la Sala Operativa della Questura ha subito “indirizzato” sul posto la Volante del Commissariato che – in pattugliamento nelle vicinanze – è arrivata intercettando i due fuggitivi in una via limitrofa. Scesi dall’auto di servizio, i due poliziotti si sono messi all’inseguimento dei due rapinatori riuscendo a raggiungerli e – dopo una colluttazione – a bloccarli. Perquisiti, sono stati trovati in possesso di una pistola – poi risultata essere una replica – ed un taglierino, oltre a quasi 1000 euro in contanti, provento della rapina appena effettuata.

Accompagnati negli uffici del Commissariato, diretto dal dr. Fabrizio Mancini, i due uomini sono stati identificati per P.E., 29enne di Anzio – sorvegliato speciale con obbligo soggiorno nel comune di residenza – e M.R., 31enne di Velletri anch’egli pregiudicato. Entrambi sono stati arrestati per i reati di rapina aggravata e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. I due agenti di Polizia intervenuti sono poi stati giudicati guaribili in 10 giorni per le ferite e le contusioni riportate al momento dell’arresto.

 




LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: E LE ACQUE MINERALI?

Angelo Parca

Roma – L’Unione Europea, come ormai ben noto, ha imposto un limite massimo di presenza di arsenico nelle acque destinate al consumo umano di 10 microgrammi per litro. Pertanto al di sotto di questo limite l’acqua è da intendersi sicura sia per adulti che per neonati.

Molte persone, con tutta probabilità, non sanno che spesso nelle bottiglie d’acqua minerale la concentrazione di arsenico è superiore all’acqua del rubinetto. Ma quanto costa un macchinario per depurare l’acqua? I prezzi sono variabili: si parte da un minimo di 500 per arrivare ai 4-5mila euro circa. Un macchinario idoneo a eliminare l’arsenico costa circa 3mila euro.

L’Italia è il maggior consumatore al mondo di acqua minerale. Ogni anno se ne consumano circa 12 miliardi di litri, vale a dire circa 200 litri pro capite. E un italiano su due beve solo acqua imbottigliata che, sempre uno su due, considera più pura dell’acqua del rubinetto; uno su tre la reputa migliore al gusto, uno su sei dice che è “meno dura”.

Ma non tutti sanno che tra gli elementi presenti in tracce nelle acque minerali italiane ci sono arsenico, uranio, alluminio, berillio, fluoro e altre sostanze potenzialmente nocive. E soprattutto che i limiti per la presenza di queste sostanze sono più alti nelle acque minerali che in quelle potabili. E in alcuni casi, "i limiti",  sono addirittura inesistenti.

A dissipare l’idea che le acque minerali in bottiglia possano essere un buon rifugio di fronte ad acque di rubinetto distribuite dai comuni o dai vari gestori che faticano ad allinearsi ai parametri di sicurezza imposti dall’Europa ci pensa un articolo pubblicato sul numero di maggio della rivista “Le Scienze”, firmato da sette scienziati delle Università di Napoli, del Sannio, di Bologna e di Cagliari, e che riassume i risultati italiani di una ricerca europea sulla qualità delle acque minerali imbottigliate.

Le conclusioni dell’articolo non sono apocalittiche, e salvano in linea di massima le acque in commercio, ma con la precisazione che in alcuni casi la presenza di elementi nocivi supera valori limite e linee guida, e che in tutte le acque ci sono tracce di elementi che potrebbero essere nocivi per la salute.

E a volte queste presenze sono elevate, ben al di sopra dei limiti imposti all’acqua di casa, come nel caso dei berillio. In genere poi la presenza di tali sostanze non viene riportata nelle etichette, dove generalmente, si leggono solo le concentrazioni dei principali elementi maggiori, come il calcio, il magnesio e il sodio.

La presenza di molti elementi nocivi, i cosiddetti “elementi di traccia” non dipende dall’intervento dell’uomo, ma è legata alla composizione delle acque. Tra le sostanze che beviamo nelle acque minerali c’è il famigerato arsenico: benché tutte le acque minerali analizzate nella ricerca non superino il valore limite di 10 microgrammi per litro, le acque di nove marche, nelle quali la concentrazione di arsenico supera i 5 microgrammi per litro, dovrebbero essere costantemente monitorate, secondo i ricercatori, anche in considerazione del fatto che a livello internazionale si sta discutendo di abbassare il valore limite proprio a 5 microgrammi per litro.

Sostanza meno nota è il berillio, per il quale in Italia esistono norme stringenti: se l’acqua di una falda acquifera ne presenta una concentrazione che supera i 4 microgrammi per litro, per la legge italiana serve un intervento di bonifica delle acque, anche quando non destinate al consumo umano. “Sorprendentemente – scrivono i ricercatori – sia in Italia sia in Europa non è stato stabilito alcun limite di concentrazione per il berillio nelle acque destinate al consumo umano, e tanto meno per quelle minerali“. E’ perciò solo un caso se le acque analizzate nella ricerca presentano valori bassi di questa sostanza, perché se dipendesse dalla legge potrebbe andare anche peggio.

L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.

L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

Una indagine realizzata nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group (pubblicata nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’) ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla composizione delle acque minerali europee. Nel caso di quelle italiane è stato quindi possibile conoscere tra gli altri, anche il valore per litro del tanto discusso Arsenico.


Ecco l’elenco delle principali acque minerali e loro contenuto in Arsenico (ricordando che per tutte le acque minerali italiane prese in esame, in nessuna è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro).


Denominazione Acqua Minerale/Fonte     Valore (microgrammi per litro

Acqua Gaudianello                                           0.619
Acqua Santa Croce                                           0.124
Acqua Leggera                                                  4.650
Acqua Lilia                                                         1.900
Acqua Sveva                                                      2.740
Acqua Ferrarelle                                                6.810
 Acqua Lete                                                        0.759
 Acqua Lieta (Conad)                                         0.238
 Acqua Galvanina                                              0.162
 Acqua Monte Cimone (Coop)                           0.098
 Acqua di Nepi                                                   5.710
 Acqua Claudia                                                  0.059
 Acqua Egeria                                                    8.910
 Acqua Fiuggi                                                     1.850
Acqua Boario                                                      0.056
 Acqua Coop (Sorgente Grigna)                         0.390
Acqua Frisia                                                       5.640
Acqua Levissima                                                 6.200
Acqua Maniva                                                     0.675
Acqua Norda (Sorgente Daggio)                        3.730
Acqua Norda (Nuova Acqua Chiara)                  0.161
Acqua San Pellegrino                                        1.380
Acqua Sant’Antonio                                           0.475
Acqua Vitasnella                                                0.117
Acqua Gaia                                                        0.248
Acqua Nerea                                                       0.102
Acque Alpi Cozie                                                1.040
Acqua Alte Vette (Iper)                                       0.407
Acqua Crodo Liesel                                           0.088
Acqua Cime Bianche                                         0.798
Acqua Lauretana                                               0.019
 Acqua San Bernardo                                        0.489
 Acqua Sant’Anna                                              1.310
Acqua Sant’Anna (Fonte Vinadio)                     5.220
Acqua Candida                                                 5.410
Acqua Funte Fria                                              5.690
Acqua Isola Antica                                             7.440
Acqua Pejo                                                        0.091
Acqua Fonteviva                                               0.153
Acqua Panna                                                    0.355
Acqua Uliveto                                                    0.088
Acqua Fabia                                                     0.404
Acqua Rocchetta                                              0.198
Acqua Sangemini                                             0.204
Acqua Viva                                                       0.109
Acqua Dolomiti (Esselunga)                             0.533
Acqua Guizza                                                   0.428
Acqua Recoaro                                                 0.054
Acqua San Benedetto                                       0.468
Acqua Vera                                                       1.410

 

 

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08/01/2013 EMERGENZA ARSENICO, CITTADINI FURIOSI NELL'HINTERLAND DELLA CAPITALE. PRONTA LA CLASS ACTION CONTRO ACEA
05/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: SOLO ADESSO CHE E' SCADUTO IL TEMPO S'INCENDIA LA POLEMICA
05/01/2013 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, DURA NOTA DEL MINISTRO BALDUZZI SULLE MANCANZE DELLA POLVERINI
05/01/2013 BRACCIANO, PRESENZA ARSENICO NELL'ACQUA ENTRO I LIMITI. IL COMUNE HA AFFRONTATO IL PROBLEMA FIN DAL 2008
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
03/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI
02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA




MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE: SILENZIO DA PARTE DEL COMUNE E DELLA REGIONE SULLE SORTI DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Redazione

Marino (RM) – "Nessuna risposta giunge dal Comune o dalla Regione in merito alla sorte dell'ospedale San Giuseppe di Marino, nonostante l'impegno congiunto di tutti i partiti marinesi che ha portato il sindaco, Adriano Palozzi, a scrivere una lettera al Commissario Bondi chiedendo un incontro per chiarire la situazione della sanità all'interno del nostro Comune. – Fa sapere attraverso una nota il portavoce di PRC Marino – Circolo "Jago –  Visto il mancato incontro con il Commissario regionale alla sanità de Lazio, – prosegue la nota –  l'aggravarsi della situazione dell'Ospedale e l'ormai imminente chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia, assistiamo con sgomento al totale silenzio di Palazzo Colonna.

Il partito della Rifondazione Comunista sollecita ulteriormente il Sindaco e la Giunta ad adoperarsi attivamente in difesa della salute dei cittadini marinesi poiché o l'amministrazione comunale ha la forza e l'impegno adeguati per difendere radicalmente e senza infingimenti l'ospedale marinese e con esso il diritto alla salute, oppure tutte le dichiarazioni fatte nei mesi scorsi dal sindaco e dai suoi si devono considerare di fatto sterile propaganda populista, dichiarazioni vuote senza reale prospettiva politica, illusioni date alla cittadinanza preoccupata. Il Partito della Rifondazione Comunista sosterrà sempre le giuste lotte civili dei propri concittadini come ha fatto fino ad ora ritenendo nostro principale compito vigilare e difendere la libertà e i diritti della collettività.

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20/11/2012 MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE: SEMPRE PIU' PROSSIMA LA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA
26/10/2012 MARINO OSPEDALE SAN GIUSEPPE: NESSUN ALLARMISMO, VA TUTTO BENE… PAROLA DI SINDACO
25/10/2012 MARINO, OSPEDALE. DOPO LE PROMESSE ELETTORALI DELLA POLVERINI E DI PALOZZI: IL COLLASSO
15/07/2012 MARINO OSPEDALE SAN GIUSEPPE: CENTINAIA DI CITTADINI IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA CHIUSURA
13/07/2012 MARINO SANITA', DOMANI 14 LUGLIO INCONTRO PUBBLICO A PIAZZA SAN BARNABA ORGANIZZATO DAL CENTROSINISTRA
13/06/2012 MARINO OSPEDALE, L'ITALIA DEI VALORI PRESENTA UN'INTERROGAZIONE ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE
10/06/2012 MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE: ALLARME CHIUSURA REPARTI
25/05/2012 MARINO, OSPEDALE SAN GIUSEPPE. LA POLVERINI DICA UFFICIALMENTE SE CHIUDE.
24/05/2012 MARINO, MACIGNO SUL PRONTO SOCCORSO. FONDI SPOSTATI SU OSPEDALE DI VELLETRI.
22/05/2012 MARINO, SANITA': CHE FINE HA FATTO ONCOLOGIA?
30/04/2012 MARINO, RACCOLTA FIRME CONTRO LA MANCATA APERTURA DEL PRONTO SOCCORSO
03/04/2012 MARINO SANITA', SI SMANTELLA LA STRUTTURA IN VIA COSTA BATOCCHI


 




EMERGENZA ARSENICO, CITTADINI FURIOSI NELL'HINTERLAND DELLA CAPITALE. PRONTA LA CLASS ACTION CONTRO ACEA

Alberto De Marchis

Furiosi i cittadini nell’hinterland della Capitale impegnati ad affrontare l’emergenza arsenico con taniche dell’acqua riempite per la strada per essere in grado almeno di cucinare. Colpiti dalle ordinanze di divieto di bere l’acqua dai rubinetti delle abitazioni  c’è Velletri in testa, Lanuvio, Canale Monterano e Anguillara, che hanno valori di arsenico compresi tra i 10 e i 20 mg per litro di acqua pubblica. E si rischiano multe da Bruxellas per 300 mila euro al giorno perché l’emergenza doveva essere definitivamente finita col nuovo anno.

E' già pronta la prima class action contro Acea. Lanuvio si mobilita e la neo asociazione Strade d'Europa sta procedendo con l'istruzione di un ricorso collettivo contro Acea Ato 2 responsabile di aver lasciato ben 494 famiglie del Comune di Lanuvio senza erogazione di acqua potabile a partire dal 1 gennaio 2013. "Il Piano di rientro del 2007 non è stato rispettato dall'ente gestore – dicono i membri dell'associazione – e pertanto riteniamo che i disagi arrecati agli utenti siano adeguatamente considerati nell'applicazione della tariffa". Nei prossimi giorni i neo associati saranno in piazza per distribuire la modulistica per aderire al ricorso e fornire tutte le informazioni a coloro che volessero sottoscrivere l'azione legale. L’azione legale collettiva punta all'esenzione o alla riduzione della tariffa per quelle utenze che dal 1 gennaio 2013 continueranno a ricevere acqua con concentrazioni di arsenico superiore al limite di legge. Dunque un incubo senza fine ma soprattutto un reale pericolo per la salute. Il 2011 è arrivato il niet della commissione europea verso la richiesta della Regione di una deroga per innalzare i limiti di legge di cinque volte. E dopo poco è iniziato il biometraggio di circa 300 volontari da parte del reparto di tossicologia alimentare e veterinaria del Dipartimento di sanità pubblica dell’Istituto superiore di sanità. La finalità è stata di capire come la sostanza si accumuli nell’organismo e quindi di stimare i rischi per la salute umana. I risultati divulgati sono stati poco rosei. Il contenuto medio di arsenico analizzato nell’acqua utilizzata per cucinare dal campione della popolazione monitorato è risultato pari a 16,6 microgrammi per litro. Pertanto si è dedotto che anche cucinare con l'acqua all'arsenico contribuisce significativamente ad una rischiosa esposizione complessiva. E la rabbia dei cittadini aumenta.

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05/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: SOLO ADESSO CHE E' SCADUTO IL TEMPO S'INCENDIA LA POLEMICA
05/01/2013 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, DURA NOTA DEL MINISTRO BALDUZZI SULLE MANCANZE DELLA POLVERINI
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05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
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29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
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28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
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06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



LANUVIO, EX DIPENDENTI MONTEBOVI: SI PUNTA AL TAVOLO CON IL PREFETTO PECORARO

Chiara Rai

Lanuvio (RM) – Continua lo sciopero a oltranza per i 21 lavoratori della Montebovi di Lanuvio in ferie forzate dal 15 ottobre. Nulla di concluso nonostanze le speranze riposte. Adesso si punta al 10 gennaio prossimo, data importante per gli ex dipendenti Montebovi in quanto è previsto un tavolo con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro,che ricevera' una delegazione di lavoratori, un rappresentante dell'azienda dolciaria e le sigle sindacali. E’ probabile che se non si risolvera' qualcosa nell'immediato, i lavoratori passino incatenati ai cancelli anche i giorni sucessivi al 10, almeno fino al 15 gennaio, quando si terrà l’udienza presso il Tribunale del Lavoro a seguito del ricorso promosso dai sindacati per denunciare l’attività antisindacale.Infatti, i lavoratori sono in sciopero dal 25 ottobre a causa della decisione presa dalla nuova gestione aziendale di avviare la procedura di licenziamento per 21 dipendenti, su un totale di circa 90 e al contempo di procedere all’affitto di rapporti di lavoro da una società all’altra, in particolare alla "Dolciaria srl". L'azienda, la cui irremovibilità ha reso inefficaci trattative congiunte dei sindacati con i vertici aziendali e della Regione, sarebbe finita nell’occhio del mirino anche dell'Ispettorato del lavoro soprattutto per aver sostituito i lavoratori in sciopero con altri dieci addetti "extra", probabilmente proprio dipendenti della Dolciaria s.r.l., nuova proprietaria della Montebovi. Circolano addirittura dei video tra i lavoratori che immortalano gli “extra” entrare incappucciati dal retro dell’azienda per fare i turni di lavoro. Sarebbero perlopiù stranieri, che ormai da diversi giorni, avrebbero preso il posto dei dipendenti messi alla porta.

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29/12/2012 LANUVIO, LAVORATORI MONTEBOVI: CAPODANNO ALL'AGGHIACCIO ASPETTANDO IL TRIBUNALE DEL LAVORO IL 15 GENNAIO
28/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: IL NATALE DEI LAVORATORI INCATENATI AI CANCELLI
19/12/2012 MONTEBOVI, TUTTI STRETTI ATTORNO AI 100 LAVORATORI
18/12/2012 LANUVIO, NON SI FERMA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLA MONTEBOVI.
07/12/2012 LANUVIO, MONTEBOVI: NESSUN ACCORDO RAGGIUNTO TRA LAVORATORI E IMPRESA. E' SCIOPERO AD OLTRANZA
03/12/2012 LANUVIO MONTEBOVI, UN'ALTRA GRANDE AZIENDA IN GINOCCHIO PER COLPA DELLA CRISI
23/10/2012 APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO