LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI

Redazione

Lazio – Dal 1 gennaio sono attivi i nuovi parametri europei sulle acque potabili. Gli acquedotti che servono 128 comuni laziali si trovano così fuori legge. Troppo arsenico. In arrivo autobotti cariche di acqua potabile. Ma l’emergenza non è nata certo ieri, e ancora una volta sono i cittadini a pagare i ritardi.
Bruxelles ha detto stop, e il Capodanno sarà molto amaro per quasi 800 mila persone. Sono gli abitanti di 128 comuni del Lazio, la maggior parte nella provincia di Viterbo, che non potranno più nè bere, nè usare l'acqua del rubinetto, contaminata da arsenico e fluoruri. Autobotti in arrivo per mettere un piccolo dito nella falla dell'emergenza che in realtà dura da almeno tre anni, da quando cioè l'Italia ha chiesto e ottenuto dall'Europa deroghe su deroghe. L'ultima scade domani, Bruxelles non ha concesso appelli e, a differenza di altre regioni che sono corse ai ripari, il Lazio si è fatto trovare distratto. Addirittura non sono stati ancora approvati i progetti dei depuratori necessari per pulire le acque da queste sostanze che, se ingerite in grosse quantità, possono essere nocive per la salute. L'istituto superiore di sanità ha fatto sapere che i comuni dovranno provvedere a fornire la popolazione di 8-9 litri d'acqua al giorno. E, con le elezioni alle porte, non sono previste soluzioni a breve termine.

L'impianto necessario a depurare le acque è un dearsenificatore di poche decine di migliaia di euro da apporre in resta all'acquedotto ma i tempi di attesa saranno comunque lunghi: secondo quanto denuncia Legambiente, in alcune zone particolarmente colpite dall'emergenza arsenico l'arrivo dei primi dearsenificatori è previsto in questi giorni mentre altri 13 arriveranno alla fine di marzo 2013. Purtroppo la realizzazione dei restanti 49 potabilizzatori si vedrà soltanto nel 2014, per stessa ammissione della Regione. Eppure nel 2011 la presidente Renata Polverini è stata anche nominata commissario straordinario per l'emergenza arsenico, provvedendo subito a chiedere una deroga per l'emergenza, e incassando però il niet di Bruxelles. Un piano era stato messo a punto, in verità, ma "ha preso in considerazione – ci dice il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati – solo la situazione nei Comuni che sforavano i valori di 20 milligrammi litro, mentre da quest'anno il limite del divieto è sceso di 10 milligrammi litro", e nella maggior parte delle zone fuorilegge la situazione non potrà essere sanata prima del 2014.

Come sempre, la malagestione diventa poi un problema di soldi: alcuni interventi in atto nel viterbese prevedono la realizzazione di 33 potabilizzatori in 16 Comuni, ma solo i primi 20 verranno ultimati entro le prime settimane dell'anno, mentre i restanti 13 entreranno in funzione probabilmente entro il 31 marzo. Il problema principale riguarda la seconda fase, con altri 49 potabilizzatori in 35 Comuni che sono ancora in fase di approvazione dei progetti, in pieno svolgimento ancora della gara per l'aggiudicazione. La prima fase dei lavori ha visto un costo di 65,6 milioni di Euro, che secondo il piano del Commissario sono stato erogati per 36,4 milioni dal gestore e dai Comuni e per 22,6 milioni dalla Regione Lazio, che ha stanziato anche ulteriori 24 milioni per la fase due. Ma non bastano, e anzi in questa fase di interregno tra una legislatura regionale e l'altra e con la fine per periodo di Commissariamento sono diventati improvvisamente incerti.

Nel frattempo, il 23 ottobre, l'VIII commissione parlamentare Ambiente in un atto di indirizzo al governo ha prospettato un prosieguo dello stato di emergenza, "La situazione relativa alla non conforme concentrazione di arsenico nelle acque destinate all'uso umano in alcuni comuni del territorio del Lazio, sia per carenze di risorse finanziare necessarie per risolverle e sia per i tempi ristretti che incombono, richiederebbe invece una prosecuzione del predetto stato di emergenza".
Bisogna fare presto, insomma. Centinaia di migliaia di persone non possono rimanere senz'acqua fino al 2014, sempre considerando che le gare d'appalto vengano realizzate nei tempi dovuti e che non ci siano intoppi per la costruzione degli impianti.

Con la prima alba dell'anno nuovo i sindaci coinvolti si sono visti costretti a emanare ordinanze che limitano l’uso dell’acqua potabile: oltre il divieto a berla, utilizzarla per lavarsi i denti o per l’industria alimentare, ci sarà anche la limitazione per altri usi come il lavaggio degli indumenti o le stoviglie.
Il tutto fino a quando non si faranno gli interventi necessari per abbattere le concentrazioni di arsenico, come ha riportato la nota pubblicata in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità. «È uno scandalo indecente, a causa dei ritardi accumulati dalla Regione Lazio per l'emergenza arsenico, nei prossimi giorni i sindaci si troveranno a chiudere decine di migliaia di rubinetti nelle case dei cittadini e nelle imprese –dice Parlati – tutti sapevano fin dall'inizio che il 31 dicembre di quest'anno si sarebbe chiusa per fortuna per la salute dei cittadini la possibilità di deroghe ai parametri dell'arsenico e dei fluoruri, così come era chiaro che solo una minima parte degli interventi sarebbe stata completata».

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02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA


 




ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE

Redazione

Roma – Raccolta differenziata, utilizzo a pieno regime degli impianti esistenti nel Lazio e soprattutto basta con il conferimento in discarica di rifiuti non trattati. E' su queste linee che si muove il decreto "obiettivo riciclo" che il ministro dell'Ambiente Corrado Clini sta mettendo a punto per far uscire la Capitale dal rischio di un'emergenza rifiuti non diversa da quella che ha vissuto Napoli. E per questo, fa sapere il ministro, le autorizzazioni rilasciate dal prefetto Goffredo Sottile per gli impianti di smaltimento di Malagrotta e Monti dell'Ortaccio "saranno riconsiderate".

In pratica, Clini tira il freno sulle decisioni adottate il 27 dicembre scorso dal commissario straordinario all'emergenza rifiuti di Roma, il cui incarico è scaduto ieri. Sottile aveva allora disposto la proroga della mega discarica di Malagrotta (per cento giorni vi si potranno ancora conferire rifiuti non trattati e per 180 giorni quelli trattati) e dato l'ok alla realizzazione di una discarica provvisoria (3 anni) per i soli rifiuti trattati nel contestato sito di Monti dell'Ortaccio. Una decisione quest'ultima che, seppure condizionata alla presentazione di uno studio da cui risulti "inequivocabilmente, l'assenza del pericolo di inquinamento della falda", ha portato negli ultimi giorni dell'anno i residenti della Valle Galeria, in cui insistono la megadiscarica e la nuova che Sottile aveva indicato, a protestare con blocchi stradali e blocchi degli impianti. Stamani, addirittura, due ragazzi sono saliti su un traliccio dell'alta tensione. Poi, convinti a scendere dalla polizia, si sono accampati per una protesta contro la discarica, a oltranza.

Ora, però, in attesa anche che venga nominato il supercommissario di cui si era parlato nei giorni scorsi, tutto viene congelato al 7 gennaio, quando il ministro dell'Ambiente ha convocato le amministrazioni competenti e le imprese interessate (come Ama, Acea e altre imprese locali) per illustrare il contenuto e il cronoprogramma delle azioni stabilite dal decreto.

Clini, infatti, sta completando, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità, le verifiche tecniche e amministrative per l'emanazione del decreto che fisserà le "misure urgenti da realizzare entro i prossimi 60 giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive europee e le leggi nazionali". "Il decreto – spiega il ministro – si baserà su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia ma punterà anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualità, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sono sotto esame delle amministrazioni competenti". E in questo quadro, aggiunge Clini "saranno riconsiderate le autorizzazioni rilasciate dal prefetto Goffredo Sottile per gli impianti di smaltimento di Malagrotta e Monti dell'Ortaccio, e comunque – conclude – deve essere evitato il conferimento in discarica di rifiuti non trattati".

E lo spettro dei rifiuti della Capitale in viaggio verso altri impianti del Lazio ha messo in allarme soprattutto le amministrazioni di Viterbo e Frosinone che avvertono: "Non saremo la discarica di Roma". (Fonte Ansa)

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01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”


 




CORI RICORDA RITA LEVI MONTALCINI, CITTADINA ONORARIA DEL PAESE

Redazione

Cori (LT) – “Una grande perdita per la Nazione, ma anche per la comunità scientifica internazionale. L’Italia ha perso una personalità di altissimo livello”- con queste parole il Sindaco di Cori Tommaso Conti ha commentato la notizia della morte di Rita Levi Montalcini (30 dicembre 2012), aggiungendo – “Le diciamo grazie per la sua vita e il suo esempio. Scienziata, donna, generosa, nobile; ha reso lustro a Cori ricevendo la cittadinanza onoraria del nostro paese e recandosi più di una volta a farci visita. La sua persona ci nobilita. Grazie signora.”

Il premio Nobel per la medicina era molto legata a Cori, dove trascorreva di solito le sue vacanze estive in una casa nelle campagne di Giulianello, dopo essere rimasta affascinata da questi luoghi, nel corso di una visita occasionale, e di cui amava la gente e i paesaggi.

Con decisione unanime del Consiglio comunale nel 2007 le venne conferita la cittadinanza onoraria di Cori e nel novembre di quell’anno, nel corso di una cerimonia ufficiale presso Palazzo Salviati a Giulianello, fu lo stesso Tommaso Conti a consegnarle le chiavi della città, insieme alla sua Giunta e ai Consiglieri comunali e alla presenza di una nutrita rappresentanza della cittadinanza corese, con tanto di accoglienza folkloristica da parte degli Sbandieratori e della Compagnia Rinascimentale Tres Lusores. In seguito, nell’estate del 2009, la Montalcini fece un’altra visita ufficiale in Comune, visitando il complesso Monumentale di San’Oliva (Chiesa, Chiostro, Museo). Nel corso di quest’ultima visita, soffermandosi sui quadri esposti nell’aula consiliare che rappresentano alcune scene della violenza fascista, definì quel periodo come una componente arcaica del cervello umano.

“Ricordo ancora con grande emozione gli incontri che ho avuto con lei” – conclude il primo cittadino – “era una donna che malgrado la sua età (103 anni) era lucidissima, attenta e partecipe a tutto ciò che la circondava o con la quale entrava in contatto. Ebbi anche l’onore di essere invitato a pranzo nella casa di campagna a Giulianello dove trascorreva le sue vacanze e di parlare a lungo con lei”.  Nel pomeriggio (31 dicembre 2012) il Sindaco Tommaso Conti, il Vice Sindaco Ennio Afilani ed una delegazione del Comando di Polizia Locale di Cori hanno preso parte alla camera ardente allestita a Palazzo Madama.

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30/12/2012 MUORE LA REGINA DELLA SCIENZA: ADDIO A RITA LEVI MONTALCINI



VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO

Velletri (RM) – A Velletri l’incubo dell’acqua con l’arsenico fuori legge non è passato con il 2012. Il sindaco Fausto Servadio ha firmato l’ordinanza di divieto di bere l’acqua pubblica in ben diciannove strade alimentate dal pozzo “Le Corti”. Velletri si aggiunge ai Comuni freschi di ordinanza di divieto di bere l’acqua dai rubinetti casa propria: Canale Monterano, Anguillara e Lanuvio. Eppure nella vicina Velletri, il clima che respirano i cittadini è tornato ad essere di rabbia e stanchezza rispetto alla ormai “di casa” emergenza per le strade con file di persone che si approvvigionano tramite i dispenser d’acqua forniti da Acea.

I membri del comitato Acqua pubblica di Velletri, intanto reclamano più trasparenza: “intanto – dice Proietti – sarebbe il caso che l'amministrazione rendesse noti urgentemente i valori riscontrati nelle varie zone del nostro territorio. Che si provveda in maniera decisa a tutelare quei cittadini interessati dall’emergenza e costretti ad approvvigionarsi tramite i dispenser d’acqua, roba del terzo mondo, insomma ora basta con la pazienza". Era il 2010 quando iniziarono le prime file ai serbatoi Acea. Sergio Andreozzi, assessore con delega alla Rete idrica ha pronta una risposta che in sintesi dice: l’amministrazione si è mossa,. “Se si analizza la situazione prima del 2006 – spiega Andreozzi – avevamo i pozzi Castello, Lauri, Acqua Palomba, Campo Sportivo, Rioli, Le Corti, 167, Marmi I e II, Poggi d'Oro con valori di arsenico e fluoro molto sopra i limiti. Acea è stata quindi costretta limitare tale fenomeno. Sono stati quindi tombati i pozzi di Lauri e Castello, potabilizzato quello del Campo sportivo e della zona 167 e obbligato i proprietari dei rimanenti pozzi a potabilizzare i propri. Nel caso di Le Corti i valori sono sempre rimasti in deroga dai 13 ai 16 microgrammi.Oggi la deroga è finita, il pozzo Le Corti va potabilizzato.

Tale situazione era ben nota agli addetti ai lavori fin dal 2010 e così si è cercato di individuare un'area a ridosso del pozzo dove istallare il potabilizzatore”. Dopo varie verifiche tecniche è stato individuato un terreno privato che il Prg prevedeva in origini a servizi, un parcheggio per una zona direzionale che poi non è stata mai portata avanti e di fatto e decaduta. Andreozzi fa sapere che l'individuazione del terreno non è andata a genio alla proprietà dello stesso, che da circa un anno e mezzo, starebbe facendo decisa opposizione. “La concomitante assenza – continua l’assessore veliterno –  nel finire del 2011 di un commissario regionale deposto al potere espropriativo e la successiva crisi politica regionale hanno fatto perdere del tempo utile per definire la questione. Si è quindi giunti alla fine del 2012 con la necessità di risolvere l'emergenza aspettando segnali da parte degli organi preposti. Il gestore assicura che la partita si chiuderà entro giugno 2013 anche se la preoccupazione è che i tempi legali si allunghino almeno fino a dicembre 2013, termine ultimo per essere definitivamente in regola”.

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29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



LARIANO, SCONGIURATO IL PERICOLO ARSENICO NELL'ACQUA

Alberto De Marchis

Lariano (RM) – Lariano scongiura l'ordinanza che vieta di bere l'acqua dai rubinetti delle case. Il paese era nell’elenco dei Comuni colpiti dall’emergenza arsenico nell’acqua, col nuovo anno ha ricevuto la buona notizia da Acea che i parametri di arsenico sono rientrati nei limiti di legge di 10 microgrammi litro nella zona di Colle Caggioli: “Per la nostra amministrazione – dice il sindaco Maurizio Caliciotti – è una grande notizia sapere che il potabilizzatore a ridosso della scuola elementare è in funzione e che i cittadini possono bere l’acqua senza pericoli per la salute”.

Anche Genzano e Ariccia hanno scongiurato le ordinanze di divieto e riportato i parametri nella norma. I Comuni che invece devono vedersela con il divieto d’uso potabile: non potranno usare l’acqua del rubinetto per la cottura, reidratazione e ricostituzione di alimenti, per preparazione di alimenti e bevande (escluso lavaggio frutta e verdura sotto flusso d’acqua e utilizzando acqua potabile per l’ultimo risciacquo), per pratiche di igiene personale che comportino ingestione anche limitata di acqua (lavaggio denti e cavo orale). E’ consentito l’uso dell’acqua per igiene personale, insomma la doccia, tranne nei casi di presenza di specifiche patologie cutanee:eczema, patologie cutanee a rischio anche di tipo evolutivo o degenerativo. A questo si aggiunge il divieto d’impiego da parte delle imprese alimentari.




ROMA, CNA COMMERCIO: NEI SALDI, L’ULTIMA SPERANZA PER I COMMERCIANTI PIEGATI DALLA TARES

Redazione

Roma – Cittadini e imprese piegati dalla Tares: mentre i primi hanno stretto la cinghia per via dell’aumento delle spese per rifiuti che la nuova tassa porta con sé, le seconde vedono nei saldi l’ultima spiaggia, dopo un anno tra i peggiori e la nuova batosta al via dal 1° gennaio. Con l’ennesima beffa del confronto con le altre città italiane: la Tares costerà infatti a un commerciante romano, con un locale di 100 mq., ben 1.100, contro i 470 euro del collega milanese. Ecco allora che non solo abbigliamento e calzature sono pronti alle vendite di fine stagione. Per ammortizzare questi costi, ormai tutte le categorie fanno sconti: copisterie, negozi di tabella da regalo, oreficerie e anche farmacie.
Difficile essere ottimisti in questa congiuntura: “Per quanto molte famiglie si siano tenute un po’ di risparmi nel cassetto, sarà difficile recuperare le posizioni perse. Per abbigliamento e calzature – dice Giovanna Marchese Bellaroto, responsabile di Cna Commercio- il calo negli ultimi mesi è stato del 15%. Venendo ai settori meno tradizionali, non si salvano gli elettrodomestici, né tantomeno argenterie e gioiellerie, che devono fare i conti con un valore del metallo schizzato alle stelle. Mediamente tutti lamentano un calo di vendite del 15-20%, nonostante gli sforzi per ridurre i prezzi praticati durante il resto dell’anno”. Non che si resti a guardare: “inutile lamentarsi e basta. Per fronteggiare questa crisi, accade ad esempio che grandi marchi di produzione, dalla porcellana, il cristallo e l’acciaio ad abbigliamento e accessori, offrano al proprio rivenditore linee con il marchio di fabbrica a prezzo scontato per campagne a tempo, ben comunicate sui giornali alla clientela, con prezzi uguali su tutti i mercati”.

Ma nella fotografia colorata delle insegne che reclamizzano la convenienza dell’acquisto, c’è un elemento che contrasta: quello delle saracinesche abbassate. “La scorsa estate, nel mio centro commerciale naturale, ben tredici attività hanno chiuso i battenti e altre 6 si sono aggiunte negli ultimi mesi. Chiudono per non riaprire più soprattutto le attività a conduzione familiare, mentre il turn over riguarda per lo più il franchising”.
Chiudono, non solo nelle strade della città, ma anche nei centri commerciali, dove i negozi sono in grande affanno anche per via dei costi di gestione richiesti, a cui si aggiunge la percentuale sull’incasso da versare alla proprietà. Da Parco Leonardo a Domus, sulla Prenestina, dai Granai alla Romanina, senza dimenticare i tanti che hanno chiuso negli ultimi due anni, come Carrefour, su via Togliatti.

Che i romani stringano la cinghia si misura anche dai consumi di generi di prima necessità: “nella Capitale, nelle ultime settimane, anche i marchi conosciuti della grande distribuzione registrano cali nelle vendite, mentre hanno tenuto i banchi del fresco, soprattutto a ridosso del Natale -spiega Bellaroto-. Un calo di vendite compensato dal ricorso massiccio ai discount, dove si va per la spesa quotidiana, mentre per i prodotti legati al territorio, come olio, pane e latte, i romani continuano a prediligere la qualità”.
Quanto alle aperture dei negozi nei giorni di festa, Bellaroto dice: “restiamo in attesa che l’assessore Bordoni, così come da impegni pubblicamente assunti, riprenda il dialogo con le associazioni sulla questione”.
 




A TIVOLI GLI STATI GENERALI DELLA CULTURA

Redazione

Tivoli (RM) – Convocati gli Stati Generali della Cultura, per avviare una vera a propria rivoluzione culturale a Tivoli. E' quanto annunciato dall'assessore alla Cultura Gianni Andrei alla presentazione dell'evento, programmato per mercoledì 16 gennaio presso le Scuderie Estensi di Tivoli.
"Il "capitale" storico, archeologico, artistico, culturale e paesaggistico di Tivoli non solo è di tutti, ma deve essere "per tutti". La cultura e il turismo devono funzionare da volano per lo sviluppo socio-economico del territorio – ha dichiarato l'assessore Andrei -; sono due risorse essenziali per il funzionamento del motore produttivo di Tivoli e tutta l'area circostante, con conseguenti miglioramenti di servizi ed infrastrutture per i cittadini. Con una sinergia che coinvolge tutte le realtà locali, ed in particolare le associazioni, si deve riuscire a custodire il patrimonio tiburtino in uno scrigno in grado di valorizzare i tesori artistici, archeologici, architettonici e paesaggistici. Una serie di operazioni che abbiano come filo conduttore l'esclusivo interesse della collettività. E' questo lo spirito degli Stati Generali da cui deve partire questa esperienza di rinnovamento. Promuovere la cultura significa riuscire a garantire una ricaduta positiva su tutti i cittadini, in modo che ognuno si senta protagonista attivo della custodia e della valorizzazione del Patrimonio".

Idee ben chiare quelle dell'assessore che pone obiettivi precisi per le programmazioni da portare avanti: "I progetti devono essere indirizzati alla realizzazione e alla conservazione di un’atmosfera creativa, che miri a trasformare la città e le periferie in un vero e proprio contenitore di qualità attorno ai due tesori patrimonio universale Unesco ed a quelli tutelati dal Fai. Bisogna lavorare su una pianificazione e una calendarizzazione degli eventi, informando e coinvolgendo associazioni, scuole e cittadini. Serve saper stimolare positivamente l'attenzione e la partecipazione di tutti quanti hanno a cuore il bene comune".
"Il periodo di crisi che stiamo vivendo – ha spiegato l'assessore Andrei – rischia di penalizzare la qualità della vita in generale e purtroppo anche la cultura non è immune da questo vortice. Sarà importante quindi lavorare in maniera virtuosa e all'insegna della sostenibilità sia per quello che riguarda il livello di organizzazione e la disponibilità delle risorse economiche, la cui copertura per esempio potrebbe essere assicurata anche da contributi di sponsor e sostenitori esterni. Puntare all'eccellenza basandosi sulla qualità, in modo che la cultura si ponga come qualità sociale ! L'invito alla partecipazione è rivolto alle 119 associazioni iscritte al Registro Comunale ma anche alle altre realtà presenti e attive sul territorio, come ad esempio i locali Club Rotary e Lions, e, soprattutto a Tivoli Incoming e a Tivoli Impresa", e anche a quanti altri (stakeholders o singoli cittadini) siano o possano o vogliano essere interessati e coinvolti nell’argomento.
"Non basta però spendere solo belle parole – ha aggiunto Andrei – la città ha bisogno di risposte concrete. La cultura investe inevitabilmente altri settori; per questo ho ritenuto che ogni iniziativa fosse condivisa con la giunta. Per fare un esempio, cito l'ambiente, con il necessario avvio di una Campagna anti-degrado o l'affidamento in adozione e gestione di aree pubbliche. Credo che Tivoli possa rivendicare un ruolo di primo piano anche nel campo della formazione, specialmente con le università statali e non, in un settore dove il nostro territorio può rappresentare un'eccellenza come è quello turistico. Sono opportunità che possono fungere da grande stimolo anche per la creazione di posti di lavoro e per incentivare l'occupazione e l'imprenditoria".

Tra gli obiettivi che l'assessorato vuole promuovere, tramite la convocazione degli Stati Generali, ce ne sono alcuni già ben definiti: "Due grandi impegni sono la riapertura della Rocca Pia, che potrebbe anche ospitare un polo museale, e la definizione di un ruolo strategico, culturale e turistico, per il Santuario di Ercole Vincitore, passo propedeutico alla sua destinazione e alla sua fruibilità. Poi, vorrei riuscire ad avviare un percorso di riscoperta della storia tiburtina, con iniziative volte alla riscoperta dei personaggi illustri e degli eventi che hanno arricchito la trimillenaria vita di Tivoli. Infine, mi preme porre al centro delle iniziative la valorizzazione del nostro stupendo Centro Storico. Ritengo sia inevitabile ed irrimandabile rendere il cuore della città un elemento pulsante e centrale della vita culturale e artistica locale, renderlo il baricentro di un livello turistico di alta qualità come merita una città internazionale come Tivoli. Le idee non mancano di certo, ma occorrono progetti concreti; un primo passo che stiamo facendo è quello del dialogo e del coinvolgimento con chi può essere interessato per un continuo miglioramento comune".
 




MARINO, ISPETTORE DI POLIZIA TENTA DI SEDARE UNA LITE E VIENE MASSACRATO DI BOTTE.

Tra gli uomini portati ieri sera negli uffici della Squadra Mobile, nella sede della questura a Roma, ci sarebbe anche un pregiudicato legato al clan zingaro dei Casamonica.

 

Redazione

Marino (RM) – Transitava con la sua auto in compagnia della moglie, dopo la serata di San Silvestro passata in casa di amici, l’ispettore di polizia Antonio De Vincentis, all’altezza della fermata Cotral, ha fermato l’auto ed è sceso nel tentativo di contenere un’accesa lite tra un gruppo di almeno quattro persone di fronte ad un ristorante vicino alla “Fontana dei Quattro Mori”. A nulla è servito l’arrivo immediato dei colleghi del Commissariato di Marino allertati dal De Vincentis dopo essere intervenuto, qualificandosi, per sedare il litigio in corso. E’ stato costretto a terra, esanime, dopo un’ aggressione a calci e pugni in risposta al suo tentativo di abbassare i toni del dissidio.
Soccorso all'ospedale di Albano e poi trasferito al San Camillo di Roma, De Vincentis, 51 anni, è stato intubato e messo in coma farmacologico prima dell'operazione. Ironia della sorte, l'ambulanza che lo ha portato d'urgenza a Roma è stata presa d'assalto da un gruppo di marocchini ubriachi vicino viale Trastevere. Uno degli immigrati si sentiva male. «Gli amici ci hanno circondato – ha raccontato il conducente del veicolo – Volevano a tutti i costi che prendessimo a bordo un secondo paziente. Gli abbiamo detto che avremmo chiamato il 118. Niente da fare: quelli hanno sfondato un vetro e il ferito si è pure beccato le schegge addosso. Per fortuna siamo riusciti a ripartire». Tra gli uomini portati ieri sera negli uffici della Squadra Mobile, nella sede della questura a Roma, ci sarebbe anche un pregiudicato legato al clan zingaro dei Casamonica. I quattro, stando ai testimoni (ce ne sono altri due oltre alla moglie del poliziotto) hanno picchiato a mani nude. Quindi è presumibile che qualcuno porti i segni del pestaggio sulle nocche delle dita. È stato fatto anche un prelievo di Dna.

"Attendiamo con apprensione notizie confortanti sullo stato di salute del nostro concittadino, l’ispettore di Polizia Antonio De Vincentis, esprimendo a lui e alla sua famiglia la solidarietà e la vicinanza dell’intera comunità cittadina, dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale oltre che la ferma condanna e intollerabilità per un gesto assurdo e disumano frutto di un’ estrema inciviltà e crudezza nei confronti di un servitore dello Stato». Queste le parole del sindaco Adriano Palozzi in riferimento alla brutale aggressione di cui il poliziotto, 51 anni, in servizio al Commissariato Viminale di Roma, è stato oggetto in piazza Matteotti a Marino intorno alle 2.30 del mattino del 1 gennaio scorso. «La nostra comunità si stringe, con solidarietà e gratitudine, intorno alla Polizia di Stato e alle Forze dell’Ordine tutte, apprezzando il loro importante ruolo a difesa della legalità e sicurezza» sottolinea Palozzi, definendo l’accaduto come il segno di una sofferenza che non vede coinvolte le persone che, ogni giorno, vivono la realtà di Marino con serenità e civiltà. «Il fatto che, a causa di un gruppo di persone prive di controllo, sia stata messa in atto un’aggressione nei confronti di un tutore dell’ordine impegnato a testimoniare la sua presenza attiva sul territorio – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Mauro Catenacci – è un elemento che la nostra comunità non accetta. Confidiamo che i responsabili di un gesto così vile vengano presto assicurati alla giustizia».
 




VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

Redazione

Viterbo – “Proporremo alla Talete la riduzione del costo delle bollette idriche nei Comuni in cui vige l’ordinanza di non potabilità dell’acqua destinata al consumo umano. Chiederemo che questa proposta venga portata quanto prima all’esame degli organi istituzionalmente competenti”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ed il vicepresidente con delega all’Ambiente Paolo Equitani hanno deciso di venire incontro concretamente ai problemi dei cittadini, alle prese con limitazioni al consumo dell’acqua. Dal primo gennaio 2013 infatti è entrata in vigore la direttiva europea che fissa a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque destinate al consumo umano, fatto questo che ha portato i sindaci ad emettere le ordinanze di non potabilità dell’acqua erogata dai rubinetti laddove è rilevato un superamento del parametro. Per i cittadini dette limitazioni comportano inevitabilmente dei disagi destinati a protrarsi fino a quando entreranno in funzione i dearsenificatori.

“E’ bene precisare che abbiamo usato l’acqua dei rubinetti fino a ieri – tengono a precisare presidente e assessore – non c’è nessun sopraggiunto inquinamento improvviso delle falde acquifere, ma è ormai intervenuta una decisione dell’Europa che ha portato ad un abbassamento dei limiti di arsenico finora tollerati.  Naturalmente di fronte alla definitiva entrata in vigore della direttiva, i sindaci per non incorrere in un reato, si sono trovati costretti ad emettere le ordinanze di non potabilità, laddove è riscontrato un superamento effettivo della soglia minima consentita”.

Da qui quindi la proposta della Provincia: “Non potendo attualmente evitare i relativi disservizi alle popolazioni interessate dalle ordinanze – aggiungono Meroi ed Equitani – riteniamo a questo punto opportuno chiedere di rivedere il costo delle bollette riducendo così il peso fiscale a carico delle famiglie. Proporremo pertanto alla Talete ed agli organi competenti (in attesa di capire se verrà o meno prorogata per l’anno in corso la funzionalità delle strutture dell’Ato) di praticare, a partire dal gennaio 2013, uno sconto tariffario sostenibile con le esigenze finanziarie e di gestione della società, in considerazione del fatto che, alle limitazioni all’uso dell’acqua, è giusto accompagnare anche un’equa riduzione dei costi finora sostenuti dai cittadini. Naturalmente – proseguono – la Regione dovrà farsi carico di compensare le eventuali minori entrate che potrebbero penalizzare la sopravvivenza della Talete. Una proposta che per altro ci sentiamo di condividere con le associazioni dei consumatori e con varie realtà politiche e civiche che hanno sollevato l’inopportunità di mantenere gli attuali importi tariffari a fronte di un servizio limitato per il consumo umano. Ipotesi che naturalmente andrà ulteriormente valutata con le istituzioni preposte al controllo ed alla garanzia della gestione. Siamo certi che intorno a questa proposta – concludono – si possa raggiungere la più ampia condivisione”. 

tabella PRECEDENTI:

    02/01/2013 VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA
  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE
   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
  25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE
28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI
16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?
11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012


 




GENZANO, ISOLA ECOLOGICA E RACCOLTA DIFFERENZIATA: PAPALIA CRITICO RISPETTO AI RITARDI DELL'AMMINISTRAZIONE

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Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Fabio Papalia, capogruppo Pdl

Genzano (Castelli Romani) – “Nel consiglio comunale del 27 Dicembre oltre ai soliti auguri per le festività natalizie abbiamo affrontato la discussione su un punto all’ordine del giorno molto importante e delicato.
Riguardava l’iter per la definizione dell’isola ecologica. Il punto prevedeva il respingimento dell’osservazione avanzata dalla soprintendenza ai beni culturali in merito ad una tardiva comunicazione da parte del comune di Genzano riguardante la zona dove deve sorgere l’isola.
Nell’osservazione della soprintendenza veniva richiesto di annullare la procedura ,
approvata a settembre 2012, per la realizzazione dell’isola ecologica.
La cosa ambigua di tutto ciò è che tale osservazione è pervenuta al Comune di Genzano il 9 novembre 2012 ma in commissione se ne è discusso solo il 20 dicembre 2012.
In consiglio giunta e maggioranza hanno chiesto esplicitamente il respingimento di tale osservazione escludendo un ricorso al Tar da parte della soprintendenza.
Abbiamo richiesto il rinvio di tale punto richiedendo il parere di un legale specializzato in diritto amministrativo. Abbiamo richiesto di valutare le conseguenze di un eventuale ricorso al Tar
ma purtroppo non abbiamo ricevuto delucidazioni a riguardo.
Ovviamente il nostro voto è stato contrario, ora non ci resta che attendere l’evolversi di quanto la maggioranza ha approvato e prepararsi a pagare l’ulteriore aumento del 20% della Tarsu dovuto al ritardo sulla raccolta differenziata. Prima l’errore sul bando della raccolta differenziata ora questa osservazione sull’isola ecologica; la domanda sorge spontanea a Genzano inizierà mai la Raccolta Differenziata?

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BRACCIANO, DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: SALA “BENE ACCOGLIMENTO NOSTRA PROPOSTA DA PARTE DELLA PROVINCIA”

Redazione

Bracciano (RM) – Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala in merito al parere favorevole espresso dalla Provincia di Roma sulla proposta avanzata dall’amministrazione comunale relativa alla istituzione nella cittadina lacustre di due istituti scolastici comprensivi per l’anno 2013/2014.
“Il parere favorevole contenuto nella delibera di giunta provinciale n. 619/44 del 5 dicembre 2012 – commenta il sindaco – accoglie la proposta di fatto concordata tra Comune di Bracciano e Comune di Trevignano e restituisce a Bracciano l’autonomia e le due direzioni didattiche. Attendiamo ora – dice ancora Sala – la decisione ultima della Regione Lazio e il decreto relativo dell’Ufficio Scolastico Regionale”.