ROMA, BIMBO DI 16 MESI GETTATO NEL TEVERE: PADRE CONDANNATO A 30 ANNI DI RECLUSIONE

Redazione

Roma – Condannato a 30 anni di reclusione Patrizio Franceschelli, il padre del bimbo di 16 mesi gettato nel Tevere lo scorso 4 febbraio dal Ponte Mazzini a Roma. Nei suoi confronti l'accusa era di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. L'uomo è stato giudicato con un procedimento con rito abbreviato dal gup Adele Rando. Il Tribunale nella scorsa udienza non aveva riconosciuto all'imputato le aggravanti dei futili motivi e dell'efferatezza. Il corpo del bimbo e' riaffiorato dal fiume a fine marzo, a Fiumicino, dopo essere stato avvistato da due giovani.

Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Roma, Adele Rando, al termine di un processo svolto con rito abbreviato. Il pm Attilio Pisani aveva chiesto per l'uomo la stessa pena. Nei suoi confronti l'accusa è di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. La decisione è stata accolta con un applauso dai familiari e dall'associazione 'Gli amici di Claudio' che attendevano la sentenza all'esterno dell'aula del gup. Il Tribunale nella scorsa udienza non aveva riconosciuto all'imputato le aggravanti dei futili motivi e dell'efferatezza. Il corpo del bimbo è riaffiorato dal fiume a fine marzo, a Fiumicino, dopo essere stato avvistato da due giovani. Franceschelli, che non era in aula al momento della sentenza, dopo il drammatico gesto era stato arrestato dai carabinieri.

"E' stata una grande vittoria. Il giudice ha riconosciuto che l'imputato ha agito per motivi abietti e futili e per crudeltà". E' il commento che Germano Paolini, legale della mamma del piccolo Claudio. "Sono state accolte le richieste del pm Attilio Pisani – ha spiegato il penalista – e sono state rigettate le richieste di ulteriori perizie psichiatriche".

(Fonte:Ansa)




UN COMITATO PER LA RINASCITA DI FORZA ITALIA: LO PROMUOVE MARCO MATTEI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

“Forza Italia é stato un grande movimento popolare e riformatore. Le vicende del recente passato hanno imposto l'aggregazione della stessa con altri soggetti politici. Quell' aggregazione ha avuto un grande riscontro elettorale ma non é stata capace di dare seguito all'iniziativa politica originaria e consolidarne i risultati ottenuti. Per non disperdere un patrimonio di idee, di valori e di speranze che hanno animato la rivoluzione liberale del 1994, ora più che mai occorre riportare in campo Forza Italia. Ho voluto dare un contributo in tal senso promuovendo la costituzione del Comitato per la Rinascita di Forza Italia”. Così Marco Mattei, sindaco di Albano Laziale per dieci anni e poi assessore all’ambiente e allo sviluppo sostenibile della Regione Lazio durante la giunta Polverini, interviene nel dibattito politico che in queste ultime settimane sta animando il centro destra.  “Il mio obiettivo – continua Mattei, esponente di Forza Italia fin dal 1994 – é di raccogliere la voce e la forza di tanti militanti che hanno creduto, e ancora oggi credono, di aver fatto parte di un grande movimento di modernizzazione dell'Italia e che sono convinti di poter svolgere un'utile azione in tal senso. Intendo offrire questo ulteriore elemento di valutazione al Presidente Berlusconi affinché, oltre ai sondaggi e alle prospettive delle alleanze, tenga conto pure del cuore e della volontà dei tanti che hanno contribuito a fare di Forza Italia quel grande movimento che é stato e che potrà sicuramente tornare ad essere. Su questa iniziativa – conclude Marco Mattei –  ho già raccolto il sostegno e la partecipazione di tanti amici, entusiasti di tornare protagonisti della rivoluzione liberale”.




ANGUILLARA, LE FALSITA’ DOCUMENTATE

Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Scriveva Publio Cornelio Tacito, storico romano del 1°- 2° secolo: "Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere d’averla meritata". E proprio questa è stata la reazione, di qualche consigliere dell’attuale Giunta comunale e del gruppo di amici che a questi fanno capo, in merito a ciò che stiamo scrivendo su questo giornale. Forse, non sapendo quale risposta dare ai vari quesiti posti, si preferisce ricorrere al solito luogo comune ormai logorato di gridare “è falso”.

Si sono citati fatti e non si è ascoltato. Abbiamo indicato le fonti delle nostre informazioni e quasi tutti hanno girato le spalle. Abbiamo segnalato numero e data dei documenti e tutto è caduto in orecchie sorde. Ogni volta, il coro del gruppo di amici ha intonato “è falso”.

Con riferimento al pensiero di Ezra Pound, intendendiamo le critiche che vengono scritte, nella speranza che le cose migliorino, perché, parafrasando  Nietzsche, gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; Lo stesso è per i cittadini, vogliono il dovuto, non la mortificazione degli amministratori.

Tutto quello che si è scritto fino ad ora secondo questo gruppo è falso. Visto e considerato che ogni critica fatta prendeva spunto da un documento ufficiale dell’Ente, sarebbe ora di riprodurre il documento incriminato e qualora risultasse falso quello che abbiamo scritto, tutto sarebbe dovuto. Secondo l’ipotesi degli amici summenzionati, i documenti prodotti sarebbero poco attendibili. Ci estraniamo completamente da questa tesi e riaffermiamo che il documento ufficiale sia più che attendibile.

Forse abbiamo messo troppa “carne al fuoco” su ogni articolo, più di quanto il lettore sia disposto a sopportare. Intendiamo quindi rimediare e proporre un articolo per “ogni falso documentato”.

Oggi torniamo sull'argomento della ormai nota determina dirigenziale n. 878 dello scorso 7 settembre. Nel nostro articolo intitolato [ ANGUILLARA, DETERMINE DIRIGENZIALI: E' TEMPO DI SALDI. PAGHI TRE E PRENDI DUE ] trattavamo di due bagni chimici che si trovano disastrati al mercato del lunedì nel piazzale delle case popolari. Un’attenta lettura della determina, a firma Villelma Carucci, dimostra come, la dirigente convinta, paga per tre bagni, ignara che sono stati forniti solamente due.

Appena uscito l’articolo, la notizia in parte è stata ignorata e in parte si è sentito il solito coro che intonava  “è falso, è falso”. Presa coscienza della situazione, l’assessore all’Ambiente, anziché squalificare la notizia per “falsa”, molto saggiamente ha incaricato i tecnici dell’ufficio “costi” di indagare sulla vicenda. 

Con il dovuto rispetto ricordiamo all’ assessore che due più due fa quattro. L’indagine dei tecnici non dovrebbe presentare eccessive difficoltà.  I bagni sono due, le fatture pagate sono per tre bagni. La società Toi Toi srl dovrebbe restituire le migliaia di euro versate in più indebitamente. 

A vari cantanti del coro di Anguillara, che pare abbiano in repertorio solo il tormentone “è falso, è falso” diciamo che di falso qui , in quello che scriviamo, non c'e' nulla. Qui, al contrario c'e' dell’altro. Siamo certi che terminata l’indagine, l’assessore la voglia rendere pubblica sul sito ufficiale del Comune.

Pubblico è stato l’atto indebito e, secondo chi scrive, pubblico dovrebbe essere il risultato dell’indagine. Ci si stupisce che la società Toi Toi srl, fornitore di fiducia del Comune di Anguillara, emetta 2 fatture, la prima a marzo e la seconda a giugno, per complessivi euro 7.260,00, incassa per tre bagni (come riportato nella determina)  e non si accorge che ne ha forniti solo due.

Si presume che già sia stata emessa la fattura di settembre. Le nostre supposizioni si basano sul contenuto della determina e pertanto aspettiamo la versione ufficiale che vorrà fornirci l’assessore. Sconcerta non poco la dichiarazione sottoscritta dal responsabile dell’Area, Villelma Carucci. Autorizzando la spesa, dichiara testualmente: "viste le relative fatture emesse dalla ditta incaricata ad eseguire il servizio di nolo di n. 3 (tre) bagni chimici occorsi per lo svolgimento del mercato comunale; Accertato che le fatture corrispondono agli interventi affidati al servizio…." Dopo questa solenne premessa autorizza quindi il pagamento.  Chi è l’addetto al Comune che ha il compito di controllare gli ordinativi con le consegne effettive? Chi è che ha fatto sbagliare, in buona fede, l’architetto Carucci?

Qualcuno dal gruppo dei fan del consigliere, senza meno dirà: "vabbé, per una manciata di migliaia di euro tutta questa  tragedia". A prescindere che, la manciata di euro non sono soldi del consigliere bensì della comunità. E’ una questione anche di principio morale. La gente vive anche di questi principi mentre la credibilità dell’Ente si fonda sulla sua trasparenza amministrativa. Ha scritto bene Somerset Maugham: la gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.

tabella PRECEDENTI:

24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
07/11/2012 ANGUILLARA, IL DILEMMA: SERVIZI SOCIALI O UN GIRO IN BATTELLO SUL LAGO ?
02/11/2012 ANGUILLARA, DETERMINE DIRIGENZIALI TRA L’INOPPORTUNO E L’OPINABILE?
29/10/2012 ANGUILLARA, DETERMINE DIRIGENZIALI: E' TEMPO DI SALDI. PAGHI TRE E PRENDI DUE
28/10/2012 ANGUILLARA, SPENDING REVIEW DALLA PANNA "MONTATA" DAI CAPO AREA ALLE BRICIOLE CHE TOCCA RACCOGLIERE PER TERRA


 




LANUVIO MONTEBOVI, UN'ALTRA GRANDE AZIENDA IN GINOCCHIO PER COLPA DELLA CRISI

Angelo Parca

Lanuvio (RM) – Ancora stazionaria la critica situazione dell’azienda Montebovi di Lanuvio, tra i leader delle società dolciarie laziali, ha appena avviato la procedura di licenziamento per 21 dipendenti, su un totale di circa 90, e al contempo ha addirittura proceduto all’affitto di rapporti di lavoro da una società all’altra, in particolare alla "Dolciaria srl".

Solidale con i lavoratori e ad essi vicina Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil, ha garantito che seguirà passo passo le prossime iniziative dei lavoratori:“il sindacato, sostenendo i lavoratori in sciopero – ha detto Crogi –, si oppone alle misure unilaterali assunte dall’azienda e chiede di annullare i licenziamenti e l’affitto dei rapporti di lavoro". La sindacalista, di recente, ha affermato che si tratta di una situazione realmente preoccupante che getta incognite proprio sul destino dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche su una intera area, Castelli Romani e dintorni, che è fortemente interessata dalla crisi e che continua a mietere saracinesche chiuse.
 

tabella PRECEDENTI:

23/10/2012 APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO



CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE: IL SINDACO TORNA SULLA QUESTIONE "VIVA LA RISERVA"

[ LETTERA DEL SINDACO DI CANALE ANGELO STEFANI INDIRIZZATA A L'OSSERVATORE LAZIALE ]

 

Redazione

Canale Monterano (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani  a L’osservatore laziale, in merito alla vicenda che sta interessando la Riserva Naturale di Canale Monterano.


Ecco la trascrizione della lettera:


Oggetto: VIVA LA RISERVA NATURALE DI CANALE MONTERANO

"L’Amministrazione  Comunale ritiene valida e prioritaria ogni iniziativa volta a coinvolgere la società civile per salvaguardare ambiti naturali pregevoli qualora se ne ravvedessero concreti motivi di devastazione, di contro non può condividere iniziative aventi solo esclusive finalità politiche.
Al riguardo poi della “petizione" presentata per salvare da presunta devastazione la Riserva Monterano, l’Amministrazione Comunale rammenta di aver commentato ampiamente e reiteratamente i contenuti delle deliberazioni consiliari 13/2012 e 37/2012, ritenute dai promotori come fossero autentici vasi di Pandora.
L’aver conformato e adeguato il vigente PRG alla sovraordinata disciplina introdotta dal piano paesaggistico (PTPR) fin dal 2008, non può avere altra interpretazione che non sia quella letteraria derivante dagli atti pubblici compiuti. ln altre parole con detti atti deliberativi si é posta in essere, per la prima volta in questo Comune, la massima tutela ambientale consentita con fatti ed azioni concrete. E' abbastanza semplice da capire, a meno che non si voglia demonizzare anche il PTPR. Tentare di sovvertire la realtà dei fatti, verificabili da chiunque ne abbia serio interesse, con contorsioni linguistiche e propagandistiche é semplicemente puerile e ipocrita. Rispondiamo comunque a queste continue provocazioni che nulla hanno a che fare con la tutela del territorio dimostrando, per l’ennesima volta, la verità dei fatti; alleghiamo alla presente nota la sintesi della vigente legge regionale n. 21/2009 aggiornata, in cui é trattata la fattispecie riconducibile alla nostra Riserva Monterano. Da aggiungere, a scanso di ulteriori pretestuosi attacchi e perdite di tempo, che questa Amministrazione Comunale non ha colpe se nella legge regionale n. 79/1988 istitutiva della Riserva stessa, é stato previsto un indice di edificabilità per le attrezzature connesse all’uso agricolo di quel territorio indicato con la lett. B (già zona II) nella tavola grafica allegata alla legge medesima. Praticamente questa Amministrazione sta attuando i principi di tutela ambientali indicati dal T.U. sull’ambiente per lasciare ai propri figli e alle generazioni future un territorio dove potranno vivere, operare svilupparsi e nel contempo permettere a quelle di oggi di sopravvivere.
Il Sindaco
Angelo Stefani"

NOTA DELLA REDAZIONE DE L’OSSERVATORE LAZIALE

In riferimento a questa nota la redazione de L’osservatore laziale non intende, al momento, rispondere, alla provocazione “Tentare di sovvertire la realtà dei fatti, verificabili da chiunque ne abbia serio interesse, con contorsioni linguistiche e propagandistiche é semplicemente puerile e ipocrita.“ in quanto siamo soliti non lasciarci andare a improduttive “chiacchiere” ma al contrario anticipiamo che torneremo sull’argomento evidenziando ulteriori elementi che comprovano quanto asserito nei precedenti tabella.

Detto ciò L’osservatore laziale ribadisce la propria totale indipendenza da partiti politici e/o movimenti e quant’altro affine  e proprio per questo accoglie e pubblica la nota dell’amministrazione Stefani, che ha avuto il piacere di conoscere personalmente in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale.

ARTICOLI PRECEDENTI:

09/11/2012 CANALE MONTERANO, DIMISSIONI "SPONTANEE" O "SPINTANEE" DEL SEGRETARIO COMUNALE?: IL SINDACO INVITO' IL SEGRETARIO AD "ALLINEARSI"
08/11/2012 CANALE MONTERANO, CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO: PINOCCHIO E IL PAESE DEI BALOCCHI
02/11/2012 CANALE MONTERANO, IL 6 NOVEMBRE CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLE DELIBERE CHE INTERESSANO LA RISERVA

  24/10/2012 CANALE MONTERANO, INVIATA A TUTTI I DESTINATARI LA PETIZIONE "VIVA LA RISERVA NATURALE DI CANALE MONTERANO”

  19/10/2012 CANALE MONTERANO, I VERDI TIRANO DRITTO: CHE IL COMUNE ANNULLI SUBITO LA DELIBERA DEL 9 AGOSTO 2012"

  17/10/2012 CANALE MONTERANO, DELIBERE "FAI DA TE": LA REGIONE POTREBBE CONTESTARE AL COMUNE ANCHE LA DELIBERA DEL 9 AGOSTO

   16/10/2012 CANALE MONTERANO, LA REGIONE FA TREMARE LA GIUNTA STEFANI

  08/10/2012 CANALE MONTERANO, GIU' LE MANI DALLA RISERVA: I VERDI CHIEDONO L'ANNULLAMENTO IN SEDE DI AUTOTUTELA DELLA DELIBERA CHE LASCEREBBE SFOGO AL PIANO CASA

  25/09/2012 CANALE MONTERANO, L'OSSERVATORE LAZIALE INVITA TUTTI I CITTADINI DEL LAZIO A FIRMARE LA PETIZIONE

21/09/2012 CANALE MONTERANO, INTERPRETAZIONI DEL PIANO CASA E POSSIBILI EFFETTI NEFASTI
19/09/2012 CANALE MONTERANO, NATILI: ECCO IL PERCHE’ LA NOSTRA RISERVA VERREBBE GRAVEMENTE COMPROMESSA
19/09/2012 CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE O PARCO DEL MATTONE?
18/09/2012 CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE


 




RICANDIDATURA DI BERLUSCONI: "FORZA ITALIA!"… ALLONTANATI DAL CAVALIERE

Chiara Rai

Roma – Il lettore è il vero padrone e quando si cerca di fare una critica, almeno per quanto mi riguarda, è per cercare di rappresentare le voci di quanti silenti annuiscono ai brutti tempi politici che dobbiamo sopportare. Quando Montanelli agli albori della prima scesa in campo di Berlusconi diceva: "Con lui la parola destra diventerà impronunciabile nei prossimi cinquant'anni", non lo faceva certo alla luce della volontà di “rinnovare” il Giornale dopo il consiglio del giornalista di non scendere in campo.

Alla luce di quello che diceva Montanelli, nulla è cambiato, anzi si cerca ancora quella destra liberale che rimane una voce afona rispetto al frastuono dei partiti frantumati e riciclati. E adesso alla luce dell’ennesima scesa in campo del Cavaliere, che il suo tempo l’ha fatto eccome (e ce l’ha fatto soprattutto subire) l’unica frase che mi sovviene è proprio quella del buon Montanelli, quando ironicamente declinò l’offerta di Berlusconi di garantirsi un posto vicino a Previti, Dell’Utri e Berlusconi stesso: "Domine, non sum dignus", che vuol dire “o signore non sono degno”.

E’ vero non siamo proprio degni, ora più che mai, di sostenere quest’ennesima scesa in campo. Ci meritiamo un Paese che intende rispolverare dignità ed onore. Sotto la lente giuridica, la concezione "dell'onore sentimento" guarda all'onore come "opinione" che il soggetto ha del proprio valore o che gli altri hanno del valore del soggetto. Ecco Berlusconi, definito da Montanelli “parabolano”, “grande ciarlatano” ha, oggi, la stessa opinione che il Popolo italiano ha nei suoi riguardi. E’ per questo che non ha possibilità di tornare a governare. La testa ce l’abbiamo sbattuta tutti, con più coscienza chi non l’ha votato e con posticipata consapevolezza chi si è affidato a lui.

Ad esortare “Forza Italia” siamo tutti noi, quando decidiamo di allontanarci e rincorrere quell’onore calpestato. Tra lui e Mussolini c’è un abisso. E Montanelli lo sapeva bene nella sua concisa analisi: “Mussolini in fondo odiava i fascisti, li usava ma li disprezzava e ne diffidava. A fare il governo ha chiamato i liberali, i nazionalisti e qualche ex compagno. Berlusconi invece ama i berluscones, perché lo adorano….. Gli unici uomini di qualità che ha avuto intorno sono Confalonieri e Gianni Letta. Gli altri sono soltanto servi e killer». Servi e killer da cui vuole tardivamente sbarazzarsi perché il cavaliere stesso crede ciecamente alle verità del suo ego. E non ci stà.
 




GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE

Redazione

Genzano di Roma (Castelli Romani) – Tutti i pozzi di Genzano abbondantemente sotto i 10 microgrammi per litro, questo l'obiettivo annunciato, e raggiunto, dall'Amministrazione comunale che assicura: "Entro il 31 dicembre ci sarà il totale rientro dei livelli di arsenico nei limiti del Decreto legislativo 31/01, che recepisce la direttiva europea relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano. In realtà – afferma il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini – già da diversi mesi, grazie ad una serie di interventi concordati con il gestore idrico, la quasi totalità dei pozzi rientra in questi parametri ad eccezione del pozzo in località La Villa, l'unico a registrare una concentrazione di arsenico superiore ai 10 microgrammi per litro".

Nel corso di questi mesi, infatti, sono stati realizzati gli impianti di potabilizzazione a servizio dei pozzi Palaggi, Don Sturzo, Achille Grandi e Firenze, e sono stati dismessi il pozzo Orto Botanico e il pozzo Le Piagge 2, qualitativamente critici. A breve verrà poi attivato l'impianto di sollevamento, già realizzato, per l'impiego del flusso idrico proveniente dall'acquedotto del Simbrivio ed è in fase di realizzazione l'impianto per la rimozione dell'arsenico presso i pozzi La Villa. "I valori dell'arsenico, come ci ha assicurato Acea, dovranno stabilizzarsi abbondantemente sotto i 10 microgrammi/litro, cosa che già avviene nella maggior parte dei nostri pozzi, in modo tale che se anche in determinati periodi dovesse registrarsi un lieve aumento della concentrazione le famiglie genzanesi potranno stare tranquille e continuare con il normale approvvigionamento idrico, certe che mai si supereranno i valori stabiliti dalla legge".

"Sin dall'inizio del nostro mandato abbiamo preso a cuore questo tema e messo in atto tutte le iniziative possibili per risolvere il problema arsenico. Il nostro dialogo con Acea – conclude Gabbarini – continuerà in questa direzione, per far in modo che, risolto questo, vengano portati a termine una serie di interventi che riteniamo necessari per la nostra città: la messa in funzione del depuratore dei Landi, per il quale il gestore si è impegnato ad intervenire, e la risoluzione delle problematiche connesse alle molteplici interruzioni di flusso che, soprattutto nel periodo estivo, rendono difficile a molti genzanesi la quotidiana gestione familiare".




LAZIO, UNA RICANDIDATURA DI RENATA POLVERINI? GIANNI DICE SI, MA GIA' INCALZANO I NO DI CHI L'HA VOTATA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Montino: ""Piu che 'il buon lavoro svolto, qui siamo di fronte a una faccia tosta da guinness"

Angelo Parca

Non basta l’incertezza nel Pdl riguardo le comunali, ma il dibattito è molto acceso anche per una possibile ricandidatura di Renata Polverini. Per il sindaco, Gianni Alemanno,«una ricandidatura di Polverini alla Regione Lazio sarebbe un atto di grande coraggio. Però il dibattito è totalmente aperto». E già si anticipano le prime contrarietà, come quella di Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti: “Se il Pdl decidesse di candidare di nuovo alla guida della Regione la Presidente uscente noi non sosterremmo questa scelta e prenderemmo le nostre opportune decisioni. La abbiamo sostenuta con forza nel 2010, esponendoci prima dell’investitura ufficiale, perché pensavamo potesse essere un elemento di rinnovamento e modernità, ma ci siamo sbagliati. I latini ci hanno insegnato che: errare humanun est, perseverare autem diabolicum”.

Ironico e pungente il capogruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino: "Piu che 'il buon lavoro svolto, qui siamo di fronte a una faccia tosta da guinness. L'irresponsabilità come metodo di Governo – aggiunge Montino – e' la cifra distintiva della Polverini che ripete il copione anche ora che e' fuori gioco. Allora e' il caso di fare chiarezza: la sanità del Lazio e' in mano al supercommissario Bondi per responsabilità precisa della già Presidente. Da un anno il Tavolo tecnico boccia la sua azione con una regolarità che imbarazzerebbe chiunque e tiene bloccati fondi pari a 850 milioni di euro mentre ci sono migliaia di lavoratori, come quelli dell'Idi che da mesi non prendono lo stipendio. Non abbiamo mai sentito, in quest'ultimo anno alzare la voce per contrastare le decisioni punitive del Tavolo ministeriale e chiedere lo sblocco dei fondi. Se ne e' lavata le mani come ora si lava le mani dalle decisioni di Bondi. La Polverini – afferma Montino – e' quella signora che dopo due anni di azioni sconclusionate e sbagliate ha riconsegnato la sanità sull'orlo di un collasso senza precedenti. Il disavanzo e' di oltre il miliardo, la territoriale non esiste, quella nelle province e' terremotata e le macerie stanno ancora tutte li. Lo stesso discorso vale per i rifiuti, lo stesso per i trasporti. Funziona solo il nominificio per gli amici. Qui nel Lazio siamo di fronte a un disastro amministrativo, politico e morale di rara fattura. E non e' il frutto del destino cinico e baro, ma solo di banalissima incapacita' a governare mista a una smisurata arroganza".

tabella PRECEDENTI: 

02/12/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA FARSA DELLE ELEZIONI DI FEBBRAIO: ECCO LE FINALITA' DELLA DIABOLICA MESSA IN SCENA

01/12/2012 LAZIO ELEZIONI, SI VOTA IL 10 E 11 FEBBRAIO 2013.

23/11/2012 ELEZIONI LAZIO, LISTA BONINO PANNELLA, FDS, PSI, SEL, E VERDI: ILLEGALE E IRRESPONSABILE INDIRE PROSSIME ELEZIONI INDICANDO CON 50 I CONSIGLIERI DA ELEGGERE 

21/11/2012 LAZIO ELEZIONI, CENTRODESTRA: SI PREPARA LA "GRAN RIBOLLITA" 

14/11/2012 LAZIO ELEZIONI, BONESSIO (VERDI): NO A ELECTION DAY REGIONALI-POLITICHE. TAGLI COSTI POLITICA NON APPARTENGONO A CULTURA CENTRODESTRA 

14/11/2012 LAZIO ELEZIONI, CANCELLIERI E POLVERINI CONCORDANO SU 10 E 11 FEBBRAIO

13/11/2012 LAZIO POLVERINOPOLI: LA DATA DELLE ELEZIONI ENTRO VENERDI'… QUASI FORSE SICURAMENTE CI SIAMO

13/11/2012 LAZIO REGIONE, SENTENZA TAR: LA POLVERINI CHIAMA IN CAUSA “BABBO NATALE”

13/11/2012 REGIONE LAZIO ELEZIONI, POLVERINI: FAREMO SICURAMENTE APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO

12/11/2012 LAZIO, PISANOPOLI, IL TAR LAZIO CONCEDE 5 GIORNI, DA OGGI, ALLA POLVERINI PER INDIRE LE ELEZIONI

12/11/2012 RIETI, PERILLI (PD): “DOPO LA VICENDA SCHNEIDER SERVONO SEGNALI FORTI DALLA REGIONE PER I LAVORATORI E PER IL TERRITORIO. SI VADA SUBITO ALLE URNE”

16/10/2012 PISANOPOLI, ASTORRE (PD): "PRESIDIO PER VOTO IMMEDIATO"

16/10/2012 LAZIO PISANOPOLI, L'OPPOSIZIONE OCCUPA LA REGIONE: AL VOTO ENTRO DICEMBRE!

06/10/2012 LAZIO PISANOPOLI, MALCOTTI: "NON CI SONO I TEMPI PER VOTARE A DICEMBRE"

02/10/2012 PISANOPOLI, ARRESTATO "ER BATMAN"

  01/10/2012 PISANOPOLI, SDANGHI (PRC-FDS): "RIDURRE I CONSIGLIERI REGIONALI NON RIDUCE RISCHI DELLA MALAPOLITICA"

  30/09/2012 REGIONE LAZIO, PRIMAVERA LAZIALE: ONTA E MACERIE

   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA

  28/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, PARRONCINI (PD): “COME FA L’EX ASSESSORE BIRINDELLI A USARE ANCORA UOMINI E MEZZI DELLA REGIONE?”
27/09/2012 LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"
  26/09/2012 LAZIOGATE, MARCO PANNELLA CHIEDE LE SCUSE PUBBLICHE A SILVIO BERLUSCONI
  25/09/2012 PISANOPOLI, MARIO PERILLI (PD): DOPO 3 ANNI DI PARALISI OCCORRE RILANCIARE IL LAZIO.
  25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO
  25/09/2012 RIETI, LA BUFERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LA NOTA DI GIORDANI (SABINA RADICALE)
  25/09/2012 REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, RENATA LASCIA LO SCRANNO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, "PISANOPOLI": L'UDC NON FA NE IL BELLO NE IL BRUTTO TEMPO
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, MANCIURIA (UDC): “CHI SI DIMETTE NON SI RICANDIDI”
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO
  23/09/2012 LAZIO SCANDALO PISANOPOLI: POLVERINI "GO HOME"
23/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO
  22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
21/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.
20/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI
  20/09/2012 LAZIO, PISANOPOLI: DIMESSO IL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI. DOMANI L'ORA DELLA VERITA'
18/09/2012 LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA
18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
  17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
  14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
  14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
  14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
  23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



CIVITAVECCHIA SERVIZIO IDRICO, CONSUMATORI MDC: "DICIAMO LA VERITA'"

Alberto De Marchis

Civitavecchia (RM) – I movimenti locali per l’acqua pubblica di Civitavecchia continuano a chiedere a viva voce al Comune di apporsi alla decisione del Tar del Lazio riguardo l’affidamento forzoso ad Acea della gestione del servizio, ed al trasferimento all’Ato delle reti, paventando incredibili aumenti di tariffa che, lasciando la gestione “al Comune” non ci sarebbero stati. "Cerchiamo di ristabilire, quanto meno, la verità su quanto accaduto, e su quanto accadrà, al fine di non ingenerare paure ingiustificate nei consumatori. – dichiara attraverso una nota il portavoce dell'ufficio stampa dell'associazione Sportello Consumatori MDC Civitavecchia – Partiamo dalla tariffa.- prosegue la nota –  Oggettivamente la tariffa idrica di Civitavecchia è inferiore di quella che propone ACEA (anche se non è esattamente così), ma cosa sarebbe successo a partire dal 2013?

La Tariffazione:

Con il decreto “Salva Italia” è stato deciso dal Governo Monti di estendere i poteri dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas anche al servizio idrico, al fine di creare una Tariffa Unica d’Ambito e ridefinire gli ambiti stessi. L’Autorità inoltre imporrà l’adeguamento alla qualità minima del servizio.
A partire dal 2013 quindi i cittadini di Civitavecchia si sarebbero trovati a pagare comunque la Tariffa Unica, ed il Comune (attuale “Gestore”) si sarebbe trovato obbligato a fare investimenti sulla rete con soldi che non ha, pena pagare pesanti sanzioni sempre con gli stessi capitali di cui non dispone.
Sarebbe stato il collasso del sistema “Comune” nel suo insieme. Ora gli investimenti da fare nell’Idrico di Civitavecchia sono un problema di Acea, ed i cittadini pagheranno comunque ad Acea la stessa tariffa che avrebbero pagato con Hcs a partire dal prossimo anno.

Acqua gestita dal Comune, siamo sicuri?

Ma a Civitavecchia l’acqua era “Comunale” e la nostra azione la privatizza? Assolutamente no!
La gestione del servizio idrico era già stato affidato ad una Società Privata, l’Hcs, che, praticamente, è nata con il chiaro intento di privatizzare i servizi pubblici locali nella sua interezza. In pratica il Comune si era creato la propria “mini Acea” locale, e ne aveva subito messo in vendita il 60%, ma non si è fermato a questo: ha infatti, cosa inaudita, conferito gli acquedotti e le altra infrastrutture ad un’altra società privata, pur se partecipata, la Civitavecchia Infrastrutture. Cosa impediva al Comune, che oggi si auto-dichiara sull’orlo del dissesto, ti porre in vendita parte della Civitavecchia Infrastrutture, privatizzando “de facto” gli acquedotti?

Il Comune vuole gestire l’idrico ed il nostro ricorso lo ha impedito?

Assolutamente no! Il nostro ricorso voleva porre fine al pericoloso binomio Hcs-Civitavecchia infrastrutture, lasciando alla politica il compito di scegliere come onorare l’esito referendario, e la politica locale ha scelto Acea.
Ben nascosto in un nostro precedente comunicato, proprio per dare modo alla Politica locale di spiegare la loro scelta, noi lo avevamo già scritto: con “nota n. 10897 del 24 febbraio 2012, con cui il Comune di Civitavecchia si dichiara pronto al passaggio del S.I.I. al gestore unico Acea Ato e contestualmente richiede all’Autorità Ato 2 di predisporre il verbale di presa in carico”.

La politica locale si è ben guardata dallo spiegare ai cittadini cosa significasse quella nota, e allora lo facciamo noi.

 A fine febbraio di quest’anno quindi, la giunta Moscherini, ha rinnegato la scelta Hcs per l’idrico e, invece di valutare la possibilità di gestire localmente il servizio, ha consegnato la gestione ad Acea. A questo punto, però, è successo l’inverosimile: da febbraio ad oggi la gestione dell’idrico, pur essendo tutte le figure coinvolte (Comune, Acea, Ato e Regione Lazio) perfettamente d’accordo per la gestione Acea materialmente non procedevano al passaggio, ed Hcs continuava a gestire l’Acqua, riscuotendo la tariffa, per mera inerzia istituzionale. La nuova Giunta, inoltre, guidata dall’attuale Sindaco Tidei, non ha smentito in alcun modo la nota prodotta dalla precedente Amministrazione ma anzi, in perfetta continuità con l’atteggiamento del predecessore, ha continuato a non confrontarsi con la nostra associazione (Unica riconosciuta dal CNCU presente sul territorio), sancendo da un lato la natura apolitica ed apartitica della stessa (consumatori ignorati in maniera “bipartisan”), ma impedendoci di fatto ogni azione non giudiziaria di tutela. Il nostro ricorso quindi, ha solo “sbloccato” la situazione e saremo in prima linea affinché Acea, che già si è impegnata in tal senso, faccia tutti gli investimenti necessari affinché il diritto all’Acqua Potabile, un sogno per molti cittadini che se lo vedono negare per lunghi periodi, diventi realtà.

Perché non abbiamo “parlato prima”? Perché non abbiamo proposto una Class Action contro alle ordinanze di non potabilità ed alle frequenti interruzioni del servizio?

Noi abbiamo “parlato prima”! La politica locale ha fatto “orecchie da mercante” ai nostri appelli. Abbiamo infatti interessato tutte le Autorità che, a livello Comunale, Provinciale, Regionale e Nazionale, si occupano di acqua, e tutte, tranne quelle comunali, ci hanno dato ascolto.Abbiamo addirittura organizzato, durante l’Amministrazione Moscherini,  un incontro con i politici locali alla presenza di esponenti di rilievo nella tutela dei consumatori, e dove era presente sia Mdc che CO.DI.CI (firmatari del ricorso).
L’allora Sindaco Moscherini si negò per giorni a nostri incaricati che volevano invitarlo all’incontro. (Per chi vuole veramente conoscere le motivazioni alla base delle nostre azioni può visionare il filmato integrale dell’incontro sul nostro sito www.sportelloconsumatori.org ) Il Comune infatti, continua anche oggi, ad evitare accuratamente ogni confronto con la nostra associazione, costringendoci in questo modo a procedere sempre per le vie legali.

Ma allora perché non abbiamo proposto una Class Action per andare incontro ai disagi dei cittadini?

Ebbene, la Class Action è avviata da tempo, ma non la stiamo al momento “spingendo” per non aggiungere al danno che già subiscono i cittadini, anche la beffa. La Class Action è infatti un’azione risarcitoria ed è proponibile, ad oggi, solo nei confronti del Comune. Ma se il Comune fosse stato condannato a risarcire i danni ai Cittadini dove avrebbe potuto trovare i fondi se non nel Bilancio? E quali sono le “entrate” del comune se non le tasse pagate dai Cittadini? Nella situazione attuale quindi, in caso di Class Action, si arriverebbe al paradosso che i cittadini sarebbero condannati a risarcire loro stessi. Con l’ingresso di Acea nella vicenda, i cittadini verrebbero risarciti attingendo ai fondi di Acea, e quindi alla tariffa idrica. La nostra, comunque, è una delle pochissime associazioni che ha in essere con Acea ( e, per inciso, con praticamente tutti i fornitori di servizi nazionali) protocolli di intesa a tutela del consumatore, che permettono di risolvere le problematiche dei cittadini al di fuori dei tribunali. Le aziende firmatarie degli accordi, fra le quali Acea, ma che Enel, Telecom, Teletu, e moltissime altre, si sono impegnate, dopo una nostra contestazione, a non interrompere la fornitura del servizio fino a totale chiarimento della vicenda. Si potranno contestare le bollette senza avere la paura che l’acqua ci venga staccata. E non sarà più necessario cercare “l’amico che conosce” per risolvere i problemi: i cittadini saranno finalmente tutti uguali dinnanzi a diritto.
Quello che volevamo chiedere al Comune era, oltre all’impegno formale a gestire direttamente l’idrico, di avere pari garanzie di tutela del consumatore (non interruzione del servizio in caso di contestazione della bolletta) e garanzie risarcitorie in caso di disservizio. Ne il Sindaco Moscherini, ne il Sindaco Tidei hanno ritenuto opportuno riceverci. Perché?

Cosa rispondiamo ai Movimenti Locali per l’Acqua Pubblica. Ovviamente la nostra associazione, e la sede locale in particolare, sono per la gestione pubblica dell’Acqua. A livello nazionale siamo fra i fondatori dei movimenti referendari, e a livello locale, ben 3 cittadini del Comprensorio di Civitavecchia (Il Presidente locale di Mdc, e due nostri giovani soci) erano nell’Ufficio Stampa Nazionale dei Movimenti referendari.La situazione politica civitavecchiese, però, nella sua abitudine alla politica urlata e conflittuale, è riuscita a mettere in contrapposizione ben 3 diritti fondamentali dell’uomo: Il Diritto all’Acqua Potabile, Il Diritto all’ Acqua Pubblica ed il Diritto al Lavoro. Entrare in contrapposizione significa solo aumentare le tensioni sociali ed allontanare la soluzione del problema nel suo insieme, rinunciando, di fatto, a cercarla. Noi abbiamo desistito dal chiedere il risarcimento al Comune per la violazione del Diritto all’Acqua Potabile, per non causarne il dissesto, ed abbiamo soprasseduto al momento di evidenziare il totale illegittimo non coinvolgimento dei consumatori nella vicenda della liquidazione di Hcs, per non intralciare con le nostre azioni i sindacati impegnati nella difesa del Diritto al Lavoro.

Chiediamo quindi ai movimenti locali di desistere dal difendere l’indifendibile gestione locale del servizio idrico, difesa posta in essere ad un passo dal 2013 in cui tutto cambierà comunque, a partire dalla tariffa, e mai espressa quando pubblicamente annunciammo le nostre intenzioni. Non opponetevi ad un ricorso che ha riportato legalità e diritti nella gestione dell’acqua, materializzando una decisione dell’allora Sindaco Moscherini, che ne ha già risposto, e riteniamo ne risponderà ancora, agli elettori. Affiancateci invece nelle nostre battaglie provinciali, regionali e nazionali, affinché il percorso avviato di deprivatizzazione dell’Acqua non si interrompa. Affiancateci nel momento delicato della transizione fra la gestione Hcs e la gestione Acea, e non rendetevi complici del permanere della situazione attuale di non gestione e di dissesto. Sappiamo anche noi che l’acqua a Civitavecchia potrebbe essere gestita dal Comune, ma non nel breve periodo, e non vogliamo che i cittadini subiscano un aumento delle tariffe inevitabile senza poter nemmeno sperare in un miglioramento del servizio. Quando il Comune avrà ristabilito una situazione contabile decente, ed avrà capito che i diritti dei consumatori, da noi rappresentati, non possono essere ignorati, saremo al vostro fianco per riprenderci l’acqua. Ora, se permettete, dobbiamo tutelare i troppi cittadini che da troppo tempo aspettano di poter bere e lavarsi in casa.

Cosa chiediamo al Sindaco Tidei.
Semplicemente, se è di troppo disturbo, vorremmo ricordargli che oltre ai lavoratori, ai liquidatori, al Tribunale, ai partiti e ai movimenti, agli equilibri di governo ed ai creditori, esistono anche i Cittadini Consumatori che aspettano qualche risposta. Se non sbagliamo sono loro che l’hanno eletta, e ci pare singolare che le Associazioni deputate dalla legge a rappresentarle non trovino udienza presso di Lei. Comprendiamo che Lei è abituato a forze che la contrastano per logiche partitiche, e spesso anche solo per interesse di “orticello”, ma le ricordiamo che noi siamo un’ “Ente Esponenziale posto a tutela del Consumatore”, come il Tar ha più volte chiarito al Comune, e che è in itinere un ricorso al Capo dello Stato che, annullando la delibera 71, potrebbe far ricadere l’intera gestione dei servizi pubblici in capo al comune. Anche in questo caso, come nel caso del famigerato ricorso al Tar, non ritiene opportuno confrontarsi con chi quel ricorso lo ha firmato, a difesa proprio del principio che la gestione dei servizi pubblici deve essere pubblica? Perché, quando ottenemmo, dopo varie pressioni, un appuntamento con Lei, invece di ascoltarci ci passò di fronte senza degnarci di uno sguardo e delegò il suo Capo di Gabinetto a riceverci? Che fine hanno fatto le nostre istanze presentate in quella sede? Guardi, le evitiamo anche di cercare i nostri recapiti nell’albo comunale delle associazioni, nel quale siamo iscritti da qualche anno. Può farci contattare, per concordare un incontro, lo 0766/036164, un numero che decine di cittadini conoscono perché ci chiamano per difenderli da bollette pazze, recupero crediti, disservizi, … , e ci chiamano perché, come dimostrato, abbiamo le prerogative di legge per tutelarli. Non ci costringa a dover tutelare di nuovo i cittadini dalla propria amministrazione. – La nota conclude –  Il Sindaco faccia un gesto di discontinuità rispetto alla precedente amministrazione: parli con chi i servizi li usa!"

tabella PRECEDENTI:

19/11/2012 CIVITAVECCHIA, RICORSO AL TAR: IL MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO REPLICA A "CERTE" AFFERMAZIONI

 




FROSINONE, LATINA, TERAMO: NO AGLI ACCORPAMENTI. LE PROVINCE SI SENTONO SEMPRE PIU' ABBANDONATE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Alberto De Marchis

Lazio – Una grande manifestazione a Roma per salvare il capoluogo e la Provincia di Frosinone in vista dell'accorpamento con Latina e del conseguente spostamento del capoluogo nella città pontina. Frosinone non vuole Latina e Latina non vuole Frosinone. Il 12 novembre è stato il presidente Antonello Iannarilli ad annunciare questa grande mobilitazione. Coinvolti il Comitato dello Sviluppo della Provincia di Frosinone, presieduto da Antonio Salvati, raccoglie le rappresentanze di tutte le associazioni di categoria (da Confindustria a Coldiretti, passando per Federlazio), gli enti (dalla Camera di Commercio all'Asi), sindacati, politica ad ogni livello (dall'onorevole Anna Teresa Formisano alla consigliera regionale Annalisa D'Aguanno ai consiglieri ed assessori provinciali, ai sindaci).

“Bene la grande mobilitazione – asserisce il consigliere regionale D’Aguanno –  promossa per “attaccare” il decreto sul riordino delle Province con lo scopo di farlo bocciare del tutto o almeno per ottenere modifiche importanti e sostanziali, anche tramite il riconoscimento della Ciociaria come “area di crisi industriale”. Il mio sostegno personale è totale, convinta della necessità di dover tentare fino in fondo di evitare l’accorpamento della Provincia di Frosinone con quella di Latina e il consequenziale spostamento del capoluogo in terra pontina”.

Per D’Aguanno, l’accorpamento previsto dal governo Monti sarebbe un gravissimo danno per il territorio, “un danno enorme” dal punto di vista culturale, sociale, identitario ma soprattutto economico. L’accorpamento con Latina e la perdita dello status di Capoluogo per Frosinone causerebbero lo spostamento di decine di uffici e sedi istituzionali in terra pontina e di conseguenza la perdita di centinaia di posti di lavoro nell’immediato e di chissà quanti altri nel breve termine, senza contare i negativi effetti indotti dalla “retrocessione” generata dal provvedimento.

Bisogna dunque sfruttare il tempo rimasto per evitare un colpo che potrebbe risultare fatale per l’economia della nostra provincia”. E a Latina non è che tiri un’aria diversa: la protesta della Provincia di Latina, dove Armando Cusano, il numero uno dell'ente che sta per scomparire ha deciso di scrivere a Berlusconi e riconsegnargli la tessera del Pdl. Cusani accusa il partito di non aver sostenuto in maniera convinta la battaglia a favore dei territori, prestando il fianco ad un colpo di spugna che, a suo dire, non risolve gli sprechi e non razionalizza spese.

Intanto si ricorda che già i primi giorni di novembre anche la Provincia di Teramo ha depositato al Tar del Lazio il suo ricorso contro l’accorpamento della Provincia di Teramo. Nel ricorso si chiede l’annullamento della prima deliberazione del Consiglio dei Ministri; della deliberazione del Cal Abruzzo e, ove occorra, anche della deliberazione del Consiglio Regionale del 26 ottobre che propone la soluzione “province zero”. Nell’istanza, elaborata dallo studio del professor Gennaro Terracciano coadiuvato dall’Avvocatura dell’ente, si delineano numerosi profili di illegittimità: la violazione del principio autonomistico; il Governo ha deliberato criteri di riordino esulanti dalle peculiarità di ciascuna Provincia prevedendo un trattamento difforme per alcune; il Cal non equivale, come sancisce la Costituzione in questi casi, alla prevista “iniziativa dei Comuni”; c) in ogni caso il Governo ha deciso di procedere a prescindere dalle risoluzioni di Cal e Regione.

tabella PRECEDENTI:

12/11/2012 LATINA, TAGLIO PROVINCIE. IL PRIMO CITTADINO SCRIVE AI PARLAMENTARI: "NON SI CONVERTA IN LEGGE IL DECRETO DEL GOVERNO"
06/11/2012 CITTA' METROPOLITANE E TAGLI ALLE PROVINCE, IL LAZIO NEL PALLONE: TRA CONFUSIONE E DISSENSI NELLA GIUNGLA DELLE CIRCOSCRIZIONI
04/11/2012 RIETI, ACCORPAMENTO PROVINCIE: SARÀ ANCHE UN GOVERNO DI TECNICI, MA MANCANO EVIDENTEMENTE I LAUREATI IN BUONSENSO.
03/11/2012 RIETI: RIORDINO PROVINCIE FATTO… E ADESSO?
22/10/2012 CONTIGLIANO, PROPOSTA DI DELIBERA DELLA MINORANZA: VOGLIONO CHE RIETI LASCI IL LAZIO PER L'UMBRIA
12/10/2012 VITERBO – RIETI, ACCORPAMENTO: UNA COMMISSIONE CONGIUNTA DELLA PROVINCIA E DEI COMUNI TENTERÀ DI GOVERNARE IL PROCESSO DI RIORDINO
25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO



ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTITO QUESTA MATTINA ESPOSTO PENALE ALLE PROCURE DI ROMA E VELLETRI, ALLA DIA E ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

Redazione

Albano (RM) – “Il No Inc deposita alle Procure di Roma e Velletri, alla D.I.A. ed alla Commissione Parlamentare connessa alla Legalità del Ciclo dei Rifiuti, un esposto penale relativo alla trattativa economica – ma non solo –  avvenuta nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio ed Agosto 2012 tra il Sindaco di Albano, Nicola Marini, e il dimissionario amministratore delegato della Pontina Ambiente di Cerroni, Ing. Francesco Rando. – Fa sapere attraverso una nota Daniele Castri referente legale del No Inc. – Lo scopo dell’esposto penale, – prosegue la nota di Castri –  è quello di escludere che vi siano stati condizionamenti ai danni dell’Amministrazione comunale di Albano che ne abbiano condizionato l’indipendenza e l’autonomia.

Pochi giorni fa l’amministrazione comunale di Albano ha pubblicato, sul proprio sito internet, la famigerata lettera inviata il 12 Novembre scorso dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni al Sindaco Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove primi cittadini di bacino.

Una missiva inaccettabile, nei toni e nei contenuti. Il “re della monnezza” lamenta la partecipazione del Sindaco di Albano al corteo contro l’inceneritore del 20 Ottobre che ha portato, per la decima volta, il popolo No Inc per le strade dei Castelli Romani. Una nuova pressione indebita esercitata, questa volta, nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali locali. Una pressione ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa da alcune testate di informazione (cartacee ed on line), giornalisti  ed attivisti locali.

Lo è ancor di più, certo, a seguito delle recenti “dimissioni irrevocabili” del plenipotenziario amministratore delegato della Pontina Ambiente, Ing. Francesco Rando, braccio destro di Cerroni, citato cum onorem anche nella scandalosa lettera al Sindaco Marini.

Proprio l’Ing. Rando che, fino alle dimissioni dello scorso 19 Novembre, era a capo di società coinvolte, a vario titolo,  in ipotesi di reati penali non certo trascurabili, quali: associazione a delinquere, sovrafatturazione ai danni dei Comuni dei Castelli Romani (per una cifra superiore ai nove milioni di euro), estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti. Reati per i quali è previsto anche l’arresto. Dalle diffuse e mai smentite indiscrezioni giornalistiche risulta coinvolta, tra l’altro, proprio la stessa Pontina Ambiente di Albano.

Dispiace constatare, non senza amarezza, come la nota ufficiale sull’affaire rifiuti diramata dal Sindaco Marini il 24 Novembre, non faccia menzione alcuna alla vergognosa lettera di Cerroni ma, viceversa, si riferisca esclusivamente a pretesi “fatti ed atti … prodotti collegialmente dai sindaci di bacino”.
A tal proposito, riteniamo utile ricordare che lo scorso 2 Aprile 2012, subito dopo la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano, venne convocata dal Sindaco di Albano una apposita Conferenza dei Sindaci. Conferenza in cui si decretò di intraprendere una doppia opposizione legale all’impianto di Roncigliano. Un percorso distinto da quello del Comitato No Inc, che prevedeva sia un ricorso alla UE – più volte pre-annunciato alla cittadinanza, alla stampa e all’opinione pubblica  – sia un ricorso al Tribunale Civile. Seguì, dopo pochi giorni, la sola delibera di giunta relativa al “Ricorso alla Corte di Giustizia Europea avverso la costruzione del termovalorizzatore in località Cecchina”.

Va sottolineato, inoltre, che nelle settimane immediatamente successive, il Sindaco Nicola Marini ed il delegato ai rifiuti Luca Andreassi, non convocarono alcuna conferenza dei Sindaci di bacino, consiglio comunale, riunione di giunta, di maggioranza o dei capigruppo sul tema inceneritore. E’, quindi, con un vero e proprio colpo di scena che il 5 Giugno 2012, nel corso d’un incontro pubblico (di cui esiste registrazione, ora agli atti delle Procure) tra il Sindaco Marini, il delegato ai rifiuti Andreassi ed il comitato No Inc, che venne resa nota la decisione dell’Amministrazione di non voler affatto presentare il tanto preannunciato ricorso alla UE.

La motivazione è che vi sarebbero state, a detta dello studio legale consultato,  “poche possibilità di vincere”.  La notizia esplose al punto di finire, tra l’altro, anche sul Messaggero del 6 Giugno 2012. Una scelta, quindi, quella dell’Amministrazione di Albano, tutt’altro che collegiale. Anzi, assolutamente isolata e comunicata agli altri Sindaci di bacino solo il 22 Giugno 2012 . Tra l’altro, il parere dello studio legale – redatto senza una determina d’incarico della dirigente competente (!) – risulta privo della data, del timbro e della firma degli avvocati estensori nonché, cosa insolita, d’un protocollo d’uscita (dello studio incaricato) e d’entrata (comunale)

Come se ciò non bastasse, il Sindaco Marini ed il delegato ai rifiuti Andreassi, non hanno mai fatto menzione a ulteriori azioni legali praticabili. Infatti, pur ammesse le perplessità verso la riuscita d’un ricorso presso la “Corte di Giustizia Europea di Bruxelles” (Belgio), non è stata minimamente presa in considerazione la possibilità di ricorrere anche alla “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” (Francia)  che si occupa, tra le altre cose, di assicurare il rispetto del diritto alla salute e del diritto dei cittadini e delle cittadine di vivere in un ambiente salubre. Né, tantomeno, l’altra opzione, non certo trascurabile, prevista dall’art. 111, 8º comma, della Costituzione Italiana, ossia il ricorso alla “Suprema Corte di Cassazione” contro la sentenza del Consiglio di Stato. Al contrario, nonostante siano trascorsi più di otto lunghi mesi dalla famigerata sentenza del Consiglio di Stato, l’Amministrazione Marini non ha ancora prodotto un solo atto amministrativo o giuridico di reale contrarietà alla costruzione dell’inceneritore. Contestualmente, nel corso dei mesi di Maggio, Giugno, Luglio ed Agosto 2012, il Sindaco Nicola Marini e l’amministratore unico dimissionario della Pontina Ambiente, Ing. Francesco Rando, sono stati impegnati in una lunga e complessa trattativa economica – ma non solo – necessaria ad evitare che il Comune di Albano andasse in fallimento. Trattativa avvenuta non senza ostacoli. – Castri conclude la nota – A causa di queste singolari coincidenze di tempi e circostanze, il No Inc ha ritenuto di rimettere tutti questi “atti e fatti” all’attenzione della Procura di Roma, della Procura di Velletri e della D.I.A . (Direzione Investigativa Antimafia) con un apposito esposto penale. Enti già impegnati, a vario titolo – come emerso ampliamente sulla stampa – sul tema legalità dei rifiuti ai Castelli Romani. Lo scopo è quello di escludere che vi siano stati condizionamenti ai danni dell’Amministrazione comunale di Albano che ne abbiano condizionato l’indipendenza e l’autonomia . L’esposto penale è stato inviato anche, per conoscenza, alla Commissione parlamentare connessa alla legalità del ciclo dei rifiuti."

tabella PRECEDENTI: 

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI