MONTE COMPATRI PALAZZO ALTEMPS, IL SINDACO RISPONDE AD ASTORRE

Redazione

Il giorno 23 Marzo 2012 viene redatta un’interrogazione a risposta immediata all’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio Luca Malcotti a firma dei consiglieri Astorre, Zaratti e Ponzo riguardo il finanziamento regionale per la ristrutturazione di Palazzo Altemps. Nella seduta del Consiglio Regionale n°55 del 30 Maggio scorso è avvenuta la lettura della risposta a firma dell’Assessore Malcotti nella quale si evince che la Regione Lazio è in attesa da parte del Comune di Monte Compatri “di documentazione ritenuta necessaria per meglio rappresentare situazioni e problematiche in essere ed eventuali azioni che intendano  intraprendere per una risoluzione delle stesse”. In relazione al comunicato stampa inoltrato in questi giorni a firma del Consigliere della Regione Lazio Bruno Astorre sull’ormai nota vicenda di Palazzo Altemps, il Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, desidera puntualizzare quanto segue: “A breve invieremo tutta la documentazione richiestaci dalla Regione Lazio al fine di non perdere il finanziamento già concesso. Il Consigliere regionale Bruno Astorre, invece, forse ancora non ha ben compreso il risultato elettorale del 6 e 7 Maggio visto che si trova ancora nelle condizioni di difendere un ex consigliere. Farebbe bene a mettere in discussione le sue idee e intercettare i reali bisogni dei cittadini dei Castelli Romani, mettendo da parte lotte ideologiche e ritorsioni politiche. Sembra quasi non aver capito la lezione impostagli dalla Comunità di Monte Compatri. Si vada a leggere i dati e i flussi elettorali delle sezioni del centro storico e del Borgo Medievale. Nell’interesse anche della minoranza, mi auguro prese di posizioni nette da parte di chi sedie in Consiglio Comunale contro l’ingerenza della triade d’oro Astorre, Zaratti e Ponzo. D’altronde non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

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30/05/2012 MONTE COMPATRI PALAZZO ALTEMPS, C'E' IL RISCHIO CHE VENGA REVOCATO IL FINANZIAMENTO


 




NEMI POST-ELEZIONI, LETTERA AL GIORNALE

Redazione


“L’unico padrone di un giornale dovrebbe essere il lettore” affermava Montanelli. Con questo spirito che anima l’impegno quotidiano de L’osservatore laziale, lasciamo spazio ad una lettera di un cittadino che scrive sotto pseudonimo una lettera rivolta a Laura Borgognoni, residente di Nemi. Laura ha commentato e seguito l’intera campagna elettorale nemese sul social network Facebook. Gemma (l’autrice della lettera) ha voluto commentare insieme a Laura le ultime amministrative nemesi, chiedendo con discrezione e gentilezza accoglienza su L’osservatore laziale. Libera di farlo, sul nostro giornale c’è spazio per chi desidera coscienziosamente far sentire la sua voce. Buona lettura

Riceviamo e pubblichiamo:

Cara Laura,
mi ritrovo a scriverti senza saperne bene neanche il motivo. Ho solo voglia di confrontare con te alcune cose che penso a riguardo delle ultime consultazioni elettorali. So che se una cosa accade, per quanto possa sorprenderci, vuol dire che era possibile. Quando però la sua plausibilità si scontra con la struttura della logica, allora non può fare a meno di accenderci le spie dell’attenzione. Non cerco risposte. Le considero, comunque, ingannevoli e provvisorie proprio come le vittorie, specialmente se raggiunte con ogni mezzo ed ad ogni costo. Scavalcate a loro volta da altre risposte e da altre precarie vittorie. Forse mi pongo domande ma solo per allineare di nuovo i percorsi della plausibilità con quelli della logica. Tento di metter nero su bianco una serie di considerazioni confuse che hanno avuto bisogno di un loro tempo per essere decantate ed, in qualche modo riordinate. Una sorta di processo indiziario che sappia più di letteratura che di storia. Ma andiamo per ordine: partiamo dalla fine. Penso che il risultato delle urne vada sempre accettato. Questo non vuol dire che vada subìto, anzi. Più è in contrasto con i propri principi e le proprie aspettative, più necessita di vigile controllo. Ma questo discorso, se vuoi, potremmo affrontarlo in un successivo momento: ora ci porterebbe fuori tema. Ed allora torniamo all’inizio: la campagna elettorale. Direi, semplificando ed in modo superficiale, che i due gruppi i quali, a rigor di logica, avrebbero dovuto contendersi la vittoria, la abbiano condotta quasi in sordina. Questo non è un voler rimarcare una possibile disattenzione ma solo una, ripeto, superficiale constatazione. Parlare ora nel dettaglio di troppi argomenti avrebbe come risultato di aumentare la confusione di situazioni già confuse. Cerco di focalizzare l’attenzione sul gruppo dell’outsider e sul suo possibile percorso. Credo che la sua campagna elettorale sia cominciata molti mesi prima e che, non penso di dire una cosa nuova, si sia sviluppata nel territorio. Nella strada, nei bar, nelle associazioni, nella scuola, ecc. Il grido di battaglia deve esser stato: “Buttiamo giù i baroni dalle loro torri e prendiamoci il potere!” Una cospirazione carbonara i cui coscritti, in segreto, dovevano formare la leva che avrebbe scardinato gli equilibri. La Storia ci insegna che in momenti di decadente confusione ideologica il coinvolgimento di masse trasversali (perché, nel suo piccolo, di questo si tratta) porta sempre buoni risultati, almeno in termini di voti. Plausibile ed, in un certo senso, encomiabile. Vedremo in seguito dove la plausibilità cozza con la logica e l’encomio con un deprecabile e troppo diffuso modus vivendi. Ora i maligni già riempiono le strade di chiacchiere e di illazioni che quantificano ciò che di ponderabile sia stato dato e promesso ai carbonari (c’è chi parla di un pezzo di pane per i più assecondabili e di due pezzi per i meno) per facilitare al massimo la loro conversione e la loro affiliazione a questa loggetta massonica che li ha visti partecipi con il ruolo di muratori di cazzuola, senza neanche domandarsi quali Architetti e con quali progetti  e quanti Capomastri abbiano ordito la trama di questo impegnativo percorso. Ma a questo in non posso credere, non voglio credere, non devo credere. Sono solo illazioni che comunque non cambiano di una virgola l’evento in sé. Devo attenermi ai fatti , anzi devo già accontentarmi dell’ipotesi dei fatti. Se andiamo dietro alle chiacchiere non ne usciamo più.
Torniamo allora alla sequenza delle ipotesi. “L’ han giurato, li ho visti in Pontida …”. Ma neanche il giuramento di fedeltà sarebbe stato sufficiente. Come in ogni carboneria che si rispetti doveva esser indispensabile il mantenimento del segreto. Per quanto convinti di riuscire ad attirare sufficienti adepti e con tutti i mezzi, dai due schieramenti maggiori, questi non sarebbero stati bastevoli a superare la possibile santa alleanza dei baroni. In tempi passati, una sorta di alleanza c’era già stata e per motivi simili! I baroni dovevano restare tranquilli e lo sono stati, nelle loro presunzioni contabili. Per cui, mantenere il segreto era il secondo punto. Ma qui la plausibilità si scontra in modo irreversibile con la logica! Va bene il giuramento, va bene la clandestinità ma viviamo in un contesto in cui gli orientamenti sono scientificamente tracciabili. Perché allora i sondaggi davano risultati diametralmente opposti all’esito? Qualunque società demoscopica, anche la meno attendibile e non è questo il caso, tutela i sui report dentro una forbice elastica fatta di piccoli numeri di oscillazione. Qui parliamo di macroscopici errori che sfiorano il venti per cento! Nessun esperto potrebbe ritenere il dato possibile se non attribuibile ad una organizzata, preconfezionata macchinazione. Qui sta il punto focale di tutto. Per cercare di capire occorre necessariamente dare una soluzione a questo interrogativo. Aperta a tutte le logiche risposte, provo ad accennare la mia. Non bastava il giuramento, non bastava la clandestinità. Per tenere tranquilli i baroni sarebbe stato necessario anche mentire. Il terzo giuramento: “Fate credere in ogni occasione che voterete per loro”. Solo questo giustificherebbe la incompatibilità tra le previsioni ed il risultato. Dando poi, come prodotto secondario, un’altra risposta ad un dubbio oggettivo: Come è possibile che alle varie manifestazioni di preparazione al voto, specialmente del centro-destra, avessero partecipato così tante persone da rendere l’attesa quasi tranquillizzante? Solo per scroccare una cena? Non serve giocare con i numeri per capire che una parte consistente di qui partecipanti già sapeva che avrebbe votato in modo diverso da come sembrava dichiarare! Credimi, se nel lato oscuro dei miei sentimenti alloggiasse lo schifo, questo, più di ogni altra cosa, riuscirebbe a sollecitarlo! Ma voglio essere ingenua fino in fondo e dire che così non è stato, che sono solo elucubrazioni che cercano di giustificare una sconfitta. Che il percorso dei vincitori sia stato cristallino, risultato di un duro, capillare, onesto lavoro. Lavoro che sia riuscito ad inculcare in centinaia di persone il germe della ribellione, del nuovo ed il senso di appartenenza ad una setta che voglia ‘ribaltare le carte sul tavolo della storia’. Ma una carboneria, compressa in mesi di clandestinità esplode, nel momento della vittoria, occupando le strade con i propri vessilli ed i propri carrocci! Così non è stato, neanche durante la festa in onore dell’eletto: poche e controllate persone! Perché? Forse vergogna o forse consapevolezza che il risultato era dato per certo, quasi scontato. Solo noi, società demoscopiche e baroni compresi, non lo avevamo capito! Ma torniamo all’ipotesi dei fatti. Proviamo ad analizzare i visibili ed invisibili artefici di questa macchinazione che, comunque la si guardi, contiene qualcosa di machiavellico. E’ forse il frutto di un candidato che ha fatto dei suoi guai uno scudo di vittimismo? Che ha condotto una campagna elettorale sull’onda scialba del rinnovamento? Come se, fino a poco prima, fosse stato all’opposizione! Oppure è il frutto di chi ha seguito il consiglio di tacere, perché ‘meno parla e meglio è’? Rifugiandosi, in piena campagna elettorale, dietro la scalata di nuovi livelli di Bubble Witch Saga? O di chi, dalla media distanza, ribatteva su Facebook ogni accusa, portando la discussione che, strano a dirsi, si era accesa in modo anomalo per quel social network (magari anche per merito nostro) e strutturato, su un livello di personale disputa, buttandola, come si dice, in caciara? Che farciva la sua bacheca con slogan stile anni sessanta zeppi di tanti, troppi, puntini di sospensione? (anche la grafica ortografica ha una sua Etica, punteggiatura compresa!).
Queste sono le menti che hanno organizzato il “delitto perfetto?”
E’ questa la triade che ha scalzato i baroni depredando a piene mani nei loro consolidati bacini elettorali?
Ragazzi, se così fosse, siamo messi male! Ma se così non fosse, saremmo messi peggio!
Come dare torto a chi potrebbe pensare che dietro a questo cerchio magico non possa essercene un altro ben più organizzato e con mire ben più solide? Perché, proprio adesso che i poteri sovra comunali, stringendo i cordoni dei finanziamenti e dando in cambio ai comuni maggiore discrezionalità di movimento, specialmente in ambito urbanistico, abbiamo notato un via vai di affaccendati politicanti e non solo? Come non temere che, se così fosse, questo cerchio esterno alla brancaleonica consistenza della triade, possa stringersi silenziosamente sulle vite e sui territori con la precisione millimetrica di una garrota?

Brutti pensieri, spero solo influenzati da una delusione. Lascio a te e a chi ne sa più di me il tentativo di districare, magari con ragionamenti più oggettivi, questa matassa che, a forza di smucinarla, rischia di diventare un gomitolo di altro genere.

Lascio inoltre, a chiunque lo volesse, formulare le proposte per vigilare ed arginare qualunque possibile sopruso, qualunque tentativo di aggirare la legalità. Evidenziare ogni possibile anomalia, fosse anche uno sbancamento non autorizzato! Una mail non chiarisce né risolve se non come primo passo per una possibile discussione, magari virtuale ma aperta.

Fino ad ora ti ho parlato di fatti ipotetici, quasi un tentativo di stimolare una discussione più o meno pubblica. Adesso veniamo a quelli documentati da testimonianze.

Per fare questo devo, per forza di cose, diventare più leggera ed affidarmi ad un sostenibile sarcasmo. Non credo che nessuno abbia il diritto di giudicare nessuno, specie se prima non lo ha visto all’opera. Se qualcuno però decide di intraprendere una strada che ne fa un personaggio pubblico, allora deve anche accettare di essere giudicato e, se necessario, irriso. A dire il vero l’inizio non è stato dei migliori. Proclamazione: l’eletto si presenta già fasciato ed, oltre alla fascia che deve aver provato a casa non riuscendo di resistere alla tentazione di scattare qualche fotografia a beneficio della storia, ha messo su anche la maschera di cartone del Piccolo Napoleone che gli ha fatto stravolgere subito il protocollo (non tanto nella forma, cosa che potrebbe essere condivisibile ma nella sostanza) azzittendo subito l’opposizione e dando alla riunione un senso sbrigativo e non sottolineato neanche da un applauso nel momento stesso della proclamazione.  Si passava poi all’assegnazione degli incarichi. Abbiamo appreso che l’assessorato alla cultura era competenza di chi aveva da poco finito di condire un commento su Facebook con un                  “… consegnarlo hai genitori …” che, fatta salva la drammaticità della notizia a cui il commento si riferiva, avrebbe giustificato la disaffezione allo studio di un bambino di quarta elementare! Non mi si venga a parlare di refusi perché, prego controllare, non è la prima volta che le è accaduto. Certo in piccolo paese non pretendiamo che l’assessore alla cultura possa essere un Leonardo Sciascia ma almeno che conosca il rudimentale uso della mutina, sarà per questo che le consigliarono di stare muta?  Ma non finiva qui! Le veniva anche assegnata la delega all’urbanistica. Giustificava la sua documentabile competenza con il fatto che anni prima, aveva lavorato per qualche settimana in un cantiere èdile (l’accento sta dove è stato pronunciato)! Come non può, tutto questo, far venire in mente Totò che, avendo fatto il militare a Cuneo, avrebbe potuto accettare, sicuro di meritarlo, il Ministero degli Esteri ?!?  Si passava poi alla elezione del presidente del Consiglio che veniva eletto senza unanimità (come era d’uso) ma senza neanche il quorum necessario. Una ignorante (nel senso di chi ignora) forzatura delle procedure. Un primo inequivocabile segnale di chi crede, maschera napoleonica a parte, gli sia stato concesso il potere di comandare su tutto e su tutti e non il dovere di amministrare! Forse dovranno ripetere l’elezione del presidente e, stavolta il presidente stesso, sarà costretto a rinunciare, per essere eletto, alla sua persole ed ipocrita astensione!

Se tutto questo non fosse tragico assumerebbe i contorni surreali e grotteschi di una esilarante commedia degli equivoci. Ma forse è proprio così: è tutto un banale e difficilmente recuperabile equivoco.

E se questo è solo l’inizio …

Laura, credimi, se così fosse, siamo messi male! Ma se così non fosse, saremmo messi peggio!

Un saluto, Gemma

 P.s.  Leggo su Facebook una tua condivisione su una frase attribuita a Che Guevara: Un popolo ignorante è più facile da ingannare! Come non sottoscriverla? Ma credimi è molto più pericoloso un politico ignorante. Pericoloso per sé, perché di facile manipolazione e per gli altri che la manipolazione dovranno subirla. Dare il potere a chi  non ha l’equilibrio intellettuale di meritarlo non è solo uno schiaffo alla meritocrazia ma è mettere in un posto di comando, dove si maneggiano soldi pubblici, un burattino che seguirà sempre la rotta decisa dai suoi invisibili burattinai!"

 

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25/05/2012 NEMI, LA CONOSCENZA DEI FATTI È ALLA BASE DELL’OPERATO DI UN SINDACO.
22/05/2012 NEMI, PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER IL SIGNOR SINDACO ALBERTO BERTUCCI
08/05/2012 NEMI, UN MESSAGGIO DA GIOVANNI LIBANORI
07/05/2012 NEMI ELEZIONI, VINCE ALBERTO BERTUCCI
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
23/04/2012 NEMI ELEZIONI, LUCIANO CIOCCHETTI A SOSTEGNO DEL CANDIDATO BERTUCCI
21/04/2012 NEMI ELEZIONI, IL CONFRONTO PUBBLICO ORGANIZZATO DA L’OSSERVATORE LAZIALE
20/04/2012 NEMI ELEZIONI, VERTICI PDL METTONO I PUNTINI SULLE “i” RIBADENDO IL SOSTEGNO A CINZIA COCCHI E PRENDONO LE DISTANZE DA MATTEI
 
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI
04/04/2012 NEMI ELEZIONI, LA VERITA’ SULL’INVITO DI BERTUCCI A RETE ORO

 




MONTE COMPATRI, ECCO LA SQUADRA

Redazione

Nella giornata di oggi sono stati nominati i componenti della Giunta comunale di Monte Compatri e sono state assegnate le deleghe ai Consiglieri di maggioranza. Qui di seguito l’elenco completo:

·        Claudio Quaranta – Vicesindaco, Ass. ai lavori pubblici, antenne e ripetitori elettromagnetici.

·        Mauro Ansovini – Ass. al bilancio, tributi-pubblicità-rapporti con il concessionario della riscossione, pubblica istruzione con edilizia scolastica, attività estrattive e cultura.

·        Fabio D’Acuti – Ass. all’urbanistica, personale.

·        Claudio Gara – Ass. ambiente, igiene e sanità, ufficio animali, patrimonio, spettacolo.

 

·        Agnese Mastrofrancesco – delega ai servizi cimiteriali, commercio, immigrazione, pari opportunità.

·        Gianluca Moscatelli – delega allo sport, politiche giovanili, informatizzazione, politiche sociali, agricoltura.

·        Stefano Villa – delega all’arredo urbano, affari generali, vigili urbani, anagrafe e stato civile.

 

“Dopo un giro di consultazioni l’Amministrazione comunale di Monte Compatri è operativa al 100% – spiega il primo cittadino Marco De Carolis. – Si tratta di una squadra ancora più forte di quella di cinque anni fa perché ha la piena fiducia della Comunità di Monte Compatri. Quest’ultima si aspetta una gestione della cosa pubblica brillante e trasparente nel solco della tradizione tracciato nel passato quinquennio. Auguro a tutto il Consiglio Comunale buon lavoro nel pieno interesse della cittadinanza monticiana”.




CIAMPINO, INCIDENTE MORTALE DI L.C. SU VIA DEI LAGHI, TESTIMONE IMMORTALATO DALLE TELECAMERE?

A.P.

Si trova in camera mortuaria all’ospedale di Albano L.C. il ragazzo morto in moto sulla via dei Laghi a Ciampino la scorsa notte. Ancora non si sa nulla sulla data e luogo dei funerali. Il trentaduenne L.C. lascia moglie e due figli. Nell’incidente non sarebbe coinvolto nessuno, il ragazzo avrebbe sbandato con la moto.
Nessuno coinvolto ma più di qualche indiscrezione lascerebbe trapelare una verità inquietante: G.B. il soccorritore riferisce che alcune telecamere avrebbero ripreso una macchina passare e fermarsi a fare benzina. Possibile che l’automobilista non abbia visto nulla? “Te ne accorgi – scrive il soccorritore – sei sceso per fare benzina c…o, ti è successo davanti”. Ritardi su ritardi dunque e polemiche sull’arrivo dell’autoambulanza che non sarebbe stato affatto tempestivo. E poi, purtroppo nessun nosocomio a Ciampino e la corsa disperata ad Albano dove L.C. è arrivato già morto. Un ragazzo e genitore troppo giovane per morire in questa maniera. 

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30/05/2012 CIAMPINO, RAGAZZO IN MOTO PERDE LA VITA SU VIA DEI LAGHI

 




ROMA CASILINA, QUATTRO RAPINE IN POCHISSIME ORE: ARRESTATO ROMANO

Redazione
 
Aveva messo a segno 4 rapine in pochissime ore, ma i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno posto fine alle sue scorribande rintracciandolo e arrestandolo dopo pochi minuti dall'ultimo colpo. Si tratta di un 41enne romano già conosciuto alle Forze dell'Ordine che dalle 4.00 di ieri mattina e fino alle successive 16.30 aveva terrorizzato il quartiere Casilino. Nell'ordine, l'uomo aveva prima "ripulito" un bar sulla Palmiro Togliatti, quindi un laboratorio di pasticceria, per proseguire nel pomeriggio con l'assalto ad un'edicola, in piazza delle Iris, e ad una farmacia, sempre sulla Palmiro Togliatti. Il rapinatore, dalle prime ricostruzioni, avrebbe agito sempre armato di pistola e con il volto solo parzialmente travisato. I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina dopo aver raccolto le denunce e le testimonianze delle vittime, acquisite le immagini del circuito chiuso della farmacia, sono risaliti all'uomo. I militari dopo aver individuato il 41enne, dopo circa mezz'ora dall'ultimo colpo, lo hanno accerchiato e arrestato nonostante abbia provato ad opporre resistenza. Nelle tasche i Carabinieri oltre a trovargli il denaro contante, probabile provento delle rapine, hanno rinvenuto anche dosi di eroina. Per il rapinatore seriale si sono aperte le porte di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.



LATINA TERREMOTO, DOPO L'EPISODIO IN EMILIA C'E' PAURA PER LE SCOSSE NEL LAZIO

I fenomeni sismici sono iniziati con frequenza da Luglio 2011

 

Angelo Parca

Sicuramente sarà tutto sotto controllo, ma dopo le continue scosse in Emilia non bisogna abbassare la guardia nel Lazio e soprattutto a Latina e provincia dove da mesi a questa parte si continuano a verificare scosse di terremoto a bassa intensità. Quello che sappiamo di certo è che raramente un terremoto si verifica con una sola scossa: infatti, le scosse si succedono a intervalli irregolari, per diversi giorni e talvolta per mesi. Si chiama periodo sismico il tempo durante il quale si registrano le scosse. Per chiunque si trovi nelle vicinanze di Tor Tre Ponti, c’è un appuntamento interessante presso la chiesa parrocchiale lunedì 11 giugno alle ore 19:30 dal titolo “Il terremoto, come comportarsi in caso di emergenza”.

Ma ricostruiamo gli ultimi accadimenti:

Alle ore 23:56 del 25 maggio è stato registrato un terremoto di M 2.4 pochi chilometri a Nord di Latina nel Lazio. La scossa è avvenuta ad una profondità ipocentrale di  5,1 Km ed è stata percepita da una parte della popolazione.

Gia negli ultimi mesi si erano verificati altri eventi di cui il più importante il 15 febbraio di M 3.8.

Il 15 febbraio scorso, il terremoto si è presentato in serata, nella pianura Pontina: alle 21.46 una scossa di magnitudo 3.8 ha fatto tremare la terra in particolare nelle zone di Latina e Frosinone . Il sisma è stato registrato dalle stazioni della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ed è stato avvertito distintamente dagli abitanti delle zone interessate, che hanno intasato i centralini del 113 e dei vigili del fuoco per avere informazioni. Le scosse sono state avvertite fino alla zona sud di Roma, Castelli romani, Anzio, Velletri, Cisterna e anche in alcune zone della Capitale. Non ci sono stati feriti.

«Anche se Latina non è una zona ad alto rischio – ha spiegato Valerio De Rubeis, ricercatore sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, intervistato dal Messaggero – dobbiamo tener presente che l’Italia intera è una zona sismica. Dunque non c’è da meravigliarsi se avviene un terremoto di magnitudo 3,5. Certamente se fosse stato più intenso, sarebbe stato un evento in qualche modo anomalo e da approfondire». 

Questa sequenza di scosse, senza contare quelle più piccole e frequenti che si verificano nel territorio laziale tuttora non preoccupano particolarmente studiosi e istituzioni in quanto la magnitudo resta sempre piuttosto bassa.

Il 22 agosto del 2005 si verificò un sisma di magnitudo 4.5. Il sisma si verificò alle ore 14, con epicentro a 5 miglia dalla costa laziale. Lievi danni e crepe in alcune abitazioni di Anzio, Nettuno e dintorni. Molta paura per le migliaia di bagnanti che affollavano le coste, da Roma a Latina, che avendo avvertito molto forte la scossa in spiaggia, fuggirono per paura di un eventuale tsunami, essendo ancora vivo il ricordo del terribile maremoto asiatico di 9 mesi prima (26 dicembre 2004). La scossa fu ben avvertita anche a Roma e Frosinone. Nel 1971, stessa magnitudo provocò la distruzione di Tuscania.

Ricordiamo che il terremoto è un fenomeno naturale che si manifesta con un improvvisa, rapida vibrazione del suolo causata dal rilascio di una grande quantità di energia accumulata nel sottosuolo.

E ricordiamo che Latina è una zona classificata con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. 

I centri sismici attivi che possono influenzare l’area sono:

– I Colli Albani;

– La Valle Latina;

– L’area del Fucino;

– La zona di mare aperto compresa tra Anzio e il Monte Circeo.

 I maggiori terremoti registrati nei Colli Albani sono datati 22 gennaio 1892 e 18 luglio 1899. Gli effetti del primo si sentirono nell’area dei monti Lepini con intensità pari al 5° della scala Mercalli, mentre quelli del secondo rimasero compresi tra il 4° ed il 5°.

 Difendersi è possibile.

Il rischio sismico, ossia la stima del valore del danno associato ad un evento sismico, è dipendente da tre parametri: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. Vediamo se e come si può intervenire su uno o su tutti e tre i parametri per modificare il rischio e intraprendere una corretta politica di difesa dai terremoti.

La causa prima dei terremoti risiede nei movimenti orizzontali e verticali della litosfera. A questo livello è da escludere qualsiasi possibilità di intervento a causa delle enormi valori di energia in gioco. Al momento l'uomo non è neanche in grado di controllare il rilascio di energia generata dalla rottura delle rocce e tanto meno controllare la propagazione delle onde elastiche. Quindi l'uomo non è in grado di diminuire la pericolosità sismica.

Ridurre l' esposizione, spostando tutta la popolazione, le costruzioni e le attività economiche in aree 'asismiche' o scarsamente sismiche, è una soluzione almeno poco ragionevole.

L' uomo è però in grado di realizzare costruzioni antisismiche, cioè progettate e costruite con accorgimenti tali da non farle crollare in occasione anche di terremoti molto forti. Inoltre ha messo a punto molte tecniche per rinforzare gli edifici costruiti senza l' adozione di criteri antisismici, rendendoli adatti a sopportare eventuali terremoti molto intensi. Quindi è in grado di ridurre la vulnerabilità delle costruzioni edificando o rinforzando gli edifici con criteri antisismici. Salvaguardando le costruzioni inoltre si evitano le vittime o se ne riduce il numero.  Difesa possibile, quindi l'uomo può ridurre il rischio sismico anche se non è in grado di intervenire sui meccanismi di generazione dei terremoti e di propagazione dell'energia che dipendono esclusivamente dai caratteri geologici e tettonici delle diverse porzioni di territorio. Basta che concentri le azioni di difesa intervenendo su quanto lui stesso produce (case, fabbriche, scuole, città …) riducendone la loro vulnerabilità ai terremoti.

Questa azione di riduzione del rischio è prevista dalle attuali norme italiane che per le aree dichiarate sismiche stabiliscono di progettare e costruire i nuovi edifici in modo da renderli resistenti alle sollecitazioni di un terremoto e, in caso di ristrutturazione dei vecchi edifici, di farlo con determinati criteri di difesa previsti dalle norme stesse.


tabella PRECEDENTI:

16/05/2012 LATINA, SOTTOSUOLO SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
26/04/2012 CASTELLI ROMANI, UNA SCOSSA DI TERREMOTO HA SVEGLIATO I RESIDENTI DI MARINO, LARIANO, ARTENA E VELLETRI
10/04/2012 LATINA, EVENTI SISMICI: MONITORAGGIO ALLA PRESENZA DEI TECNICI REGIONALI
28/03/2012 LATINA, INIZIA IL MONITORAGGIO DEI FENOMENI SISMICI
14/03/2012 LATINA, CONTINUANO LE SCOSSE DI TERREMOTO INIZIATE A LUGLIO 2011
12/03/2012 LATINA, ULTIMI EVENTI SISMICI, SI ESCLUDONO RISCHI MA CHIESTA INDAGINE ALL’ISTITUTO DI GEOFISICA
05/03/2012 PROVINCIA DI FROSINONE, TREMA LA TERRA
29/02/2012 TERREMOTO A LATINA, LE SCOSSE SONO INIZIATE A LUGLIO 2011
29/02/2012 LATINA TERREMOTO, PROSEGUONO LE SCOSSE INIZIATE A LUGLIO 2011
16/02/2012 LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA



ANZIO, TERZA BANDIERA BLU. AL VIA LA CONSEGNA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI DELLA CITTA' DI NERONE

Redazione

Martedì prossimo, 5 giugno, alle 10.30, presso la Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina, ad Anzio, il Comune consegnerà ufficialmente a tutti gli stabilimenti balneari della Città di Nerone la Bandiera Blu, ottenuta lo scorso 14 maggio. Anzio, è stata l'unica località in tutta la Provincia di Roma, ad ottenere l'ambito riconoscimento. "Come da tradizione – ha annunciato l'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi – mercoledì 13 giugno, giorno di Sant'Antonio, Santo Patrono di Anzio, ci sarà poi l'alzabandiera collettivo che coinvolgerà gli oltre 50 stabilimenti balneari dislocati lungo i tredici chilometri di costa anziate". Si tratta della terza Bandiera Blu consecutiva per l'Amministrazione Bruschini e dell'ottava, in assoluto, conquistata dalla Città di Anzio tra il 2003 ed il 2012. "Come da tradizione – dice l'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi – mercoledì 13 giugno, giorno di Sant'Antonio – Santo Patrono di Anzio, ci sarà l'alzabandiera collettivo che coinvolgerà gli oltre cinquanta stabilimenti balneari dislocati lungo i tredici chilometri di costa anziate. Puntiamo alla conquista della Bandiera Blu anche il prossimo anno e sono certo che l'apertura del secondo centro per il conferimento degli ingombranti e l'ampliamento della raccolta porta a porta sull'intero territorio risulteranno determinanti ai fini del punteggio". All'incontro del 5 giugno, durante il quale sono previsti gli interventi del Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, dell'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi e dell'Assessore al Turismo, Umberto Succi, sono stati invitati tutti i rappresentanti degli stabilimenti balneari, degli alberghi e le testate giornalistiche attive sul territorio. Il Programma Bandiera Blu, Eco-label Internazionale per la certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche si è affermato ed è attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. "Bandiera Blu" è condotto dall'organizzazione non-governativa e no-profit "Foundation for Environmental Education" (FEE). Tale Programma è operativo in Europa dal 1987; con l'inizio del nuovo secolo la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale con il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) quindi, un Protocollo d'Intesa con l'Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), di cui è anche membro affiliato, per cui il Programma inizialmente europeo è stato esteso in 41 paesi in tutto il Mondo. L'obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l'attenzione e la cura per l'ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente.




CINETO ROMANO, 18MILA REPERTI ARCHEOLOGICI SEQUESTRATI E 5 PERSONE SEGNALATE ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI

Redazione

Quasi 18.000 reperti archeologici sequestrati, cinque persone segnalate alle Procure della Repubblica di Roma e Tivoli per i reati previsti dal "Codice Urbani", una villa di età romana, una necropoli imperiale ed un santuario del popolo Equo scoperti: questo è il bilancio dell'operazione "Valerio Massimo", portata a termine dai militari del Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza e che ha interessato una vasta area in località Cineto Romano (RM). Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Roma, sono state avviate grazie ad una mirata attività di intelligence e di controllo del territorio che ha permesso di individuare nel Comune di Cineto Romano (RM), in prossimità dell'antica Via Tiburtina Valeria, un sito presso il quale era stato abilmente occultato un sarcofago in marmo di età imperiale in procinto di essere trafugato. Le investigazioni successive al sequestro della cassa sepolcrale consentivano alle Fiamme Gialle di identificare in un primo momento tre soggetti ritenuti responsabili degli scavi abusivi i quali, nel corso di perquisizioni domiciliari, venivano trovati in possesso di numerosi reperti (steli epigrafe, segnacoli funerari, cippi miliari del sistema viario consolare) provenienti dalla Statio ad Lamnas, antico centro equo e poi romano posto a ridosso della Valle dell'Aniene, unitamente a copiosa documentazione che permetteva agli inquirenti di risalire ad altri due "tombaroli". Le indagini sono poi proseguite attraverso l'elaborazione e l'interpretazione di una serie di appunti contenuti in agende e taccuini sequestrati agli indagati, fino a ricostruire una vera e propria "mappa del saccheggio". Seguendo quest'ultima i finanzieri sono arrivati all'area dello scavo clandestino, che aveva già portato alla luce le prime testimonianze di una necropoli di età imperiale, di una villa rustica romana con annesso ambiente per la produzione e conservazione di derrate e di un santuario equo con cinta muraria, tutti situati nell'agro del Comune di Cineto Romano e sconosciuti fino a quel momento alla comunità accademica. I siti sono quindi stati oggetto di specifici scavi scientifici ad opera della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio ed hanno consentito di restituire alla pubblica fruizione importanti testimonianze delle civiltà equa e romana. L'Operazione "Valerio Massimo", che prende il nome dal console romano che elevò al rango di "consolare" l'antica Via Tiburtina, si è conclusa con: la denuncia alle competenti Autorità Giudiziarie di 5 soggetti, responsabili a vario titolo dei reati di "Violazione in materia di ricerche archeologiche", "Impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato" e "Ricettazione"; il sequestro di 17.932 reperti archeologici (molti dei quali ritenuti di straordinario interesse) e di numerosi utensili da ricerca e scavo; la scoperta ed il sequestro di tre complesse strutture – una residenziale e due religiose – mai censite nei mappali della competente Soprintendenza.




ROMA IMPIANTO AMA DI VIA SALARIA: 20 MILA RESIDENTI CONVIVONO COL CATTIVO ODORE

Redazione

Lunga audizione in Commissione quest’oggi per il Comitato Cittadini Villa Spada e i rappresentanti dell’Ama a proposito dei cattivi e persistenti odori che provengono dall’impianto Ama di via Salaria 981. – lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Roberto Carlino dell’Udc – Il Presidente Dr. Adriano Travaglia ed i rappresentanti Daniele Poggiani, Salvatore Cangelosi e Maria Teresa Maccarone del Comitato Villa Spada hanno esposto alla Commissione i disagi che circa 20.000 cittadini della zona stanno vivendo da tempo a causa del persistente cattivo odore proveniente dall’impianto Ama. Chiedendo delucidazioni hanno avanzato la proposta di delocalizzare l’impianto se ulteriori interventi su di esso non dovessero risolvere il problema. Il Direttore Esercizio Impianti Ing. Fiscon, il Direttore Impianti Ing. Caminada ed il Consulente Tecnico Impianti Dott.ssa  Muraro, ribadendo la loro disponibilità a controlli ed ulteriori verifiche, hanno però garantito che l’impianto è perfettamente a norma, utilizza le migliori tecnologie disponibili attualmente e le emissioni odorometriche rientrano nei limiti. Le valutazioni sull’impianto sono state fatte anche in presenza dell’Arpa e della Procura della Repubblica che sta indagando sugli odori presenti nella zona. Sicuramente l’impianto rispetta effettivamente tutti i limiti di legge e personalmente ritengo che il cattivo odore, comunque percepito dalla popolazione, possa dipendere da molteplici fattori che possono influenzare la dispersione delle particelle odorose. E’ urgente individuare questi fattori, poiché il cattivo odore sta significativamente influenzando la vita quotidiana dei cittadini che hanno invece diritto ad avere garantite le migliori condizioni per le loro abitazioni. Con solerzia ho quindi richiesto sia all’Ama che al Comitato tutta la documentazione tecnica e scientifica che hanno raccolto in questi mesi, andando incontro anche alle osservazioni che i consiglieri Berardo, Bernaudo, Lucherini, Nobile e Storace hanno fatto. Aggiornerò questa audizione tra qualche settimana quando avremo un quadro approfondito del problema e, valutata accuratamente la situazione, si potranno proporre idee ed interventi che mi auguro potranno portare ad una rapidissima soluzione al disagio dei cittadini.




MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO

Redazione 

Nota di Bruno Astorre, Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio

Centinaia di lavoratori del San Raffaele di Montecompatri sono senza stipendio da circa due mesi. Una situazione insostenibile, che mortifica una struttura importantissima per la sanità laziale, che, grazie al personale altamente qualificato, si sta affermando come centro d’eccellenza per la riabilitazione nei Castelli Romani. Ai lavoratori in protesta da giorni va tutta la mia solidarietà.

La Regione Lazio non stia a guardare: intervenga al più presto per risolvere questo problema ed effettui i trasferimenti necessari.

tabella PRECEDENTI:

12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA
20/03/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, LA CASSAZIONE CONFERMA IL SEQUESTRO DI 52 MILIONI AGLI ANGELUCCI
19/03/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, I LAVORATORI ASPETTANO IL VERDETTO DELLA REGIONE E MINACCIANO NUOVE MOBILITAZIONI
24/02/2012 MONTECOMPATRI NUOVA CLINICA SAN RAFFAELE. IL COLOSSO SANITARIO CASTELLANO
14/02/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE ECCO L'INTERA VICENDA. ADESSO SI ASPETTA LA BELLA NOTIZIA
25/01/2012 SAN RAFFAELE, PROCEDE LA VERIFICA
16/01/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, PROCEDE LA VERIFICA DELLA COMMISSIONE REGIONALE

 




PALOMBARA SABINA, L'AMMINISTRAZIONE INVITA CIOCCHETTI PER AFFRONTARE IL TEMA DELLA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE

Redazione

Domani giovedì 31 maggio 2012, alle ore 17.30, presso la sala dell’ex Cavallino Bianco, Via Garibaldi, Palombara Sabina (RM). Il vicepresidente della Regione Lazio, ed esponente Udc, Luciano Ciocchetti interverrà al convegno sull’Urbanistica promosso dall’Amministrazione Comunale. L’invito a presenziare è stato rivolto dall’amministrazione comunale di Palombara Sabina all’On. Luciano Ciocchetti, Vice Presidente della Regione Lazio e Assessore all’Urbanistica nonché a Nelido Vallocchia, segretario amministrativo del coordinamento provinciale di Roma. Parteciperà al convegno anche l’On. Pietro Sbardella, consigliere regionale. Perla PDL sarà presente l’On. Francesco Lollobrigida, assessore regionale alle politiche della Mobilità.  Il tema affrontato sarà la Variante al Piano Regolatore Generale  lo dichiara Nelido Vallocchia già delegato all’Urbanistica del Comune di Palombara Sabina che con la precedente amministrazione comunale traghettò lo strumento urbanistico alla sua definitiva adozione implementandolo di ulteriori osservazioni. L’UDC nel convegno, avrà modo di proporre le tematiche di sviluppo  che interessano l’intero territorio circostante non trascurando i temi legati alla mobilità e all’ambiente. Altro tema sul tavolo del dibattito sarà quello sul Piano Casa approvato nell’agosto scorso dal Consiglio Regionale del Lazio su iniziativa dell’On. Luciano Ciocchetti.