ANGUILLARA: UN COMUNICATO STAMPA CHE NON SPIEGA NIENTE

Emanuel Galea

"L'Amministrazione comunale ha chiuso ieri, venerdì 17 febbraio 2012, l'accordo transattivo con i signori Crucianelli evitando così il dissesto finanziario per il Comune.  La richiesta di 1.300.000 euro circa è stata transata a 1 milione d’euro, il Comune così non solo ha chiuso un contenzioso che durava da anni, ma ha anche risparmiato appunto, circa 300.000 euro".  Questa la prima parte del comunicato che si legge andando sul sito del comune di Anguillara, che prosegue dicendo che il dissesto avrebbe colpito i servizi e creato disagi alla comunità. Concludendo che ora l’amministrazione guarda al futuro con maggiore serenità .Ringrazia poi tutti quanti si sono prodigati per raggiungere quest’importantissimo risultato.
Molti cittadini di Anguillara, che dopo questo comunicato non hanno appreso nulla rispetto a quello che sapevano prima, vogliono sapere quale sia la vera situazione finanziaria dell’ente. Se il solo importo di 300 mila euro avrebbe provocato il dissesto finanziario. "La controversia con i signori Crucianelli è nata da una politica improvvisata delle giunte passate – racconta un residente, che prosegue – ora l’amministrazione ha il dovere di spiegare ai cittadini come mai 300 mila euro rischiavano di provocare il dissesto finanziario, mentre 1 milione di euro rimasti da pagare fanno guardare con maggiore serenità al futuro".
I cittadini aspettano risposte concrete per guardare anche loro con maggiore serenità al futuro.
 




IL CONSIGLIERE PROVINCIALE UGO ONORATI TORNA NELL'ITALIA DEI VALORI

Redazione

Il consigliere provinciale Ugo Onorati, fino a ieri componente del Gruppo Misto, torna nel gruppo dell’Italia dei Valori, partito con il quale è stato eletto. Lo hanno annunciato il segretario regionale Idv, Vincenzo Maruccio, e lo stesso Onorati, dai microfoni di Radio Città Futura.

“Diamo il bentornato a Ugo Onorati  – ha detto Vincenzo Maruccio – che rientra ufficialmente in un  partito che cresce e si candida sempre di più come forza di governo. Negli ultimi anni, nel Lazio così come in tutta Italia, il partito è cresciuto, non solo numericamente. Oggi è rappresentato sul territorio con sindaci e consiglieri in ogni assemblea. Ha sedi territoriali e circoli in ogni città e sta completando la sua trasformazione da partito di protesta a partito di proposta. A Giugno, per esempio, presenteremo una  piattaforma con cinque idee da sottoporre ai cittadini e sulle quali ragionare in vista delle Comunali di Roma.”

“Tre anni fa avevo abbandonato il gruppo in provincia  – ha detto Onorati – ma sono rimasto collegato con il partito e con la sua attività. Tre anni fa ci aspettavamo un maggiore ascolto e una migliore organizzazione di partito. Oggi rientro perché in questi ultimi due anni il partito si sta organizzando, aprendo e radicando sul territorio.  ”

 




SIGMA – TAU MANIFESTAZIONE, DIPENDENTI OCCUPANO LA PONTINA

Redazione

Pontina occupata questa mattina in direzione di Roma. Attorno alle 10.30 gli operai dell'azienda farmaceutica "Sigma Tau" – da settimane in presidio permanente davanti al piazzale dello stabilimento – hanno messo in atto una protesta estrema, occupando la careggiata Nord della Pontina. Le forze dell'ordine, per evitare problemi di sicurezza ed ordine pubblico, hanno dovuto chiudere la 148 per circa un'ora. L'azienda farmaceutica Sigma Tau di Pomezia, un colosso dell'industria di settore, sta giocando una partita dura con 569 lavoratori, alcuni già in cassintegrazione. Le auto hanno ripreso a circolare attorno alle 11.30. I manifestanti, comunque, sono ancora sul posto.




SEL A WALTER: PERCHE' REGALARE MONTI ALLA DESTRA?

Redazione

Domanda di Sel a Walter Veltroni:

"Perchè, si chiede Walter Veltroni, dovremmo regalare Monti alla destra? E magari anche Passera o qualcun altro (potremmo aggiungere noi)? Se Veltroni si pone una domanda del genere significa che le sue idee si sono ulteriormente confuse negli ultimi tempi. La risposta – semplice, lineare – che si affaccia nella mente di tante e tanti di noi, nella sua non si affaccia: e cioè che non si tratta di regalare nulla a nessuno, e che ognuno viene valutato per quel che propone e fa. Che Monti non possa essere un esponente della sinistra o del centrosinistra a me pare chiaro dalle ricette che usa e dal taglio liberista che molte di esse hanno. A Veltroni, no".




MALASANITA' ECCO LA BEFFA. I DANNI SONO ALL'ONOR DI CRONACA

Chiara Rai

La sanità è ancora al centro del mirino. Donne in barella legate con lenzuola e casi di malasanità sono all'ordine del giorno. Ormai sembra quasi che i casi umani, vittime di un sistema sanitario profondamente corrotto, non siano più casi umani ma appaiano come appendici di un mercato speculativo inarrestabile. Ma occorre fermarsi un attimo e provare a capire cosa c’è dietro una frase che rischia di diventare banale e demagogica come “sistema sanitario corrotto”. Sul come si arrivi a parlare del business delle case farmaceutiche partendo dall’attuale situazione sanitaria nazionale e, nel nostro caso laziale, è pari a mettere assieme pezzi di un puzzle di migliaia di metri quadri. La cosa sconcertante è che quei pezzi di puzzle che alimentano spese e introiti siamo proprio noi cittadini. Iniziamo col dire che la spesa farmaceutica è una componente importante della spesa sanitaria: nel 2010 il mercato farmaceutico è stato pari a oltre 26 miliardi di euro, di cui il 75 per cento rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale ed erogato prevalentemente attraverso le farmacie pubbliche e private (classe A-SSN) (circa il 50 per cento). I farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono in assoluto i farmaci più utilizzati, con una copertura di spesa da parte del SSN di oltre il 93 per cento. La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche (ospedali, Asl, Irccs, ecc.), pari a 7 miliardi di euro, rappresenta oltre un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2010. Nel 2010 l'ammontare complessivo del ticket (derivante sia dalla quota di compartecipazione pagata dal cittadino sui farmaci equivalenti sia dal ticket fisso per ricetta) è stato pari a 998 milioni di euro (+15,7 per cento rispetto al 2009). Nel 2010, seppur con alcune variazioni in termini di esenzioni e/o di quota fissa, il ticket per ricetta è stato riconfermato anche per il Lazio.

Cosa accade nel Lazio?

Nei primi nove mesi del 2010, la spesa farmaceutica del territorio Lazio lorda si è attestata ad oltre 1 miliardo di euro in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+1,3%), in crescita anche gli altri indicatori di prescrizione: ricette +4,4%, ticket +8,4%, spesa a carico SSN +2%. La spesa lorda pro capite regionale è stata pari a 183 euro con un valore massimo di 204 euro nella ASL Roma A e minimo di 168 euro nella ASL Roma G. Se si considera la popolazione pesata, la ASL che presenta la spesa più elevata è Latina (191 euro) mentre quella con valori più contenuti è Rieti (173 euro). Rispetto al valore medio nella regione, la ASL di Latina fa rilevare la variazione di spesa più elevata (poco più del 4%), mentre nelle province le variazioni negative più rilevanti sono rappresentate dai valori di Rieti, Viterbo e Roma D.

Il consumo del cittadino del Lazio

I farmaci cardiovascolari e gastrointestinali assorbono da soli oltre il 60% del totale delle prescrizioni, entrambe le categorie presentano un aumento in confronto al 2009 (rispettivamente +3,5% e +8,2%). Dunque a tutta birra per le case farmaceutiche che spendono anche milioni di euro in campagne pubblicitarie a tappeto per farmaci che calmano il nervoso dell’intestino, per farmaci a base naturale che allietano le nostre agitate notti, per farmaci che mettono il vestitino nuovo alle vene varicose. E se è vero che l’utilizzo dei farmaci equivalenti è in aumento ( nei primi nove mesi del 2010 la spesa lorda è aumentata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2009 di 58,3 euro pro capite pari al 32% della spesa totale con un’ampia variabilità fra le ASL: un minimo di 53,9 euro pro capite della ASL Roma E a un massimo di 61,4 euro nelle ASL di Frosinone e Latina), è altrettanto vero e sacrosanto che purtroppo stiamo diventando tutti vittime della corsa al medicinale anche quando godiamo di ottima salute. Siamo cioè vittime del “disease mongering” che non è altro che la prassi di marketing che negli ultimi anni ha consentito alle case farmaceutiche di crescere in utili e nuovi brand. Come spiega Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione ed economia sanitaria presso l’’Università della Svizzera italiana, “l’’importante non è riuscire a vendere più medicine ai soliti malati, ma sensibilizzare la gente a nuovi consumi nel nome di una presunta attenzione alla salute”. E ancora Silvio Garattini, direttore dell’’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano aggiunge: “Questa idea di curare i sani è solo l’’ultimo atto di una strategia che inizialmente è partita allargando artificialmente la platea dei malati. Non è un caso che i valori-soglia considerati un tempo normali per la glicemia, il colesterolo o la pressione arteriosa siano stati progressivamente abbassati: per ognuno di questi aggiustamenti, è cresciuto a dismisura il numero di persone cui prescrivere medicinali”.

Allora, con queste premesse (cresce il ricorso a farmaci e crescono i "malati non malati”” e intanto la sanità e i servizi al malato si affossano), come possono ingrassarsi e mangiarsi tutto il piatto le case farmaceutiche? Per tutto il piatto intendo dire che ai dipendenti e ai ricercatori non restano neppure le briciole. Come? E’ qui entra in ballo il mordi e fuggi dei gruppi esteri che prendono finanziamenti e poi scappano dall’’Italia. Invitalia, l’’agenzia per l’’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’’impresa che agisce per conto del governo e fa capo al ministero dello Sviluppo economico ha reso noto che dal 2006 al 2011 le imprese estere (o italiane, ma controllate da investitori esteri) hanno preso incentivi per 111,3 milioni di euro, con punte di 35,3 milioni nel 2009 e 30,9 milioni nel 2010, mentre nel 2011 i finanziamenti sono scesi a 12,3 milioni di euro.

Questi sono soltanto i fondi erogati dallo Stato centrale, ai quali vanno poi aggiunte le risorse dell'Unione europea e i finanziamenti delle singole regioni o province autonome. Il Monitoraggio economia e territorio (Met), basandosi su dati del ministero dello Sviluppo, del Miur (Ministero dell'istruzione università e ricerca) e delle Regioni fa sapere che al 2010 sono stati sborsati ancora 2,7 miliardi di euro (fondi statali, regionali e di Province autonome).

Ciò significa che in media un’’azienda su quattro in Italia, dunque non solo le multinazionali, si prende soldi a fondo perduto che spesso non servono a finanziare la ricerca o azioni di riqualificazione della produzione, ma vengono sprecati in operazioni di bassa produttività e alto profitto. E oggi è a onor di cronaca il caso Sigma Tau di Pomezia, vicino Roma. Il meccanismo è proprio questo si sono presi i soldi per poi fuggire o delocalizzare. Per gli ispettori della tasse l'azienda farmaceutica avrebbe spostato i profitti nelle casse di una consociata nel paradiso fiscale di Madeira. E intanto 570 lavoratori sono a rischio licenziamento. La procedura sospetta si chiama “Transfer pricing” e consiste in un trasferimento illecito di valore da una società del gruppo a una consorella estera che pagherà le tasse “agevolate” al posto della prima. Gli ispettori hanno quantificato in 11,55 milioni di euro i minori ricavi che la Sigma Tau ha contabilizzato in Italia evadendoli al fisco. Il ministro Passera e il suo passato da banchiere c’entra e come in tutta questa storia. Fu Banca Intesa, infatti a finanziare, con 300 milioni di euro, l’’acquisto delle attività statunitensi legate alle malattie rare della Enzon, acquisto che ai lavoratori è parso proprio l’’avvio di uno spostamento all’’estero, negato dall’’azienda. Banca Intesa possiede il 5 per cento di Sigma Tau Finanziaria Spa. E non è tutto, il paradiso fiscale di Madeira lo stesso da cui (ne hanno scritto Mario Gerevini sul Corriere della Sera e Vittorio Malagutti sul Fatto Quotidiano e ne ha parlato Presa Diretta) la famiglia Passera ha fatto rientrare una consistente liquidità, superiore a 10 milioni. Andiamolo a spiegare ai dipendenti in cassa integrazione o ai ricercatori che hanno ricercato e scoperto e adesso si trovano con un pugno di mosche in mano.




LANUVIO ELEZIONI, LA LISTA DI GALIETI VARA UN CODICE ETICO PER I FUTURI AMMINISTRATORI

Redazione

Se non altro le premesse sono buone.

Ecco la nota del candidato sindaco Luigi Galieti:

Nel propormi come candidato Sindaco della nostra Città desidero rendere esplicito il mio impegno, e quello di tutti gli appartenenti alla Lista Civica, ad agire secondo principi di correttezza e trasparenza nel predisporre, illustrare e discutere, con la cittadinanza e con tutti coloro che ne avranno interesse, il programma di governo del Paese. Il principio fondamentale che intendiamo seguire è quello di non anteporre mai interessi personali, di individui o di gruppi a quelli della collettività. Si replicherà che tale affermazione è una ovvietà. Probabilmente si tratta di una ovvietà solo in via teorica, poiché la pratica della politica in Italia ha troppo spesso dimostrato che l’interesse collettivo in più di un’occasione è stato posposto ad interessi personali. Nella realizzazione di tale obiettivo saremo aiutati dal fatto di essere sganciati da apparati di potere, che troppo spesso condizionano l’attività della politica anche a livello locale.
 
I principi cui il Candidato Sindaco e tutti gli appartenenti alla Lista Civica dovranno attenersi sono i seguenti:
•             l’azione della Lista Civica, sin da ora e durante la campagna elettorale, sarà pragmatica e realista;
•             a tal fine la Lista Civica impronterà la campagna elettorale su un programma contenente impegni realizzabili alla luce delle disponibilità di cassa del Comune, e pertanto non verranno promessi alla collettività opere e servizi privi della necessaria copertura finanziaria;
•             non accettare finanziamenti o risorse o favori da nessuno, se finalizzati a ottenere favori o risorse a spese dell’apparato pubblico;
•             non promettere favori finalizzati a ottenere appoggio nella campagna elettorale e voti nelle elezioni;
•             non promettere cariche, favori, risorse o aiuti dopo l’elezione in cambio di aiuti di qualsiasi natura, anche finanziaria;
•             essere disponibili a farsi carico dei problemi e delle necessità della comunità impegnandosi, in caso di elezione a Sindaco del candidato Luigi Galieti, ad affrontarli secondo i principi enunciati nel paragrafo seguente;
•             divieto assoluto per tutti gli iscritti simpatizzanti ed elettori della lista, sia durante la campagna elettorale sia successivamente, qualunque sia l’esito elettorale, ad utilizzare la denigrazione e l’attacco personale nei confronti degli avversari politici;
•             Tutti gli appartenenti alla lista civica impegnati nella campagna elettorale avranno come strumento utile durante la campagna elettorale solo la dialettica politica che dovrà essere attinente ai programmi elettorali.
•             fair play nei riguardi degli altri candidati.
 
Il codice etico del Sindaco e dei consiglieri eletti              
 
In caso di successo elettorale, il Sindaco, gli assessori ed i consiglieri eletti avranno il dovere di improntare la propria azione politica ai seguenti principi:
•             affrontare la soluzione dei problemi specifici con regole chiare, trasparenti e condivise al fine di garantire diritti e non privilegi;
•             garantire la difesa degli interessi della comunità senza subire condizionamenti e cedere alle richieste di colleghi, strutture, associazioni e organizzazioni varie che abbiano sostenuto in campagna elettorale la lista civica ed i suoi candidati;
•             non condizionare l’attività e le scelte in funzione di una successiva campagna elettorale di conferma o di future attività esterne;
•             non anteporre, e nemmeno confondere, interessi personali o di familiari, amici, singoli e gruppi a quelli dell’amministrazione;
•             concepire la carica elettiva con spirito di servizio nella consapevolezza della temporaneità delle stessa e capire che tale carica costituisce uno strumento finalizzato al miglioramento della qualità della vita di una comunità e non di singoli e gruppi di potere;
•             l’eletto deve ricordarsi di essere un cittadino temporaneamente impegnato in un ruolo politico organizzativo;
•             l’indennità di carica deve essere decorosa ma non sproporzionata rispetto al ruolo di primus inter pares e tale da diventare possibile motivazione alla candidatura.
 
Nel caso della elezione a Sindaco di Luigi Galieti, fermi i principi sopra indicati, il Sindaco e tutti gli appartenenti alla lista civica si impegnano a realizzare un codice etico al quale dovranno fare riferimento tutti gli amministratori (Sindaco, assessori e consiglieri comunali). Tale  Codice Etico sarà approvato nella prima seduta utile del Consiglio Comunale e sarà il parametro di riferimento del comportamento della squadra di governo e dei consiglieri eletti. Nel rispettare quanto è previsto dalle leggi vigenti, non possiamo trascurare il valore aggiunto che deriva dalla accettazione di una serie organica di considerazioni etiche. Un Codice Etico è un punto di riferimento necessario per definire norme di comportamento che un buon amministratore si propone di adottare nelle relazioni interne ed esterne, ove non interviene la legislazione nazionale. Il Codice Etico non è un regolamento ma è un insieme di linee-guida ispirate a principi di correttezza, imparzialità e trasparenza. Temi quali il conflitto di interessi, il nepotismo, purtroppo palese in numerose amministrazioni locali, l’azione amministrativa dei politici locali troppo spesso condizionata dai vertici di partito con i conseguenti favori a singoli o gruppi di poteri, impongono la formulazione di regole che indirizzino l’azione amministrativa, i rapporti con la società civile, per la tutela degli interessi della collettività.
 
 




FRASCATI, 1.058 VOTANTI A PRIMARIE REGIONALI PD

Redazione

Con 1058 votanti Frascati si è dimostrata una delle città più vive dal punto di vista della partecipazione alla vita del Partito Democratico.
Il pd locale vuole ringraziare tutti i cittadini che domenica hanno fatto la fila in sede per scegliere il segretario regionale del PD e per esprimere la propria preferenza sulle liste presentate.
Il seggio ha visto i seguenti risultati: Gasbarra 926 voti suddivisi nelle 4 liste (A sinistra con Gasbarra 72, Partecipazione Democratica 377, Uniti per vincere 235, Democratici con Gasbarra 242), Bachelet 108 voti e Leonori 6.
Enrico Gasbarra è il nuovo segretario regionale del PD, a lui il Pd frascatano buon lavoro "affinché possa ricostruire il Partito Democratico del Lazio sulla base di energie nuove e valorizzando lo straordinario consenso che gli è stato tributato. A Marta Leonori e Giovanni Bachelet il merito di aver promosso un serio confronto democratico tra le diverse sensibilità del partito.
La partecipazione è segno della fiducia che i cittadini ci riconoscono e della speranza di cambiamento che ripongono in noi. Anche per questo, al termine di queste primarie, sentiamo su di noi, ancora di più, la responsabilità di fare sempre meglio per la nostra città e per il nostro Paese".




PROVINCIA DI FROSINONE, QUADRINI: "DELUSO DAI SINDACATI, LAVORERO' PER TUTELARE I PRECARI"

Redazione

L’assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Gianluca QUADRINI, rende noto che nella giornata odierna si tenuto un incontro presso il Salone di rappresentanza della Provincia con le organizzazioni sindacali ed i precari ATA della scuola dove l’intento era spiegare a loro le iniziative intraprese da codesto Assessorato in merito alla lettera inoltrata al Ministro all’Istruzione Francesco PROFUMO per chiedere di recuperare gli oltre 260 posti accantonati ogni anno per la presenza delle ditte di pulizie all’interno della scuola con l’intento di recuperare questi posti proprio con i precari della scuola rimasti fuori dai ruoli annuali.
"In questo incontro – dice Quadrini –  ho ripercorso i momenti nei quali le Organizzazioni sindacali in un primo momento avevano manifestato la volontà di sostenere l’iniziativa che vuole chiedere al Ministro all’Istruzione PROFUMO il recupero dell’organico nella provincia di Frosinone decurtato in virtù degli illegittimi ed errati accantonamenti ma poi non hanno voluto sottoscrivere la nota che è partita ad indirizzo sempre del Ministro. Devo dire che sono rimasto molto deluso dal comportamento delle OO.SS. confederati che dopo aver voluto con forza che facessi la ricognizione dei posti delle ditte di pulizie per il recupero degli stessi a favore dei precari hanno continuato, dopo la 3 riunione che doveva essere operativa, a polemizzare presentando un documento loro sempre contro il dimensionamento o altro che nulla ha a che vedere con l’andare incontro ai precari. Io comunque andrò avanti lo stesso, chiedendo al Ministro del recupero di questi posti accantonati ed ho scritto anche al Presidente del Consiglio Regionale Abbruzzese per avere anche da lui aiuto e supporto in questa richiesta. Inoltre ho detto ai lavoratori che vedrò con la Regione di attivare dei percorsi che possano essere a garanzia di quelle fasce deboli attraverso i fondi sociali europei. Questo permetterebbe di stabilizzare a T.D. i collaboratori precari almeno per 5 anni a carico in parte della Regione.Io lavorerò per tutelare il loro posto di lavoro e ridare dignità ad un lavoro che hanno perso ormai alcuni da 3 anni".
 




MALASANITA', ROMA POLICLINICO UMBERTO I – LA PROCURA INDAGHERA' SU DONNA LEGATA SU BARELLA

Redazione

La Procura svolgerà accertamenti sulla donna che sarebbe rimasta legata su una barella per quattro giorni, e alimentata solo con la fisiologica nel pronto soccorso del policlinico Umberto I. Gli inquirenti domani esamineranno in maniera approfondita il caso che molto probabilmente entrerà a far parte dell’inchiesta già aperta sui disservizi nei luoghi di primo soccorso degli ospedali capitolini. Proprio nell’ambito di questa inchiesta sono state svolte e, proseguiranno nei prossimi giorni, le acquisizioni di atti e documenti necessari per far luce sulla vicenda.
 




DIRITTO DI REPLICA: SMENTITA CONSIGLIERE OROCCINI

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Diritto di replica

Ai sensi dell'art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 riceviamo e pubblichiamo

In merito all’articolo apparso questa mattina sull’edizione on-line dell’Osservatore Laziale, il consigliere comunale Aldo Oroccini precisa che «mai e poi mai è stata rilasciata alcuna dichiarazione alla suddetta testata». Il consigliere Oroccini diffida pertanto la redazione dell’Osservatore Laziale a verificare la fonte delle proprie notizie e, soprattutto, a pubblicare interventi da parte di persone reali dato che l’autore della fantomatica intervista, “Silvio Pellico”, non risulta rispettare queste caratteristiche a meno di un’avvenuta risurrezione.

Firmato: Ufficio stampa Comune di Albano

Per quanto riguarda l'articolo pubblicato in data odierna si è trattato di un nostro errore relativo l'imputazione dell’autore delle affermazioni riferite ad Albafor. Errore che abbiamo tempestivamente corretto sempre in mattinata dopo la segnalazione pervenutaci dal consigliere Oroccini.

In riferimento a quanto da Voi affermato nella seconda parte della Vs smentita ovvero alla diffida fatta alla nostra redazione, si precisa quanto segue: Non è certo il comune di Albano ne tantomeno il consigliere Oroccini che possono decidere l’attendibilità delle fonti informative del quotidiano ne tantomeno sindacare sulle scelte di redazione. Se il Comune o il consigliere Oroccini intendono invece dare una propria versione dei fatti non concordando con quelli esposti dall’articolo, potranno inviare una nota al quotidiano che ne valuterà la pubblicazione.

Tantè.

Firmato: La redazione de L’osservatore Laziale




MALASANITA', ROMA POLICLINICO UMBERTO I, BALDUZZI: "NESSUNA GIUSTIFICAZIONE"

Redazione

“Se sono confermate le informazioni di agenzia a seguito dell’iniziativa di alcuni parlamentari, si tratta di una situazione che non è giustificabile in alcun modo. Fermo restando le valutazioni di competenza della Magistratura non c’è nulla che possa giustificare una tale indegnità: né il sovraffollamento del Pronto Soccorso per inappropriatezza degli accessi, né le restrizioni di budget connesse con la necessità da parte delle Regioni in piano di rientro, né altre ragioni di emergenza". Così in una nota il Ministro della Salute, Renato Balduzzi.