Rieti, fa l’esame per la patente C con dispositivo elettronico per farsi suggerire le risposte: denunciato un 42enne

RIETI – Gli agenti della Sezione della Polizia Stradale di Rieti hanno denunciato P.Q, 42enne della provincia di Frosinone, per truffa in concorso con un complice al momento non identificato.

Gli agenti dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Stradale reatina sono intervenuti nei locali della Motorizzazione Civile poiché era stato segnalato un comportamento sospetto di un uomo che stava sostenendo una prova d’esame per conseguire la patente di tipo “C”, necessaria per la guida dei camion.

Al termine della prova i poliziotti hanno effettuato un controllo sorprendendo l’uomo con addosso un dispositivo elettronico sofisticato, occultato sotto la maglia, costituito da una microcamera nascosta nel bottone delle propria giacca, da un micro auricolare e da un dispositivo di trasmissione e ricezione di ultima generazione, con scheda sim, che permetteva di inviare le immagini della prova d’esame a un complice che si trovava all’esterno e che a sua volta suggeriva le risposte esatte che avrebbero permesso il superamento della prova.

Gli agenti della Polizia Stradale hanno quindi sequestrato il dispositivo elettronico e hanno denunciato P.Q. alla locale Procura delle Repubblica per il reato di truffa finalizzata ad ottenere il conseguimento della patente di guida, in concorso con il complice per la cui identificazione è in atto attività investigativa.

La prova d’esame che era stata consegnata, per la quale il giovane sarebbe risultato idoneo, è stata annullata dal funzionario della Motorizzazione Civile.




Emergenza maltempo, distrutta la grotta del presepe di Greccio

GRECCIO (RI) – La grotta di scenografia del presepio vivente di Greccio, il primo e più famoso del mondo, posta stabilmente ai piedi del Santuario di San Francesco è stata irrimediabilmente danneggiata dalle ondate di maltempo dei giorni scorsi, quando il forte vento che si è abbattuto nella zona ha divelto la struttura scenografica in metallo e vetroresina rendendola di fatto un ammasso di rottami.

Le scenografie stabili di proprietà della Pro Loco e realizzate dalle maestranze di Cinecittà anche grazie ai contributi dei vari Enti Locali e della Regione Lazio, lo ricordiamo, sono normalmente il teatro della rappresentazione del Primo Presepio Vivente di San Francesco e meta ogni anno di migliaia di visitatori ed anche in questo anno di inattività imposta dalle normative anti Covid comunque tappa nei tour dei numerosi turisti e devoti di San Francesco.

Greccio rappresenta infatti da sempre la meta prediletta di turisti e credenti che nel periodo natalizio, e non solo,  visitano i luoghi francescani ed è il fulcro e il traino dell’attrattività di tutte le manifestazioni correlate dell’intera valle dei presepi: sarebbe una sconfitta per tutti lasciare “la grotta di San Francesco” distrutta e transennata.




Rieti, il Comando Provinciale dei Carabinieri tira un primo bilancio delle attività 2020

RIETI – Com’è ormai consuetudine, alla fine dell’anno il Comando Provinciale di Rieti tira le somme dell’attività svolta dai Carabinieri su tutta la provincia di Rieti.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Rieti, articolato su 3 Comandi Compagnia (Rieti, Poggio Mirteto e Cittaducale) e 34 Comandi Stazione, ad oggi, ha proceduto su 2.881 reati verificatisi in Provincia, pari all’ 86,15 %, segnalando all’Autorità Giudiziaria 974 persone in stato di libertà e 110 in stato di arresto.

Nel corso dell’anno sono stati sottoposti a sequestro complessivi 3,00 Kg. di sostanza stupefacente così ripartiti: 1,8 Kg. di hashish, 1,1 Kg. e 4 piante di marijuana, 152 gr. di cocaina, 15 gr. di eroina. Nel mese di novembre, sono state sottoposte a sequestro anche 29 pasticche di sostanze anabolizzanti.

Massima attenzione dell’Arma al fenomeno della violenza di genere, con 8 violenze sessuali investigate e 4 persone denunciate, 10 episodi di atti persecutori, con 2 arresti e 4 notifiche di divieti di avvicinamento alla persona offesa, 22 casi di maltrattamenti in famiglia, con 7 arresti e 5 divieti di avvicinamento. In tutti i casi sopra elencati, eccezion fatta per uno, l’autore del reato era un uomo.
Nel corso del 2020, sono stati svolti 15.385 servizi di prevenzione, nell’ambito di quali sono state sottoposte a controllo 66.481 persone e 49.171 autoveicoli.

Elevato il numero delle richieste ricevute dalle Centrali Operative: 17.591 per quelle delle Compagnie di Rieti e Cittaducale (ad oggi ancora unificate dopo il sisma) e 21.309 per la Centrale Operativa della Compagnia di Poggio Mirteto, per un totale di ben 38.900 richieste d’intervento.
Sono state elevate 1.504 sanzioni al codice della strada, per un importo complessivo di 399.366 euro, con 149 veicoli sequestrati, 100 patenti di guida e 56 carte di circolazione ritirate.

Molto rilevante il contributo dell’Arma anche nei rilievi d’incidentistica stradale, con 357 incidenti rilevati dei quali 11 con esito mortale e 172 con feriti. Ben 69 di essi si sino verificati nel capoluogo.

Per quanto riguarda le principali indagini concluse nel corso del 2020, oltre ai numerosi arresti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, posti in essere dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Poggio Mirteto, meritano di essere ricordate:

  • – l’indagine conclusa dal Nucleo Operativo della Compagnia di Cittaducale, su una serie di furti di autocarri e mezzi da lavoro commessi nel cicolano, conclusasi con l’esecuzione, nel mese di maggio, di 6 misure cautelari, con ben 14 furti scoperti anche in altre regioni del Centro Italia e la restituzione di refurtiva agli aventi diritto, per un valore stimato intorno ai 400.000 euro;
  • – l’indagine condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti, su una piazza di spaccio allestita all’interno dell’area boschiva della località Magnalardo del Comune di Rocca Sinibalda, terminata nel mese di giugno con 5 misure cautelari, eseguite a carico di 4 cittadini marocchini e un algerino. Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro 200 grammi di eroina, 300 grammi di cocaina e 70 di hashish.
  • – l’indagine sviluppata dalla Stazione di Cantalice, in collaborazione con il Nucleo Operativo della Compagnia di Rieti, su una serie di furti su autovetture con prelievi fraudolenti dai bancomat, e conclusasi con l’arresto su ordinanza di custodia cautelare, di tre cittadini italiani residenti a Tivoli e zone limitrofe. In diversi episodi, ad essere oggetto di furto erano stati oggetti ed effetti personali custoditi su autovetture parcheggiate all’esterno dei cimiteri comunali.

Notevole, come al solito, il contributo dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Rieti, con 194 persone deferite a piede libero, delle quali ben 82 per violazioni in materia di urbanistica ed edilizia, 12 per violazioni in materia tutela della fauna e 32 per gestione illecita dei rifiuti. 842 le sanzioni elevate, per un importo totale di 291.907 euro.

Diverse le indagini concluse dai Carabinieri Forestali, tra le quali degne di menzione sono quella, terminata nel mese di gennaio, sul taglio e asportazione illecita di una fustaia di specie quercine a Rieti, quella sulla discarica non autorizzata di rifiuti speciali a Borgorose, conclusasi a marzo e, in ultimo, quella terminata qualche giorno fa relativa alla denuncia in stato di libertà di un cacciatore che, a Valdevarri di Pescorocchiano, aveva applicato al cane da caccia un collare elettrico che, comandato a distanza, emetteva scosse elettriche in grado di causare dolori atroce all’animale.

Molto rilevanti anche i risultati dei Reparti Speciali dell’Arma dei Carabinieri. Di seguito si elencano i risultati conseguiti nei vari comparti di specialità:
Il Comando Carabinieri Tutela della Salute – N.A.S. nella sola Provincia di Rieti ha proceduto alla denuncia in stato di libertà di 70 persone, con 170 sanzioni amministrative elevate, per un importo pari a circa 100.000 euro, 10 strutture sequestrate o chiuse (per un valore complessivo di 4.200.000 euro). Degni di nota anche i sequestri di alimenti con più di 36 chilogrammi di merce e 15100 confezioni posti sotto sequestro.

Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, nell’anno che volge al termine, ha deferito in stato di libertà 30 persone, elevato sanzioni amministrative in misura ridotta pari a euro 969.555,70, contestato ammende pari a euro 56.220,72, effettuato 16 sospensioni di attività imprenditoriali per lavoro nero, accertando complessivamente l’occupazione in nero di ben 83 lavoratori.

Degna di menzione è l’attività posta in essere dallo stesso Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti nell’ambito dei controlli disposti dalla Prefettura di Rieti e coordinati dal Comando Provinciale dei Carabinieri, sul rispetto delle previste misure precauzionali di contenimento del contagio da Covid-19 sui luoghi di lavoro, che hanno visto impegnato sul campo un gruppo di lavoro interforze, con personale dell’ASL, dei Vigili del Fuoco e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, con 90 aziende controllate dal mese di maggio ad oggi e 21 “irregolarità covid” riscontrate e sanzioni elevate pari ad euro 127.677,94. A queste cifre vanno aggiunte le 72 aziende controllate nell’autonoma attività ispettiva dal Gruppo Carabinieri Forestale con altre 2 irregolarità riscontrate sempre nell’ambito della citata normativa.

Tutti i reparti dell’Arma hanno potuto contare sul costante supporto, soprattutto in occasione dell’espletamento dei servizi coordinati a largo raggio ad alto impatto per la prevenzione/repressione dei reati in genere del 16° Nucleo Elicotteri di Rieti, che ha effettuato complessivamente 267 ore di volo operative, segnalando in stato di libertà 6 persone.

I dati sopra enunciati risentono ovviamente e sono da correlare con i mutamenti che l’emergenza epidemiologica, ancora in corso, ha imposto all’intera comunità. Per questo motivo, per l’anno 2021, al di là dei meri dati numerici, l’obiettivo prioritario del Comando Provinciale rimarrà sempre lo stesso: prevenzione, vicinanza alla popolazione e disponibilità assoluta nei confronti dei cittadini per ogni tipo di esigenza, pertanto tutte le iniziative saranno intraprese ed orientate in questa direzione.




Rieti, Nucleo Radiomobile dei Carabinieri: dal 1958 ai tempi del Covid sempre pronti a intervenire

Tra i reparti dei Carabinieri che attraggono l’attenzione dei cittadini, anche dei più piccoli, vi è sicuramente il Radiomobile: nell’immaginario collettivo, sono le “gazzelle” a sfrecciare lungo le strade delle nostre città, pronte a intervenire dove qualcuno ha bisogno, dove si stanno commettendo reati o dove è necessario prestare soccorso a chi è in difficoltà.

Il Radiomobile nel capoluogo è inquadrato nella Compagnia Carabinieri di Rieti e, insieme a tutte le Stazioni limitrofe (Contigliano, Cantalice Monte Terminillo e Rocca Sinibalda), assicura il pronto intervento sulla città e sui comuni limitrofi 24 ore su 24.

Il primo Nucleo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri viene istituito nel 1958 sulla scia della positiva esperienza maturata con il Nucleo Motorizzato Squadriglie, dotato di veicoli muniti di apparati radio ed impiegato a fronteggiare al meglio il diffondersi di forme di brigantaggio e malavita nell’area della Barbagia in Sardegna.

L’esperienza venne, quindi, estesa via via nelle maggiori città italiane fino a tutti i capoluoghi di provincia ed a tutte le città sede di Comando Compagnia assumendo varie denominazioni e posto sotto il diretto comando di un ufficiale subalterno, con l’accrescimento dei compiti ed in particolare di quelli di polizia giudiziaria. I nuclei vennero quindi arricchiti anche con personale operante in abiti civili assumendo la denominazione di “Nucleo Operativo Radiomobile”. La componente investigativa è rimasta fino ad oggi ed è costituita da militari con spiccata attitudine alle attività investigative. 

Analogo servizio viene garantito nei rispettivi territori dai Nuclei Radiomobili delle due Compagnie Carabinieri della provincia, ovvero quella di Poggio Mirteto e quella di Cittaducale. Detti reparti assicurano il pronto intervento h24 su tutto il territorio dei rispettivi Comandi Compagnia.

La Sezione Radiomobile assolve a compiti di prevenzione e ricognizione, assicurando la vigilanza attenta ed ininterrotta di tutto il territorio di competenza del comando da cui dipende, il controllo della circolazione stradale, e garantendo il servizio di pronto intervento sotto il coordinamento della Centrale Operativa, nell’ambito del quale vengono eseguiti numerosi rilievi di incidenti stradali, anche mortali. Il tutto, nel pieno rispetto di quanto previsto dal Piano Coordinato di Controllo del Territorio elaborato dalla Prefettura e già attivo da diversi anni sul capoluogo, che divide la città di Rieti in due settori, attribuiti in alternanza alle due forze di polizia a competenza generale operanti nel capoluogo, al fine di evitare sovrapposizioni e garantire massima tempestività di intervento. A questi compiti “ordinari” si aggiungono anche compiti particolari come le scorte di sicurezza e viabilità a personalità, alle Bandiere e ad autocolonne militari.

Ma com’è cambiato il servizio del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri con l’avvento del Covid 19?

I militari si sono ritrovati improvvisamente a dover far fronte, oltre ai quotidiani interventi, anche ad esigenze mai ipotizzate: si è dovuto provvedere a servizi di vigilanza mirati a verificare che non si realizzassero assembramenti nelle strade cittadine, che venissero rispettate le prescrizioni in relazione all’utilizzo di DPI. Non son mancati anche interventi conseguenti a richieste pervenute alla Centrale Operativa sull’utenza 112, che al momento dell’arrivo della pattuglia si è verificato essere solo una richiesta di aiuto e compagnia per scambiare quattro chiacchiere dopo giorni di isolamento.

I Nuclei Radiomobili sono composti da militari particolarmente capaci e addestrati anche per la guida in stato d’emergenza. I militari che ambiscono ad essere impiegati nel particolare incarico devono prima seguire e superare uno specifico corso, durante il quale sviluppano abilità e tecniche per la guida dei veicoli in dotazione anche in condizioni di emergenza. Sin dalla loro istituzione, infatti, i Nuclei Radiomobili sono stati dotati di auto e moto, particolarmente veloci: si ricordano le Alfa Romeo Giulia, Alfetta e 75. Tra le moto sono celebri le Moto Guzzi 850 e le BMW R850T. Proprio per la velocità dei mezzi in dotazione, da cui deriva la rapidità di intervento, trae origine lo scudetto distintivo del Nucleo Radiomobile che raffigura una gazzella che incrocia la Fiamma dei Carabinieri e sormonta una saetta, emblemi di forza, agilità e velocità. Da qui il nome di “Gazzelle” con cui vengono comunemente indicate le pattuglie dei Nuclei Radiomobili. Ultime giunte in servizio a Rieti le Ducati Multistrada 1260 CC da 160 CV”. Per la prima volta, sia sulla Giulietta sia sulla Ducati, sulle livree adesive rifrangenti, è stato introdotto il tricolore per la realizzazione del numero “112”.

Rispetto all’andamento ordinario del servizio dei Radiomobili, anche la natura dell’attività operativa è cambiata: nei giorni del lockdown sono aumentati gli interventi per liti in famiglia tra soggetti costretti ad una convivenza non gradita, per liti tra vicini di casa oltre a quelli per rumori molesti in orario notturno e quelli per atti di vandalismo fine a sé stessi (probabilmente dettati da rabbia interiore e frustrazione) soprattutto da parte dei più giovani. Insomma nell’ultimo periodo quella del Carabiniere è diventata ancor più professione sociale!

Da inizio anno sono state effettuate circa 1.500 pattuglie durante le quali sono stati identificati oltre 2.700 soggetti e controllati oltre 2.100 veicoli e rilevati oltre 100 incidenti stradali di cui 68 sul capoluogo

Ma se importantissimi sono gli interventi repressivi o di soccorso, non bisogna dimenticare l’ancor più fondamentale attività preventiva che viene svolta, vera anima del servizio dell’Arma. Un’attività che non lascia traccia nei riepiloghi statistici, ma che è determinante per la serenità dei cittadini: si pensi a tutto quello che poteva accadere e non è avvenuto perché in un certo momento e in un certo luogo una gazzella dei Carabinieri transitava silenziosa o a sirene spiegate.




Poggio Mirteto, arrestato 26enne: picchia brutalmente la nonna

POGGIO MIRTETO (RI) – Questa notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto hanno arrestato, nella flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, V.G., ventiseienne disoccupato di Forano.

I militari sono intervenuti a seguito della richiesta d’aiuto, fatta sull’utenza 112, da parte della nonna settantenne, con lui convivente, che all’esito dell’ennesimo litigio, era stata violentemente percossa dal nipote, riportando un trauma cranico e ferite lacero contuse alla testa, escoriazioni ed ecchimosi al viso, alle gambe e alla mano destra.

Alla donna, immediatamente soccorsa dai sanitari del 118 intervenuti sul posto, veniva riconosciuta una prognosi di 7 giorni.

Non è questa la prima volta in cui i Carabinieri si sono visti costretti a intervenire in quell’abitazione a difesa della donna, vittima di un vero e proprio maltrattamento da parte del nipote. Per il giovane, rintracciato subito dopo l’aggressione alla nonna, è scattato l’arresto in flagranza. È prevista per questa mattina, al Tribunale di Rieti, l’udienza di convalida dell’arresto.




Rieti, mercati e rispetto norme anti Covid-19: i carabinieri intensificano i controlli

RIETI – I Carabinieri della Compagnia di Rieti, nell’ultima settimana hanno intensificato i servizi di controllo del territorio.

In particolare sono stati predisposti specifici servizi in occasione dei mercati svoltisi nel capoluogo, che hanno visto l’impiego di pattuglie a piedi, automontate, nonché della Stazione Mobile in dotazione al Comando Provinciale di Rieti.

I militari sono stati impiegati al fine di vigilare sul corretto svolgimento dei mercati, prevenendo la commissione di reati predatori come furti e borseggi, ma anche con una particolare attenzione rivolta alla verifica del rispetto del distanziamento sociale e delle altre normative emanate per il contenimento della diffusione del COVID-19.

La presenza della Stazione Mobile rappresenta un segno tangibile di vicinanza al cittadino. Il mezzo, infatti, è una vera e propria Stazione Carabinieri “su ruote”, attrezzata del necessario per consentire di ricevere al suo interno cittadini che debbano rappresentare problematiche, sporgere denunce o anche semplicemente chiedere informazioni.




Monteleone Sabino, “sequestra” un cane di razza: lo trattiene anche dopo il parto

MONTELEONE SABINO – I militari della Stazione Forestale CC di Poggio Moiano, a
conclusione di un’attività d’indagine scaturita dalla presentazione di una querela, hanno deferito in
stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti B.M. classe ‘83 per il reato di appropriazione
indebita; in sostanza la donna si era resa responsabile della mancata restituzione di un cane di razza
“corso”, cedutogli dal querelante con un contratto di affidamento che prevedeva la restituzione dello
stesso al termine dei 60 gg necessari allo svezzamento dei cuccioli.




Rieti, condannati in primo grado 16 appartenenti all’organizzazione criminale che gestiva lo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio

Complessivamente, il Tribunale di Rieti ha condannato gli spacciatori stranieri ad oltre 65 anni di reclusione, con pene che vanno da più di 2 anni ad oltre 7 anni, ed al pagamento di oltre 340.000 di multa.

RIETI – Il Tribunale di Rieti, a conclusione del procedimento giudiziario di 1° grado, relativo all’arresto di 22 cittadini nigeriani e di un cittadino camerunense, resisi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana ed eroina), operato dagli investigatori della Squadra Mobile lo scorso 11 febbraio 2020 nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Angelo Nero” che, di fatto, ha neutralizzato il principale canale di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo reatino, ha emesso il dispositivo della sentenza di condanna per 16 di loro.

In particolare, le condanne sono state per: E.O., 7 anni e 8 mesi di reclusione; A.J., 4 anni e 2 mesi di reclusione; O.I., 3 anni e 1 mese di reclusione; E.P., 7 anni e 4 mesi di reclusione; D.G., 2 anni e 10 mesi di reclusione; E.J., 3 anni e 10 mesi di reclusione; O.S., 6 anni e 10 mesi di reclusione; O.P., 4 anni e 2 mesi di reclusione; G.K., 3 anni e 9 mesi di reclusione; O.E., 2 anni e 6 mesi di reclusione; B.R.C., 3 anni di reclusione; C.D., 3 anni di reclusione; P.G., 5 anni di reclusione; O.O., 2 anni di reclusione; J.P., 5 anni e 1 mese di reclusione; O.F., 3 anni e 4 mesi di reclusione.

Inoltre, uno dei locali commerciali sequestrato agli spacciatori è stato restituito al legittimo proprietario.

L’operazione antidroga scaturita dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Rieti dal 2018 per contrastare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo reatino, aveva visto impegnati oltre 170 Agenti delle Squadre Mobili di Rieti, Venezia, Caserta, L’Aquila, Agrigento, Campobasso, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine e di Unità Cinofile Antidroga della Polizia di Stato, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Durante tale attività erano stati eseguiti provvedimenti restrittivi nei confronti di 16 uomini e 7 donne straniere, con una età compresa tra i 22 ed i 40 anni, di cui  10 richiedenti asilo, 8 titolari di permesso per protezione sussidiaria, 3 titolari di permesso di soggiorno per motivi familiari e 2 stranieri irregolari sul territorio nazionale, effettuate numerose perquisizioni ed il sequestro anche di un bar e di due negozi di generi alimentari, gestiti dagli spacciatori ed utilizzati per nascondere e spacciare la droga e sequestrata.

Gli investigatori della Polizia di Stato, nella circostanza, avevano neutralizzato il principale gruppo di spacciatori del capoluogo reatino che riusciva a piazzare sul mercato ogni mese circa 300 dosi di cocaina, oltre mille dosi di eroina e oltre 10.000 dosi di   marjuana, quest’ultima destinata  in buona parte a giovani, anche minorenni.

Gli spacciatori facevano arrivare a Rieti lo stupefacente tramite corrieri, gran parte dei quali viaggiavano sui pullman della linea Roma – Rieti, che nascondevano la sostanze in borse da passeggio, sacchetti della spesa o fra gli indumenti indossati.  Parte della marijuana, della cocaina e dell’eroina veniva invece acquistata e prelevata direttamente nelle piazze di spaccio di Roma, Venezia e Castel Volturno (CE).

La droga veniva poi ceduta ai “clienti” che, talvolta, raggiungevano in bicicletta il luogo dell’appuntamento telefonicamente concordato. In particolare gli spacciatori operavano anche nei pressi di Porta Conca, presso la stazione ferroviaria, a piazza Mazzini, nel parco di via Liberato di Benedetto ed in tutto il centro storico.




Rieti, Squadra Mobile: arrestato pusher che spacciava in pieno centro storico

RIETI – Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato il 27enne cittadino albanese A.M., in Italia senza fissa dimora, resosi responsabile del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nei giorni scorsi, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, nell’ambito dei servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, intensificati dal Questore di Rieti, Dott.ssa Maria Luisa Di Lorenzo,  durante le attività di monitoraggio delle zone reatine solitamente frequentate da giovani, hanno notato la quotidiana presenza, nei pressi della centralissima Piazza San Francesco, di un uomo, sconosciuto alle Forze dell’Ordine, che si incontrava, senza un apparente motivo, con diversi giovani, noti assuntori di sostanze stupefacenti.

Insospettiti da tali atteggiamenti, gli Agenti della Polizia di Stato hanno intrapreso una meticolosa attività di indagine con numerosi appostamenti e pedinamenti che alimentavano il sospetto di una probabile attività di “spaccio” da parte dello sconosciuto che, giungendo a Rieti con la propria autovettura, dopo averla parcheggiata in zona Piazza Cavour, si recava nell’argine del fiume Velino dove si incontrava con alcuni giovani ai quali, probabilmente, cedeva sostanze stupefacenti.

E’ così che nella giornata di ieri gli investigatori reatini hanno fermato l’uomo, identificandolo per il cittadino albanese A.M., di anni 27, e sottoponendolo a perquisizione personale che consentiva di rinvenire in suo possesso e sequestrare 25 involucri di cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di oltre 20 grammi di sostanza stupefacente, nonché di oltre 300 euro in contanti, probabile provento delle attività di spaccio poste in essere dallo straniero.

A.M. è stato quindi arrestato ed associato presso la Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Rieti, salta la Fiera Mondiale del Peperoncino. Gli organizzatori: Troppa incertezza normativa circa le misure di contenimento del contagio

RIETI – Il Consiglio di Amministrazione della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti ha annunciato ufficialmente l’annullamento dell’evento 2020, in programma dal 26 al 30 agosto. La Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti tornerà, dunque, nel 2021.

Da mesi la macchina organizzativa della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino si era messa in moto per tentare di svolgere regolarmente l’evento, nonostante l’inedita situazione che il nostro Paese e la Città di Rieti stanno affrontando. Era stato messo a punto un piano di sicurezza e un piano anti-contagio da Covid19 che avrebbe comportato, evidentemente, anche una maggiorazione di oneri e sacrifici dei quali comunque l’organizzazione era disposta a farsi carico pur di garantire lo svolgimento dell’edizione 2020.

“Si è tentato con ogni mezzo ed ogni accorgimento possibile di allestire una manifestazione che sarebbe stata certamente diversa dal passato, – dichiarano gli organizzatori – ma comunque importante per l’economia e la visibilità del territorio reatino e per le decine di espositori di tutta Italia che avevano presentato richiesta di partecipazione (circa 100 al 31 luglio). Purtroppo, – proseguono – la continua incertezza normativa circa le misure di contenimento del contagio, la situazione attuale della curva epidemica nazionale, oltre ai recenti incontri istituzionali – che non erano finalizzati a fornire permessi o autorizzazioni come erroneamente riportato da notizie di stampa ma ad avere un confronto circa le misure da mettere in campo – hanno determinato una sostanziale impossibilità a svolgere l’evento. Le restrizioni sarebbero state tali da impedire agli espositori di sostenere l’investimento e ai visitatori di godere a pieno dell’evento e avrebbero comportato, per il Comitato organizzatore, un disequilibrio economico che avrebbe minato le solide fondamenta sulle quali poggia la Fiera Campionaria Mondiale di Rieti. Con grande tristezza e rammarico – concludono – annunciamo quindi l’annullamento dell’edizione 2020 e diamo appuntamento al 2021, ringraziando di cuore tutti coloro che hanno collaborato finora con l’organizzazione, i numerosi espositori che avevano richiesto di partecipare, i tanti sponsor privati pronti a sostenere l’evento, le molte Ambasciate, gli Enti, le Associazioni di Categoria, la Provincia e l’Amministrazione Comunale di Rieti che ha sempre dimostrato la massima disponibilità e collaborazione. Siamo certi, ed assicuriamo fin d’ora il massimo impegno, che il brutto colpo che subirà l’economia e la vitalità della Città dall’assenza della Fiera nel 2020, sarà recuperato nell’estate 2021, dal 28 luglio al 1 agosto, con un’edizione che, possiamo annunciarlo già ora, vivrà di molte novità”.




Rieti, incidente mortale sulla provinciale 2/a: muore un 21 enne di Poggio Bustone. Arrestato conducente auto risultato positivo all’alcol test

RIETI – Un 21 enne di Poggio Bustone è morto a seguito di un tragico incidente avvenuto durante le prime ore della mattinata lungo la strada provinciale P2/A, che da Poggio Bustone conduce a Rieti. Il ragazzo si trovava a bordo della Mini Cooper condotta da un amico coetaneo che è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Dalle prime verifiche condotte dai carabinieri intervenuti sul posto, è stato possibile comprendere che, per cause ancora in corso di completo accertamento, il conducente dell’autovettura ha perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro un muro, per poi finire la propria corsa alcuni metri più avanti al termine di una carambola.

Per il giovane passeggero, nulla hanno potuto i sanitari intervenuti in soccorso. Il conducente, invece, è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale De Lellis di Rieti, dove, sottoposto a cure mediche e test clinici, è stato riscontrato positivo all’alcol test.

Gli accertamenti eseguiti dai militari della Stazione di Rivodutri hanno portato all’arresto del conducente del mezzo, poiché ritenuto responsabile di omicidio stradale. Il giovane si trova ora a disposizione dell’A.G. sottoposto agli arresti domiciliari. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per chiarire la dinamica del sinistro.